Cosmari, Ciurlanti a ruota libera:
“Apertura e confronto con l’esterno”

Il nuovo presidente ha annunciato un incontro con la Fondazione Giustiniani-Bandini. "C'è bisogno di superare le frizioni." Nel prossimo futuro il completamento della discarica di Cingoli e attenzione alla situazione finanziaria. Sul digestore anaerobico: "Non è esiste un progetto ma pensiamo ad un impianto senza combustore, rispettando la volontà del territorio". Camporotondo il comune più riciclone del 2014
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Il nuovo Cda del Cosmari

 

Il nuovo presidente del Cosmari Marco Graziano Ciurlanti

Il nuovo presidente del Cosmari Marco Graziano Ciurlanti

di Marco Ricci

Il nuovo consiglio di amministrazione del Cosmari cerca fin da subito un nuovo tipo di rapporto con la Fondazione Giustiniani-Bandini, un tentativo per superare le recenti frizioni con l’ente e stabilire un clima di reciproca fiducia. A dichiararlo, durante la conferenza stampa che si è svolta oggi a Piane del Chienti, il neo presidente del Cosmari, Marco Graziano Ciurlanti, dopo i ricorsi con cui la Fondazione ha contestato la mancanza di autorizzazioni ambientali nell’edificazione dell’impianto fotovoltaico e di quello per la produzione di ecoballe: “Ho richiesto al presidente Giuseppe Sposetti un incontro che ci è stato concesso per i prossimi giorni. In questa vicenda – ha proseguito Ciurlanti – il nostro sarà un atteggiamento di cautela e di massima ragionevolezza, partendo dal dato di fatto che c’è stata assoluta buona fede e che non stiamo parlando di dolo. Il mio impegno sarà quello di far rientrare i dissapori con la Fondazione ascoltando quello che hanno da dirci e sperimentando tutte quelle possibili soluzioni in grado di salvaguardare gli interessi dei cittadini.”

Ciurlanti, con al fianco i membri del Cda del Cosmari – la vice presidente Rosalia Calcagnini, Paolo Gattafoni, Maria Elena Sacchi e Armando Vitali – e dal direttore generale, Giuseppe Giampaoli, ha voluto inaugurare un triennio di presidenza all’insegna dell’apertura e del confronto con i cittadini, affrontando pubblicamente e senza reticenze i principali temi che ruotano intorno alla vita della società, dalla necessità di ridurre gli oneri finanziari a breve termine cercando nuovi accordi con le banche, alla questione delle tariffe, arrivando fino ai prossimi investimenti necessari.

Giuseppe Giampaoli

Il direttore Giuseppe Giampaoli

Entro due anni, ha spiegato il presidente, ci sarà il completamento della discarica di Fosso Mabiglia il cui costo dovrebbe oscillare tra i tre e i quattro milioni di euro, mentre più lontana nel tempo, ma non per questo non negli obiettivi del nuovo Cda, la realizzazione di un digestore anaerobico che potrebbe essere in grado di produrre 10 milioni di metri cubi di metano l’anno dalla raccolta dei rifiuti organici. “Le esposizioni finanziarie che si sono rese necessarie per gli investimenti recenti – ha spiegato il presidente Ciurlanti – non ci consentono oggi di programmare un intervento sicuramente costoso ma che andrebbe nella direzione di valorizzare al massimo il ciclo industriale del Cosmari, producendo la stessa quantità di metano consumata ogni anno nel Comune di Tolentino. Una cosa comunque è chiara: abbiamo ben presente la volontà del territorio contro qualsiasi tipo di emissione in atmosfera. Dunque – ha chiarito Ciurlanti – la strada che vorremmo perseguire in questo triennio è individuare una soluzione che non contempli alcun tipo di combustione, che non bruci metano qui ma che lo immetta nella rete. Parlare in ogni caso di progetto è assolutamente prematuro. Non è comunque escluso che il Cosmari possa trovare un partner”.

Rosalia Calcagnini

La vice presidente Rosalia Calcagnini

Lontana, nelle parole di Ciurlanti, l’introduzione della tariffazione puntuale in tutta la Provincia attraverso i sacchetti con microchip, sia per la complessità del sistema che per i costi. Meno drastico sul punto è stato il direttore Giampaoli. Senza nascondere le difficoltà del percorso e senza dimenticare come l’utilizzo dei microchip abbia un senso solo se lo scopo è avere la tariffazione puntuale per i cittadini, Giampaoli ha voluto precisare come possa essere però il legislatore nazionale a porre prima o poi questo vincolo. Il Cosmari discuterà della questione direttamente con i sindaci dei diversi comuni e probabilmente con l’Ata, l’ente che dovrà stabilire il piano d’ambito, gli indirizzi e la tariffe del consorzio. “Differenziare – ha spiegato Ciurlanti – ha come primo obiettivo la salvaguardia dell’ambiente che vogliamo lasciare ai nostri figli, un’operazione che nasce dall’attenzione di tutti noi cittadini e che è un fine in sé. Sicuramente conterremo, e già lo stiamo facendo, tutte le spese di gestione, ma sulla questione tariffe, come amministratore, non posso non tener conto dei costi industriali di un servizio complesso. Potrò dire di più dopo l’incontro della prossima settimana con l’Ata.”

Paolo Gattafoni

Paolo Gattafoni

Se per Ciurlanti una struttura come quella del Cosmari, con un bacino di utenza provinciale, non è sproporzionata ma adeguata, è stato Giampaoli a spiegare come il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti crei l’opportunità di una sorta di interscambio di strutture tra i diversi operatori regionali. E se a breve verrà inaugurato il nuovo impianto da oltre tre milioni di euro per la separazione del multimateriale, Giampaoli ha ventilato la possibilità di un miglior utilizzo dell’investimento separando anche il materiale proveniente dalle altre Provincie. “In futuro – ha spiegato Giampaoli – il maceratese non avrà più discariche ma ne verrà utilizzata una provincia di Fermo, come stabilito dal Piano Regionale dei Rifiuti. Il Cosmari, allo stesso modo, potrebbe diventare il centro per la separazione del multimateriale.”

L'andamento della differenziata

L’andamento della differenziata

Maria Elena Sacchi

Maria Elena Sacchi

I DATI DELLA DIFFERENZIATA 2014 – Sul fronte della raccolta differenziata, il 2014 vede la percentuale media provinciale salire al 72,83% contro il 71,90% del 2013, In testa Camporotondo di Fiastrone con percentuali sempre vicine o superiori al 90%, con Montecassiano, Appignano, Pollenza, Belforte del Chienti, Montelupone, Esanatoglia e Monte San Giusto tutti, sempre sopra l’80%, confermandosi “Comuni Ricicloni” tra i migliori a livello regionale e nazionale come testimoniato dal Ministero per l’Ambiente e da Legambiente. Buone le performance dei Comuni più grandi come Civitanova Marche 72%, Recanati 80%, Tolentino 73% e Macerata che nel 2014 ha adottato il sistema porta a porta, arrivando al 77,12% di differenziata del dicembre scorso.

Armando Vitali

Armando Vitali

Queste le percentuali, ancora ufficiose, dei risultati raggiunti dai Comuni soci del Cosmari nel 2014:
Camporotondo di Fiastrone 87,05%; Montecassiano 82,25%; Appignano 82,244%; Belforte del Chienti 81,27%; Montelupone 81,14%; Esanatoglia 81,13%; Monte San Giusto 80,81%; Urbisaglia 80,73%; Loro Piceno 80,54%; San Severino Marche 80,10%; Recanati 79,53%; Pievebovigliana 79,05%; Ripe San Ginesio 78,33%; Castelraimondo 78,14%; Corridonia 77,44%, Caldarola 77,22%; Montefano 77,17%; Petriolo 77,01%; Fiordimonte 76,55%; Apiro 76,22%; Pioraco 76,19%; Potenza Picena 75,93%; Morrovalle 75,81%; Monte San Martino 75,66%; Montecosaro 75,40%; Colmurano 75,25%; Matelica 74,86%; Cingoli 74,48%; Visso 74,20%; Monte Cavallo 74,17%; Treia 73,78%; San Ginesio 73,75%; Serrapetrona 73,56%; Camerino 73,17%; Tolentino 72,87%; Sant’Angelo in Pontano 72,72%; Gualdo 72,53%; Fiuminata 72,10%; Civitanova Marche 71,90%; Mogliano 71,49%; Penna San Giovanni 71,15%; Sarnano 70,79%; Porto Recanati 68,97%; Gagliole 68,53%; Pievetorina 64,55%, Macerata 63,32%; Cessapalombo 60,77%; Bolognola 48,20%; Ussita 43,81%; Fiastra 39,98%; Acquacanina 37,21%; Sefro 25,97%; Castel Sant’Angelo 23,26%; Muccia 22,55% (ha appena attivato il porta a porta), Serravalle 14,36% Poggio San Vicino 11,63%.



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