di Enrico Maria Scattolini
LO SHOCK DELL’INATTESO DIVORZIO fra la Maceratese e Bargagna (leggi l’articolo) potrebbe essere assorbito rapidamente(+).
SPALLETTA sarebbe infatti intenzionato ad accelerare i tempi(+) per integrare il suo staff, anche al fine di non perdere battute in questa delicatissima fase di mercato.
IN CITTA’ CIRCOLANO DIVERSI NOMI di candidati alla sostituzione dell’avvocato pisano.
UNO DEI QUALI e’ quello di Marco Nacciarriti. Che potrebbe ritornare a ricoprire il ruolo di Direttore Generale, dopo il divorzio con la dottoressa Tardella dello scorso, splendido campionato.
MOLTO PROBABILMENTE si schiuderebbero allora le porte di un’altra clamorosa rentrée(+): Giulio Spadoni come Direttore Sportivo.
AL SUO FIANCO, resterebbe Tonino Loschiavo. Benassi sarebbe il team manager.
OVVIAMENTE LE MIE SONO IPOTESI, però suffragate(+) dalla sicura presenza di Nacciarriti oggi pomeriggio a Macerata.
MI RISULTA che il commercialista jesino abbia incontrato Spalletta oggi subito dopo pranzo. Il colloquio sarebbe durato non meno di tre ore. Probabilmente non solo per lo scambio di auguri di buon anno.
IN EFFETTI I DUE avrebbero avuto un approfondito scambio d’idee, al termine del quale Spalletta avrebbe avanzato proposte di collaborazione all’interlocutore.
NACCIARRITI si sarebbe riservato il tempo necessario per riflettere e prendere una decisione.
SAREBBE comunque questione di pochissimi giorni.
L’EVENTUALE ACCORDO potrebbe essere foriero del recupero in biancorosso(+) di diversi protagonisti dell’ex squadra di Bucchi.
AZZARDO I NOMI(+) di Imparato in difesa, Giuffrida a centrocampo e Kouko in avanti. Quest’ultimo in coppia con una prima punta di qualità.
SAREBBE UN GENNAIO DI FESTA per la tifoseria della Rata.
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E noi, maina gioia
Se fosse vero sarebbe uno scenario entusiasmante, un parziale ritorno ad un passato ricco di soddisfazioni.
RATA: “UN GRANDE FUTURO DIETRO LE SPALLE”
Mi permetto di prendere in prestito il titolo dell’autobiografia di un grande uomo di spettacolo, Vittorio Gassman, perchè rende bene l’idea di quanto potrebbe succedere in casa Rata. Nella vita, come nel calcio, si suol dire che è importante avere “poche idee ma convincenti”. Ora se lo scenario prospettato da Scattolini, non si ha ragione di dubitarne, si realizzasse per la Rata sarebbe un contradditorio “ritorno al passato”. Può darsi che proprio tali intenzioni del nuovo vertice societario abbiano indotto Bargagna (che aveva invece idee innovative da concretizzare) ad alzare i tacchi e andarsene. Si tratterebbe di una sorta di Governo Gentiloni in “salsa calcistica”, con gli ex del governo Renzi (nel nostro caso Tardella) dentro, eccetto il presidente. Anzi, se l’ex presidentessa non si fosse affrettata ad accettare incarichi nel natio “borgo selvaggio” di Recanati (grossi miglioramenti dal suo arrivo non si sono registrati) può darsi che ci sarebbe trovato un “ruolo” anche per lei. In stile western, alla Rata si verificherebbe una sorta di “arrivano i nostri”! In particolare, il cambio di tre direttori sportivi (Stambazzi, Benassi e Spadoni) in meno di due mesi – secondo l’ipotesi Scattolini – sarebbe un record assoluto, difficile da riscontrare negli annali calcistici. Tutto ciò è bene ricordarlo, mentre è in corso da due settimane una sessione di mercato, in cui la Rata (sinora ferma al palo) dovrà compiere scelte tecniche importanti, per evitare lo spiacevole capitolo play-out. Lo stesso discorso, sulle scelte “contradditorie”, riguarderebbe il ruolo di direttore generale e altri incarichi societari. Da escludere il ritorno di mister Bucchi, liberatosi a fatica con una “rescissione onerosa”. Chissà come la prenderanno i supporter della Maceratese (non mi riferisco agli sperimentati “lecchini”, il cui “pensiero” è facilmente intuibile). Quelli che alla fuoriuscita dei “vecchi” (ora probabilmente “nuovi”) dirigenti avevano sparato bordate (in particolare sul DG Nacciarriti). Faranno come i sostenitori di Grillo che accettano a “scatola chiusa” l’apparentamento con gli “autonomisti inglesi” o quello con i “liberali europei”, come fosse la stessa cosa? Scattolini prefigura un “mese di festa” per il calcio biancorosso, con il ritorno dei “salvatori della patria” e degli “eroi in campo” dello scorso campionato: Imparato (o Imposimato?), Giuffrida e Kouko (ceduto per “un piatto di lenticchie”, si scrisse). Nel calcio però, come nella vità, si vince programmando il futuro e non restando ancorati ad un “nostalgico passato”, che raramente riporta i fasti.
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Qui si vola proprio a vista, con il pericolo di improvvise nebbie e tempeste di neve. Occhio al ghiaccio sulle ali che potrebbero far cadere l’aereo dei desideri che all’incontrario va. Comunque idee chiarissime a Macerata. Di solito le squadre si innovano, qui si innevano. Consiglio una breve pausa per rinfrescare l’idee ( basta togliersi la cuffia ) perché vedere che una squadra che a differenza di tutte le squadre del mondo che giocano in un campionato che non sia il solito scapoli/sposati,invece di portare nuove forze alla compagnia, vanno cercando le usurate ed abusate forze di un passato. Voglio dedicare qualche strofa di una vecchia canzone, nuovissima, ma solo per la maceratese.
Vecchio scarpone
Quanto tempo è passato
Quante illusioni
Fai rivivere tu
Quante canzoni
Sul tuo passo ho cantato
Che non scordo più
Vecchio scarpone
Come un tempo lontano
In mezzo al fango
Con la pioggia o col sol
Forse sapresti
Se volesse il destino
Camminare ancor.
Vecchio scarpone
Fai rivivere tu
La mia gioventù.
News da Macerata Marittima, si preannuncia il ritorno di Cerolini con Caporaletti DS,punteremo in alto,ci trasferiremo a Civitanova Alta,ah ah ah
Spalletta aveva preannunciato che se fosse stato possibile avrebbe inserito nel nuovo organigramma anche personaggi del luogo che conoscessero la piazza. Sta mantenendo le promesse.
L’eventuale ritorno di Nacciariti e di Spadoni non è un ritorno al passato ma un ritorno a due personaggi che hanno fatto grande la rata e che la Tardella licenziò in malo modo contro il parere della piazza.
Mi auguro che l’operazione vada in porto il prima possibile e si cominci a pensare anche alla squadra.
Ai gufi ormai è inutile rispondere dal momento che sono conigli che non accettano il dialogo, specialmente quando vengono presi in castagna!!
Ferramondo ha dimenticato che D.G. sarà Patitucci.
Trovo appropriato il commento di Caporaletti sulla vicenda: i “ritorni” non hanno mai fatto bene nel calcio e non solo nel calcio.
E comunque quello prospettato da Scattolini al momento mi sembra più fantacalcio che una ipotesi che possa realizzarsi.
Una società calcistica che ripropone, con una vena pittorica postmoderna ma di matrice schiettamente arcimboldiana, la figura di Vertumno, divinità etrusco-romana che illustra la nozione dell’incessante mutamento di stagione e della maturazione dei frutti. “Gli si attribuiva il dono di trasformarsi in tutte le forme che voleva. Il suo nome deriva dalla stessa radice indoeuropea del verbo latino vertere (girare, cambiare; sanscrito: vártate) con le sue varie derivazioni in italiano: divertimento, perversione, verso etc.” (fonte Wikipedia). E poi dicono che la vita di provincia sia monotona e noiosa!
Forse qualcuno dei commentatori è stato forviato dall’ultimo trafiletto del buon Scattolini.
Il ritorno di un dirigente e eventualmente del Direttore Sportivo non lo trovo cosi’ strano come molti di voi scrivono ( questi due dirigenti sono usciti di scena per altri motivi, non certo per mancanza di competenza calcistica ).
Questi personaggi mangiano con il calcio e vanno e vengono e questo succede in tutte le squadre . Per quanto riguarda i giocatori , sempre che lo Scattolini non abbia avuto un’imbeccata da uno dei due sopra citati , ha scritto , ” azzardo i nomi ” , presumo quindi che potrebbero essere altri .
Io trovo che il ritorno al passato non ci sia in quanto quella dirigenza se non disarcionata in corso, poteva tranquillamente continuare il lavoro intrapreso. I giocatori nominati x il possibile ritorno li trovo appropriati x le necessità della squadra (forse foglia o carotti e non giuffrida)…ma credo sia fantamercato.
L’unico commento – dopo le belle notizie date dall’amico Enrico Scattolini -e che certamente riportera’ fiducia in tutto l’ambiente degli appassionati tifosi della Maceratese e’ quello di Carlo Valentini.Molto ostico e acido,come al solito, quello del Sig Micucci preoccupato per il fatto che la Maceratese con un Presidente appassionato e davvero determinato come Spalletta e bravi tecnici come Spadoni e Nacciariti ,usciti di scena certamente non per loro colpa ma con grande disappunto di una larga parte dei tifosi, rifaranno grande la Maceratese .