Ci sono quasi tutti gli ex amministratori di Banca Marche in carica dal 2009 al 2012 tra i dieci nomi che la Procura di Ancona ha iscritto nel registro degli indagati, facendo salire nel complesso a trentasette il numero di dirigenti, amministratori, consulenti e imprenditori finiti nei fascicoli d’indagine aperti dei magistrati. Francesco Calai, Pio Bussolotto, Massimo Cremona, Bruno Brusciotti, Giuliano Bianchi, Mario Volpini, Eliseo di Luca, Marcello Gennari e Walter Darini risultano infatti indagati a vario titolo per appropriazione indebita, truffa aggravata, false comunicazioni sociali e ostacolo all’attività di Vigilanza. A differenza di quanto accaduto nel caso degli altri amministratori e di quasi tutti i gli ex dirigenti finiti in precedenza sotto la lente degli inquirenti – tra cui l’ex dg Massimo Bianconi, i quattro ex vice direttori e gli ex presidenti Lauro Costa, Michele Ambrosini e Tonino Perini – la Procura di Ancona non avrebbe contestato l’associazione per delinquere.
Con l’aggiunta di questi dieci nomi, è di fatto finito sotto indagine tutto il consiglio di amministrazione nominato dall’assemblea dei soci dell’istituto il 30 aprile del 2009. Nell’occasione furono infatti eletti in cda Giuliano Bianchi, Lauro Costa, Mario Volpini, Germano Ercoli (provenienza Fondazione Carima), Michele Ambrosini, Bruno Brusciotti, Eliseo Di Luca e Marcello Gennari (provenienza Fondazione C.R.Pesaro), Tonino Perini e Francesco Calai (provenienza Fondazione C.R. Jesi), Walter Darini, Massimo Cremona e Pio Bussolotto (rispettivamente in rappresentanza dei piccoli azionisti, del Gruppo Aviva e di Intesa San paolo), con Michele Ambrosini presidente, Lauro Costa e Tonino Perini vicepresidenti. Nel comitato di gestione dell’allora Banca delle Marche sedevano Ambrosini, Costa, Perini, Brusciotti e Bianchi.
Tra i nomi di spicco, oltre a quello di Bruno Brusciotti – ex presidente di Banca Marche dal 2002 al 2003 e in seguito vice presidente fino al 2009 – e del noto imprenditore jesino Walter Darini, compaiono anche quelli di tre maceratesi. Giuliano Bianchi è infatti l’attuale presidente della Camera di Commercio di Macerata ed è stato dal 1994 al 2013 componente del consiglio di amministrazione dell’istituto di credito, facendo parte del comitato esecutivo dal 2006 al 2012. Mario Volpini, già presidente di Confcommercio, ha seduto all’interno del cda di Banca Marche dal 2003 al 2012, oltre ad aver ricoperto il ruolo di presidente dal 2009 al 2011 della Cassa di Risparmio di Loreto, di cui, lungamente, è stato anche vice presidente. Il terzo nome di spicco è quello del noto imprenditore civitanovese, Germano Ercoli, titolare della Golden Plast e Eurosuole, già ex presidente di Confindustria Macerata e la cui presenza nel consiglio di amministrazione della banca si è limitata al triennio 2009-2012.
“Ho la coscienza a posto e quando si ha la coscienza a posto non si deve essere preoccupati” ha dichiarato Germano Ercoli, il quale ancora non ha ricevuto la comunicazione degli inquirenti ma che è sicuro di sentirsi lontano dalle ipotesi di reato che gli sono state contestate, mostrando inoltre notevole sorpresa per vedersi sotto indagine per appropriazione indebita e truffa. “Si può indagare su di me quanto si vuole – ha proseguito l’industriale civitanovese – ma credo sempre di aver avuto un comportamento corretto, attenendomi alle mie funzioni nella vita aziendale di Banca Marche. Chi ha sbagliato paghi, ma per chi era solo in consiglio di amministrazione, con uno o massimo due cda al mese, se i bilanci erano falsi, se i dati che ci venivano mostrati erano sbagliati, se il direttore generale, l’audit e il comitato esecutivo dicevano che tutto era a posto così come ha sempre fatto la società di revisione, come si faceva a immaginare che le cose potessero stare diversamente? In ogni caso – ha concluso Ercoli – non ho niente da nascondere.”
Una simile dichiarazione l’ha rilasciata sempre oggi un altro membro del Cda di Banca Marche, preferendo però non comparire. E anche in questo caso aveva parlato di uno o massimo due consigli di amministrazione al mese. Dunque poco tempo a disposizione e fiducia nelle strutture aziendali, una fiducia che alcuni consiglieri sentono in qualche modo tradita se si rivelassero corrette alcune delle ipotesi accusatorie dei magistrati o alcune delle osservazioni di Francesco Maria Cesarini, l’ex presidente di Unicredit entrato nel 2012 in Cda su indicazione di Fondazione Carima. “Le relazioni sottoposte agli organi – scrisse Cesarini – risultavano scritte in modo verboso e prolisso, sovraccaricate di formule e tabelle molto specifiche e organizzate in modo tale che risultava difficile anche a chi è dotato di competenze tecniche riuscire a valutarle. Ebbi l’impressione – prosegue nel ricordo –che i dati davvero rilevanti fossero sepolti sotto una marea di dettagli di minor interesse e sostanzialmente fuorvianti”. E tra queste relazioni emergono “quelle redatte dai responsabili delle aree controlli” che spiccavano per la loro “sostanziale opacità […] impostate e illustrate in Consiglio, a mio modo di vedere, con l’intento preciso di sfumare i giudizi, appiattire le valutazioni numeriche e in definitiva esporre conclusioni ambigue, tendenzialmente assolutorie”.
Alcuni ex-consiglieri, dunque, si sentono indagati dalla Procura per il ruolo che rivestivano, rivendicando la correttezza del loro operato nelle strette competenze delle loro funzioni. Nei giorni scorsi, lo ricordiamo, la Consob ha avviato verso lo stesso Cda e verso Massimo Bianconi delle contestazioni formali in merito alle informazioni fornite al pubblico relativamente all’aumento di capitale del 2012 e contenute nel prospetto informativo inviato alla Commissione per le società e la borsa (leggi l’articolo).
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La decisione di indagare Bianchi, poco dopo la sua ri-ri-ri-rielezione a Presidente della CCIAA di Macerata e non prima, mi fa pronosticare che ci sarà un atteggiamento “buonista” della Magistratura nei suoi confronti e si risolverà tutto alla “volemose bene”. Spero di sbagliarmi……………
Ma come è? Al popolo non gli è concesso tutto questo, ma il popolo è sano. ( Alcuni, altri sono peggio prendono 3 o 4 pensioni agevolazioni che non meritano e giochini vari ma stanno finendo grazie al lavoro dei pubblici ufficiali )
Portate via tutti i soldi dai cc e vedrete che in un mese chiude i battenti!
BRAVI!!!!!LA NOSTRA BANCA ….LA BANCA DEL TERRITORIO!!!!!!!
Se Bianchi è indagato come scritto ,
dovrebbe dare subito le dimissioni da presidente della Camera di Commercio e tornare immediatamente a casa !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Caro javier, fosse vero……….. a guardar le recenti “nomine”…….. cadono veramente le braghe…… o per usare un francesismo…….. le palle………………………
Scusate c’e’ qualcuno che mi saprebbe dire
qual’e’ la notizia ??????
Per conto mio la notizia sarebbe stata //////////
La Magistratura ha indagato e sono risultati tutti onesti e puliti.
più che la nostra banca era la loro banca….
mi sembra di ricordare che circa un anno fa il sig.Ercoli in una cena conviviale abbia espresso apprezzamento e stima nei confronti del sig.Vallesi,vice di Bianconi.Oggi leggo sulla stampa che il sig.Ercoli è indagato al pari di altri,compreso Vallesi, per una serie di reati.Leggo qui le sue dichiarazioni, e,ovviamente non le commento,ma mi incuriosisce la dichiarazione finale:”non ho nulla da nascondere”.una riflessione: banca Marche è disastrata,commissariata in pratica semi distrutta.Di chi è la responsabilita’.Bo…….Credo che la magistratura fara’ il suo dovere e credo che chi aveva responsabilita’ deve rispondere alla stessa magistratura e a tutti i soci di banca Marche. A proposito mi ricordo un’altra simpatica scenetta in cui si parlava di,se non ricordo male,di vendetta che va servita ecc.ecc.
Una volta cerano le casse di risparmio, poi c’è stato il grande cambiamento all’italiana… si creano le fondazioni che detengono il pacchetto di maggioranza della banca stessa… e nelle quali siedono gli stessi che stavano ai vertici della cassa di risparmio.. Davvero deprimente se non fosse che comunque alla fine il conto lo paghiamo noi.
MI VIENE DA RIDERE PENSANDO CHE PER ANDARE BENE IN ITALIA BISOGNAVA DARE SPAZIO HAI PRIVATI
più che vomitare non possiamo fare nulla noi cittadini onesti. Uno schifo totale. Anche se saranno innocenti provo uno schifo a pelle verso ognuno di loro. Competenze a debito competenze…..€€€€€€€ usate un linguaggio più chiaro sugli estratti conti, sembra che fate apposta per non farci capire nulla. Intorbiditi nelle vostre oscure vicende giudiziarie che tanto non porteranno mai a nulla. Ve la scamperete sempre e ovunque.
“gli ridarei le chiavi” io invece le chiavi le butterei via!! dopo avervi chiuso bene.. “corretto”? rispetto a chi? rispetto a che?
BIANCHI Cavaliere
COSTA Cavaliere
VOLPINI Ufficiale
ERCOLI Commendatore
ecco come si ottengono le onorificenze : basta distruggere una banca!!!!!!
VERGOGNA A LORO E A CHI LE HA DATE!!!!!!!!
Basta guardare le foto degli indagati pubblicate in questo articolo,aggiungerci quelle dei presidenti delle ormai ex fondazioni,mescolare il tutto con IL VIDEO GAZZANI ASSEMBLEA CARIMA SU YOUTUBE ed il cocktail disastroso e’ servito.Comprereste una macchina usata da quelle facce?Certamente no,le fondazioni,invece alle stesse facce gli hanno consentito di gestire e distruggere una banca.Ercoli fa le feste,Gazzani interviene e si fa fotografare,qualcuno si prende un bel titolo onorifico,tutti restano saldamente ai loro posti,altro che vergognarsi ,pagare i danni provocati e subito dopo dare le dimissioni,nessuno sapeva(poverino)tutti si fidavano,la colpa e’ sempre di qualcun’altro.Viva banca marche,viva le fondazioni( e chi ancora le difende)viva l’italia
Uno di questi signori potrebbe raccontare per esempio la storia della sede di banca marche porto Recanati agli inquirenti ! Lui o la società di qualche parente ?!
Vergogna !!
e quelli che li hanno eletti rieletti e rieletti?…la provano un minimo di vergogna?
Niente vidi, ero solo in prima fila.
Pensate,quello che i ns signori indagati non avevano capito dopo anni di cda( ma ripeto,basta guardare le espressioni dei loro volti smarriti ed inespressivi) Francesco Maria Cesarini,l’unico che guarda caso capiva di banca in quanto ex Unicredit(onore al merito voluto se pur tardivamente dalla fondazione carima) ha fatto un quadro completo e drammatico dopo poche ore dall’insediamento di quanto stava accadendo in bmarche.Ma a nessuno era venuto in mente che agricoltori,panettieri,anestesisti ed altri rappresentanti di nobili mestieri non sarebbero stati in grado di capire niente delle logiche di gestione di una banca?.Infatti,Cesarini,da galantuomo qual’e’,contestato,deriso,ostacolato dai dementi ha dignitosamente rassegnato le dimissioni,non prima di avere denunciato quanto stava accadendo.Basta con i perbenismi,i responsabili in questa vicenda ci sono eccome,sono innanzitutto chi ha nominato questi,poi chi ha accettato incarichi senza alcuna competenza,,ed ora chi ancora difende l’operato di questo ricettacolo di presunzione,stupidita’,ambizione e faccia tosta
Questi Illustrissimi membri del Cda Banca Marche sono stati lautamente compensati per il loro buon lavoro svolto per l’istituto di credito
( Basta vedere la nota informativa aumento capitale sociale anno 2012 pag 171 – pag 172 e pag 173) ,
Per la loro proficua opera qualcuno e’ diventato anche cavaliere .
Ora , è penoso leggere sia in questo articolo e sia in altre testate giornalistiche , le interviste rilasciate da alcuni di loro , ci portano pure in giro !!!!!!!!.
@ Giuliano Nardino
E certo, Lei ha ragione. Uno li guarda sulla faccia – senza conoscerne curriculum o averli mai sentiti parlare – e poi dice: ma chi ce li ha messi questa manica di sprovveduti….. nel migliore dei casi. La questione vera è che questi sono i frutti amari e rancidi del principale male di questo paese: la mancanza di merito a vantaggio di appartenenze famigliari, a partiti ed a caste varie. “Tutto il resto è noia” come diceva Califano. La magistratura, l’additamento al pubblico ludibrio (non sanno nemmeno che significhi il nobile sentimento della vergogna, visto che ancora sono tutti sulle loro plancette di comando) sono solo delle magre ed inutili consolazioni per una sparuta minoranza che, nonostante tutto, continua ancora ad inc…….arsi.
Mi auguro solo che, velocemente, la Giustizia faccia il suo corso e chi eventualmente ha sbagliato/rubato/depistato/arricchito su/con/tramite la BdM finisca a vedere il sole a scacchi per molto tempo e costretto a rifondare i danni…
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Rifondere i danni magari andando a pescare nei conti correnti di San Marino, Svizzera o Cayman
Complimenti agli elettori della camera di commercio, per l’ennesima volta hanno dimostrato di avere a cuore SOLO gli interessi della collettivita’ , senza vantaggi personali. Guardate Orazi, non e’ nemmeno entrato in giunta.. questi sono signori , altroche’ vero Bel sorriso de san siviri’
Quando si hanno troppi interessi succede questo!!!! Adesso riconsegnate tutto alla Banca a costo di rimanere senza un euro e senza un briciolo di capitale e……andate tutti a quel paese!!!