di Claudio Ricci
Mentre i ballottanti serrano i ranghi per la sfida finale i candidati incontrano liste e coalizioni per decidere la linea d’azione e valutare le indicazioni di voto. Il terzo arrivato Maurizio Mosca, che porta in dote il 13,63% del primo turno spera in un confronto con gli altri competitors. Intanto ha risposto alla chiamata di Deborah Pantana: «Domani la incontrerò per valutare la situazione. L’apparentamento è un’ipotesi lontana ma non è da escludere. La nostra è stata una campagna contro Carancini e Pantana è stata la prima dei votati del centro destra, quindi un confronto con lei è ineludibile.
Io sono sceso in campo contro Carancini e la sua amministrazione – continua Mosca – e non farò nessun accordo con lui, né tantomeno gli porterò un vantaggio. Spero anche in un incontro con gli altri candidati sindaco per capire la linea da adottare magari tutti insieme. Anche nella nostra coalizione occorre capire come muoversi in maniera unitaria. Da una parte vedo parte della componente più a destra che non ha nessuna intenzione di mollare mentre le civiche sono più perplesse dopo il risultato del primo turno».
Anche la candidata del Movimento 5 Stelle Carla Messi forte di un 13,47% (27 voti in meno di Mosca) sta valutando con i suoi le mosse da fare. Il giudizio è cauto ma Messi, dopo le dichiarazioni del comizio finale in piazza Mazzini (leggi l’articolo) ribadisce la scelta del “meno peggio” centro sinistra rispetto al centro destra «Ci riuniremo venerdì – dice – purtroppo Macerata ha avuto la possibilità di cambiare ma non ha voluto. In ogni caso per il Movimento il risultato ottenuto in una piazza come questa rappresenta un grande successo, tanto che mi hanno telefonato diversi parlamentari da Roma per congratualrsi». Se dovesse vincere il sindaco uscente i 5 Stelle, secondo partito della tornata elettorale dietro al Pd, potrebbero contare su tre consiglieri – invece di due – rappresentando il secondo gruppo di opposizione in termini numerici (insieme a Forza Italia). «Essere in tre o in due in consiglio cambia poco per noi. Faremo opposizione in ogni caso – dice Messi – Dopo le elezioni vedo comunque molta gente che mi ferma per strada chiedendomi cosa si deve fare ora. In linea di massima rispondo che se dalla padella si deve passare alla brace, è meglio rimanere sulla padella».
Si riserva il silenzio Anna Menghi che incontrerà i componenti del suo comitato civico e della Lega Nord venerdì per stabilire una linea ufficiale verso il ballottaggio. La candidata aveva comunque epresso forti perplessità su un eventuale alleanza con Pantana dato il forte distacco percentuale di Carancini al primo turno. Altro nodo da sciogliere quello di Maria Francesca Tardella, che entrerebbe in consiglio comunale solo in caso di vittoria del sindaco uscente. La presidente della Maceratese si riunirà con i membri di Macerata Capoluogo domani.
«Siamo disponibili ad ascoltare chiunque e confrontarci con tutti – dice il consigliere uscente Alessandro Savi – Tuttavia abbiamo sempre detto mai con Carancini e credo che ora sia difficile tornare indietro su questa posizione. Questo non significa assolutamente che ci uniremo alla Pantana. Non ci interessa la poltrona anche se in caso di vittoria di Carancini avessimo un posto in consiglio, la nostra priorità è il bene della città, per questo sottoporremo il programma agli sfidanti e valuteremo di conseguenza». Già dai prossimi giorni è in programma un faccia a faccia Carancini Pantana sul tema dell’adeguamento dello stadio Helvia Recina agli standard della Lega Pro. Un fattore sicuramente importante per la presidente biancorossa che al momento deve chiedere asilo allo stadio di Ascoli per disputare le prime partite del campionato di serie C a settembre.
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Sembra che tutti debbano ricevere qualcosa in cambio del loro appoggio. Mosca, Messi, Tardella, rappresentano candidati che avevano poco a che fare con la politica e forse molti li hanno votati per questo. Secondo il mio modestissimo parere solo non schierandosi continueranno ad essere credibili, senno’ erano solo chiacchiere.
Comunque andrà l’incontro di domani tra Pantana-Mosca , voglio dire a Maurizio, bravo, almeno provare a non gettare alle ortiche tutto il lavoro fatto a livello personale e di squadra, che per quanto ho potuto vedere è una bella squadra, selezionata e ben allenata da un mister che… tutto dire. Vale la pena tentare , anche perché sarebbe un vero peccato andare a disperdere le tue energie in altri 5 anni di opposizione in Consiglio dopo quella prima esperienza tra il 2005 e il 2010, e lo stesso dicasi per i candidati delle tue liste che hanno riscosso un più alto consenso da poter ambire a concorrere al governo cittadino qualora ,grazie al tesoretto di voti delle liste collegate, si potesse raggiungere la maggioranza in Consiglio. E’ questo il bello di questa legge elettorale, dove al ballottaggio si rimescolano le carte e si ricomincia un’altra partita. Insomma. Voi che non vi siete accordati prima, fate conto di aver fatto domenica scorsa le primarie di centrodestra , e comportatevi adesso come il dopo primarie di centrosinistra. Non credo sarà più difficile che ricomporre le loro divisioni: o no? E tutto, legalmente , alla luce del sole, con la massima trasparenza. Che secondo me premia sempre. Sono fiduciosa.
Si dice che la matematica non è un’opinione, ma certi commenti vorrebbero portare a concludere il contrario. D’accordo che la politica non risponde a puri calcoli matematici, ma esiste pur sempre il buon senso, a cui sarebbe bene attenersi. Allora, Carancini si presenta al ballottaggio con circa il 40% dei voti, gli manca il 10% per affermarsi. Dai dati elettorali emerge un ulteriore 16% di voti proveniente da un elettorato comunque facente riferimento alla sinistra. Stando così le cose, anche venendo a mancare una parte dei consensi, Carancini dovrebbe superare agevolmente la soglia del 50%. La Pantana, occorre non dimenticarlo mai, parte dal 18%: per raggiungere la maggioranza deve sommare un ulteriore 32%. L’esponente di FI dovrebbe cioè quasi triplicare i consensi ottenuti al primo turno e la cosa appare difficile. Se sommiamo i voti degli altri candidati sindaco aventi in coalizione partiti di centrodestra otteniamo un 22%, che aggiunto al 18% di partenza porta al 40%. Molto oltre questa soglia al ballottaggio la Pantana non dovrebbe andare, anche se aggiungesse i voti della Tardella, i cui comportamenti politici sono da decifrare. La presidente della Rata ha schierato un capolista che ha avuto un discreto numero di preferenze. Ebbene tale ex consigliere ha alle spalle esperienze nel comunismo puro: rifondazione comunista, comunisti italiani ecc. Appare difficile che questi voti possano essere spostati a destra. Se la cosa dovesse avvenire egli avrebbe il suo bel da fare a spiegare la mutazione genetica, poichè la semplice avversione a Carancini non sarebbe sufficiente.
Sono molto incuriosito dal tipo di opposizione intende fare la Signora Carla Messi, dato che ha distinto i maggiori schieramenti avversari definendoli rispettivamente “padella” e “brace”. Non è mia intenzione criticare le scelte politiche del Movimento 5 stelle cittadino, che ha il sacrosanto diritto di orientare la propria linea politica come meglio crede. Ci sta però chiaramente dicendo che c’è differenza tra centro-destra e centro-sinistra, quindi che a suo modo di vedere tra i due c’è un male minore.
Ah però!
Rectius: Maceratesi per il futuro state tranquilli, o noi o il centro sinistra!
Penso che sarebbe stato preoccupante anche se la minore disistima fosse stata manifestata nei confronti del centro-destra, perché se non c’è possibilità di alternanza, non c’è stimolo a fare meglio.
Ma perchè, in questi giorni [da Citizen Zero -indirettamente- fino all’ultimo dei giornalisti, passando per i social e le discussioni di piazza] tutti stanno insistendo sul fatto che il MoVimento 5 Stelle:
“deve” schierarsi?
“deve” indicare precisamente chi votare?
“deve” farci sapere chi dei 2 al ballottaggio è di proprio gradimento???
Il MoVimento, così come sempre avvenuto ovinque nelle passate consultazioni NON SI SCHIERA.
Gli elettori del MoVimento sono tutti maggiorenni e vaccianti, ego ci si aspetta che faranno come stracavolaccio gli pare
Il signor Caporaletti quando scrive ” certi commenti”, suppongo si rivolga al mio. In tal caso le rispondo, che per smontare la sua base di puro calcolo numerico, basterebbe portarle qualche esempio sparso di risultati elettorali che al ballottaggio hanno visto rovesciare quelli del primo turno. Ma voglio entrare nello specifico. Lei che tiene bene i conti, trascura però alcuni fattori fondamentali , primo fra cui il ruolo forte della politica in questa fase, e dimentica , che alcune migliaia di maceratesi non sono andati alle urne. A partire da questi due presupposti, spetta alla politica , in questo caso rivolta a quelli di centrodestra, da un lato ricucire i suoi strappi interni , dall’altro, quelli con un elettorato sfiduciato, disorientato , demotivato, da un’eccessiva frammentazione dell’offerta al primo turno. In quest’ottica, presentarsi uniti anzichè divisi, se permette, fa una bella differenza nell’andare a scegliere ora fra due candidati di schieramento opposto. Inoltre. Perchè insisto sugli apparentamenti formali? Perchè qualora si concretizzassero, sarebbero il MEZZO POLITICO per superare quegli ostacoli che precedentemente hanno frenato alcune forze civiche e moderate di centro ad unirsi, e quindi definire poi un diverso quadro di un’eventuale maggioranza in Consiglio. Più esplicita di così non voglio essere.
Vedo anche che lei, Caporaletti , insiste molto sul ruolo della Tardella mischiando un pò la sua veste di Presidente della Maceratese con quello che si è data di recente entrando in politica. Non voglio entrare nel merito di questioni di cui non sono al dentro come quelle sportive , ma rispetto a quello che ha scritto di Savi sì, perchè credo che come candidato di una lista che non porta alcun simbolo di partito ma si chiama ” Macerata Capoluogo” sarà anche libero di scegliere con quale schieramento voler stare sulla base dei suoi obiettivi programmatici , di sfiducia nell’aministrazione uscente, o per altro qualsiasi motivo. I voti che ha preso sono i suoi, personali, di Savi, Non gli sono arrivati “per partito”. Ma se la mette su questo piano del “precedente trascorso partitico”, allora che dire di Ivano Tacconi che entra nel centrosinistra col simbolo dell’UDC? Ah…a parti inverse, questo è possibile invece?
Sacrosante parole Gianfranco…M5 non si schiera…ed onestamente proporrei di andare al mare nella giornata fatidica dato che entrambi i candidati mi fanno venir voglia di trasferirmi da questo borgo ameno e decerebrato….anche perche’ vedere votare chi ha finito per distruggere Macerata dopo che altre amministrazioni di centro sinistra avevano gia’ abbondantemente iniziato da tantissimi anni…il capostipite di tutto ricordiamolo fu un certo Gianmario Maulo….e dalla parte opposta chi si allea con casa Pound…con ex Pd…e fa’ parte di un partito che fortunatamente sta’ sparendo….creato e capitanato da un signor che definire di dubbio gusto come idee e comportamenti e’ fargli un complimento…mi fa’ crescere una gastrite fulminante…ma Macerata ahime’ e’ cosi’…tutti urlano e si stracciano le vesti ma…le vecchie abitudini anche clientelari sono dure a morire….
Mhh…..Si prevede un bel guazzetto di “centrodestristi”….
E’ scandaloso che questo M5S non dica “sono tutti uguali”, ma si schieri. Contrario ai loro principi.
Già stanno facendo male prima di iniziare, se li avete votati richiedete indietro il voto…
Auspica giustamente – dal suo punto di vista – la gentile interlocutrice Moroni una ricomposizione del centrodestra maceratese. Mi limito a segnalerle che l’attuale frammentazione non è estemporanea, ma è frutto di politiche seguite negli anni e non saravnno sufficenti un paio di settimane per superarla. Nella sua ansia di successo del centrodestra, la Moroni finisce per auspicare – è ciò che emerge dalle sue considerazioni – una maggioranza che va da Casa Pound agli ex comunisti. Questi ultimi, a mio avviso, riflettendoci sopra, un sussulto di coscienza dovrebbero averlo. Comunque, è facile prevederlo, una simile maggioranza vita lunga non l’avrebbe. Quanto alla Tardella, nella condizione di abbracciare la politica, nella stagione della promozione della Rata, ci si è messa lei. Il capolista della Tardella lo ricordo – se qualcuno l’avesse dimenticato – ha partecipato alle primarie del centrosinistra a sostegno di Mandrelli. Poi, uscito sconfitto dalla consultazione, per avversione a Carancini ha deciso di presentare un altro candidato sindaco. Già questo è un comportamento, mi consenta, alquanto singolare e contestabile. I voti personali che si ricevono alle elezioni rimandano alla storia politica del candidato. E quella dell’ex consigliere comunale dice: partito comunista, rifondazione comunista, comunisti italiani… Come può uno con tali precedenti politici mescolare i propri voti con quelli di Casa Pound, sarei curioso di sentirmelo spiegare. Non spetta a me difendere il buon Tacconi, ma le ricordo che l’Udc è alleata al centrosinistra dalle regionali del 2010 e ha confermato tale scelta alle provinciali che elessero presidente Pettinari. Alle recenti regionali l’Udc, mantenedo la sua linea, ha sostenuto il candidato del centrosinistra Ceriscioli. Quindi il suo paragone con altre forze del centrosinistra, gentile Moroni, mi sembra un tantinello forzato. Anzi, dovrebbe controllare i tanti balletti di alleanze registratisi nel centrodestra tra il livello regionale e comunale alle recenti elezioni e farebbe delle belle scoperte.
Caporaletti, gentilmente, devo rettificare ogni sulla conclusione , tralasciando quella sul mio conto nell’attribuirmi un punto di vista schierato, tanto sarebbe inutile star qui a dire che avrei espresso lo stesso “punto di vista unitario” nel caso contrario. E’ più importante che illustri perchè lei ha tratto una deduzione errata quando dice che io metterei insieme Savi e Casa Pound , ribadendo prima di tutto che – per me – i voti di Savi entro una lista civica sono personali , dato che chi voleva votare per i partiti in cui Savi ha militato non andava a votare lui che li ha lasciati, avendo Lattanzi coi suoi candidati per una rappresentanza nell’area certa di centrosinistra.
E il perchè ha tratto una conclusione tutta sua, è semplicemente dovuta al fatto che lei ,evidentemente, non ha ancora compreso l’incidenza che comporta la confluenza di liste collegate sotto lo stesso tetto nel meccanismo di attribuzione dei seggi in caso di apparentamento nel ballottaggio. Cosa che , però, non sto a spiegarle io, essendo alla portata di tutti.
Infine, se lei mi ricorda l’ultimo miglio di storia della DC che va sotto il nome UDC, devo anch’io ricordarle che è proprio quella la storia che non gli appartiene; ma per quel che resta della vecchia DC non è certo un problema “deontologico” stare di qua o di là, non rivestendo più da tempo un ruolo di partito con una sua autonomia ma di “tradizione” , limitandosi a svolgere una funzione versatile , ora con questa, ora con quella coalizione. Possibilmente, scegliendo sempre quella vincente almeno sulla carta.
* ogni sua conclusione
Stando così le cose ha vinto Carancini e, probabilmente, si avrà l’acquisto del ParkSi…
La posizione espressa da Carla Messi mi fa dire che questo M5S maceratese, formato da varie accozzaglie che lo hanno bloccato per alcuni anni nella sala di Viale Indipendenza, quindi incapace di una politica amministrativa da gestire, salvo quella dell’opposizione sterile, come un tempo la esprimevano i Verdi, questo M5S maceratese – ripeto – rappresenta un voto sprecato.
in realta’ il voto sprecato non e’ quello delM5s ma quello per Carancini…l’attila di Macerata… e per la Pantana…ogni commento in merito se dato da persone sagge e’ puramente superfluo…poi se vogliamo cintinuare a parlare di dinosauri clientelismo..favori,,indagati che potrebbero tornare in consiglio comunale etc…e le cose ci stanno bene cosi’…forse un esamino di coscienza…ops….ma quale coscienza stiamo parlando di politici di lungo corso…