di Gabriele Censi
Paradossi della politica, in vista del ballottaggio uno scenario imprevisto si materializza. Deborah Pantana, Carla Messi, Maurizio Mosca e Maria Francesca Tardella, Anna Menghi (anche Lattanzi, Golini e Pallotto ma questi sono ormai fuori dai giochi) avevano tutti come trait d’union nella loro diversità, l’avversione all’amministrazione uscente. Tutti uniti-divisi contro Carancini, e così anche l’elettorato che si è diviso senza la prevalenza netta di uno schieramento, scegliendo comunque Pantana per la seconda sfida del 14 giugno. Ora gli altri debbono decidere se e come schierarsi, consapevoli del fatto che la loro rappresentanza in consiglio comunale aumenta proprio con l’affermazione del sindaco uscente. Se Carancini dovesse perdere, infatti, forte del risultato ottenuto al primo turno del 40% di voti raccolto dalle sue liste occuperebbe ben 8 posti dei 13 disponibili. La sua vittoria invece, significherebbe tre consiglieri anzichè due per Messi e Mosca e addirittura dentro o fuori per Tardella. Il risultato è indifferente per Anna Menghi.
Le ipotesi fatte nelle prime ore dopo il voto (leggi l’articolo) si vanno definendo e al di là della situazione dei candidati sindaci, sono molti anche i consiglieri che attendono il ballottaggio per conoscere la loro sorte. Pochi quelli che possono contare sull’ingresso certo. Di seguito la situazione in caso di vittoria di Romano Carancini e di Deborah Pantana.
SE VINCE CARANCINI – In questo caso il Pd eleggerebbe Narciso Ricotta, Maurizio Del Gobbo, Alessia Scoccianti, Bruno Mandrelli, Renato Rocchi, Alferio Canesin, Paola Ottaviani, Caterina Rogante, Aldo Tiburzi, Ulderico Orazi, Ninfa Contigiani e Chiara Bisio. Per la Città di Tutti entrerebbero Luciano Pantanetti, Marco Menchi e Marika Marcolini. In maggioranza anche Sinistra per Macerata bene comune con Enzo Valentini e Stefania Monteverde, Udc con Ivano Tacconi e Pensare Macerata con Federica Curzi. Per Forza Italia Deborah Pantana, Riccardo Sacchi e Andrea Marchiori, per Idea Macerata Francesco Luciani, per i Cinque Stelle Carla Messi, Roberto Cherubini e Marco Alfei, per Città Viva Maurizio Mosca e Gabriele Mincio, per Fratelli d’italia Paolo Renna. Entrerebbero anche Anna Menghi (destinata ad essere unica rappresentante della sua coalizione per altri 5 anni) e Maria Francesca Tardella.
SE VINCE PANTANA – In questo caso Forza Italia eleggerebbe Riccardo Sacchi, Andrea Marchiori, Roberto Tallei, Barbara Coppari, Francesco Formentini, Anna Calcaterra, Luca Sartini e Assunta Settembri. Per Idea Macerata oltre a Francesco Luciani, Michele Rivetti, Raffaele Delle Fave e Francesca Ciucci. Per Tradizione e Futuro entrerebbero Fabio Massimo Conti e Sandro Montaguti, per Frazioni e Centro Mattia Orioli e Mario Copponi, per i Popolari Luigi Carelli, per Destra di popolo Marco Bernabei e per Sovranità Stefano Giunta.
In opposizione ci sarebbero per il Pd Romano Carancini, Narciso Ricotta, Maurizio Del Gobbo, Alessia Scoccianti, Bruno Mandrelli, Renato Rocchi, Alferio Canesin. Per la Città di Tutti resterebbe Luciano Pantanetti. Per i Cinque Stelle Carla Messi e Roberto Cherubini, per Città Viva Maurizio Mosca e Gabriele Mincio e Anna Menghi.
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Ma perchè, in questi giorni [da Citizen Zero -indirettamente- fino all’ultimo dei giornalisti, passando per i social e le discussioni di piazza] tutti stanno insistendo sul fatto che il MoVimento 5 Stelle:
“deve” schierarsi?
“deve” indicare precisamente chi votare?
“deve” farci sapere chi dei 2 al ballottaggio è di proprio gradimento???
Il MoVimento, così come sempre avvenuto ovinque nelle passate consultazioni NON SI SCHIERA.
Gli elettori del MoVimento sono tutti maggiorenni e vaccianti, ego ci si aspetta che faranno come stracavolaccio gli pare
Tutti si sbandieravano come il nuovo che avanza ed ora ancora con questi teatrini degli accoppiamenti,giri di valzer per una poltrona o per una convenienza spicciola.Se siete coerenti con quello che dite accettate il verdetto e tornatevene mestamente a casa,la gente non vi ha scelto,siate signori.
Però come ciliegina sulla torta questo paradosso non è male.
Se le conclusioni sono quelle del signor Alberto Poloni, allora sarebbe stato meglio votare la gnocca. Almeno si godeva…
CARANCI’ E LO PD.
Cambiete, padrò che quesso non è bono,
basta guarda a che partito sta appiccicato
e tutte e due a quel che non han fatto,
a tutto quello che se va attacchene
pur de continuà a non fa gnente!