Si dovrà attendere il 14 giugno per sapere chi sarà il nuovo sindaco di Macerata. Aspettando il ballottaggio tra Romano Carancini e Deborah Pantana, ci sono già i primi verdetti per la composizione del consiglio comunale. Restano fuori Marina Pallotto (5P), Tommaso Golini (Forza Nuova) e Michele Lattanzi (Comunisti Italiani) che con le loro liste rimangono sotto la soglia del 3%. Anna Menghi sarà matematicamente in consiglio grazie al risultato delle sue due liste (Lega e Comitato Menghi) che sommano il 7,01 %. e garantiscono almeno un seggio che va sempre al candidato sindaco. Lo stesso per Carla Messi e Maurizio Mosca, a loro si affiancheranno probabilmente altri consiglieri in numero variabile. Sarà in Consiglio anche Maria Francesca Tardella solo se a vincere sarà Carancini.
La quota della minoranza di 13 seggi infatti va divisa tra lo sconfitto del ballottaggio che porta in dote i voti del primo turno (8.163 per Carancini e 3.681 per Pantana). Dunque nell’ipotesi di vittoria di Pantana la sua compagine con il premio di maggioranza del 60 % triplicherebbe la rappresentanza andando ad erodere lo spazio per le altre liste rimaste fuori (la percentuale di partenza della coalizione di Carancini rappresenta la metà circa del totale dei voti degli sconfitti).
Le ipotesi non tengono conto di eventuali apparentamenti (sempre poco praticati) tra il primo e secondo turno, di liste fuori dal ballottaggio. In tal caso le liste apparentate entrano nella ripartizione del premio di maggioranza della coalizione vincente.
IN CONSIGLIO – Qualunque sia il vincitore che uscirà dalle urne il 14 di giugno i risultati dopo lo scrutinio di oggi hanno assicurato un posto dei 32 in consiglio Narciso Ricotta, Maurizio Del Gobbo, Alessia Scoccianti, Bruno Mandrelli e Alferio Canesin del Partito Democratico, Riccardo Sacchi e Andrea Marchiori di Forza Italia, Francesco Luciani di Idea Macerata . Saranno in Consiglio anche gli ex assessori Luciano Pantanetti (La città di tutti) e Enzo Valentini (A sinistra per Macerata). Certo l’ingresso del più votato del Movimento 5 Stelle Roberto Cherubini oltre a Gabriele Mincio della lista Città Viva.
CARANCINI SINDACO – Nel caso vinca Carancini, Il Pd avrebbe 12 consiglieri oltre a quelli già citati accederebbero Renato Rocchi, Paola Ottaviani, Ulderico Orazi, Caterina Rogante, Ninfa Contigiani, Aldo Tiburzi e Chiara Bisio, A Sinistra per Macerata 2 seggi, dunque sarebbe in Consiglio anche Stefania Monteverde e La Città di Tutti eleggerebbe anche Marco Menchi e Marika Marcolini. Ci sarebbero poi un consigliere di Pensare Macerata Federica Curzi e uno dell’Udc Ivano Tacconi. All’opposizione si aggiungono anche Marco Alfei (M5S), Paolo Renna (FdI) e Mariella Tardella (Macerata Capoluogo)
PANTANA SINDACO – Situazione capovolta se dovesse essere eletta Deborah Pantana. In quel caso Forza Italia eleggerebbe 8 consiglieri e a quelli già nominati si aggiungerebbero Roberto Tallei, Barbara Coppari, Francesco Formentini, Anna Calcaterra, Luca Sartini e Assunta Settembri. Con loro per Idea Macerata Michele Rivetti e Raffaele Delle Fave, per Tradizione e Futuro Fabio Massimo Conti e Sandro Montaguti e Samuele Micozzi, Per Frazioni e Centro Mattia Orioli e Mario Copponi, per Popolari per l’Italia Luigi Carelli, per Destra di Popolo Marco Bernabei per Sovranità Stefano Giunta.
Naturalmente l’eventuale nomina di assessori scelti tra i consiglieri libererebbe dei posti nell’assise.
Sarà esclusa dal Consiglio pur essendo la donna più votata Francesca D’Alessandro di Macerata nel cuore.
Ecco tutte le preferenze lista per lista dei 606 candidati consiglieri (leggi l’articolo).
(Ma. Cen.)
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vi propongo una riflessione sui dati già visti udc che riesce ad eleggere un solo consigliere forse ha pagato lo scotto di essersi diviso da area popolare e dico alle piccole liste che almeno potevano far votare il capolista invece di far disperdere i voti all’ora la domanda è questa forse se nelle situazioni locali e comunali i dirigenti di partito lasciassero perdere le direttive nazionali i risultati sarebbero migliori?