Luciano Messi, Stefania Monteverde, Francesco Micheli e Romano Carancini brindano alla cena con i mecenati
di Claudio Ricci
“Stiamo lavorando per la stagione 2018, 2019 e 2020″. Miglior regalo di Natale, seppure annunciato tra le righe, Francesco Micheli non poteva fare a Macerata e allo Sferisterio. Il direttore artistico lo ha messo ieri sera sotto l’ albero della Filarmonica in occasione del ‘Primo Natale con i mecenati’, conviviale con i benefattori che hanno contribuito con le proprie donazioni al finanziamento della stagione 2016. In realtà Micheli e lo staff dello Sferisterio stanno lavorando al programma triennale da presentare al ministero entro il prossimo mese per il fondo dello spettacolo. Ma il suo coinvolgimento nella programmazione fa ben sperare nella continuazione della collaborazione del direttore con l’Opera festival altrimenti in scadenza per il 2017.
Ma le sorprese riservate dal direttore artistico non si sono limitate alla notizia della continuazione nel felice rapporto che lo lega all’opera. ‘Maria Jose Siri sarà la nostra Madama Butterfly – l’annuncio – Avremo la Madama Butterfly della Scala. Dopo il bell’esito della Norma allo Sferisterio. le aspettative su di lei sono aumentate con il debutto a Milano. Oggi la sentiamo una dei nostri’. Quindi un pensiero alle popolazioni e ai teatri colpiti dal sisma. In particolare Camerino e San Ginesio dove dal 2014 Micheli porta la lirica al pubblico soprattutto di giovani e giovanissimi con gli appuntamenti di Incontra l’opera. “Siamo vicini a quanti sono in difficoltà ma torneremo in quelle comunità per far sentire la presenza dell’opera”.
Giovanni Fabiani e signora, main sponsor dell’Opera ieri sera tra gli ospiti della cena di Natale con i mecenati
Una serata dedicata alla buona volontà di quanti hanno voluto sostenere la cultura e l’opera lirica aderendo alla campagna lanciata su Cronache Maceratesi dal consigliere comunale e imprenditore Maurizio Mosca (leggi l’articolo) In sala, anche il partner numero 1 dello Sferisterio, Giovanni Fabiani. A lui e al fortunato Paolo Margione, estratto fra i mecenati, è stata donata una preziosa serigrafia di Valeriano Trobbiani. “Anche quest’anno l’autofinanziamento ha superato il contributo pubblico ed è stato prezioso per recuperare qualche brutta sorpresa che si è presentata a fine anno ” ha detto il sovrintendente Luciano Messi in riferimento ai tagli dal fus (il fondo unico per lo spettacolo) che già da due anni colpiscono l’associazione in a stagione iniziata (nel 2015) o finita come quest’anno.
Un’esercizio che nonostante le sforbiciate statali è stato portato in utile grazie ad una gestione oculata che senza rinunciare alla sperimentazione (molte le co-produzioni a livello nazionale e internazionale) ha fornito un modello virtuoso per i teatri di tradizione. “Dal 2012 il Macerata Opera viaggia con un equilibrio gestionale che produce utili – ha ricordato Carancini – Un valore patrimoniale con un’ attivitá in grado di coprire passivitá. Per molti anni lo Sferisterio é stato visto come luogo di sperpero. A maggior ragione oggi è ancora di più motivo di grande orgoglio”.
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Grande Direttore artistico!!! Teniamocelo stretto!!!!
Il contratto è in scadenza nel 2017 ma, UFFICIALMENTE senza alcuna sicurezza che venga rinnovato tale contratto, già si stanno organizzando i cartelloni per i prossimi anni…
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Sembrerebbe evidente che, almeno ufficiosamente, fino la 2020 Micheli dovrebbe restare….
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Ma allora perchè NON ufficializzare subito un qualcosa che sembra sia stato già deciso, magari inserendo, nel novello contratto, una postilla di lavoro in esclusiva??
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Già che ci siamo quel famoso (ma oramia VOLUTAMENTE dimenticato in qualche cassetto) NUOVO statuto dello Sferisterio (in Cui il Sindaco e Presidente Provincia NON erano più a capo di nulla e non sceglievano più nulla e non decidevano più niente) che fine ha fatto??