Elezioni, il segretario provinciale del Pd Settimio Novelli squarcia il velo di silenzio che lo aveva avvolto nei concitati giorni prima della candidatura del sindaco di Colmurano Ornella Formica (leggi l’intervista). Esce allo scoperto motivando le contraddizioni interne al partito emerse durante l’individuazione del candidato e lo scarto della riconferma del presidente Antonio Pettinari:
«Il Pd provinciale insieme al regionale e nazionale, con questo appuntamento che culminerà con il referendum costituzionale di novembre 2016, è impegnato in un ampio ed approfondito dibattito che coinvolge tutti a tutti i livelli per vincere questa straordinaria sfida che mira a dare al nostro paese quelle riforme che sono indispensabili per guardare avanti e stare al passo con le più grandi democrazie europee e mondiali. Come sempre in queste occasioni, ed in particolare in questa, c’è chi gioca sulle divisioni interne al Pd per accentuare e far vedere all’esterno aspetti che mirano a disorientare l’opinione pubblica. Ma questo è un esercizio ormai vecchio e la gente sa cosa fare e capisce che, se non ci rinnoviamo, se non sburocratizziamo e se non prendiamo decisioni rapide in un mondo che viaggia ad altissima velocità, saremo sempre il fanalino di coda e non ci potremo lamentare se non riusciamo a stare al passo con i migliori».
«Questa volta il Pd provinciale smentendo i “gufi” continua Novelli – ha trovato una sintesi e ha presentato una candidatura a presidente: Ornella Formica sindaco di Colmurano, che è in perfetta sintonia con gli obiettivi di rinnovamento della classe politica che si prefigge il partito, aspetto che sicuramente sia l’opinione pubblica che soprattutto coloro che sono chiamati al voto, apprezzeranno. Su di una linea completamente opposta, basata sul mantenimento della situazione attuale, si sono mossi altri che hanno riproposto l’attuale presidente. Noi non abbiamo nulla contro la persona, che rispettiamo, ma siamo nettamente contrari alla sua ricandidatura perché non rappresenta il nuovo ma il vecchio modo di fare politica: questo per noi non è più accettabile e siamo sicuri che sarà apprezzato. Molti pensano che ormai la nuova provincia non conti più nulla a livello amministrativo. In realtà non è così perché il suo ruolo è ancora importante per svolgere una funzione di guida e di coordinamento della cosiddetta Area vasta dove tutti i Comuni, con i loro rappresentanti, faranno sentire la propria voce e avranno quella giusta considerazione che spesso è mancata».
«Circa le divisioni interne al Pd occorre fare chiarezza -specifica il segretario – In tutti i grandi partiti come nel nostro è sacrosanto che ci sia un dibattito anche animato. Esso costituisce un forte segnale di democrazia interna e soprattutto di interesse. E’ necessario però precisare che nel Pd provinciale, dopo ampio dibattito, la candidatura di Formica è stata accettata per acclamazione, aspetto questo che forse è sfuggito agli organi di stampa. La candidata fin da subito ha lanciato un forte segnale impegnandosi e se sarà eletta a dialogare in assoluta trasparenza, con tutte le amministrazioni indipendentemente dal colore politico».
«In conclusione vogliamo riaffermare che il Pd è profondamente consapevole di essere l’unica forza di governo e si è dato il compito oneroso di fare le riforme per cambiare realmente le istituzioni. Ma per far questo c’è bisogno del sostegno di tutti coloro che vogliono il vero cambiamento e che non desiderano vedere seduti sulle poltrone istituzionali sempre le stesse persone che cambiano solo il “cappello” in base esclusivamente ai propri interessi».
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Novelli accentua la rottura del centrosinistra alle provinciali con toni quasi derisori per l'(ex)alleato Udc; definisce il Pd “unica forza di governo” spostando il legittimo orgoglio di partito verso il confine della presunzione faziosa; riconosce che la nuova provincia si chiama Provincia e che le funzioni rimaste all’ente sono importanti per il territorio; si compiace dell’acclamazione per la candidatura Formica esaltando un istituto che semmai e’ da tollerare in casi estremi; rivendica il ruolo politico di scelta e di regia del Pd mentre altri autorevoli esponenti nazionali e locali del Pd stesso riservano ai sindaci e ai consiglieri comunali direttamente la responsabilita’ di elaborare le strategie e decidere le scelte prima, durante e dopo le elezioni provinciali.
Votare Sì al referendum serve per stare al passo con le democrazie europee? Pettinari non vi piace più perché pensate di giostrare la “Formica ” a vostro piacimento? Volete rinnovare un partito in via d’estinzione? Come pensate di farlo? Con Comi che fa Renzi e la Giannini che fa la Boschi? Siete divisi internamente? E che vi dividete o vi volete dividere, un osso talmente spolpato che qualche cane vi tira perché lo fate ridere ogni volta che date fiato ai tromboni auto suonandovi? Rinnovare il Partito? Ma siete già vecchi e stravecchi e contaminati dal virus della politica che rafforzatosi con le inutili stupidaggini a cui lo avete sempre costretto ad ascoltare, specialmente qui in provincia, vi eliminerà, giusto il tempo di arrivare alle prossime elezioni politiche che non devono stare al passo con le grandi democrazie europee ma semplicemente lasciate al volere del popolo, che forse lo avete dimenticato ed offuscato ma che sempre sovrano è. Non è detto che ci acchiappa sempre, sennò Cerisola, il governatore lo faceva il riva all’Artico, dove ogni tanto si scioglie qualche cubettone di ghiaccio.