di Andrea Busiello
Cristian Bucchi dovrebbe lasciare la Maceratese a fine stagione. L’ipotesi sembra essere concreta e la sua prossima destinazione potrebbe essere Perugia, in serie B. Il tecnico romano dei biancorossi ha un contratto biennale con la Maceratese ma in caso di chiamata dalla serie superiore può svincolarsi e lasciare la società presieduta da Maria Francesca Tardella. I risultati conseguiti quest’anno in panchina dall’ex bomber di Napoli, Modena e Cagliari non sono passati inosservati e allora sembrerebbe proprio che dal capoluogo umbro abbiano fatto carte false pur di averlo come allenatore dei grifoni nella prossima stagione al posto di Bisoli, dato vicino al Cesena. Per Bucchi si tratterebbe di un ritorno a Perugia visto che nella stagione ’98-’99 (acquistato all’epoca dalla Settempeda che giocava in Eccellenza) e in quella 2000-2001 era già stato centravanti degli umbri. Dopo l’esonero del ds Spadoni e le dimissioni dell’ad Nacciarriti, anche mister Bucchi sembra destinato a lasciare la Maceratese a fine stagione. A Perugia sembrano esserne convinti. Di sicuro il tecnico cercherà di conquistare la serie B sul campo provando a vincere i play off con la Maceratese.
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No problem…
Gli allenatori ed i dirigenti passano..la Rata resta!!
Non c’è pace a Macerata Granne, invece di godere dei raggiunti storici play-off, sostenitori che si beccano come i “capponi di Renzo” (che li aveva preferiti ai “pistacoppi”), dirigenti e tecnici che se ne vanno uno dopo l’altro. Dopo le defezioni del ds Spadoni – che aveva costruito la squadra di Lega Pro, a cui è stata riservata l’umiliazione dell’esonero – e dell’ad Nacciarriti, ora la notizia dell’addio di mister Bucchi, destinazione Perugia. Ma “che problema c’è” afferma qualche indefesso sostenitore (lode a Ferramodo che commenta senza paraocchi) tanto c’è la Tardella che “cacci li sordi”. A proposito, ormai la “dirigente maxima” della Rata, che ha avuto esperienze in tre categorie calcistiche (Eccellenza, Serie D e Lega Pro) è matura per fare il supercorso a Coverciano e conseguire il patentino di tecnico. Tanto il ds Stambazzi che le fa la squadra ce l’ha, potrebbe dirigere lei la formazione che disputerà la prossima Lega Pro. C’è un precedente illustre, descritto nel film “Il Presidente del Borgorosso” (mi pare si chiamasse Benito), interpretato da Sordi, in cui il presidente era anche allenatore. E’ un’idea che lancio a qualche cineasta locale, basterebbe cambiare il titolo in “La Presidente del Borgobiancorosso” e il gioco è fatto. Tanto se si verificasse ci sarebbe sempre un Riccio uscito dalla siepe o un Imposimato da Villa Arzilla disposti a difenderne l’operato “a prescindere”. Fuori dallo scherzo, ci si chiede con quale serenità può essere condotta la lotta per una posizione migliore nei play-off e la successiva disputa degli spareggi con questo “fuggi fuggi” generale. Domenica il Pisa che ha in casa la Lupa Roma – già condannata ai play-out – con 1 punto in più della Rata e avvantaggiato nel computo dei gol, potrebbe chiudere il conto. Mentre gli “anzianotti” biancorossi, in calo fisico negli ultimi turni, dovranno recarsi ad Arezzo, a cui manca 1 punto per la salvezza matematica e vorranno ottenerlo in casa. Gli aretini hanno cambiato si allenatore, ma conservano un ottimo organico, giovane – rinforzato al mercato di gennaio – occhio al gioiello Tremolada, centrocampista in doppia cifra. Se ciò avvenisse la Rata si troverebbe a disputare il primo turno dei play-off (in gara unica) in trasferta con poche possibilità di passarlo. Tanto ci sarà sempre il Riccio di turno che poi definirà i perduti spareggi un confronto tra “scapoli e ammogliati”, come aveva fatto per le finali scudetto – a cui la Rata teneva talmente poco da averle organizzate all’Helvia Recina – e tutti contenti. A parte i play-off, ci si interroga su come sarà la Rata che disputerà il prossima Lega Pro, seppur in un girone (quello B) meno qualificato degli altri, con squadre elevate a 20 e fidejussioni diminuite per chi ha bassi tetti stipendio. E’ chiaro che cambiando componente societaria e assetto tecnico (eccetto Kouko e forse con il ritorno di Belkaid) ad ogni stagione non si va lontano. In una società seria si pratica la “programmazione”, termine in casa Rata sconosciuto, e si da qualche certezza di più lunga durata a chi opera in essa, evitando ad ogni fine stagione il solito “rompete le righe”. D’accordo che quando si “caccia li sordi” si può fare tutto, ma le circostanze favorevoli non sempre arridono e le ripetute “rotture di rapporti” nell’ambiente potrebbero pesare negativamente.
PATETICO
Al portuale quanto piacerebbe sta al posto nostro…ahahahaha castoro
@caporaletti
La tua pochezza di commenattore delle cose ” de noartri” è oramai arcinota a tutti i lettori di CM…..
Cmq noi tifosi maceratesi ti abbiamo eletto come mascotte della Rata poiché ci porti fortuna con le tue previsioni puntualmente errate sugli esiti delle ns partite….dunque prevedi per la prima partita dei play off un sonoro capitombolo x la Rata….
…notizia di corridoio…si dimette anche Stambazzi…
Cosi’ saranno contenti tutti i detrattori..ahahahaha
caporaletti già mette le mani avanti per il prossimo anno,retrocessione sicura, come quest’anno d’altronde e lo scorso anno in cui non abbiamo vinto il campionato come lui aveva intuito sin dall’inizio con la solita lungimiranza dell’opinionista super partes.
Adesso già spera nel quarto di finale playoff per tornare a sparlare,male che va ci sarà sempre la semifinale e la finale,sempre che nel frattempo le coronarie non gli siano scoppiate prima…..