Carla Messi chiama i cittadini alle urne per il ballottaggio di domenica pur mantenendo la sua neutralità: «Lasciamo libertà di voto a tutti i nostri elettori» è la dichiarazione della candidata sindaco uscita dal voto del 31 maggio con il 13,6 %. Adesso per Messi e compagni si aprono le porte del consiglio comunale con la possibilità di avere un consigliere in più, in caso di vittoria di Romano Carancini. Nel caso di vittoria del sindaco uscente, al più votato Roberto Cherubini (159 preferenze) si aggiungerebbe infatti anche il secondo classificato della lista, Marco Alfei (128 voti). Come dichiarato dalla stessa Messi comunque il numero dei consiglieri non sembra interessare ai 5 Stelle che hanno già inziato a lavorare sui punti del programma da portare in assise: «Abbiamo già organizzato la squadra – dice Messi – dividendoci in base ai temi in base alle commissioni consiliari. La linea sarà andare avanti sui temi che possiamo condividere con l’amministrazione che verrà. Tanto più che abbiamo notato, con piacere, che il nostro programma è stato plagiato sia dal centro destra che dal centro sinistra». Intanto il Movimento maceratese prede una posizione ufficiale sul ballottaggio in una nota in cui invita la cittadinanza al voto:
«Quali esponenti del MoVimento 5 Stelle di Macerata, rivolgiamo l’invito, pienamente partecipe e non di stile, a partecipare al rito democratico del ballottaggio che si celebrerà domenica prossima, 14 giugno. Anche l’onorevole Alessandro Di Battista, che tra l’altro ha sostenuto direttamente il nostro candidato sindaco, Carlo Messi, proprio in questi giorni ha dichiarato che “Per noi gli elettori non sono pecore a cui qualcuno deve indicare la strada, l’importante è che si vada al voto, l’astensionismo è il peggior male”. I cittadini maceratesi che così numerosi hanno tributato al nostro movimento, all’esordio della primissima uscita elettorale sia in Comune che in Regione, la dignità e la responsabilità di seconda forza politica, potranno esercitare il proprio diritto-dovere di voto anche se la nostra candidata non sarà presente tra i contendenti. Infatti, chi sarà prescelto al voto di ballottaggio dal corpo elettorale incarnerà la funzione istituzionale di sindaco di tutti i cittadini. Come tale è giusto e coerente che un movimento come il nostro, che ha a cuore le istituzioni, inviti convintamente i propri elettori a recarsi alle urne.
«Gli italiani tutti – continua la nota – non solo i maceratesi ed i marchigiani, hanno imparato, nei pochi anni dalla sua nascita, ad apprezzare i valori sui quali si fonda la forza propellente di un movimento che nasce dal basso, su poche, ma basilari istanze. Su tali argomenti abbiamo strutturato anche a Macerata il nostro programma elettorale, completo, forte e coerente. Ed anche unanimemente apprezzato (e, sia detto senza malizia, anche plagiato). Sono le nostre Cinque Stelle: acqua, ambiente, trasporti, sviluppo, energia. Su tali trasparenti temi ci stiamo battendo da più di cinque anni, trasformando i palazzi del potere in costruzioni di vetro dove è possibile vigilare a nome di tutti gli Italiani. Alcuni risultati sono già evidenti, anche se scarsamente divulgati dai media. Cittadini, istituzioni, corpi sociali, associazioni e partiti, per migliorare la nostra Città, pur ribadendo che il nostro movimento, nel lasso di tempo intercorso dopo la consultazione elettorale del 31 maggio 2015, non ha incontrato nessuno dei due contendenti al ballottaggio, non ha fatto e non farà mai accordi sottobanco, né con il sindaco uscente, né con la candidata antagonista. Al vincitore augureremo un convinto incoraggiamento di buon lavoro. Gli argomenti ed i temi saranno la nostra stella polare nella attiva e generosa partecipazione alla vita consiliare del comune di Macerata. Mai le poltrone».
(Cla. Ri.)
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Ottima la chiusa della dichiarazione di Carla: “Mai le poltrone”.
Dal M5S la città si aspetta infatti non la caccia a qualche strapuntino di potere, ma un’opposizione vera, non di facciata e nel merito di tutte le problematiche che saranno poste all’assise consiliare, come a Civitanova Marche, dove i pentastellati sono stati la vera spina del fianco della giunta Corvatta-Silenzi.
Sagge parole di Carla Messi. Se si fosse lavorato come oggi pure negli anni passati, invece di fare cagnara in Viale Indipendenza, forse i risultati sarebbero stati migliori.
In effetti, Carla Messi dice questo, se ho ben capito: non importa avere una poltrona in più in consiglio comunale, ma il vero cambiamento è mandare casa le amministrazioni a maggioranza PD. Sarà difficile.
Però, con M5S in consiglio comunale la vita di Carancini sarà più dura degli anni trascorsi. Il M5S farà da traino a tutta l’opposizione e darà una prospettiva per la città.
Purtroppo, la Lega non sarà in consiglio comunale. Sarebbe stata in dialettica con M5S e FdI. Pazienza. Tanto sia FI che PD sono condannati a perdere sempre di più, dato che i cittadini sono stanchi delle promesse e vogliono i fatti, almeno quelli che hanno l’acqua alla gola.
Una nota improntata ai principi della partecipazione democratica e questo è un bene.
Solo una informazione ed una domanda. Ho personalmente partecipato alla stesura del programma del Partito Democratico e a quello della Coalizione presentato dal candidato sindaco Carancini. Posso tranquillamente informare la sig.ra Massi che neanche una volta abbiamo considerato le proposte del Movimento5Stelle. Fra l’altro il programma del PD è stato il risultato di un lavoro di approfondimento che è iniziato ben prima della campagna elettorale . Per cui se la Sig.ra Messi ha trovato dei motivi di assonanza questo significa che le distanze su obiettivi e programmi che riguardano la città non sono poi cosi lontane. La domanda. Tenendo conto che si tratta di una forza di opposizione in un comune di medie dimensioni come Macerata, a quali “remunerative” e “visibili” poltrone avrebbero cosi generosamente e sobriamente rinunciato i 5Stelle con il loro comunicato ?
L’illustre ed esimio, e sempre in grande spolvero, disiformazio e propaganda comunale volutamente evita di sottolineare la sostanziale differenza tra il programma caranciniano e quello del M5S.
Quello del 5 Stelle è stato un programma “open source” in quanto è stato realizzato atraverso incontri pubblici e confronti con i cittadini.
Cioè i cittadini, indipendentemente dall’orientamento politico e religioso, hanno partecipato arttivamente alla stesura dello stesso.
Quello caranciniano invece è un tipico “closed room”, fatto senza incontri pubblici
@Cerasi
Tanto per fare un parallelo informatico: Microsoft office vs Open office…