“Il Donoma non si sposta,
chi ci diffama verrà denunciato”
Aldo Ascani vs residenti del centro

CIVITANOVA - Il responsabile artistico della discoteca si sfoga con un video su Facebook e risponde a chi ha definito il suo locale strumento di favoreggiamento per consumo di alcool. Dal bar Maretto pronti a querelare Alessandro Mazzaferro
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capodanno al donoma - civitanova (5)

Il Donoma

 

rive festival 2016 - aldol ascani - civitanova (6)

Aldo Ascani

 

di Laura Boccanera

«Il Donoma non va da nessuna parte, siamo in regola, e d’ora in poi chi sosterrà che dentro il locale non si vende solo alcool verrà denunciato per diffamazione, è ora di finirla». Sbotta Aldo Ascani, responsabile artistico della discoteca di Civitanova finita nel mirino dei residenti del centro che lamentano degrado e schiamazzi. Uno sfogo, a titolo personale, che racchiude il suo punto di vista, messo su Facebook, di 20 minuti, in una lunga diretta e poi ritirato perché «chi doveva sentirlo l’ha sentito, ma non mi rimangio nulla», anzi. Fa anche di più. E parla a ruota libera dei permessi del Donoma «tutto in regola», dei clienti fracassoni e annuncia provvedimenti: «Adesso denuncio. Fanno raccolte firme? Bene se necessario la farò anch’io con tutti i gestori dei locali che vogliono che il Donoma rimanga e vediamo chi raccoglie più firme». Da qualche settimana la movida molesta è tornata ad essere il tema caldo della stagione. In particolare dalla riapertura del locale di via Mazzini i residenti hanno dato battaglia per avere garantito il diritto al sonno. E il responsabile numero 1 sarebbe proprio il Donoma, o meglio gli avventori che all’uscita con le grida e gli schiamazzi sono diventati l’incubo dei residenti. «Che qualcuno esca e parli ad alta voce e gridi ci sta, fanno baccano all’esterno, ma nessuno può dimostrarmi che ci sono deiezioni in giro le strade dei miei clienti. Se la devono smettere di dire che la gente fa pipì davanti alle loro abitazioni, anche perché sono i loro figli. Non tollereremo più nessun discorso di denigrazione della nostra clientela, ora partono le denunce. Noi non siamo educatori, siamo imprenditori e professionisti e il nostro lavoro lo facciamo bene, in regola e pagando le tasse». Ascani interviene anche in  merito alla legalità della sua documentazione: «E’ una storia francamente ridicola, abbiamo tutte le autorizzazioni e il Donoma non si sposta (il riferimento è all’intervento politico della civica di Angelo Broccolo, ndr). Mazzafferro dice che nel Donoma non si vende solo alcool? Potrei denunciarlo, è una affermazione grave. Non lo denuncerò, ma altri miei colleghi non sono dello stesso avviso. Il locale dove ora è il Donoma sta lì da una vita, prima ancora c’era il Taboo, si faceva musica dal vivo, ma solo noi ora diamo fastidio. E’ incredibile che una città sia ostaggi delle solite 15 persone che poi quando vanno in qualche altra città urlano e schiamazzano sotto casa esattamente come fanno quelli che invece criticano. Oltretutto domenica ci siamo accorti che un vetro era stato danneggiato da una sassata, temiamo anche che qualcuno possa vendicarsi in questo modo, ma noi denunceremo, ora basta». Poi il gestore passa anche ad attaccare il consigliere comunale Sergio Marzetti: «Oggi fa il paladino della difesa dei residenti contro la movida, ma lo sanno i suoi amici che quando gestivamo il Babaloo aveva il tavolo in discoteca e che c’ero io davanti a lui quando elogiava il locale e mi chiedeva di venire ad investire a Civitanova. Non se lo ricorda più?».

Il Caffè Maretto

Il Caffè Maretto

Annunciano querele per diffamazione i gestori del bar Maretto, che si sentono tirati in ballo per i locali che porterebbero degrado in città. La denuncia la annuncia Mauro Raschia che gestisce il locale storico sotto i portici del Comune: «Mazzaferro ha dichiarato che locali come Maretto portano degrado. Siamo stufi di essere trascinati e presi in giro per la politica. Un conto è la politica un conto sono le attività. Qui c’è un’attività da tirare avanti e diamo lavoro a 15 persone. Certe dichiarazioni creano danni di immagine. Vorrebbero svuotare il centro e portare anche i locali nella zona commerciale? Non si ricordano quando in centro c’erano i tossici perché era tutto in abbandono. Sabato sera in piazza sono arrivati 10 pullman dall’entroterra, da Gabicce, da Pescara. Fino a qualche anno fa non c’era nessuno e Civitanova era deserta.



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