Ezio Bosso al termine del concerto saluta il pubblico dello Sferisterio
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Un concerto emozionante e commovente quello di Ezio Bosso ieri sera allo Sferisterio per il gran finale della 52° edizione del Festival. Il pianista, compositore e direttore d’orchestra italiano, ha incantato il pubblico dell’arena con i brani tratti dal suo primo album “The 12th Room”, un doppio cd che attraversa la crescita personale e artistica del musicista torinese. Ironico, sorridente e ammaliatore, Ezio Bosso si è esaltato una volta entrato per la prima volta allo Sferisterio e, insieme al suo “fratellone” (il pianoforte), ha accompagnato gli spettatori alla scoperta delle dodici stanze della sua vita, momenti topici nell’esistenza del musicista sia come uomo che come artista. La stanza, per Bosso, diventa l’elemento fondamentale della composizione per il suo valore etimologico, come anche per la sua declinazione nella poesia, la scienza e la musica. Con l’augurio di perdersi in questo viaggio, Bosso ha saputo conquistare il pubblico durante tutta la durata dell’esibizione, in cui si sono alternati momenti di luce e di buio totale, conclusasi con una doppia standing ovation.
«Stanza vuol dire fermarsi e la natura della stanza è doppia: una di proteggere e l’altra quella di essere condivisa. Ogni paese ha bisogno di tanta musica perché per me la musica è la società ideale. Non studiamo per essere i più bravi, studiamo per migliorarci. E se io miglioro suono meglio, e se suono meglio io, suona meglio anche l’altro. Così vale per tutte le cose. Io ho dovuto re-imparare a sorridere; più sorrido, meglio sorrido e a chi sorrido contagio il mio sorriso. Quando sorridiamo a qualcuno non gli cambiamo la vita, ma possiamo cambiargli una giornata. E una giornata può cambiare una vita».
Apprezzato dal grande pubblico italiano in tutta la sua umanità durante l’apparizione al Festival di San Remo, Ezio Bosso è arrivato a Macerata con il “The 12th Room Tour”. Il pianista torinese ha portato allo Sferisterio un concerto che racchiude in sé le gioie, le paure e le emozioni che tutti viviamo durante il nostro cammino tra le dodici stanze della vita.
Un momento dell’incontro fra Ezio Bosso e Laura Boldrini
Alla fine dello spettacolo l’incontro fra Laura Boldrini e il pianista piemontese, con la presidente della Camera che lo ha invitato a Montecitorio per un’iniziativa aperta al pubblico, dichiarando: «le faccio i miei complimenti perché ha dato molto non solo da un punto di vista artistico ma anche umano». Poi il dialogo è virato sulla formazione di Bosso. La presidente gli ha chiesto se fosse anglossassone, il musicista ha precisato «prima viennese e poi anglosassone». All’affermazione della Boldrini «è bello essere cittadini del mondo», Ezio Bosso ha risposto «è bello essere cittadini». Dopo aver incontrato una signora sulla sedia a rotelle, presentata dalla stessa Boldrini, il pianista piemontese se ne è andato tra gli applausi della gente che lo ha accompagnato gridando: “sei un grande”.
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mille emozioni…fantastico….bellissima serata….grazie maestro!
Un genio
Spettacolo indimenticabile.
Uno spettacolo che ti lascia senza respiro ! Grande !
Se per la promozione della cultura si prende Bosso ad esempio, siamo messi proprio bene.
Si chiamano comunemente ‘pianisti’ i deputati e senatori che votano anche (illegalmente) per i colleghi assenti (che così non rinunciano al gettone di presenza). E’ stato proposto che deputati e senatori si facciano prendere le proprie impronte digitali per scoraggiare questo squallido fenomeno. Quindi i pianisti non mancano, né alla Camera né al Senato..
Purtroppo non ho potuto essere partecipe dello spettacolo che, mi è stato detto da alcuni amici presenti, valeva molto di più del prezzo del biglietto…
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Quello che però NON comprendo è come mai, da privato cittadino, quindi spettatore uguale a tutti gli altri paganti allo Sferisterio, il Presidente della Camera (in forma quindi “strettamente” privata e NON istituzionale) sia potuta poi recarsi a parlare direttamemte, con il Maestro, quando questo “privilegio” NON è stato possibile estenderlo a tutti gli altri spettatori…