“Dentro la psico-setta macrobiotica”, Mauro Garbuglia in un libro ha raccontato gli anni vissuti nel movimento di Mario Pianesi (finito al centro di una indagine delle procure di Ancona e Forlì). Questo pomeriggio Garbuglia, maceratese, che per 25 anni ha fatto parte dell’organizzazione (che ha sede a Tolentino, dove vive Pianesi), è stato alla trasmissione di Rai Uno, la Vita in diretta, proprio per parlare del testo che ha realizzato con la sua casa editrice, la Nisroch, e che sarà alla Fiera del libro di Torino. «Ero all’inferno e ora che sono uscito sto in paradiso. Finalmente sono libero» ha detto Garbuglia al conduttore Tiberio Timperi. Ha raccontato delle regole che doveva rispettare chi faceva parte del movimento: «Erano molto varie, ad esempio non si poteva andare a ballare, non si potevano tingere i capelli» ha detto Garbuglia citando alcuni esempi. «E se uno non rispettava quelle regole?» ha chiesto Timperi.
«In momenti opportuni venivano anche instaturati porcessi sommari. Nelle riunioni – ha raccontato Garbuglia –. C’era l’esaltazione totale del guru (come viene chiamato Pianesi, ndr). C’era un solo pensiero e ogni altro era sbagliato». Ha anche detto che chi faceva parte del movimento di Pianesi «metteva tutto se stesso, la passione, i soldi. Io all’inizio ho messo 40 milioni di lire». Garbuglia ha detto che «con gli anni ho scoperto il vero volto di Pianesi». Come ne è uscito? «E’ stata mia moglie. Era stanca di queste vessazioni, di questi processi verbali. E anche io ho iniziato a vedere le cose in modo diverso». Nel corso della trasmissione è stata sentita anche una donna che ha detto «non mi rendevo conto fosse una setta. Ero entrata in questo movimento perché volevo un mondo diverso. Mi è stata rubata parte della mia vita. Forse la migliore. E credo di aver fatto del male ai miei figli. Specie al primo, non avendogli fatto vedere la vita per quello che è, in modo reale».
Il libro “Dentro la psicosetta macrobiotica” è edito dalla Nisroch. Si tratta di un saggio-inchiesta «che rivela tratti oscuri e inquietanti dell’ormai famosa organizzazione che nel 2018 ha creato un interesse mediatico nazionale» spiega l’editrice. Il testo di Mauro Garbuglia racconta «tratti finora sconosciuti, abusi inverosimili e morti misteriose». Garbuglia ha vissuto 25 anni della sua vita in “Un Punto Macrobiotico”. «Dentro Un Punto Macrobiotico Garbuglia ha conosciuto sua moglie, con lei ha avuto 2 figli, cresciuti entrambi secondo i precetti di Pianesi – dice l’editrice in una nota di presentazione del testo -. Diventa, dunque, testimone diretto dell’evoluzione di quella che inizialmente era una libera associazione, per poi trasformarsi in una spietata psico-setta, ora descritta nell’inchiesta condotta dalle procure di Ancona e Forlì, che ha portato a indagare Pianesi e i vertici di Upm per reati che vanno dall’associazione a delinquere alla riduzione in schiavitù fino all’esercizio abusivo della professione medica e all’evasione fiscale».
Ma il libro annuncia di dire ancora di più di ciò che è emerso sinora. «Per la prima volta vengono denunciati gli abusi sessuali commessi all’interno dell’organizzazione, le tante morti avvenute per indebolimento delle condizioni fisiche, i metodi di sfruttamento del lavoro all’interno della psico-setta – dice la nota dell’editrice –. Dietro il volto pulito di Pianesi – cittadino modello, nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica, con un pedigree impressionante di premi, cittadinanze onorarie e riconoscimenti vari – quello che mostra Garbuglia è un inferno, tempestato di amicizie politiche, holding occulta e un business impressionante. Un intero capitolo, ancora, affronta la misteriosa vicenda della prima moglie di Pianesi, che nell’ottobre dello scorso anno ha portato a un nuovo capo d’accusa nei confronti del guru, oggi indagato anche per omicidio».
Io penso che sia ora di farla finita con queste diffamazioni!! Pianesi ha aiutato tantissime persone, andate a mangiare nei Punti Macrobiotici e sperimentate voi stessi come ci si sente dopo aver mangiato un cibo naturale! Provare per credere
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Il processo farà chiarezza e si saprà la verità su Mario Pianesi. Per ora ci sono solo sospetti, la verità deve ancora venire a galla.
La fine di un mito, costruito con la compiacenza di istituzioni pubbliche e private.
Per la signora Alessandra Leggi. Ovviamente la diffamazione (‘la calunnia è un venticello’?) ha lo scopo di distruggere un avversario altrimenti imbattibile. Ad ogni buon conto ci si augura che abbiano fine i processi mediatici e che il tribunale (ri)stabilisca la verità dei fatti. Marco Travaglio docet.