È tornato oggi a Camerino il maestro dell’architettura Shigeru Ban già in visita alla città ducale nelle prime fasi dell’emergenza sisma (leggi l’articolo). Accolto al palazzetto, dove dormono ancora 132 persone, dal consigliere comunale Leo Marucci l’architetto che opera in contesti di emergenza ha voluto portare nella città ducale le soluzioni da lui ideate per le fasi successive alle calamità naturali. In particolare si parla del sistema di partizione Pps, ovvero strutture fatte di tubi di cartone che consentono di suddividere gli spazi nei centri d’accoglienza e garantire agli sfollati una privacy. I materiali donati da due aziende di Cuneo hanno permesso ai giovani volontari dell’associazione “Io non crollo” aiutati dagli universitari. Sotto la guida di Alessandro Boldrini, del team di architetti di Ban, i volontari hanno allestito i box realizzati con cartone pressato e panni di tessuto leggero. Ban ha voluto seguire personalmente le operazioni e si è voluto rendere conto a due settimane dalla sua prima visita di come si sta procedendo nella gestione delle fasi post-terremoto, sottolineando che ben presto tornerà in città. Ha ribadito la sua vicinanza alla città drammaticamente colpita dal sisma e con essa a tutto il territorio montano, chiedendo espressamente che gli siano comunicate tutte le eventuali esigenze così da poter installare i sistemi pps anche nei centri d’accoglienza dei comuni limitrofi.
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Un’idea molto semplice, economica, funzionale che ridà un po’ di dignità e di decoro a chi è costretto a vivere questa drammatica quotidianità dopo il terribile trauma del sisma e le sue molteplici conseguenze.
Ma il dono è del giapponese o delle due aziende di Cuneo?