(In alto la galleria fotografica di Lucrezia Benfatto)
Antonio Pettinari, Gian Mario Spacca e Pierferdinando Casini (CLICCA SULL’IMMAGINE PER GUARDARE IL VIDEO)
di Maurizio Verdenelli
Sul palco, con il ponte a far da quinta, la fotografia sembra la stessa quella del 2011 al teatro don Bosco, la sera del lancio della candidatura di Antonio Pettinari alle elezioni provinciali. Lui, il presidente eletto, il sen. Pier Ferdinando Casini, il governatore Gian Mario Spacca, protagonisti di un clamoroso tête-à-tête finale con un accordo che rischia di passare alla storia della politica marchigiana come “Patto del Potenza”. Manca solo l’on. Enrico Letta. In più, sul palco, ci sono i vescovi Marconi e Vecerrica e tra il pubblico i sindaci Carancini (che quella sera di tre anni fa era in Sicilia) e Capponi, il competitor del candidato del ‘Laboratorio Marche’. Con loro tante altre fasce tricolori ed ex (Rosalba Ubaldi, caprogruppo provinciale Udc). Molti sono anche i politici. Tanto che, vista la compagnia, monsignor Nazzareno Marconi ritiene evidentemente opportuno nel suo ‘incipit’ ribadire il fatto che lui “continua a fare soltanto il vescovo” così come aveva annunciato al suo primo ingresso in cattedrale a luglio.
Sembra infatti un pomeriggio ancora estivo, caldissimo quello che ha salutato l’opera alfine compiuta, il successo che ha arriso alla ‘sfida personale’ (così la definisce) di Pettinari Tonino -così lo presenta Paolo Notari, fabrianese, volto noto della Tv ed ormai ‘the voice’ degli eventi della Provincia maceratese. Siamo in ottobre, il ponte sul Potenza doveva essere completato ai primi di maggio ma pare che ‘messer lo frate Sole’ abbia voluto mettere in scena un’estate particolare mettendo fine alla querelle di una struttura cui sembrava assegnato un destino di ‘incompiuta’ nella lunga galleria italiana del settore. Nell’affollata platea (con i prefetti Giardina e Piscitelli anche Tiziana Tombesi che dichiara di trovarsi bene a Perugia) manca solo Giulio Silenzi, vicesindaco di Civitanova, già presidente della Provincia – battuto poi da Capponi ora sindaco di Treia. Pettinari lo ringrazia due volte (una volta sola, Capponi) per ‘aver programmato e progettato’ il ponte.
Che oggi è stato intitolato alla memoria di san Giovanni Paolo II che da queste parti si trovò benissimo un giorno di giugno del 1993: il 19. Ricorda il vescovo di Fabriano, mons. Vecerrica, allora ‘don Giancarlo’: “Il papa, alle ore 22, dopo un’intensa giornata (salutato dal giovane Ermanno Calzolaio, ora docente universitario e direttore del dipartimento di Giurisprudenza e presidente del Pellegrinaggio Macerata-Loreto ndr) mi consegnò la croce del Pellegrinaggio dicendomi con occhi stanchi dove si scorgevano i primi segni della malattia: ‘Quanto vorrei camminare tutta questa notte insieme con voi”.
Verrà, dopo due telefonate in diretta, papa Francesco al prossimo pellegrinaggio (fissato il 6 giugno 2015 ndr)? Chiede Paolo Notari a ‘don Giancarlo’. E lui: “Il santo Padre mi ha detto: lasciamo fare al Signore”. Poi rivolto a Pettinari che poco prima aveva annunciato d’aver risparmiato due milioni e mezzo di euro rispetto alla spesa prevista per il ponte (13 milioni e mezzo): “Se ne potrebbero avere qualche briciola per il Pellegrinaggio?”.
Ai lati del palco, due gigantografie di quell’evento, accaduto a poche centinaia di metri, sulle rive del Potenza, ieri ‘pacifico e sornione ma fino a poco tempo fa rovinoso ed impetuoso (ha ricordato Pettinari), mentre mons. Marconi aveva riflettuto poco prima sull’esegesi del termine di ‘Pontefice’: l’uomo che unisce, lega, crea ponti tra gli uomini. “Proprio come San Giovanni Paolo II che io ho conosciuto bene, nella mia giovinezza: egli era soprattutto un uomo che sapeva trascinare tutti, unire”. Ad ‘assistere’ sul palco il vescovo, il dottor Marino Foresi.
Poi mons. Marconi, dopo la benedizione e l’inaugurazione, se ne va alla guida della sua ‘umilissima’ Punto (in garage l’Audi blu, dai vetri oscurati). A Remo Matassoli che si era meravigliato perché, qualche giorno fa, aveva visto il vescovo far la spesa francescanamente in un supermercato, aveva risposto: “Nessuno stupore, ho fatto fino a ieri e per tanti anni il parroco…”.
Il sole di ottobre sembra davvero agostano, picchia forte. Notari, da anchorman consumato, tira via alla svelta. La cerimonia ha dovuto subire un ulteriore ritardo (un destino scritto) di 31’ minuti, rispetto alle ore 16 fissato, a causa dell’arrivo ‘postquam’ del sen. Casini che Pettinari dopo lo strappo del Laboratorio Marche (lui fisso a sinistra, l’altro a destra) torna a ringraziare per la ‘presenza nonostante i suoi molteplici impegni’. Come procede il caso marò? gli chiedo, una volta ‘rotto’ intorno a lui l’assedio di microfoni e telecamere. E il presidente della commissione Esteri del Senato risponde puntuale: “Ci pensiamo ogni giorno”.
Affollato è il taglio del nastro tricolore sul quale si getta in extremis, perfetta la sincronia con il movimento delle forbici in mano a Pettinari, sbucando alle spalle del suo leader Casini l’assessore regionale Maura Malaspina (Udc), occhiali rosa, mentre l’altra collega Paola Giorgi resta al palo, nel parterre.
E’ un D-Day concluso alle ore 19 con la bianca farfalla finalmente illuminata nel buio della valle, a celebrare le ‘magnifiche opere e progressive’, una sfida vinta contro l’idra Patto di Stabilità che blocca perfino la manutenzione ordinaria di strade, scuole, comprendendo pure le opere fluviali così necessarie. “Abbiamo 70 milioni di euro in cassa e non possiamo spendere neppure un cent, per fortuna questi due milioni e mezzo risparmiati ci permetteranno di fare altri interventi nell’area” dice Pettinari che ringrazia tutti, a cominciare dalle ditte Meloni ‘che ha lavorato con la Nasa’ e Ticani (padre e figlio), ‘la prestigiosa azienda’ de IGuzzini illuminazione, gli ingegneri provinciali Mondo e Mecozzi e via elencando. Da parte sua mons. Marconi aveva citato ed elogiato pure l’umile lavoratore che aveva ‘tirato la carretta del bitume’.
La spending review provinciale è stata esercitata anche in occasione della cerimonia di oggi: . unica concessone ai fasti silenziani (il riferimento è per il vicino ponte Pertini, un grande amico di papa Wojtyla) la Banda Salvadei di Macerata capitanata dalla maestra Marta Montanari e le Majorettes del Centro Danza Koreos di Morrovalle capitanate dalla mazziera Emanuela Paggi (entrambe le presenze a titolo gratuito), ragazze dalla divisa castigatissima – in ossequio al presidente cristianissimo- provenienti da Trodica. Tante bandierine italiane, niente pasticcini e niente bevande, al massimo acqua minerale, con il ‘principe’ dei sommelier, Enzo Gironella seduto ai piedi del palco, con le mani in mano. Neppure un piatto di polenta, il piatto povero per antonomasia. E così a don Giuseppe Branchesi, presidente dei Polentari di Treia, resta solo da fare un po’ di fotografie. E’ la spending review, bellezze!
Siamo in tempi bui, lo ricorda Casini. Un discorso appassionato con il premier sullo sfondo. Tanti applausi, perfino una pacca sulle spalle da parte dell’ex parlamentare della Lega, Isidori. E risponde, il senatore, anche positivamente a Pettinari che si raccomanda per una maggiore flessibilità del patto di Stabilità. “Evitando - l’appello è pure per Spacca – che si smantellino le autonomie nel progetto di riordino delle Province”. Casini ricorda la ‘benedizione per l’Italia’ pronunciata da san Giovanni Paolo II. Quando fu ospite alla Camera, essendone lui presidente. “E il parlamento fu unito nella gratitudine al Papa. “Per affrontare la crisi occorre ritrovare quell’unità di Stato in linea con la politica del fare contro quella della disgregazione, del parassitismo, dei veti spesso pretestuosi e cavillosi. I politici e i partiti passano, resta la storia, le opere come queste. Hanno già appellato il presidente dei ponti, Pettinari (così sempre indicato, mai una volta come Tonino: i tempi del Laboratorio Marche sembrano lontani ndr): e va bene così perché lui si è dimostrato davvero l’uomo del fare. Ed è stata significativa la collaborazione tra enti territoriali ed aziende private”.
Gian Mario Spacca
Anche Spacca elogia Cesare… Grati a Pettinari che ha portato a termine un’opera importante che guarda a nord la Quadrilatero e a sud statale Regina ed A14. E grazie a Casini cui si deve questo incontro progettuale di uomini di buona volontà al di sopra di ogni ideologismi per il reale progresso di questa regione. Ci sono cinque miliardi di euro investiti nelle opere infrastrutturali e molto ci attendiamo nelle prossime settimane dal vertice per l’utilizzo delle risorse europee per i prossimi sette anni. Noi ci impegneremo per pianificare la soluzione del dissesto idrogeologico delle Marche, una delle regioni piu esposte in Italia.
Ma queste bretella di quasi due chilometri è effettivamente utilizzata? I quasi due mesi dall’apertura che statistiche offrono? Di auto se ne sono viste in realtà pochine….
E Pettinari: “Macchè, il ponte è molto utilizzato e rappresenta chiaramente la saldatura che mancava tra nord e sud…
Intanto a nord, sul fronte della Quadrilatero, è saltato l’incontro previsto per oggi a Serravalle di Chienti tra esponenti della società Quadrilatero e gli amministratori comunali. All’ordine del giorno anche l’inaugurazione del tratto Bavareto/Colfiorito, pressocchè ultimato. “Si inaugura tutto il 13 o il 15 dicembre” mi rivela sicuro Spacca. Parola di Governatore.
UN NUOVO LABORATORIO MARCHE? “E’ il Patto del Ponte!” mi annuncia a voce alta il consigliere regionale Angelo Sciapichetti indicando con la mano i due signori rigorosamente in blu giunti a piedi, passo dopo passo, silenziosamente e alla chetichella-con Pettinari forse a far ‘da palo’ seppur mai una volta a differenza del presentatore Notari abbia chiamato ‘presidente’, Pierferdy. I due, ormai alla vista piccoli piccoli, sono arrivati in fondo alla rotatoria dove i cartelli segnalano la strada per Roma ed Ancona…. Poi tornano sui propri passi, ma vistisi ‘scoperti’ girano di nuovo sui tacchi per allungare il percorso e il discorso. ‘Larghe e lunghe intese’?
Un chilometro o quasi sull’asfalto nuovissimo del tratto appena inaugurato per Gian Mario Spacca, Governatore delle Marche e il sen. Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc. I due “uomini del Ponte” hanno detto sì? Hanno trovato la ‘quadra’ giusta i due protagonisti della politica italiana e marchigiana nella quiete della vallata, valicando un Potenza tornato ‘docile’ e chiacchierino dopo le piene invernali, lasciando alle spalle autorità festanti, taccuini, telecamere e microfoni attorno a loro. La passeggiata sul Potenza è entrata così prepotentemente nella letteratura dei ‘topoi’ della politica marchigiana, dopo “I patti di San Ginesio” che vide la Dc forlaniana aprire alla sinistra demitiana.
Spacca e Casini: due protagonisti all’alba di nuovi corsi. Quale il suo futuro politico? Avevo chiesto al Governatore poco prima. Aveva risposto in purissimo stile politichese: “Il 2015 è lontano (?!ndr) dobbiamo vedere e capire”. E Casini, dopo lo strappo che l’aveva ricongiunto con il centrodestra, aveva poco prima un po’ meravigliata la piccola platea ai piedi del palco azzurro tessendo l’elogio in modo criptico ma non troppo, dell’esecutivo renziano con l’apprezzamento della politica del fare nonostante ‘i veti, le polemiche e le critiche’. E nel nome di san Giovanni Paolo II. aveva poi esortato all’unità al di fuori delle ideologie per far emergere lo Stato.
All’orizzonte cheleopardianamente “il guardo esclude”, in fondo alla strada sul ponte, sollevato su se stesso da tiranti che giocano su mutui equilibri, Casini e Spacca hanno forse trovato la giusta convergenza, l’alchimia perché in fondo non tutto ciò che portò all’elezione di Tonino da Treia va buttato tanto che pure il suo competitor di allora è stato ‘recuperato’: Franco Capponi. C’è ancora qualcosa d’importante da sperimentare. Il Patto del Ponte dopo il Laboratorio Marche? Qualcosa forse è cambiato sotto il sole, a Villa Potenza.
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LOL
Non mi sembra sia intervenuto un gran pubblico; insomma se la suonano e se la cantano da soli!
A mio modesto parere questa seconda inaugurazione poteva essere evitata ed i costi dell’evento essere utilizzati per altri scopi, visti i tempi che corrono.
Tempo addietro Bertolaso disse che i sindaci ed i presidenti di provincia dovrebbero pensare un pò meno a feste e sagre e di più a mettere in sicurezza il territorio!!!!!
Poca gente però a quanto leggo non mi sembra che c’erano fiumi di champagne ed ostriche da tutte le parti….. Ho letto solo acqua e penso ci sia stato un piccolo buffet….. Se qualcuno c’è’ stato potrebbe raccontarci meglio no? Certo che con i 6000euro spesi per la zona 30sai che bella porchettata ci scappava…. Mannaggia la miseria………
Il Presidente Pettinari ( l’uomo del fare…??? ) ha detto: Abbiamo risparmiato 2.500.000 €… e verranno usati per fare altri interventi nell’area…!!! Cosa intenderebbe “nell’area”…? Ha pure ricordato di avere i “famosi” 70.000.000 €… ma non si possono spendere…!???!!! Grande festa delle strade Provinciali… che sperano di essere riparate… dopo tante promesse fatte negli anni scorsi…!!! In attesa di “fatti” e non delle solite “promesse”… un saluto ai pollici versi che avranno la possibilità di sfogarsi per commenti non graditi…!!!
Per me Silenzi ha fatto lo stesso ragionamento di Morettiana memoria. ” Mi notano di più se ci vado o se non ci vado?”.
opera assolutamente inutile.
I dubbi sull’utilità rimangono tutti. Per la grande viabilità non abbiamo ancora la possibilità di raggiungere la superstrada. Verso il casello di sforzacosta c’è ancora il passaggio a livello verso quello di piediripa c’è un percorso ad ostacoli. Ma non sarebbe stato più utile investire per una delle due direttrici? Ovviamente non avrò risposte nè da SIlenzi ideatore nè da Pettinari completatore.
Forse a San Giovanni Paolo II doveva essere intitolato il futuro pronto soccorso e non questa opera.
Sarebbe invece opportuno mettere un cartellone con: nome, cognome e foto degli amministratori che lo hanno deliberato; spesa sostenuta (con ben evidenziato il costo della parte architettonica, campata); piantina della zona per esaltarne l’utilità. Saranno poi i cittadini a giudicare se i loro soldi sono stati spesi bene.
Le inaugurazioni coi vescovi, coi preti…ma che roba eh?
Solo in Italia…sembriamo una macchietta
I riti propiziatori non li fanno?
quanto siamo arretrati
Costo dell’opera: 11.500.000 euro. Circa 6.000 euro a metro.
Costo complessivo dell’elettrificazione della linea ferroviaria Ascoli Piceno-San Benedetto: 11.000.000 di cui 10.000.000 a carico della Regione.
Complimenti alla lungimiranza dei politici della nostra provincia, tutti belli sorridenti a inaugurare un’opera che ha il solo merito di alleggerire un po’ (solo un po’) il traffico di una parte di Villa Potenza.
Teniamoci invece la littorina. Ce la meritiamo.
una delle opere più strampalate che mi sia capitato di vedere, ci sarebbe da vergognarsi invece di celebrare
Continuo a non comprendere, visto che NON è più religione di Stato perchè alle inaugurazioni PUBBLICHE (cioè dello Stato) vengano sempre inviati esponenti del clero cattolico, ma MAI quelli delle altre religioni.
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Tra l’altro l’onorevole Casini era presente in veste di???
UDC: Unione Dei Clericali. Addirittura avete scomodato due Vescovi per un pugno di voti da racimolare. Veramente pietosi i due chierichetti (Casini e Pettinari).
Casini da quarant’anni che sta al governo ,vorrei sapere cosa ha fatto non ho mai sito che una legge porta il suo nome. Chi l’ha invitato???
Gianfranco Cerasi, già certe manifestazioni fanno schifo di suo, mettiamoci ad invitare anche gli esponenti delle altre religioni e siamo apposto. Se non se ne è accorto siamo in Italia che risulta essere uno stato laico, ma la religione dominante è il cristianesimo quindi fare del l’ironia su l’invito di altre religioni è una stupidaggine colossale.
@ mario rossi
Nessuna ironia….
Sebbene sia la religione dominante il cristianesimo NON è religione di Stato e la Repubblica è LAICA.
Io personalmente NON inviterei nessuna confessione religiosa (parità di assenza per tutti) ma, se proprio ci devono essere i clerici, allora che si invitino tutti altrimenti, nei fatti, è discriminazione nei confrotni degli italiani che professano altre religioni
Concordo pienamente con il commento del sig. Mario Rossi, ma troppo clericalismo da’ un po’ fastidio, e lo dico da cattolico praticante. Ripeto, in questa occasione bastava la benedizione del prete di S.Maria in Selva.
Sul Ponte del Potenza ci darem la mano, noi ci darem la mano ed un bacin d’amor.
Per un bacin d’amore successer tanti guai, non lo credevo mai doverti abbandonar.
Lo avevo detto in premessa che tali manifestazioni soprattutto con certi personaggi sono inutili se non addirittura sgradevoli. Ma di lì ad invitare rappresentanti di altre religioni mi sembra davvero troppo. E comunque io non sposterei il problema. I vescovi oltretutto 2 sono inutili, ma certi appalti sono gestiti è deciso dalla politica non dal vescovo quindi mi da molto più fastidio pettinari spacca e Casini del vescovo.
Solo un grezzo come Pettinari poteva avere l’idea delle majorette. Ancora più avvilente dell’idea di invitare due vescovi
Mah, male che va un postarello co ludc se rimedia sempre.
Non credo che per inaugurare un ponte farfalla ci possa essere di meglio che tanti farfalloni a svolazzarci sopra.
A me piacciono gli amministratori che chiamano il parroco locale e fanno benedire l’opera prima dell’utilizzo …e non suonano trombe, tagliano nastri…di questi tempi non sevono, anzi danno fastidio!!!!
Pettinari è riuscito ad inaugurare un Ponte aperto e transitato da diversi mesi. È ora di ricordarsi di inaugurare il tratto Sfercia-Camerino della S.S. Valdichienti. Che aspettiamo? Vogliamo le majorettes a Belforte del Chienti.
@cerasi, credo che lei non riesca a fare i conti con il fatto che il cristianesimo anche se non è religione di stato è elemento costituente dell’humus culturale italiano e dell’intera civiltà occidentale……..
Non potrà mai essere lo stesso per le altre religioni ….,.quindi se ne faccia una ragione !
@ Veritas Sc
Elemento costituente?
Si, ma non il solo e, probabilmente, neanche il migliore, tanto che -da sempre- la religione (qualsiasi religione) è stata molto, spesso, contro il progresso culturale, scientifico e sociale dell’uomo….
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Ma comunque: chi contesta o nega che il cristianesimo non faccia parte della civiltà occidentale??
Io no.. Ma il punto è un altro.
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Ma la cerimonia era una cerimonia PUBBLICA e CIVILE, non religiosa: pertanti i clerici (di ogni religione) potevano tranquillamente anche non essere invitati, così come accade in molte altre Nazioni occidentali..
io recrimino un fatto dovuta alla stupidità degli italioti. Un altro santo a nome del ponte. il titolo ponte Giovanni Paolo II . Che c’entra un papa che mai ha prodotto una stilla , che c’entra un cosiddetto Santo cosa ha fatto per l’italia ? che ce ne facciamo di santi? noi abbiamo bisogno di scienziati ed industriali!
non parolai con la cazzarola in testa
perché non nominare il ponte. Olivetti, ponte Borghi o altri industriali che hanno creato benessere al nostro Paese . Avete visto i pretonzoli con la coppa rossa in testa e tanto di auto blu , come sorridevano ?
se vi va bene così siamo proprio fottuti !
@stellonealpino: Chi tu dici era presente anche se non si vede nelle foto. Non poteva mancare in una occasione così ghiotta con tutta la presenza di politici e vescovi. Chi l’ha visto arrivare si è preso un bello spavento poiché ha rischiato di venire investito, tanta era la fretta di poter arrivare in tempo ad intrufolarsi tra la gente che conta.
Un ‘opera inutile sia per oggi e sia per il nero futuro che ci hanno regalato questi nostri politici.
Un’altra opera per impinguare i partiti e i loro seguaci.
Ho percorso il tratto 2 volte ed ho incontrat non più di quattro veicoli ogni volta , probabilmente attratti anche questi dalla curiosità del nuovo monumento allo sperpero del denaro pubblico
.Ma quando ce li togliamo tutti dalle ……… sono 30 anni che me lo auguro.
Giusto quello c sventola. . Avete mai contato quante auto c paxa? Vi siete accorti ke si fa prima paxxando in fila sul vekkio ponte ke correndo sul nuovo? KE ASPETTATE A DIMETTERVI!
Visto l’afflusso dei gitanti domenicali, un bello e romantico ponte di barche sarebbe stato sufficiente. Non lo avrei intitolato a Silenzi perché idee così economiche non gli sarebbero mai venute. Certo, il ponte è bello, ridondante, pacchiano. Pettinari afferma di aver risparmiato un par de milioni, poteva far meglio; senza le ali del farfallone amoroso, che atro milioncino pure si poteva risparmiare. Un’ opera così costruita in Dubai per collegare la cucina con il giardino forse sarebbe stata meglio capita e apprezzata dagli architetti di grido.
Ma vederla così. maestosa e costosa sopra un fiume maleodorante e inquinato, a me di grido me ne fa venire uno solo: ” Ma perché non iete tutti a (………….)”.
ma che bel quadretto di gente sorridente alle spalle dei cittadini. Loro se la ridono alle nostre spalle se pensassero ai genitori o figli delle persone che hanno perso la vita lungo le strade non conformi alkle norme di sicurezza sarebbero molto piu seri ma questo non è possibile perchè loro pensano ai propri interessi e i loro interessi sono floridi. E pensare che avevo scritto al presidente provinciale e Casini di non spendere inutilmente questi soldi per la paiacciata. Però quella passeggiata di Casini e Spacca sicuramente sarà stata profiqua per le loro tasche
hanno risparmiato 2 milioni e mezzo di euro? cioè nella progettazione e quindi conti dei costi si sono sbagliati di quasi 5 miliardi di vecchie lire. Ma chi è sta brava persona che gestisce cosi bene i nostri soldi? bisogna nominarla Ministro del tesoro
Le foto dell’evento sono molto eloquenti :Sembra una inauguraione nei tempi dello Stato Ponteficio solo chierici ,prelati , curati di campagna e sacrestani mentre la gente comune a lavorare.