«I compensi per gli amministratori sono previsti nell’atto statutario di costituzione della società, il CdA si è trovato obbligato a richiamare su tale deliberazione l’attenzione dei soci. Prima di osare tale richiesta, lo stesso consiglio di amministrazione per il tramite di uno dei comuni soci, si è rivolto alla Corte dei Conti per un parere, risultato favorevole, sulla questione». Così i componenti del Cda del Cosmari intervengono nel dibattito sulla delibera che prevede un compenso complessivo di 90mila euro per gli amministratori del Consorzio. Questione sulla quale, secondo il CdA, c’è stata “una distorta rappresentazione”. «Si tiene a precisare – scrivono i componenti del Consiglio – che da fine 2014 il Cosmari non è più un consorzio ma una Società di capitali (Srl), con oltre 400 dipendenti provenienti dall’acquisizione del ramo di azienda della Smea Spa, la fusione con Sintegra Spa e l’acquisizione del ramo di azienda delle cooperative sociali, e che le responsabilità dei consiglieri sono, così come previsto dal codice di procedura civile, tanto civili quanto penali. Ad oggi sono due anni e mezzo che il consiglio di Amministrazione lavora senza percepire alcun compenso o rimborso spese, a differenza del vecchio CdA del consorzio dove venivano erogati rimborsi spese annui, non trascurabili. La cosa che più dispiacevole è sentire tanta ipocrisia».
Il CdA precisa anche la posizione della vice presidente Rosalia Calcagnini: «Così come previsto dalla normativa vigente, non percepirà il compenso a lei attribuito in quanto dipendente di una pubblica amministrazione, il Comune di Tolentino. Quest’ultimo, a titolo di ristoro per l’attività amministrativa svolta al di fuori dell’Ente, introiterà le somme a lei riconosciute».
Nel bilancio di esercizio 2016 sono già stati accantonati i fondi per circa 90mila euro che, come determinato dall’Assemblea potranno subire solo eventuali riduzioni. Il Consiglio di Amministrazione, per l’anno 2015 ha rinunciato ad ogni tipo di compenso.
«Vorrei che venissero presi in considerazione i risultati del lavoro svolto da questo CdA – afferma il presidente Ciurlanti – che ha riportato l’azienda in equilibrio con una forte credibilità anche verso i soggetti finanziatori che avevano cessato di erogare credito Nonostante l’incendio del 2015 ed il terremoto del 2016, possiamo guardare il futuro in ottica di investimenti, riduzione dei costi e nuove strategie aziendali a vantaggio del cittadino, dell’ambiente e del territorio”.
Durante l’assemblea di ieri pomeriggio si è deciso di rinviare la discussione sui compensi. mentre si è approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2016. Il presidente Graziano Ciurlanti, ha illustrato lo stato patrimoniale, il conto economico e il rendiconto finanziario del bilancio di esercizio relativo all’anno 2016 che si è chiuso in equilibrio economico con un netto miglioramento di tutti i relativi indicatori basati sul Valore della Produzione (Valore Aggiunto dal 52 al 55%, Mol dall’11 al 15% e Risultato Operativo oltre il 3%). che ammonta a oltre 39 milioni di Euro.
Equilibrata anche la situazione finanziaria che risulta ulteriormente bilanciata con un rapporto di Debiti finanziari a Medio Lungo termine oltre il 75% (65% nel 2015) della PFN (Posizione Finanziaria Netta). Il direttore Giuseppe Giampaoli ha poi dato ampia informativa sulle attività che il Cosmari è stato chiamato a svolgere, con concessione di servizio ricevuta dalla Regione Marche, relativamente alla gestione delle macerie del post terremoto nella provincia.
Compensi agli amministratori Cosmari, i sindaci rinviano la discussione
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E chi ve lo fa fare allora se non prendete compensi, mica siete obbligati a rimanere tornate a fare il vostro mestiere.Se ne avete uno…
Dalla segreteria provinciale del Pd riceviamo:
“I sindaci del Pd hanno chiesto il rinvio del punto all’ordine del giorno che prevedeva le indennità al cda del Cosmari. Proposta presentata dal sindaco di Belforte Roberto Paoloni a nome dei sindaci Pd poi accolta e votata all’unanimità da tutti i presenti. Un atto di responsabilità da parte dei sindaci a cui va il ringraziamento per aver accolto l’invito della segreteria provinciale. Crediamo sia giusto poter valutare tutti gli aspetti relativi alle responsabilità dei membri del cda e all’equità del compenso facendo anche un confronto con enti analoghi. L’obiettivo auspicabile è quello di arrivare ad una proposta unanime”.
Non lo so, ma in Italia non si fa niente per niente.
Un compenso di 90000 euro per un consiglio di amministrazione di una società di capitali che peraltro conta centinaia di dipendenti è più che adeguato. I Sindaci avrebbero dovuto difendere con forza la congruità ed evitare un rinvio che contribuisce solo a far credere, a chi pensa che sia troppo, di avere ragione.
” L’asino mio m’ha detto recchiò “.Più o meno suona così, dato che la richiesta è partita da Pd provinciale dove Comi e la Giannini sono di casa.
Per non parlare di Mister X che si è messo a copiare quello che i cittadini dicono oltre che a pensarlo, da un bel po’ di tempo. Anche lui come il l’asino del post precedente. Certo, dispiace usare gli animali, poveretti che nulla hanno a che fare con l’assurdità del divenire piddino, così come nel caso di Mister X che sarebbe anzi è un somaro perfetto, naturalmente nel accezione che gli si dà in casi come questi, quando purtroppo si deve usare come paragone. Ma il somaro è molto più intelligente. Lo dimostra ragliando per farsi capire, mentre Mistrer X, raglia e basta, ipocrita come sempre.
Io penso che un giusto compenso sia indispensabile, altrimenti i “migliori” lavorano per i privati ed il pubblico si deve accontentare di quello che avanza e di conseguenza non si può sperare in una gestione di eccellenza…
In questo periodo, più che in passato, per me che abito poco distante dall’impianto, ho notato che è tornato intenso l’odore nauseabondo emesso dalla struttura. Ora sapere che è stato possibile accantonare 90 mila euro per aumentare le remunerazioni di CDA che probabilmente lo merita, fa piacere, ma alla luce di quanto descritto sopra è troppo banale insinuare su dove si sia risparmiato.
Non è questo che voglio fare.
Vorrei piuttosto chiedere al CDA attuale di riuscire accantonare altrettanto denaro per contenere il problema dei cattivi odori, problema che a mio avviso sembrava sotto controllo calla fine della precedente amministrazione e quindi suppongo che con opportuni investimenti possa essere contenuto, perchè anche se qualcuno prova a sostenere il contrario, ciò che “puzza” non è salutare !
Grazie.