di Laura Boccanera
Divieto di balneazione a Civitanova, Porto Recanati e Porto Potenza. Gli ultimi prelievi dell’Arpam hanno evidenziato un grado di inquinamento del mare. Niente bagni nella zona sud di Porto Recanati e nel lungomare nord di Civitanova in prossimità dei fossi. Sforamenti si sono registrati anche a Porto Potenza nella zona a sud dello chalet l’Ancora fino allo chalet Nettuno con livelli pari a 1100 di eschirichia e 350 di enterococchi. Inizia con il piede sbagliato la stagione per la costa maceratese dopo le analisi dell’Arpam. Dopo la quasi totale bocciatura del litorale da parte di Legambiente e Touring club (leggi l’articolo) anche L’Arpam è intervenuta sulla qualità delle acque. L’interdizione è scattata dopo i prelievi effettuati lunedì a seguito delle forti piogge della domenica che hanno riempito torrenti e fossati e fatto schizzare i livelli di enterococchi e eschirichia coli nell’acqua. Due batteri dannosi per l’organismo umano. Questa mattina i tre comuni hanno emesso le ordinanze di divieto dopo i risultati delle analisi effettuate dall’Arpam nei punti di prelievo. Drammatica la situazione a Porto Recanati dove in un punto i livelli di eschirichia rinvenuti sono di 9.000 unità formanti colonia per 100 ml, quando il limite tollerato è di 500 ufc. Il divieto temporaneo di balneazione a Porto Recanati è stato fissato per 450 metri a sud della foce fiume Potenza e in direzione del fosso Acquarolo, per un tratto marino costiero che parte in posizione antistante la Pineta di Via della Repubblica e termina a un chilometro in direzione Sud. Problemi analoghi anche a Civitanova dove i livelli di eschirichia e enterococchi sono sforati in prossimità del fosso Castellaro (1200 ufc/ml per l’eschirichia e 750 per gli enterococchi quando il limite per enterococchi e di 200 ufc). Problemi anche sul lungomare nord in viale IV Novembre dove si tocca i 900 ufc per eschirichia e 950 per enterococchi, in prossimità del fosso Caronte e in quello Tre case. Balneazione vietata anche a sud del porto fino circa allo chalet Oasi. «Abbiamo prelevato campioni in 13 punti – spiega il direttore Arpam Gianni Corvatta – e sono risultati positivi, sicuramente è dovuto alle bombe d’acqua a carattere piovoso che si sono verificate nei giorni precedenti e che hanno provocato sversamenti nei fossi e nei fiumi di sostanze organiche che sono state trasportate fino al mare. Questa mattina abbiamo fatto nuove analisi e probabilmente la criticità microbiologica è già rientrata. Sabato mattina, dopo le 48 ore, il tempo tecnico necessario, saremo in grado di dire se le ordinanze possono essere revocate o prorogate».
Per il sindaco di Civitanova il fenomeno è frequente in presenza di precipitazioni consistenti. «Le abbondanti piogge hanno provocato un rilascio dai fossi – commenta Tommaso Corvatta – che sfociano in mare. Lo conferma il fatto che analoghi rilevamenti si sono verificati anche in altre località costiere limitrofe. Il divieto di balneazione è un obbligo di legge a tutela della salute pubblica di fronte ai campionamenti che ci sono stati comunicati dall’Arpam. Abbiamo chiesto all’agenzia di effettuare nel più breve tempo possibile nuovi rilevamenti in prossimità dei punti di prelievo che hanno fatto registrare il superamento dei parametri, per appurare il rientro nella normalità. Attendiamo nuove comunicazioni per la mattinata di sabato che, se tutto andrà come ci aspettiamo, consentirà di emanare una immediata ordinanza per il ritiro dei divieti».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ci mancava anche questa. Non fate il bagno altrimenti intasate il pronto soccorso!!!
E con questo fatto che si ripete tutti gli anni vi dico : venite al lago di Fiastra , dove troverete aria e acqua non inquinata …
Tutti al lago di Fiastra ….
Ottimo biglietto da visita per la stagione turistica che sta arrivando
Tanto piove sempre.
LE BOMBE D’ACQUA INQUINANO ?? IO SAPREI DOVE MANDARLE LE BOMBE ( D’ACQUA )
Tanto per cambiare….
Bandiere blu, vele, attestati, ma l’acqua è sempre più inquinata…. Poveri noi
Nooooo
Noooooo
Ha fatto bene il sindaco Corvatta e L’Arpam per Porto Recanati,Porto Potenza e Civitanova.
La ciliegina sulla torta di sto giugno di m…
Che fogna questo povero adriatico
Come tutti gli anni … bandiera blu de che ??
Le ” bombe” d’acqua non sono la causa dell’inquinamento ma mettono in evidenza gli inquinanti che produciamo, che non smaltiamo e che sono comunque presenti nell’ecosistema.
Sono gli eventi metereologici importanti che li mettono in evidenza e ci mettono davanti alla realtà .Per questo considerare questi eventi metreologici avversi come fatto tanti amministratori è sbagliato sul piano culturale e operativo. Le sostanze inquinanti di tipo organico non sono un evento straordinario in quanto se queste non inquinano per motivi metereologici avversi che attraverso fossi e torrenti minori li trasportano al mare sono comunque presenti e “disponibili” per inquinare.Per questo occorre superare visioni emergenziali sul piano culturale per mettere in azioni concrete attività di controllo, e di prevenzione.
Se si tratta di sostanze organiche è evidente che queste arrivano al mare attraverso il sistema idrico minore perchè sono prodotte dalla antropizzazione e dal consumo di suolo che solo la crisi ha rallentato ma che purtroppo in tante realtà è programmato dai vari strumenti urbanistici espansivi.
Sulla prevenzione è utile segnalare un esempio di come gli inquinanti organici arrivano al Mare lo possiamo dedurre dalla non realizzazione( bis) del sognato collettore che dovrebbe trasportare le acque reflue dei Comuni di Morrovalle e Montecosaro oggi scaricate nel Chienti nella Stazione di Depurazione di Civitanova Marche. Collettore bis perchè il primo che risale attorno alla metà del 2000 non è entrato mai in funzione perchè sostanzialemte “inghiottito” lungo il suo percorso , non entrato mai in funzione e a tutt’oggi oggetto di contenziosi legali fra Provincia ,ditte esecutrici dei lavori,ecc.Tutto questo mentre il nuovo collettore dopo una gestazione durata qualche anno è stato progettato dall’Atac e da tempo negli uffici tecnici della Provincia probabilmente impigliato in vicende burocatiche vecchie e nuove.Se oggi su questo aspetto siamo ancora con scarichi diretti al Chienti e sistemi idrici minori veicoli di inquinanti non lo dobbiamo alle varie emergenze climatiche per altro sempre più frequenti ma ad una insufficiente iniziativa di controllo, di prevenzione e di attenzione e sensibilità ambientale.
Che bello il nostro mare …marchigiano!
e anche quest’anno niente estate
andremo tutti a Lago di Fiastra…
Ma…. Le bandiere blu?
Entrambi i batteri sono sintomo di inquinamento fecale delle acque e quindi del mal funzionamento del sistema di purificazione dell’ impianto fognario. No delle bombe d’acqua…
Eppure i Comuni di Potenza Picena e di Civitanova Marche avevano la bandiera blu. Era immeritata?
@ Aldo Iacobini
Ho timore che, in origine, le bandiere fossero bianche, come candidi manti, a testimoniare la “purezza” della balneazione….
…
Saanno mica diventate blu per gli inquinanti??? (smile)
se il sig. Regini di Cittaverde ha ragione, cioè che le acque reflue dei Comuni di Morrovalle e Montecosaro oggi scaricano nel Chienti, SENZA ALCUN TRATTAMENTO, sarebbe da galera.
Avere il mare pulito dovrebbe essere un diritto, x coloro che inquinano terreni e acque con i loro scarichi ci dovrebbero essere l’ergastolo, che si risolve di solito in una semplice multa!!!