Cosmari, il Cda sui compensi:
“Sono previsti dallo statuto,
90mila euro già accantonati”

INDENNITA' - Il presidente Graziano Ciurlanti e la sua squadra intervengono nel dibattito dopo l'assemblea dei soci: "Quanta ipocrisia - accusano - con la trasformazione del Consorzio le responsabilità sono civili e penali. Da due anni e mezzo il consiglio di amministrazione lavora senza percepire alcun compenso o rimborso spese, a differenza del vecchio Cda dove venivano erogati rimborsi spese annui, non trascurabili ". Rosalia Calcagnini non avrà nulla perchè dipendente del comune di Tolentino

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CDA

Il cda del Cosmari

Marco-Graziano-Ciurlanti

Il presidente Graziano Ciurlanti

 

«I compensi per gli amministratori sono previsti nell’atto statutario di costituzione della società, il CdA si è trovato obbligato a richiamare su tale deliberazione l’attenzione dei soci. Prima di osare tale richiesta, lo stesso consiglio di amministrazione per il tramite di uno dei comuni soci, si è rivolto alla Corte dei Conti per un parere, risultato favorevole, sulla questione». Così i componenti del Cda del Cosmari intervengono nel dibattito sulla delibera che prevede un compenso complessivo di 90mila euro per gli amministratori del Consorzio. Questione sulla quale, secondo il CdA, c’è stata “una distorta rappresentazione”. «Si tiene a precisare  – scrivono i componenti del Consiglio – che da fine 2014 il Cosmari non è più un consorzio ma una Società di capitali (Srl), con oltre 400 dipendenti provenienti dall’acquisizione del ramo di azienda della Smea Spa, la fusione con Sintegra Spa e l’acquisizione del ramo di azienda delle cooperative sociali, e che le responsabilità dei consiglieri sono, così come previsto dal codice di procedura civile, tanto civili quanto penali. Ad oggi sono due anni e mezzo che il consiglio di Amministrazione lavora senza percepire alcun compenso o rimborso spese, a differenza del vecchio CdA del consorzio dove venivano erogati rimborsi spese annui, non trascurabili. La cosa che più dispiacevole è sentire tanta ipocrisia».

Il CdA precisa anche la posizione della vice presidente Rosalia Calcagnini: «Così come previsto dalla normativa vigente, non percepirà il compenso a lei attribuito in quanto dipendente di una pubblica amministrazione, il Comune di Tolentino. Quest’ultimo, a titolo di ristoro per l’attività amministrativa svolta al di fuori dell’Ente, introiterà le somme a lei riconosciute».

Rosalia-Calcagnini

Rosalia Calcagnini

Nel bilancio di esercizio 2016 sono già stati accantonati i fondi per circa 90mila euro che, come determinato dall’Assemblea potranno subire solo eventuali riduzioni. Il Consiglio di Amministrazione, per l’anno 2015 ha rinunciato ad ogni tipo di compenso.
«Vorrei che venissero presi in considerazione i risultati del lavoro svolto da questo CdA – afferma il presidente Ciurlanti – che ha riportato l’azienda in equilibrio con una forte credibilità anche verso i soggetti finanziatori che avevano cessato di erogare credito Nonostante l’incendio del 2015 ed il terremoto del 2016, possiamo guardare il futuro in ottica di investimenti, riduzione dei costi e nuove strategie aziendali a vantaggio del cittadino, dell’ambiente e del territorio”.

Durante l’assemblea di ieri pomeriggio si è deciso di rinviare la discussione sui compensi. mentre si è approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2016.  Il presidente Graziano Ciurlanti, ha illustrato lo stato patrimoniale, il conto economico e il rendiconto finanziario del bilancio di esercizio relativo all’anno 2016 che si è chiuso in equilibrio economico con un netto miglioramento di tutti i relativi indicatori basati sul Valore della Produzione (Valore Aggiunto dal 52 al 55%, Mol dall’11 al 15% e Risultato Operativo oltre il 3%). che ammonta a oltre 39 milioni di Euro.

Equilibrata anche la situazione finanziaria che risulta ulteriormente bilanciata con un rapporto di Debiti finanziari a Medio Lungo termine oltre il 75% (65% nel 2015) della PFN (Posizione Finanziaria Netta). Il direttore Giuseppe Giampaoli ha poi dato ampia informativa sulle attività che il Cosmari è stato chiamato a svolgere, con concessione di servizio ricevuta dalla Regione Marche, relativamente alla gestione delle macerie del post terremoto nella provincia.

Compensi agli amministratori Cosmari, i sindaci rinviano la discussione



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