I candidati M5Stelle si presentano,
laureati ed esperti del territorio:
«Basta slogan delle soluzioni facili»

POLITICHE 2018 - Un geomorfologo per il territorio e le rinnovabili, una direttrice di musei per fare economia partendo dalla cultura e dal patrimonio, con attenzione alla scuola per fermare la barbarie culturale, un giovane esperto di informatica per analizzare l'offerta di lavoro e incrociarla con la domanda. Su sicurezza e immigrazione: «E' falso dire che si possono risolvere qui e subito, servirà soprattutto rivedere i trattati internazionali e molta diplomazia. Nell'immediato assumere più forze dell'ordine»
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Paolo Giuliodori, Daniela Tisi, Mauro Coltorti, Mirella Emiliozzi e Carla Messi

 

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Carla Messi

 

di Marco Ribechi

(foto di Fabio Falcioni)

Energie rinnovabili, sviluppo delle economie locali tramite cultura e turismo, assistenza a disoccupati e pensionati, sostegno alle aziende da attuare con i tagli alla politica. Creare una nuova coscienza civica tramite il potenziamento della scuola e dell’istruzione. Sul tema sicurezza e immigrazione invece non si può trovare una risposta facile e immediata ma bisognerà soprattutto affrontarlo con trattati internazionali. Questi sono i punti nodali secondo i candidati del Movimento 5 Stelle, presentati ieri sera all’hotel Claudiani di Macerata e in diretta streaming. Carla Messi, consigliere comunale maceratese, ha introdotto i pentastellati Mauro Coltorti, Daniela Tisi e Paolo Giuliodori che il 4 marzo concorreranno per assumere un ruolo nel panorama politico nazionale e puntare al cambiamento. «A chi dubitava della serietà delle nostre proposte – spiega Messi – presentiamo dei professionisti seri e preparati, tutti appartenenti al territorio ed esperti del proprio settore». Coltorti è un professore di geomorfologia all’università di Siena ma con origini a Filottrano e formazione all’università di Camerino. Tisi, laureata in lettere e filosofia a Macerata, mamma di due figli, dal 2014 dirige la rete museale dei Sibillini. Il più giovane, Giuliodori di Osimo, è laureato in informatica e sta terminando un progetto di dottorato all’Università di Camerino.

m5stelle-3-325x217La prima tematica affrontata è quella delle rinnovabili e del terremoto. «Conosco bene le zone del maceratese perchè ho lavorato al post sisma nel ’97 – esordisce il geomorfologo – Quello che è mancato dopo le recenti e disastrose scosse è stata gente che conoscesse i problemi e capace di intervenire con una visione a lungo termine. Nell’area del terremoto sono stati sperperati milioni di euro per creare soluzioni provvisorie e inadeguate quando invece bisognava utilizzarli per far ripartire l’economia. Con i soldi delle costosissime casette, che tra l’altro saranno prima o poi smantellate, si potevano dare case definitive a coloro che hanno perso la propria. Questo significa che oltre a tecnici esperti bisogna anche abbattere la complicazione legislativa, semplificare e rendere accessibile il paese». Sul tema rinnovabili: «L’Italia ha già perso questo treno – continua Coltorti – Gli altri paesi affermano che utilizzeranno il 100% di fonti rinnovabili entro il 2022, noi siamo fermi al 40%. Non c’è l’interesse a farlo. Il territorio italiano e marchigiano ha dei paesaggi strepitosi, delle bellezze uniche che non vengono sfruttate, sono svilite. Noi vogliamo potenziare allo stesso tempo turismo, tutela del territorio e protezione, soprattutto nelle piccole realtà che sono ricche di attrazioni».

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Daniela Tisi

A tal proposito interviene Daniela Tisi: «Ho deciso di candidarmi dopo che ho visto come è stata affrontata l’emergenza terremoto – spiega la direttrice museale – Servono figure professionali competenti che ora in Italia sono mal ripagate a livello lavorativo, ma ce ne sono tante. Basta con la politica del qui ed ora, con gli slogan delle emergenze. E’ necessario pianificare uno sviluppo a lungo termine. Un nodo sarà lo studio. Abbiamo classi di 30 alunni, sono state tolte materie importanti, stiamo andando verso la barbarie culturale e del senso civico. La stasi politica crea rassegnazione nei giovani perchè hanno l’idea che non possono cambiare nulla. Il nostro impegno è quello di portare a Roma le problematiche del territorio in cui viviamo. Siamo stanchi di politici che fanno le visite e non si fermano neanche a parlare con i cittadini, almeno per chiedere se si sentono ben rappresentati. Oggi Gentiloni ha visitato Fermo e poi è fuggito immediatamente (leggi l’articolo), bisogna tornare a rendere conto ai cittadini».

m5stelle-4-325x217Giuliodori invece si sofferma più sul programma: «Sono 600 pagine che trovate on-line, deciso da oltre 80mila persone – spiega il candidato – non esiste un’altra forza politica che ha fatto questo. Abbiamo anche le coperture economiche, che però vengono chieste solo a noi. Primo punto il reddito di cittadinanza. Non significa regalare soldi ai disoccupati ma assisterli nel loro percorso di inserimento nel lavoro. Vogliamo chiedere alle aziende, che spesso non riscono a trovare manodopera specializzata, di quale tipo di figure hanno bisogno.  Poi si formano i disoccupati con corsi e si fanno tre offerte di lavoro. Se le rifiutano perdono il sussidio. Vogliamo far incontrare domanda e offerta, cosa che oggi non avviene. Poi le pensioni di cittadinanza. La minima deve essere di 780 euro al mese che è la soglia di povertà identificata dall’Istat. Quale Stato può far vivere i propri pensionati sotto la soglia di povertà come sta avvenendo ora? Solo uno Stato che si disinteressa dei cittadini. Inoltre vogliamo creare una banca di investimento pubblica che aiuti l’imprenditoria senza strangolarla. Per quanto riguarda le politiche familiari copieremo la Francia che è il primo paese europeo per natalità».

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Mauro Coltorti,

Ospite anche Mirella Emiliozzi, candidata alla Camera nel collegio di Civitanova e Fermo. «Non possiamo far crescere i nostri figli con la prospettiva che dovranno andarsene. I 5 Stelle non possono stare in politica per più di due mandati, poi ritorniamo a casa e vogliamo tornare in un luogo migliore di quello che abbiamo lasciato, per questo il nostro impegno sarà con la testa e con il cuore. La sicurezza, l’immigrazione e gli eventi di Macerata sono stati strumentalizzati dalla politica che ora risponde con slogan e soluzioni facili. Perchè non le hanno adottate prima allora? Sono una serie complessa di problematiche che vanno trattate con estrema delicatezza, non esiste una soluzione immediata. Bisognerà soprattutto andare in Europa e rivedere i trattati che destra e sinistra hanno firmato con troppa superficialità. Certamente ci impegniamo ad aumentare il numero delle forze dell’ordine in servizio ma la diplomazia sarà l’arma principale. Solidarietà solo a chi viene realmente da aree di crisi. Non siamo politici attaccati alla sedia ma cittadini, il nostro obiettivo è la felicità dei cittadini, un punto di cui non si parla mai ma che dovrebbe essere alla base di ogni azione politica».

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Daniela Tisi e Mirella Emiliozzi



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