di Maurizio Verdenelli
Ci sono città che non si dimenticano, che restano nella nostra vita come se quelle strade, la sua gente, i monumenti siano ormai diventati nostri per sempre, non semplicemente attraversati soltanto per un breve periodo legato al mestiere, alla professione che ci portano ininterrottamente su e giù per l’Italia. Quando poi quella comunità viene come annientata da una calamità senza precedenti, ci si accorge all’improvviso che se noi non apparteniamo ad essa, questa appartiene a noi. Per Salvatore Forte e Francesca Macina è accaduto questo.
Tutto accade 36 anni fa, l’incontro con Camerino, città magica. Lui, capitano, comandante dei Carabinieri, lei giornalista professionista (al ‘Corriere Adriatico’, editore Franco Sensi). Lui come Alessandro Iacoboni, romano, allora giudice istruttore nella Città ducale (fu sua la prima rogatoria internazionale), protagonista del caso De Rothschild, l’ex baronessa scomparsa sulle montagne della Sibilla. Fu lui, ufficiale elicotterista a scoprire dall’alto, sui Piani di Ragnolo vicino al villino Galloppa, la Peugeot nera abbandonata nella neve altissima da Jeannette May e dall’ex governante Gabriella Guerin. Inutilmente quella vettura era stata cercata per giorni e giorni lungo la statale Valdichienti; soltanto lui aveva sfidato un meteo impossibile (nebbia e tempeste di neve) per cercare le due donne dove nessuno pensava potessero essere arrivate.
Adesso un’altra sfida attende Salvatore e Francesca animati dalla stessa voglia di essere ‘in campo’ e battersi per Camerino. Anche se sono trascorsi quasi quattro decenni, anche se la loro vita li ha portati lontani, molto lontani dalle Marche. Nel Veneto. Qui, dopo aver dato l’addio alle armi, l’ex colonnello Forte è stato capo della sicurezza dell’aeroporto di Venezia, ed ora a Treviso è alla guida di un gruppo, da lui stesso fondato, specializzato in sicurezza: Forte Secur Group. Con tutta la famiglia ‘schierata’ -Francesca, i figli Andrea ed Alessia- il ‘vecchio’ elicotterista è disceso nuovamente sui territori camerinesi percossi dal terremoto. E’ di questi giorni una generosa donazione (top secret, volutamente, l’entità) da parte del gruppo FSG per il tramite una delle società, all’onlus Raffaello. Che sta raccogliendo i fondi per la realizzazione e la messa in opera di un modulo abitativo (leggi: container) volto ad ampliare la struttura che ospita le scuole primarie ‘Salvo D’Acquisto’ ed ‘Ugo Betti’ dell’Istituto comprensivo ‘Ugo Betti’ in via Pieragostini. L’opera proposta dallo stesso Consiglio d’istituto, è prevista per il prossimo settembre, in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico. “Il futuro nasce dalle idee e le idee hanno bisogno di uno spazio nel quale nascere, crescere e diventare realtà. I bambini hanno bisogno di luoghi che riescano a raccontare di loro, che divengano memoria e ricordi, punto di partenza e di ritorno”. E’ scritto nell’argomentazione alla base di questo prezioso intervento di edilizia scolastica post sisma.
Ha detto l’assessore Antonella Nalli: “Essere così ricordati e sopratutto aiutati ci toglie dal sospetto grave dell’abbandono, che pure talvolta ci coglie. Voi ci date forza concretamente. Così abbiamo uno sprone in più per raccogliere le nostre forze e dare il meglio di noi: non siamo soli”. Francesca, al telefono, ha pianto. E’ stato un momento di grande commozione per entrambe. Si vedranno, Francesca ed Antonella, dopo le feste, quando saranno insieme per presentare un evento del quale la prima sarà protagonista. “Un corso di formazione motivazione riservato agli insegnanti”. A loro, la ‘ripartenza’ assegna un ruolo fondamentale: trasmettere positività e togliere emozioni negative, i ‘brutti sogni’.
E Francesca, teacher di ‘yoga della risata’, organizzerà nella città ducale un corso basato su questa specialissima ed efficacissima disciplina. Un altro dono (“in perfetta umiltà” sottolinea lei) per guardare il futuro con la necessaria serenità. “Ritornare a Camerino già mi riempie, al pensiero, di gioia immensa: l’idea di poter collaborare anch’io per una città, parte della mia vita così come per Salvatore” dice ancora Francesca. “Un Natale diverso e migliore, al servizio dei nostri amici, della ‘nostra’ città non poteva esserci per noi”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
cari salvatore e francesca l’amicizia non si scorda mai.camerino è rimasta nel vostro cuore e questo atto di generosità verso i nostri piccoli studenti è una sentita testimonianza.sono onorato di avervi conosciuti e di aver contraccambiato la vostra amicizia con la mia.grazie e con la speranza di incontrarvi quando verrete a camerino.dario