«Che Luca Traini fosse capace di intendere e volere ce lo aspettavamo per il modo in cui ha agito. L’unica giustizia possibile per la morte di Pamela è quella dello stato di diritto, ogni altra reazione privata merita la giusta condanna». Così l’avvocato Gianfranco Borgani, che assiste due delle parti civili al processo a Luca Traini, il 29enne di Macerata che lo scorso 3 febbraio ferì a colpi di pistola tre persone. La perizia affidata dai giudici della Corte d’assise allo psichiatra Massimo Picozzi si conclude dicendo che il giovane era capace di intendere e volere quando compì il suo raid razzista in giro per Macerata. «Della perizia conosco solo le conclusioni – dice l’avvocato Borgani –, ed esprimo una valutazione solo rispetto a queste, che per me erano attese. Ci aspettavamo fosse capace di intendere e volere per le modalità con cui il fatto si è svolto.
Il modo in cui è stato realizzato mi faceva pensare a una consapevolezza. Non è che Traini abbia sparato a caso: è andato nei luoghi dove riteneva avvenisse lo spaccio, ha colpito la sede di un partito e poi c’è il modo in cui si è fatto platealmente fatto arrestare». Il legale però evidenzia anche un altro aspetto, quello del rischio che altri possano seguire l’esempio di Traini. «L’unica giustizia possibile dopo la morte di Pamela è quella dello stato di diritto: accertare i fatti e punire il responsabile alla giusta e severa sanzione – dice l’avvocato Borgani –. Ogni altra reazione privata, che altro non è se non una vendetta, peraltro contro persone inermi ed innocenti, merita anch’essa la giusta condanna del caso. Non ci sono scorciatoie ammissibili, a garanzia di tutti e nel rispetto delle vittime».
(Gian. Gin.)
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..lo Stato di diritto, si, e rovescio!! gv
Avv. Gianfranco Borgani, coraggio rispondi a questa semplice domanda anziché attaccarti come una cozza allo scoglio della perizia di Picozzi su Luca Traini: quanto, e soprattutto da chi, sei pagato per la duplice difesa di Oseghale?
Chiedo venia…ma ormai con tutti questi avvocati maceratesi pronti nel loro proliferare con lauta parcella tra chi difende Oseghale e chi i due Lucky, i due spacciatori nigeriani, cioè, di cui i traduttori hanno avuto il vomito solo a tradurli a riguardo la fine che secondo loro avrebbe dovuto fare il corpo di Pamela per farlo sparire tramite intercettazioni ambientali in carcere fra i due delinquenti abituali che l’avvocato Borgani difende , difficile fare distinzione fra tutti questi delinquenti e chi difende chi dei 3 indagati.
E cmq, per quanto mi riguarda, sappi caro avvocato Borgani che hai la faccia impunita di scrivere sui giornali, che vali meno, ma molto molto meno di Luca Traini, che rispetto a te non ha fatto altro di quel che ha fatto per un suo codice d’onore in difesa, da italiano, maschio, ed umano, verso Pamela Mastropietro , che tu e tutto il tuo ordine di giudici e avvocati neanche vi sognate! Lieta e per niente stupita perciò della perizia psichiatrica su Luca Traini capace d’intendere e volere, anche se mi dispiace che ciò gli costerà una condanna in termini di anni. Mi dispiace proprio per lui, fottendomi altamente dei suoi contrari: degli antifà, degli Anpi, e di te, avvocato Borgani.Con sincerità,
ari saluti, Tamara Moroni.
Egregia signora Tamara Moroni, tanto di cappello (non quello di paglia in questo caso..) su quel che ha avuto la forza e, in questo caso, anche il coraggio di scrivere (qui ci si addentra in un mondo che è ancora in parte sconosciuto anche alle forze dell’ordine). Tuttavia credo che se un avvocato accetta un incarico (cosa che comunque non sarebbe obbligato a fare) deve anche svolgere il suo compito, ed in questo caso è quello di difendere due di coloro che sono stati presi di mira dal gesto di Traini (e magari farli risarcire, soprattutto, con più soldi possibile!!). Ciò ovviamente non toglie che, al di là del dovere professionale, in certi casi alcuni avvocati dovrebbero avere almeno la decenza di tacere, se sono veramente ‘capaci di intendere e di volere’. Con affetto. gv
Per Moroni. Lei scrive: “non ha fatto altro di quel che ha fatto per un suo codice d’onore in difesa, da italiano, maschio, ed umano, verso Pamela Mastropietro”.
Quindi è giusto quel che Traini ha fatto? Ossia non è stato commesso alcun reato? Rimango basito. Allora reintroduciamo il guidrigildo e il delitto d’onore, tanto…
Un conto è pensare a caldo, nell’immediato, ad una reazione, un conto è passare all’azione!
Sig.Iacobini concordo perfettamente con lei
Stiamo forse giustificando il gesto?
Senza parole!!!
Chi delinque è giusto che paghi….e questo vale x ogni reato e x chiunque lo commetta.
Rispondo per primo al Signor Giuseppe Vallesi. Sono d’accordo con lei, che in uno Stato di diritto, quello alla difesa sia sacrosanto al fine di un giusto processo, ma ciò non toglie che l’avvocato, al pari del medico, possa opporre una propria obiezione di coscienza- come nel caso loro per l’aborto- nel difendere certi criminali con la rinuncia alla difesa. Qui , invece, si assiste a tutt’altro patrocinio: quello della maggiore visibilità per la difesa di 3 criminali incalliti e conclamati prima ancora di quanto possano aver concorso nell’assassinio di una ragazza di appena 18 anni e che , gli stessi avvocati tramite le confessioni discordanti degli indagati, vogliono far apparire non come la vittima ma una drogata che se l’è cercata , quando Pamela ha avuto la sola sfortuna di essere arrivata a Macerata ed avere incontrato in pochi chilometri e in sole 48 ore la peggiore feccia dell’umanità della Macerata che accoglie su tutti. Perciò, oltre al pelo sullo stomaco che ci vuole in certi casi, cercare anche di farsi pubblicità pro domo sua sui giornali lo trovo del tutto scorretto einopportuno , stante la finalità retorica per cui, pare, sia intervenuto: ossia che la giustizia vada esercitata esclusivamente nei tribunali e non tramite altre vie . Ecco, appunto, avvocato: evitiamo le scorciatoie di scrivere articoli sui giornali per influenzare l’opinione pubblica. Tutt’ora, infatti, non capisco il senso dell’intervento su questo giornale e in questi termini dell’avvocato Borgani , che non assiste Luca Traini, ma due delle parti offese nella sparatoria ( oltre Lucky Desmond? Non lo so, non ci sto capendo più niente chi difende chi, e soprattutto pagati da chi, essendo tutti i loro clienti immigrati e anche irregolari, se è vero come è vero che uno o due dei feriti siano scappati dal letto d’ospedale per timore di essere scoperti) ; ma se non l’ha fatto l’avvocato Giulianelli , che avrebbe avuto più titolo in quanto difensore di Luca Traini, ad esprimere pubblicamente le sue esternazioni sulla perizia psichiatrica , non capisco proprio cosa c’entri qui l’avvocato della/e controparte/i.
A Iacobini e Signora Tesei, replico invece così: non mettetemi in bocca ciò che non ho detto e neanche penso. Ciò che ho voluto dire, per chi non l’avesse capito, è per prima cosa che fra quanto commesso, sbagliatamente,e lo sottolineo, da Luca Traini e i 3 nigeriani coinvolti chi per spaccio, chi per vilipendio di cadavere, chi per altro ancora compresa immigrazione irregolare al momento del fatto in mancanza di permesso di soggiorno scaduto-e per cui cade per le nostre leggi anche il diritto alla difesa d’ufficio…- non ho dubbi che, UMANAMENTE, sono dalla parte di Luca Traini, in quanto m’identifico come tanti maceratesi e tanti italiani, in ciò che può essere scattato nella sua mente da fargli perdere il controllo e la ragione a seguito di un fatto di cronaca come quello che mai scorderemo nella memoria collettiva, tale da scuoterlo al punto di trovare nella vendetta personale l’arma immediata di giustizia per Pamela, a cui alla fine della sua sparatoria tra Macerata e dintorni è andato sul luogo di ritrovamento dei suoi poveri resti suddivisi in due valige a renderle conto. Ma una cosa su tutto è certa. Che fino alla sera prima, Luca Traini, con la sua personalità e le sue idee politiche che tanto peseranno sul suo gesto che gli costerà la vita intera fra anni di galera e danni da risarcire , era un cittadino italiano , mite e incensurato, con le sue idee e suoi valori, trstimoniati da chi lo conosce bene: sempre dalla parte dei più deboli e delle donne; tanto che dal carcere il suoi unico pentimento è stato quello di aver colpito una donna nella sua sparatoria. Tutti gli altri indagati, invece, difesi dai nostri avvocati maceratesi, senza ombra di dubbio sono dei delinquenti abituali dediti allo spaccio di droga, e clandestini senza diritto di asilo. Per cui dovrei vergognarmi di stare dalla parte di Traini, anche se mai per mia natura passerei all’azione? Oddio, magari non si può mai dire. Spero di no. Ma ” a rdà de matto” anche se non si è matto, a volte è questione di un attimo.
Per Tamara Moroni. Per un suo codice d’onore in difesa di una persona (Pamela Mastropietro) spara contro altre persone incrociate per caso, innocenti? Ma che codice d’onore è? Non conosco e non riconosco questo codice, così come non riconosco il delitto d’onore, né il guidrigildo (specie a freddo).
Se invece lei dice: Traini ha fatto quello che ha fatto perché improvvisamente ha perso la testa, era fragilissimo, allora condivido. E con ciò intendo anche affermare che NON era in grado di intendere e di volere.
La logica non è un’opinione! E neanche la Costituzione!
Adesso Tamara dovrebbe dire ciò che non pensa e essere d’accordo con il Dott. Iacopini sulla sua perizia in cui Traini non era in grado di intendere e di volere. Iacopini metti un cappello sotto il sole o mettiti il sole sotto al cappello.
Bah…sarà l’età, ma mi piace sempre meno discorrere specie con i ” sòtuttoio” come te, Iacobini. Tra Traini, che si è giocato la libertà per vendicare Pamela,e non per altro, con l’aggravante di razzismo…lasciamo perdere sul punto, come se fosse colpa sua che ad ammazzare o solo spezzettare e occultare il corpo di Pamela siano stati degli africani anziché altra etnia…oh bella! e se invece fossero stati dei bianchi o dei gialli, non avrebbe fatto lo stesso,Traini, secondo te? Si…ci scommetto, io che ho la presunzione di capire più di te: avrebbe fatto lo stesso. La costituzione? La logica? ma di che parli, Iacobini? ma qui c’è una mamma che non ha più neanche gli occhi per piangere e dall’altra parte degli avvocati di immigrati che invece sollazzano a difendere con risarcimenti milionari gente che non ha un minimo reddito per cui come valutare il risarcimento? 800.000 euro richiesti da una delle ferite da Traini,ma manco fosse un manager che guadagni 10000 euro al giorno…che poi : è regolare o no? lo sai tu?
So tutto io? No, ho detto solo la mia modesta opinione. Mi scuso se ho omesso di scrivere ‘secondo me’, pensavo che fosse ovvio.
Perdonatemi se mi intrometto su alcune opinioni che, secondo me, o sono state espresse male o non sono state comprese. Personalmente condanno il gesto di Traini, perché con quegli spari avrebbe potuto ammazzare chiunque, anche un bambino che fosse passato sulla traiettoria delle pallottole; tuttavia posso, anche se solo in parte, comprendere la sua reazione di rabbia, dovuta, probabilmente, ad un rancore che covava da tempo nei confronti di certe situazioni che stanno diventando intollerabili, perlomeno per chi non nasconde la testa sotto la sabbia. Chi difende invece Traini, secondo alcuni a spada tratta (ma non secondo me), come la signora Tamara, credo, (ed è qui che mi intrometto come..avvocato difensore, ma non di Traini, né tanto meno di..altri..) ritengo che lo faccia per dire e cercare di far capire che, in una Italia giunta a certi livelli di arrivi di africani che non si sa da dove vengono, chi realmente siano (in buona parte dei casi), che non scappano da nessuna guerra o situazione di miseria, ma si vede fin troppo bene e chiaramente cosa fanno e non fanno nel nostro paese, prima o poi ci poteva ‘scappare’ un episodio del genere, perché anche chi non l’ha mai fatto e mai lo farà è comunque, in certi casi, arrivato ad una sorta di esasperazione vedendo tutto quel che accade nelle nostre città e provincie. Un gesto, quindi, sbagliato fin che si vuole, ma che denota un senso ed una volontà (in questo caso un po’ cieca..) di voler difendere se stessi, la nostra nazione ed il pericolo che sta correndo. Con sincerità. gv
Giuseppe Vallesi, hai dato un’interpretazione autentica al mio pensiero. E’ proprio così come hai detto: mentre non riesco affatto ad immedesimarmi con l’Oseghale e i due Lucky, mi riesce perfettamente invece capire cosa sia scattato quella mattina nella testa di Luca Traini, che però, di fatto, non ha ammazzato nè spezzettato nessuno al contrario di…
voglio proprio vedere chi tra tutti sconterà la pena maggiore: scommettiamo che, grazie alla nostra giustizia, fra tutti l’unico sarà Luca Traini che si è consegnato spontanemente alle forze dell’ordine e che non ha mai fornito versioni diverse o ritrattato le sue motivazioni?
Ecco dove erano finiti i Jalisse!
Secondo me se Oseghale verrà scagionato (ad esempio per insufficienza di prove) dall’accusa di omicidio è possibile che venga condannato ad una pena inferiore a quella che sarà riservata a Traini, nel caso contrario non dovrebbe esserci alcun dubbio su chi sarà condannato alla pena maggiore.
Non ci scommetto sopra perché sono contrario alle scommesse.
..pensavo fosse intelligente, invece era un..calisse!! gv
Forse sarebbe il caso che qualcuno si informi meglio sui fascisti del nuovo millennio e sulle loro subdole manovre per sdoganare la loro presnza in societa’.
E’ vero, signor Poloni, ed io l’ho già fatto da un pezzo, e la maggior parte di loro li ho trovati, guarda caso, nel mondo della sinistra. Ossequi. gv
A lei sicuramente non spareranno.
..quelli della sinistra, signor Poloni..!?..guardi che, anche senza pallottole, lo hanno già fatto da tempo; sparano e poi fuggono, guarda un po’ che caso..!? gv
Per Poloni. Le elezioni hanno mostrato che c’è stato un deciso spostamento a destra dell’elettorato italiano e infatti molti cittadini di sinistra ora sono di destra. Secondo lei perché?
Per Iacobini:prima risposta.” Vivo in un paese che,dopo aver sconfitto il fascismo pagando un tributo di sangue enorme,si e’ accomodato dando per scontate la liberta’ e la democrazia.Che invece vanno sempre coltivate e custodite.Penso che,senza accorgersi, l’Italia si stia abituando a perdere di vista la lezione di Eco sui rischi del fascismo di ritorno.Io sono tra quelli che non vogliono abituarsi.Non sopporto la tendenza a non chiamare le cose con il loro nome.A sfumare,a girare intorno.E’ vero che i media italiani non hanno il coraggio di usare la parola fascismo.E’ vero che i partiti,sia a destra che a sinistra,sono sempre timidi quando si tratta di definire in modo esplicito certe derive.Siamo un paese che si e’ riscoperto fascista.O forse sotto sotto non ha mai smesso di esserlo.Questo sdoganamento e’ in corso da anni.E continuera’.Sotto le nuove forme del populismo nazionalista e sovranista”.Scusi se faccio mio un commento a margine di una approfondita,di un giornalista,filosofo,scittore,indagine sui fascisti del nuovo millennio.
Anche io vivo in un paese (forse è lo stesso del signor Poloni..chissà!?) che ha sconfitto il fascismo, e, per fortuna, anche il comunismo, per ora, ma mai dire mai (due dittature che hanno provocato anche immani tragedie, anche se, il comunismo, con qualche milione appena appena di morti in più in tempo di pace); l’unica differenza che oggi vedo è che, mentre la parola fascista viene usata facilmente, per denigrare e per cercare di ‘chiudere la bocca’ quando non si sa bene cosa rispondere a certi argomenti, la parola comunismo è quasi sempre usata per vantarsene, quasi, come se fosse un marchio di
fabbrica di una ideologia ‘superiore’ ad ogni altra, e quasi mai per denigrare o cercare di offendere chi non la pensa allo stesso modo. Meditate, gente, meditate, ma magari senza bere..birra!! mg.
Per Iacobini.Seconda risposta,quella meno autorevole,la mia.Primo ognuno dovrebbbe valutare cosa intende oggi per destra e sinstra:per me la destra sta bene al suo posto e rappresenta piu’ o meno velatamente il MSI,invece se per sinistra intende il PD io credo che stia in quello spigolo della Camera solo perche’ arrivato in ritardo e i posti a destra erano terminati e di certo non rappresenta il PCI.Se parliamo di valori tra destra e sinistra ci sono differenze enormi,quindi se qualcuno ha cambiato idea vuol dire che non era dei nostri.Se un sinistroide ha votato Lega per la flat tax o per il condono fiscale vuol dire,buon per lui che ha fatto il dinero.Se lo ha fatto per l’immigrazione allora e’ un pentito di sinistra perche’ ha votato come CP,FN,Brigate Venete,Lealta’ ae Azione……..gruppi dichiaratamente xenofobi.Se invece han dato il voto ai 5S per il reddito di cittadinanza hanno mandato in fumo anni di conquiste del mondo del lavoro e la Costituzione che dovrebbe garantirlo.Comunque io non son un analista ma posso dirle che in generale non ho mai capito gli Italiani.
l’argomento in questione era la perizia su Traini che ha stabilito che il fascista fosse lucido quando sparava a degli “esseri inferiori”e quindi la sua e’ stata una lucida mattanza,altro che bravo ragazzo della porta accanto.Il resto sono solo chiacchiere tra noi.Se uno e’ affascinato da Mussolini,legge Hitler,si tatua simboli delle divisioni panzer delle SS,se alle manifestazioni inneggia all’antisemitismo,cultore della superiorita’ della razza e fa il saluto romano prima di affidarsi alle forze dell’ordine dirgli fascista non e’ denigrazione ma una costatazione di fatto.Se lei ha trovato atroci gli scritti di Marks o l’operato di Berlinguer le consiglio di continuare a leggere l’Almanacco di Paperino.
Quanto le piacerà dare del fascista a chi (ogni riferimento al signor Poloni è..fate Voi..) non la pensa come Lei, caro signore, che non mi cita mai (guardi che per me non è un problema, non so per Lei..), è da ‘Premio Oscar’, ma non le dico ‘l’indirizzo’, è meglio, maaa..diciamo..alla carriera!! Tuttavia, al di là del fatto che ho sempre condannato il gesto di Traini, e non sono di certo di idee ‘fasciste, xenofobe o razziste’, tanto per dirla come va di moda oggi, io gli ‘scritti’ (lo ha detto Lei) di Marks (presumo che intendesse Marx), per quel po’ che ho letto (chissà in quanti a sx lo hanno fatto..), li ho trovati più che altro utopie irrealizzabili, anche se, alcune volte, belli da leggere (ma solo alcune volte), mentre altre volte li ho trovati proprio assurdi. Che io poi abbia trovato atroce l’operato di Berlinguer non mi risulta proprio, anche se credo che nel Pci lui sia stato, se non il più onesto, almeno il meno disonesto. In ogni caso, gentile signore, le (consiglio no, non lo accetterebbe mai!!) chiedo di leggere, magari solo un po’, la Storia (e non..le storie..) non solo sul ‘Catechismo di Partito’, ma anche in altre pubblicazioni, magari le più autorevoli possibile, e vedrà che, pur sicuramente non cambiando opinione ed idee (ci mancherebbe..), forse mi darebbe qualche pollice verso in meno a..prescindere. Ossequi. gv p.s.: ..ah..io Paperino non lo leggevo neanche da piccolino, non mi piaceva, figuriamoci adesso, che ho qualche annetto in più.
FN,CP,Lealta’e Azione,Brigate Venete non credo si arrabbino se li chiamo fascisti.I Do.Ra.potrebbero farlo,loro sono piu’ hitleriani.A me dicono comunista e ne sono felice,vuol dire che non mi trovano fascista.Se Salvini ha cercato i voti anche di quei gruppi per ottenere piu’consensi evidentemente ci trovera’ anche qualche affinita’ politica o morale.
Comunismo: almeno dai venti ai trenta milioni di morti in Russia in tempo di pace, molti dei quali per ‘pulizia sociale’; almeno, ma qui i numeri sono ancora più difficili da accertare, trenta milioni di morti in Cina, e sempre in tempo di pace (ovviamente qui per pace intendo che non c’era una guerra in corso). Per gli altri, per così dire minori come numero di morti, magari alla prossima puntata di ‘Deliri’ il nuovo Format della rete. Quindi qualcuno, ma forse sono ancora in tanti, è orgoglioso di definirsi comunista, mah, vedete un po’ Voi!! ‘A me dicono comunista e ne sono felice, vuol dire che non mi trovano fascista’ (affermazione di un certo signore!!). Quindi, secondo sempre qualcuno, per non essere fascisti bisogna essere comunisti!? Bene, ho ancora da imparare, io, e tanto… gv
Purtroppo le parole hanno un significato.Il Comunismo e’ la derivazione del pensiero filosofico di K.Marx.Quindi non bisogna accomunare le varie dittature citate all’ideologia.I pazzi dittatori sono tutti uguali ed io non mi sono mai definito Stalinista ne tantomeno Maoista.In Italia non abbiamo mai avuto ne dittature ne governi comunisti,purtroppo ne abbiamo avuta una chiamata fascista che ha portato ad una lotta fratricida terminata il 25 Aprile 1945.La differenza sotanziale tra le due posizioni sta nel fatto che una derivi da un’ideologia,mentre l’altra e’ stata solo sopraffazione e negazione di tutte le liberta’.Quindi io continuo ad essere estremamente fiero del mio COMUNISTA,se c’e’ chi vuol esser fascista che lieto sia.PS un recente studio sugli italiani dice che il 75% soffre di analfabetismo funzionale ossia non capisce quello che legge.Io ci sto dentro sicuramente,ma gli altri 74 di sicuro leggono gli articoli di CM.
Poloni, per ovviare a quell’analfabetismo può sempre scaricarsi da Internet “Welcome to Italy, la guida pratica per migranti”:
https://www.meltingpot.org/Welcome-to-Italy-una-guida-pratica-per-i-migranti.html#.W4LoYugzbIV .
I giudici prima di una condanna tengono conto anche delle circostanze aggravanti e di quelle attenuanti. Giudice io, per Traini parlerei solo di circostanze attenuanti.
Signor Poloni, continui pure a credere in quel che crede ed in quel che dice, contento Lei, cosa posso più cercare di dirle, sarebbe tempo sprecato e persone come Lei non accetterebbero di avere neanche un minimo di torto nemmeno se glielo dicessero i nonni morti tornati dall’aldilà; in ogni caso la lotta fratricida, come la chiama Lei, non è affatto finita nel ’45, ma qualche anno dopo e questo anche grazie ai ‘valorosi’ compagni. Dire di essere comunista ma non stalinista o maoista è come dire di essere povero mentre si hanno dieci miliardi in banca che non si spendono, mi creda, e, in ogni caso, se il comunismo, come Lei dice, non c’entra niente con Stalin e con Mao mi spieghi in quale nazione del mondo ci sia mai stata la vera (come pensa Lei) e ‘giusta’ ideologia comunista. In nessuno, mi pare, e forse anche perché sarebbe stata assai irrealizzabile. Il fatto vero è che persone come Lei non accettano (e qui nascono i VERI problemi) che il fascismo sia stato tutto orrore e dittature (ed in gran parte è vero) come lo è stato il comunismo in tutto il mondo, e forse anche peggio, e si attaccano agli specchi con le mani..’insaponate’ per addirittura pretendere di aver ragione e di sentirsi dalla parte dei buoni, dei giusti e dei migliori, mentre dall’altra parte ci sono solo i cattivi. Mi creda, anche se crede solo nel comunismo (!!) di Karl Marx se lo vada rileggere bene, il buon Karl (si fa per dire..), ammesso che lo abbia mai fatto, e poi continui pure a leggere CM senza timore, forse ci starà ‘dentro’ un po’ meglio. gv
Si devo ammetterlo,facevo bene prima a darle la manina giu’ senza leggerla visto che il mio analfabetismo non mi permette di capirla.Il problema comunque e’ che in giro per l’Italia ci sono troppi nostalgici del ventennio fascista e per me questo e’ un male se per qualcun’altro no buon per lui.Sa io sono frutto di quei quattro gatti saliti in montagna e la Storia mi e’ stata raccontata in un’altra maniera.Comunque i treni non partivano tutti in orario nemmeno allora,ma lo scontro non e’ nato per quello.Sa tutto del male rosso,che sa dirmi del bene nero?
Signor Poloni, la storia le è stata raccontata in un “sola” maniera, non in “un’altra maniera”, credo; per la manina in giù (il pollice..), be’, lasciamo perdere; io la leggo e, se lo faccio, il pollice lo posso girare in tutti e due i modi, anche se il più delle volte non la condivido e, per concludere (spero), le dico che sicuramente non c’è peggior analfabeta di chi vuol esserlo e che sul male rosso non basterebbe una vita (come sul male nero, del resto, e di cose ne son state scritte a bizzeffe), mentre sul bene nero, come Lei lo chiama, sarcasticamente, ovvio, qualcosa ci potrebbe essere ancora da dire, ma chiamarlo bene, per chi crede ad una certa ideologia come credo faccia Lei, forse è un po’ azzardato!? gv
In Italia,per fortuna,tra comunismo e fascismo nonostante quello che qualcuno puo’ credere c’e’ una sostanziale differenza e non di poco conto: il primo e’ legale e puo’ dar luogo a una qualsiasi forma di aggregazione politica,mentre il secondo e’ stato bandito costituzionalmente e quindi vietata ogni forma di ricostituzione.Allora io mi chiedo,e non per sarcasmo ma per preoccupazione,quali siano i presupposti per cui dovremmo togliere questi vincoli per tornare ad essere una spietata dittatura visto che i nuovi fascisti inneggiano i vecchi e hanno gli stessi atteggiamenti.
Signor Poloni, qui non si tratta di credere o non credere, qui si tratta di conoscere la storia vera e tutta, non solo quella dei cosiddetti vincitori, e quando parla della differenza tra comunismo e fascismo, definendo il comunismo ‘legale’, probabilmente non si rende conto di quel che sostiene; stia tranquillo comunque, perché nel corso della mia vita ne ho incontrati tanti così, non è il solo, mi creda, anzi. Mi stia bene, signor Poloni, tante belle cose e..’convizioni’. gv
Ha ragione la Boldrini, quando parla Urbi et Orban:
https://tv.liberoquotidiano.it/video/video-news-by-vista/13372438/ue-boldrini-salvini-e-orban-vogliono-distruggere-l-europa.html
Si,ma sul fascismo cosa mi dice?Nostalgico?
..se si riferisce a me, signor Poloni, mi pare che lo abbia già scritto; nostalgico poi di cosa?? In quel periodo io non solo non ero nato, ma erano piccoli anche i miei genitori, quindi di che cosa dovrei aver nostalgia?? Non continui ad arrampicarsi sugli specchi per voler dire che per Lei il fascismo è il male assoluto, mentre il comunismo no perché è ‘solo’ una ideologia che, per Lei, è anche giusta e sacrosanta. Comprendo bene, credo, le sue prese di posizione, magari essendo nato in una famiglia che ha avuto un passato negativo durante il fascismo e che poi ha diretto le proprie simpatie politiche verso sinistra; tuttavia si ricordi che, in ogni caso, fascismo o comunismo, il male, nella storia degli uomini, non sta mai sempre da una sola parte e che bisogna sempre cercare di mettersi anche nell’esperienza della parte opposta se si vuol capire veramente la storia, anche restando, poi, della stessa idea. La saluto gv
Si in Italia il fascismo e’ stato il male assoluto e per questo lo abbiamo messo al bando.Le ribadisco che le dittature sono tutte uguali,le ideologie no.Purtroppo ragazzi come Traini esaltati da quel periodo ce ne sono fin troppi e commenti buonisti su questa vicenda non fanno altro che alimentare il fuoco della nostalgia.Gli antifascisti di allora erano giovani anche loro che si son dovuti inventare combattenti per una vita migliore di cui io e lei ne godiamo i benefici.Il resto e’ Storia.
Poloni, secondo lei il PD è antifascista, antirazzista e comunista?
Signor Poloni, la vita che Lei chiama migliore, e per molti versi lo è stata, non è stata certo merito del comunismo (basta vedere nei paesi comunisti come sono andate le cose) né tanto meno per ‘merito’ degli antifascisti giovani combattenti di allora. Il resto non è storia, ma la storia ha molto resto ancora da raccontarle. I benefici di cui si parlava prima, sono stati dovuti in gran parte dalla liberazione alleata, che poi ha portato ad un governo democratico (e non comunista) ed allo sviluppo del capitalismo che, pur con tutte le sue brutture e storture, è l’unico sistema che fino ad oggi ha garantito la possibilità di un riscatto sociale per molti ed una maggiore libertà a tutti. Qui i nostalgici, come li definisce Lei, non sono i sedicenti fascisti, che pure ancor ci sono, anche se i proporzione minore ai sedicenti comunisti, ma quelli come Lei, mi perdoni, che hanno nostalgia di un comunismo che in Italia non ha portato ad un bel niente, anche se lo ha portato, ma in modo non certo piacevole, nei paesi dell’est europeo. La saluto. gv
“Che paese meraviglioso era l’Italia durante il periodo del fascismo e subito dopo! La vita era come la si era conosciuta da bambini, e per venti trent’anni non è più cambiata: non dico i suoi valori — che sono una parola troppo alta e ideologica per quello che voglio semplicemente dire — ma le apparenze parevano dotate del dono dell’eternità: si poteva appassionatamente credere nella rivolta o nella rivoluzione, che tanto quella meravigliosa cosa che era la forma della vita, non sarebbe cambiata. Ci si poteva sentire eroi del mutamento e della novità, perché a dare coraggio e forza era la certezza che le città e gli uomini, nel loro aspetto profondo e bello, non sarebbero mai mutati: sarebbero giustamente migliorate soltanto le loro condizioni economiche e culturali, che non sono niente rispetto alla verità preesistente che regola meravigliosamente immutabile i gesti, gli sguardi, gli atteggiamenti del corpo di un uomo o di un ragazzo. Le città finivano con grandi viali, circondati da case, villette o palazzoni popolari dai «cari terribili colori» nella campagna folta: subito dopo i capolinea dei tram o degli autobus cominciavano le distese di grano, i canali con le file dei pioppi o dei sambuchi, o le inutili meravigliose macchie di gaggie e more. I paesi avevano ancora la loro forma intatta, o sui pianori verdi, o sui cucuzzoli delle antiche colline, o di qua e di là dei piccoli fiumi.
La gente indossava vestiti rozzi e poveri (non importava che i calzoni fossero rattoppati, bastava che fossero puliti e stirati); i ragazzi erano tenuti in disparte dagli adulti, che provavano davanti a loro quasi un senso di vergogna per la loro svergognata virilità nascente, benché così piena di pudore e di dignità, con quei casti calzoni dalle saccocce profonde; e i ragazzi, obbedendo alla tacita regola che li voleva ignorati, tacevano in disparte, ma nel loro silenzio c’era una intensità e una umile volontà di vita (altro non volevano che prendere il posto dei loro padri, con pazienza), un tale splendore di occhi, una tale purezza in tutto il loro essere, una tale grazia nella loro sensualità, che finivano col costituire un mondo dentro il mondo, per chi sapesse vederlo. È vero che le donne erano ingiustamente tenute in disparte dalla vita, e non solo da giovinette. Ma erano tenute in disparte, ingiustamente, anche loro, come i ragazzi e i poveri. Era la loro grazia e la loro umile volontà di attenersi a un ideale antico e giusto, che le faceva rientrare nel mondo, da protagoniste. Perché cosa aspettavano, quei ragazzi un po’ rozzi, ma retti e gentili, se non il momento di amare una donna? La loro attesa era lunga quanto l’adolescenza — malgrado qualche eccezione ch’era una meravigliosa colpa — ma essi sapevano aspettare con virile pazienza: e quando il loro momento veniva, essi erano maturi, e divenivano giovani amanti o sposi con tutta la luminosa forza di una lunga castità, riempita dalle fedeli amicizie coi loro compagni.
Per quelle città dalla forma intatta e dai confini precisi con la campagna, vagavano in gruppi, a piedi, oppure in tram: non li aspettava niente, ed essi erano disponibili, e resi da questo puri. La naturale sensualità, che restava miracolosamente sana malgrado la repressione, faceva sì che essi fossero semplicemente pronti a ogni avventura, senza perdere neanche un poco della loro rettitudine e della loro innocenza.
Anche i ladri e i delinquenti avevano una qualità meravigliosa: non erano mai volgari. Erano come presi da una loro ispirazione a violare le leggi, e accettavano il loro destino di banditi, sapendo, con leggerezza o con antico sentimento di colpa, di essere in torto contro una società di cui essi conoscevano direttamente solo il bene, l’onestà dei padri e delle madri: il potere, col suo male, che li avrebbe giustificati, era così codificato e remoto che non aveva reale peso nella loro vita.
Ora che tutto è laido e pervaso da un mostruoso senso di colpa — e i ragazzi brutti, pallidi, nevrotici, hanno rotto l’isolamento cui li condannava la gelosia dei padri, irrompendo stupidi, presuntuosi e ghignanti nel mondo di cui si sono impadroniti, e costringendo gli adulti al silenzio o all’adulazione — è nato uno scandaloso rimpianto; quello per l’Italia fascista o distrutta dalla guerra. I delinquenti al potere — sia a Roma che nei municipi della grande provincia campestre — non facevano parte della vita: il passato che determinava la vita (e che non era certo il loro idi.ota passato archeologico) in essi non determinava che la loro fatale figura di criminali destinati a detenere il potere nei paesi antichi e poveri.”
Povero Pasolini…
L’Italia e’ fattta,ma non so se riusciremo mai a fare gli italiani.
..colui, ‘buonanima’, che Lei non ama molto, signor Poloni, disse (pare..) che non è che governare (e quindi fare..) gli italiani fosse difficile, ma sarebbe stato inutile..e forse lo affermò anche Giolitti. Tante belle riflessioni signor Poloni.. gv