Sul Ponte sventola il tricolore
e spunta il patto Casini-Spacca

Inaugurazione a Villa Potenza nel segno dell'azzurro e nel nome di san Giovanni Paolo II. Pettinari: "Abbiamo risparmiato due milioni e mezzo che investiremo in nuovi interventi nell'area". Per il Governatore delle Marche 'la bretella' sul fiume Chienti guarda a nord e a sud: Val di Chienti ed A14. E annuncia: "A dicembre l'inaugurazione del tratto marchigiano della Quadrilatero". Sul palco i vescovi Marconi e Vecerrica. Tanti sindaci, politici, prefetti: festa all'insegna dello spending review ma con la banda Salvadei e le majorettes. Spazio anche alla politica con Spacca e Casini sorpresi in una passeggiata a due, dopo la cerimonia. E il consigliere regionale Sciapichetti annuncia... Il Patto del Ponte

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Festa inaugurale per il ponte san Giovanni Paolo II

(In alto la galleria fotografica di Lucrezia Benfatto)

 

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Antonio Pettinari, Gian Mario Spacca e Pierferdinando Casini (CLICCA SULL’IMMAGINE PER GUARDARE IL VIDEO)

di Maurizio Verdenelli

 

Sul palco, con il ponte a far da quinta, la fotografia sembra la stessa quella del 2011 al teatro don Bosco, la sera del lancio della candidatura di Antonio Pettinari alle elezioni provinciali. Lui, il presidente eletto, il sen. Pier Ferdinando Casini, il governatore Gian Mario Spacca, protagonisti di un clamoroso tête-à-tête finale con un accordo che rischia di passare alla storia della politica marchigiana come “Patto del Potenza”. Manca solo l’on. Enrico Letta. In più, sul palco, ci sono i vescovi Marconi e Vecerrica e tra il pubblico i sindaci Carancini (che quella sera di tre anni fa era in Sicilia) e Capponi, il competitor del candidato del ‘Laboratorio Marche’. Con loro tante altre fasce tricolori ed ex (Rosalba Ubaldi, caprogruppo provinciale Udc). Molti sono anche i politici. Tanto che, vista la compagnia, monsignor Nazzareno Marconi ritiene evidentemente opportuno nel suo ‘incipit’ ribadire il fatto che lui “continua a fare soltanto il vescovo” così come aveva annunciato al suo primo ingresso in cattedrale a luglio.

Antonio Pettinari e Pierferdinando Casini

Antonio Pettinari e Pierferdinando Casini

Sembra infatti un pomeriggio ancora estivo, caldissimo quello che ha salutato l’opera alfine compiuta, il successo che ha arriso alla ‘sfida personale’ (così la definisce) di Pettinari Tonino -così lo presenta Paolo Notari, fabrianese, volto noto della Tv ed ormai ‘the voice’ degli eventi della Provincia maceratese. Siamo in ottobre, il ponte sul Potenza doveva essere completato ai primi di maggio ma pare che ‘messer lo frate Sole’ abbia voluto mettere in scena un’estate particolare mettendo fine alla querelle di una struttura cui sembrava assegnato un destino di ‘incompiuta’ nella lunga galleria italiana del settore. Nell’affollata platea (con i prefetti Giardina e Piscitelli anche Tiziana Tombesi che dichiara di trovarsi bene a Perugia) manca solo Giulio Silenzi, vicesindaco di Civitanova, già presidente della Provincia – battuto poi da Capponi ora sindaco di Treia. Pettinari lo ringrazia due volte (una volta sola, Capponi) per ‘aver programmato e progettato’ il ponte.

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La targa di intitolazione a San Giovanni Paolo II

Che oggi è stato intitolato alla memoria di san Giovanni Paolo II che da queste parti si trovò benissimo un giorno di giugno del 1993: il 19. Ricorda il vescovo di Fabriano, mons. Vecerrica, allora ‘don Giancarlo’: “Il papa, alle ore 22, dopo un’intensa giornata (salutato dal giovane Ermanno Calzolaio, ora docente universitario e direttore del dipartimento di Giurisprudenza e presidente del Pellegrinaggio Macerata-Loreto ndr) mi consegnò la croce del Pellegrinaggio dicendomi con occhi stanchi dove si scorgevano i primi segni della malattia: ‘Quanto vorrei camminare tutta questa notte insieme con voi”.

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I vescovi Marconi e Vecerrica

Verrà, dopo due telefonate in diretta, papa Francesco al prossimo pellegrinaggio (fissato il 6 giugno 2015 ndr)? Chiede Paolo Notari a ‘don Giancarlo’. E lui: “Il santo Padre mi ha detto: lasciamo fare al Signore”. Poi rivolto a Pettinari che poco prima aveva annunciato d’aver risparmiato due milioni e mezzo di euro rispetto alla spesa prevista per il ponte (13 milioni e mezzo): “Se ne potrebbero avere qualche briciola per il Pellegrinaggio?”.

Ai lati del palco, due gigantografie di quell’evento, accaduto a poche centinaia di metri, sulle rive del Potenza, ieri ‘pacifico e sornione ma fino a poco tempo fa rovinoso ed impetuoso (ha ricordato Pettinari), mentre mons. Marconi aveva riflettuto poco prima sull’esegesi del termine di ‘Pontefice’: l’uomo che unisce, lega, crea ponti tra gli uomini. “Proprio come San Giovanni Paolo II che io ho conosciuto bene, nella mia giovinezza: egli era soprattutto un uomo che sapeva trascinare tutti, unire”. Ad ‘assistere’ sul palco il vescovo, il dottor Marino Foresi.

Marconi_Vecerrica_Pettinari_Spacca_Casini (2) Poi mons. Marconi, dopo la benedizione e l’inaugurazione, se ne va alla guida della sua ‘umilissima’ Punto (in garage l’Audi blu, dai vetri oscurati). A Remo Matassoli che si era meravigliato perché, qualche giorno fa, aveva visto il vescovo far la spesa francescanamente in un supermercato, aveva risposto: “Nessuno stupore, ho fatto fino a ieri e per tanti anni il parroco…”.

Inaugurazione ponte Villa Potenza (6)Il sole di ottobre sembra davvero agostano, picchia forte. Notari, da anchorman consumato, tira via alla svelta. La cerimonia ha dovuto subire un ulteriore ritardo (un destino scritto) di 31’ minuti, rispetto alle ore 16 fissato, a causa dell’arrivo ‘postquam’ del sen. Casini che Pettinari dopo lo strappo del Laboratorio Marche (lui fisso a sinistra, l’altro a destra) torna a ringraziare per la ‘presenza nonostante i suoi molteplici impegni’. Come procede il caso marò? gli chiedo, una volta ‘rotto’ intorno a lui l’assedio di microfoni e telecamere. E il presidente della commissione Esteri del Senato risponde puntuale: “Ci pensiamo ogni giorno”.

Inaugurazione ponte Villa Potenza (3)

Il taglio del nastro

Affollato è il taglio del nastro tricolore sul quale si getta in extremis, perfetta la sincronia con il movimento delle forbici in mano a Pettinari, sbucando alle spalle del suo leader Casini l’assessore regionale Maura Malaspina (Udc), occhiali rosa, mentre l’altra collega Paola Giorgi resta al palo, nel parterre.

 

Ponte Villa Potenza NotturnaE’ un D-Day concluso alle ore 19 con la bianca farfalla finalmente illuminata nel buio della valle, a celebrare le ‘magnifiche opere e progressive’, una sfida vinta contro l’idra Patto di Stabilità che blocca perfino la manutenzione ordinaria di strade, scuole, comprendendo pure le opere fluviali così necessarie. “Abbiamo 70 milioni di euro in cassa e non possiamo spendere neppure un cent, per fortuna questi due milioni e mezzo risparmiati ci permetteranno di fare altri interventi nell’area” dice Pettinari che ringrazia tutti, a cominciare dalle ditte Meloni ‘che ha lavorato con la Nasa’ e Ticani (padre e figlio), ‘la prestigiosa azienda’ de IGuzzini illuminazione, gli ingegneri provinciali Mondo e Mecozzi e via elencando. Da parte sua mons. Marconi aveva citato ed elogiato pure l’umile lavoratore che aveva ‘tirato la carretta del bitume’.

Inaugurazione ponte Villa Potenza (1)La spending review provinciale è stata esercitata anche in occasione della cerimonia di oggi: . unica concessone ai fasti silenziani (il riferimento è per il vicino ponte Pertini, un grande amico di papa Wojtyla) la Banda Salvadei di Macerata capitanata dalla maestra Marta Montanari e le Majorettes del Centro Danza Koreos di Morrovalle capitanate dalla mazziera Emanuela Paggi (entrambe le presenze a titolo gratuito), ragazze dalla divisa castigatissima – in ossequio al presidente cristianissimo- provenienti da Trodica. Tante bandierine italiane, niente pasticcini e niente bevande, al massimo acqua minerale, con il ‘principe’ dei sommelier, Enzo Gironella seduto ai piedi del palco, con le mani in mano. Neppure un piatto di polenta, il piatto povero per antonomasia. E così a don Giuseppe Branchesi, presidente dei Polentari di Treia, resta solo da fare un po’ di fotografie. E’ la spending review, bellezze!

L'illuminazione del ponte

L’illuminazione del ponte

L'intervento di Casini

L’intervento di Casini

Siamo in tempi bui, lo ricorda Casini. Un discorso appassionato con il premier sullo sfondo. Tanti applausi, perfino una pacca sulle spalle da parte dell’ex parlamentare della Lega, Isidori. E risponde, il senatore, anche positivamente a Pettinari  che si raccomanda per una maggiore flessibilità del patto di Stabilità. “Evitando ­-­ l’appello è pure per Spacca –  che si smantellino le autonomie nel progetto di riordino delle Province”. Casini ricorda la ‘benedizione per l’Italia’ pronunciata da san Giovanni Paolo II. Quando fu ospite alla Camera, essendone lui presidente. “E il parlamento fu unito nella gratitudine al Papa. “Per affrontare la crisi occorre ritrovare quell’unità di Stato in linea con la politica del fare contro quella della disgregazione, del parassitismo, dei veti spesso pretestuosi e cavillosi. I politici e i partiti passano, resta la storia, le opere come queste. Hanno già appellato il presidente dei ponti, Pettinari (così sempre indicato, mai una volta come Tonino: i  tempi del Laboratorio Marche sembrano lontani ndr): e va bene così perché lui si è dimostrato davvero l’uomo del fare. Ed è stata significativa la collaborazione tra enti territoriali ed aziende private”.

Spacca

Gian Mario Spacca

Anche Spacca elogia Cesare… Grati a Pettinari che ha portato a termine un’opera importante che guarda a nord la Quadrilatero e a sud statale Regina ed A14. E grazie a Casini cui si deve questo incontro progettuale di uomini di buona volontà al di sopra di ogni ideologismi per il reale progresso di questa regione. Ci sono cinque miliardi di euro investiti nelle opere infrastrutturali e molto ci attendiamo nelle prossime settimane dal vertice per l’utilizzo delle risorse europee per i prossimi sette anni. Noi ci impegneremo per pianificare la soluzione del dissesto idrogeologico delle Marche, una delle regioni piu esposte in Italia.

Ma queste bretella di quasi due chilometri è effettivamente utilizzata? I quasi due mesi dall’apertura che statistiche offrono? Di auto se ne sono viste in realtà pochine….

E Pettinari: “Macchè, il ponte è molto utilizzato e rappresenta chiaramente la saldatura che mancava tra nord e sud…

Intanto a nord, sul fronte della Quadrilatero, è saltato l’incontro previsto per oggi a Serravalle di Chienti tra esponenti della società Quadrilatero e gli amministratori comunali. All’ordine del giorno anche l’inaugurazione del tratto Bavareto/Colfiorito, pressocchè ultimato. “Si inaugura tutto il 13 o il 15 dicembre” mi rivela sicuro Spacca. Parola di Governatore.

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La passeggiata riservata sul ponte di Gian Mario Spacca e Pierferdinando Casini

La passeggiata riservata sul ponte di Gian Mario Spacca e Pierferdinando Casini

UN NUOVO LABORATORIO  MARCHE? “E’ il Patto del Ponte!” mi annuncia a voce alta il consigliere regionale Angelo Sciapichetti indicando con la mano i due signori rigorosamente in blu giunti a piedi, passo dopo passo, silenziosamente e alla chetichella-con Pettinari forse a far ‘da palo’ seppur mai una volta a differenza del presentatore Notari abbia chiamato ‘presidente’, Pierferdy. I due, ormai alla vista piccoli piccoli, sono arrivati in fondo alla rotatoria dove i cartelli segnalano la strada per Roma ed Ancona…. Poi tornano sui propri passi, ma vistisi ‘scoperti’ girano di nuovo sui tacchi per allungare il percorso e il discorso. ‘Larghe e lunghe intese’?

Un chilometro o quasi sull’asfalto nuovissimo del tratto appena inaugurato per Gian Mario Spacca, Governatore delle Marche e il sen. Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc. I due “uomini del Ponte” hanno detto sì? Hanno trovato la ‘quadra’ giusta i due protagonisti della politica italiana e marchigiana nella quiete della vallata, valicando un Potenza tornato ‘docile’ e chiacchierino dopo le piene invernali, lasciando alle spalle autorità festanti, taccuini, telecamere e microfoni attorno a loro. La passeggiata sul Potenza è entrata così prepotentemente nella letteratura dei ‘topoi’ della politica marchigiana, dopo “I patti di San Ginesio” che vide la Dc forlaniana aprire alla sinistra demitiana.

Spacca_CasiniSpacca e Casini: due protagonisti all’alba di nuovi corsi. Quale il suo futuro politico? Avevo chiesto al Governatore poco prima. Aveva risposto in purissimo stile politichese: “Il 2015 è lontano (?!ndr) dobbiamo vedere e capire”. E Casini, dopo lo strappo che l’aveva ricongiunto con il centrodestra, aveva poco prima un po’ meravigliata la piccola platea ai piedi del palco azzurro tessendo l’elogio in modo criptico ma non troppo, dell’esecutivo renziano con l’apprezzamento della politica del fare nonostante ‘i veti, le polemiche e le critiche’. E nel nome di san Giovanni Paolo II. aveva poi esortato all’unità al di fuori delle ideologie per far emergere lo Stato.

All’orizzonte cheleopardianamente “il guardo esclude”, in fondo alla strada sul ponte, sollevato su se stesso da tiranti che giocano su mutui equilibri, Casini e Spacca hanno forse trovato la giusta convergenza, l’alchimia perché in fondo non tutto ciò che portò all’elezione di Tonino da Treia va buttato tanto che pure il suo competitor di allora è stato ‘recuperato’: Franco Capponi. C’è ancora qualcosa d’importante da sperimentare. Il Patto del Ponte dopo il Laboratorio Marche? Qualcosa forse è cambiato sotto il sole, a Villa Potenza.

I sindaci della provincia sul ponte

I sindaci della provincia sul ponte

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