Luca Traini la scorsa udienza
Pugni e testate al muro. E’ stata questa la reazione che ha avuto Luca Traini in carcere, dopo aver appreso giovedì le ultime notizie sull’inchiesta che riguarda la morte di Pamela Mastropietro. In particolare il fatto che per Lucky Awelima e Desmond Lucky è caduta l’accusa di omicidio. Lo ha confermato l’avvocato del 29enne Giancarlo Giulianelli, che stamattina è stato a trovarlo a Montacuto. I due nigeriani sono comunque in carcere per spaccio di droga, ma sotto accusa per il delitto della 18enne romana resta solo Innocent Oseghale. Traini dunque, a processo in Corte d’Assise per strage e tentato omicidio dopo il raid razzista del 3 febbraio a Macerata, quando ha sentito gli sviluppi dell’indagine ha perso il controllo. Ha iniziato a colpire prima con i pugni e poi con la testa le pareti della stanza, ferendosi in maniera non grave. E’ stato fermato dagli agenti della penitenziaria, quindi preso in cura dagli psichiatri che lavorano in carcere.
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Traini deve convincersi che non è quello (giustizia fai da te) il modo per essere utile alla società, il modo giusto è proprio un altro.
traini pensava che solo gli extracomunitari erano delinquenti…
non aveva considerato la giustizia italiana.
povero muro…
Io come punizione invece della galera lo mettevo guardiano permanente dei giardini Diaz