di Gianluca Ginella
«Applico la legge e adempio ai miei compiti istituzionali con disciplina e onore. Le scritte offensive sul mio conto non mi scoraggiano. Ho apprezzato la visita del sindaco di Corridonia che questa mattina è venuto a trovarmi in ufficio. Sulla droga vado avanti: c’è chi spaccia a ragazzi che hanno meno di 14 anni». Così il questore di Macerata Antonio Pignataro. In città oggi è stata trovata una nuova scritta offensiva nel centro cittadino, in vicolo Cassini. Altre erano comparse sia nel capoluogo che in altri comuni, da Tolentino a Civitanova, nei mesi scorsi. «Non hanno nessun valore quelle scritte, non mi possono scoraggiare né tantomeno intimidire nel mio operato futuro. Ho il dovere di rispettare la legge e di farla rispettare e qualunque azione intraprendo in questa provincia viene portata avanti nel massimo rispetto della legge e della libertà degli altri».
Uno degli obiettivi è il contrasto alla droga «al fine di salvare famiglie e giovani vite» aggiunge il questore. Pignataro questa mattina ha anche partecipato al programma Centocittà di Raiuno, intervenendo in diretta telefonica. Ha ribadito che non si occupa di politica e sulla questione cannabis light: «Al momento i negozi che vendono infiorescenze devono essere tutti chiusi ed è quello che sto facendo in provincia. Più volte ho chiesto un intervento legislativo in materia. Lo ha chiesto recentemente anche l’audace procuratore di Macerata, Giovanni Giorgio, che reputa sia un problema su cui è necessario un intervento chiarificatore a livello legislativo». Il questore tiene a ribadire le parole del capo della polizia, Franco Gabrielli «che dichiara che il male peggiore della nostra società è l’indifferenza, voltare la faccia dall’altra parte. Bisogna decidere con chi stare, dove stare e difendere le giovani generazioni. Ci sono casi di chi spaccia a ragazzi che hanno meno di 14 anni, è giusto che queste cose si sappiano».
Dopo le scritte comparse su Facebook a commento di un articolo di Cronache Maceratesi in cui il consigliere di Corridonia Mauro Vecchietti ha scritto «credo che sia arrivato il caso che il questore si dimetta e si candidi alle prossime elezioni», da cui poi ha preso le distanze chiarendo che non ha mai inteso criticare l’operato del questore, oggi il sindaco Paolo Cartechini è stato in questura. «Mi ha chiesto scusa per l’accaduto, ribadendo che amministrazione e cittadini appoggiamo l’operato mio e delle forze dell’ordine». Ai sindaci «della provincia va un plauso perché hanno sempre collaborato e si sono sempre identificati nell’azione delle forze di polizia. E se è stata possibile debellare lo spaccio e altri reati il merito va anche a loro. Mi sono stati vicini in momenti di grande difficoltà e la loro solidarietà è stata un incoraggiamento a fare sempre meglio il mio lavoro».
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Complimenti al Questore per il lavoro svolto e per quanto continuerà a fare per la nostra comunità.
Tutta la mia stima per la sua azione!
Condividiamo il suo lavoro...complimenti
Siamo tutti con lei Dott PIGNATARO ! Grazie per tutto quello che fa !!! Questo vuol dire AMARE I GIOVANI ! e le brave famiglie !
Dott. Pignataro sei un Grande. Tanto di Cappello avanti tutta
Era ora che qualcuno non facesse solo chiacchiere. Ne sono state fatte troppe fino ad ora dalle nostre parti.
Pignataro sono!
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…chissà perché a certi itali-ani da così fastidio chi cerca di far rispettare la legge, chissà perché, bisognerà chiederlo a qualche scienziato della politica, magari simile a quelli che oramai sono solo bravi ad analizzare le sconfitte, ma altrettanto bravi, comunque, anche se per ora, a scavalcarle, le sconfitte, per poter poi fare come gli pare!! Forza della democrazia, si si, potere del popolo, si, quello alla riscossa di ben nota memoria, per chi ne ha ancora e, magari, non la cancella. gv
Questo Paese (l’Italia intendo) deve decidere se contrastare seriamente la droga (con la prevenzione, certo, ma anche con una repressione efficace) o fare finta – come sta facendo adesso – di fare la guerra la droga, il cui consumo, proprio per questo motivo, per questa carenza di un serio contrasto, sta crescendo in maniera esponenziale e sta causando sempre più problemi a livello sanitario, sociale, economico e giudiziario.
All’avv. Bommarito rispondo che i soggetti interessati allo spaccio e quelli che consumano droghe sono tanti e d’altronde il legislatore pensa ad altro, considerando il problema secondario.
Il problema viene ritenuto secondario solo perchè i fortissimi interessi economici che stanno dietro la droga fanno sì che ciò avvenga. Per i soldi purtroppo si fa di tutto, persino passare sopra la pelle e la salute dei nostri figli.
Oggi il contrasto alla droga (fatte salve le eccezioni, fra le quali spicca il nostro Pignataro) fa ridere. I dati nazionali ci dicono che viene intercettato solo il 10% della droga che circola in Italia, quindi il 90% arriva ai consumatori, per la maggior parte ragazzini, adolescenti, e giovani uomini.
Questa facilità che c’è oggi nelle varie piazze del Paese a smerciare droga tra ragazzi sempre più giovani porta ad aumentare crimini e assassinii più efferati. Anche il recente omicidio di Roma c’entra la droga. Peccato che i questori come il nostro Pignataro sono pochi.
Sig. Questore, avanti tutta!
La città onesta, rinfrancata dal Suo operato, è tutta con lei!
Grossomodo in Italia ci sono 5 grandi monopoli.
Alcool e tabacco sono di competenza statale.
Droga e prostituzione di competenza malavitosa (probabilmente il gioco d’azzardo è una joint venture).
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Sebbene vi siano, talvolta, piccole invasioni di campo nessuno dei monopolisti ha interesse ad andare a rovinare la piazza e gli affari dell’altro.
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Immaginiamo che lo Stato italiano decida di liberalizzare/legalizzare le droghe cosiddette leggere (come sta avvenendo in molti altri Stati).
Si avrebbero -in tutta Italia- migliaia di agenti delle forze dell’ordine “liberi” (dal cercare la droga, cioè i piccoli spacciatori) e potrebbero essere utilizzati per un maggiore controllo del territorio (quindi PIU’ sicurezza) per contrastare altri reati (furti, rapine, stupri, ecc).
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Però, così facendo, si andrebbe a contrastare PIU’ efficacemente la malavita ed ad invadere i suoi monopoli.
Dai, non scherziamo: quando mai dei monopolisti si darebbero la zappa sui piedi -andando ad invadere zone di competenza altrui- con il rischio che chi vede invaso il suo territorio poi possa reagire…
Pignataro continui così!!!
Oltre ai sindaci, che vengono a trovarla in ufficio per scusare gli interventi infelici dei prorpi amministratori,
I cittadini sono tutti con lei.
Piuttosto Provi ad incontrarsi con Cerasi leggendo il suo post sembra abbia la bacchetta magica per risolvere il problema della droga
“NON RAGIONIAM DI LOR, MA GUARDA E PASSA” (DANTE, INFERNO III, 51). La mistificazione di qualcuno che auspica la liberalizzazione delle cosiddette droghe leggere è l’INFERNO di troppi giovani perchè rappresenta solo l’inizio di un successivo passaggio ad altre droghe devastanti.
La stragrande maggioranza dei cittadini plaude a PIGNATARO !!!
Colpisce il fatto che nessun parlamentare e – tranne uno – nessun amministratore locale si sentano in dovere di esprimere piena solidarietà al questore. Questo significa che i politici non sono vicini alla gente, nonostante si spolmonino a proclamare il contrario. In sede di voto bisognerà pur tenerne conto.
Un tempo erano i Radicali a volere droga libera e subdolamente pure la Sinistra con lo spinello libero e la modica quantità ad uso personale. Il disastro è stato compiuto. Uno spacciatore è un assassino a tempo: è l’anello che porta la droga alla base dei consumatori. Esistono leggi inadeguate. Occorrerebbe (non dico la eliminazione fisica) ma occorrerebbero leggi spietate per risolvere lo spaccio: lavori forzati, carcere a vita. Ma prima, dovrà essere eliminato il cancro politico di chi ci ha portato al disastro e vuole continuare su questa linea: a costoro penseranno forze che li distruggeranno.
Per ora sosteniamo il questore Pignataro, che non è qui solo per una volontà umana.