Il punto sul sisma a Camerino, cinque persone in più al lavoro all’ufficio tecnico del Comune per occuparsi delle pratiche per la ricostruzione e altre due assegnate a Unicam. Il sindaco Sandro Sborgia e l’amministrazione hanno aggiornato i numeri del terremoto nel corso di una assemblea pubblica che si è svolta ieri. A fare il punto l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Fanelli, Marco Orioli, responsabile dell’ufficio tecnico, Luca Marassi, capogruppo della maggioranza e consigliere delegato alla ricostruzione, Anna Ortenzi, consigliere delegato alla ricostruzione e l’architetto Barbara Mattei, responsabile dell’ufficio urbanistica del comune di Camerino.
I NUMERI – Negli ultimi due mesi sono 23 le persone che hanno fatto rientro a casa negli ultimi due mesi mentre sono 634 i cittadini che vivono nelle Sae, 47 negli alberghi e 20 ospitati dagli appartamenti Erap. Illustrato dall’ingegnere Marco Orioli il piano delle messe in sicurezza con l’annuncio, anche, della novità relativa alle demolizioni di cui si occuperà l’esercito per sei edifici in Borgo San Giorgio e due nelle frazioni, il che consentirà una velocizzazione. Sono ripartite le messe in sicurezza, dopo lo stop registrato prima di aprile a causa di questioni amministrative. Sono 140 quelle programmate nel centro storico di Camerino, di cui 55 concluse, 3 in esecuzione, mentre nelle frazioni sono 176 in totale, delle quali 79 finite, 19 da appaltare, 21 in corso. Riaperta parte di via Bongiovanni, è stato ultimato l’intervento di messa in sicurezza del palazzo delle segreterie degli studenti e dell’intera piazza di Santa Maria in Via, per la quale si prevede l’apertura fino in via Pieragostini, ridisegnando così la zona rossa. Partirà entro i prossimi giorni anche la messa in sicurezza per il maxi lotto di via Massei fino al palazzo del circolo cittadino.
SBORGIA – «La volontà è di riaprire le vie principali affinché la città possa tornare fruibile dalla cittadinanza – ha spiegato il sindaco Sborgia – poter tornar a camminare nel cuore della città è un segnale importante».
PROTEZIONE CIVILE – Raggiunto un accordo con la Protezione civile e la Sovrintendenza in relazione a una nuova metodologia d’intervento su edifici che dopo le messe in sicurezza andrebbero comunque abbattuti, procedendo alla demolizione diretta (dopo uno smontaggio controllato attraverso cui si recupereranno materiali di pregi dell’edificio). Questo consentirà di accorciare i tempi e di evitare che si sprechino fondi destinati alla ricostruzione. Consorzi e aggregati sono stati quindi gli argomenti approfonditi nel dettaglio dai consiglieri Marassi e Ortenzi mentre l’architetto Barbara Mattei, responsabile del servizio urbanistica, ha concluso l’assemblea spiegando nel dettaglio la modulistica che i cittadini possono trovare già on line sul sito del Comune da far compilare ai propri tecnici.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati