Le richieste del presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Oliviero Oliviero non sono rimaste inascoltate e il Parlamento (legge 45/2017 (di conversione del Dl 8/2017) ha autorizzato l’assunzione di dieci persone a tempo determinato che andranno a integrare la dotazione organica dell’ente. “Un organico molto qualificato ma già sottodimensionato, – si legge nella nota del Parco – anche per la gestione di un territorio così vasto e complesso, situazione resa fortemente più critica a fronte dell’emergenza creata dal sisma. Gli eventi sismici del 26 e 30 ottobre 2016, con epicentro nei comuni del Parco, hanno devastato tutta l’area del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e reso inagibile anche la sede dell’ente aggravando gli effetti distruttivi che già si erano prodotti a partire dal 24 agosto 2016. I primi interventi normativi sul terremoto che avevano previsto nuove assunzioni per gli enti coinvolti nell’emergenza sismica non avevano incluso tra questi il parco, ma il presidente aveva lanciato un appello anche in Commissione Ambiente: il sistema di azioni e gli interventi necessari e fondamentali per attuare una strategia di rinnovamento e ripresa del territorio del parco richiedono disponibilità e impiego di personale aggiuntivo, oltre che di risorse finanziarie e strumentali”.
Le prime cinque unità sono già state assunte, attingendo da graduatorie di altri Parchi e della Ripam-Formez, consentendo così una risposta celere e qualificata. I restanti 5 posti saranno coperti previa selezione pubblica, di cui per 3 posti le procedure sono già state avviate e gli avvisi di selezione sono pubblicati nel sito del www.sibillini.net . Si tratta di 1 informatico e di 2 impiegati nel settore partecipazione e turismo sostenibile (gli avvisi sono in pubblicazione nella G.U. – serie speciale concorsi ed esami n. 75 del 3.10.2017). Nelle prossime settimane verranno pubblicati anche altri avvisi di selezione per 1 posto di geologo e di ingegnere. “E’ un risultato soddisfacente – commenta il presidente del Parco Olivieri – nella consapevolezza che è stato aggiunto un tassello importante per la realizzazione del sistema di azioni volte alla ricostruzione, al rilancio e al rinnovamento del Parco e del suo territorio”.
io lavoro alla NASA VA BENE.............
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IL GEOLOGO E L’INGEGNERE, NON si capisce cosa dovranno fare in un parco dove non si può costruire più nulla, a meno che non si abbia voglia di diventare pazzi con i permessi che non hanno senso. anche per i due impiegati, non è chiaro quali pratiche dovrebbero evadere in un ente che non ci dovrebbero essere. Però sei dipendenti un lavoro utile lo potrebbero fare: potrebbero essere messi a guardare cinghiali, lupi e vipere che di danni per l’uomo non ne fanno pochi.