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di Filippo Ciccarelli
Il centrodestra civitanovese solidarizza con il democratico Carancini, quello maceratese con il socialista Costamagna. Miracoli delle scaramucce verbali tra il sindaco di Macerata e il presidente del Consiglio comunale di Civitanova sulla questione Palas: una ferita per la città di Macerata, che perderà le gare interne della Lube. Un vanto per Civitanova pensare di inaugurare, il giorno di San Giuliano – patrono di Macerata – la nuova casa della squadra di volley. Macerata e Civitanova sono due città che cercano il rilancio: per la giunta civitanovese, con la nuova zona commerciale e la costruzione del palazzetto dello sport, la città costiera diventa baricentrica rispetto al territorio.
Due città diverse, due ricette per il rilancio. Civitanova polo dell’attrazione commerciale, Macerata punta tutto sul turismo culturale. Il capoluogo, dopo vent’anni, ha recuperato il piano nobile di palazzo Buonaccorsi,
portando i capolavori della pinacoteca comunale e dell’arte antica in uno scrigno finalmente restituito alla città. A pochi giorni di distanza, a Civitanova è stato inaugurato il centro commerciale Cuore Adriatico. La struttura sorge all’interno di una lottizzazione che ha attraversato due amministrazioni di colore diverso – quella Mobili di centrodestra, quella Corvatta di centrosinistra – e sulla quale pendono diversi esposti delle forze di opposizione, dalla Federazione del Centrodestra al Movimento 5 Stelle. La cubatura prevista in origine per la Fiera, ritenuta sovradimensionata dall’Amministrazione Corvatta, è stata quasi dimezzata per consentire la costruzione del palazzetto che dovrebbe essere pronto per fine agosto. Una storia travagliata, fatta di fidejussioni irregolari nelle quali Comune di Civitanova e la società Civita Park sono parte lesa, ma anche di presunte irregolarità contabili in capo al gruppo Mattucci di Montesilvano, ipotizzate dalla Guardia di Finanza di Pescara che il 13 marzo scorso ha sequestrato alcuni documenti negli uffici della sede centrale e anche a Civitanova (leggi l’articolo).
Il 21 marzo 2014 Macerata ha recuperato il piano nobile di Palazzo Buonaccorsi, casa – sempre più grande – dei musei cittadini. L’8 dicembre 2009 venne infatti inaugurato il museo della Carrozza, e per il prossimo 8 dicembre è prevista l’apertura del secondo piano del palazzo, dove saranno esposte le opere di arte contemporanea. Migliaia di visitatori hanno già ammirato le meraviglie dell’arte antica, che ha trovato una nuova, degna casa. Ma il progetto di Macerata come città che punta sulla cultura per rilanciarsi è ampliato anche dalla prossima installazione di una copia dei pupi che erano il vanto dell’antico orologio della torre civica (gli originali sono esposti proprio a Palazzo Buonaccorsi) e la cui ultimazione è prevista entro la fine di aprile 2015.
Macerata e Civitanova proseguono sul solco di strade già tracciate e affini alla propria tradizione: la città dell’Università e dello Sferisterio che punta sulla cultura, quella dell’impresa e del commercio che vuole confermarsi cuore economico del territorio. A ben vedere, però, qualche “ibrido” è sorto: proprio oggi, nel corso della conferenza sul turismo, il vicesindaco di Civitanova Silenzi ha auspicato che la città si apra ad una mentalità per cui l’accoglienza venga intesa durante tutto l’anno e non solo d’estate (leggi l’articolo). In questo senso, Civitanova si è aperta a eventi culturali di grande richiamo, ancorché proiettati soprattutto durante la stagione estiva. E Macerata, già cinturata da centri commerciali e realtà appartenenti alla grande distribuzione, ha assecondato questa ipertrofia urbanistica finita recentemente nel mirino (anche) della magistratura, dopo aver infiammato il dibattito politico.
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CARANCINI – COSTAMAGNA : IL RETROSCENA…
Dopo aver letto 5 o 6 volte il comunicato di Carancini e aver pensato, riflettuto e soppesato ogni parola, Ivo alza il telefono e chiama…
IVO: Giulio?
GIULIO: Oh Ivo dimme
I: Si letto Cronache Maceratesi?
G: Dici de Carancì? Sci so letto…
I: Oh Giù, io non ce sò capito cosa… Lo pistacoppo fa lo sverto co li parolò… ma mica sò capito quello che vole dì! Tu un pochetto ce si stato a Macerata, non è che poli dà na mà?
G: Spetta che rrio…
Dopo un po’…
I: Ciao Giù
G: Ciao Ivo, oh la si fatta grossa stà orta. Lo sì fatto ‘ncazzà per bene lo pistacoppo.
I: Mache tte sò… Tutto sò casì pe na stronzata… Io volio solo fà un po’ lo sverto…
G: Ma c’hai rajò, sa! Quessi de Macerata se la pija subito. Aho, a me me si ffatto sganascià da le risate… Ah ah ah
I: A te sentio comme rridii!!! Ah ah ah… Mò je risponno: “A Carancì, tutto so casì pe na stronzata… E daje… Vatte a rilassà jochenne a pallavolo!!” Che dici?
G: Ma mica je poli risponne cuscì… A sì lo Presidente de lo Consiglio de Citanò, mica cotica!!
I: Ah Scì?!?! Pooorc… oh, me lo scordo sempre!!! Mo però Giulio non me fa lo sverdò solo perchè sì lo vice-sindaco…
G: Ah scì?!?” Poooorc… oh, me lo scordo sempre… me pare sempre che lo Sindaco so io..!!
I: Daje Giù, qui c’è da risponneje a sto pistacoppo..
G: Fammè vedè, che dè che non capisci?
I: Quisso me scrie ” indifferente e sprezzante delle responsabilità istituzionali” e pò leggi qui : “offesa della coscienza”… ma che vole dì, che significa sse parole, mica le saccio io ‘sse cose…
G: Bho, che orta le so sentite dì pure io, ma mica so sicuro… ma che te frega… Scrii scrii che mo ce sente!!
I: Sai che faccio? Mo je li uso io li parolò, e che solo esso?! Je scrio che non fa un ca…. e che quelli prima de esso era mejo!!! CE SINTI?!?!
G: Sinti quessa Ivo, dije che non sa “tessere rapporti politici” a buon intenditor poche parole…!!!
I: Bella Giù, catimojele a so pivello!!! Che tte sà de quanno nuatri tesseraamo pure li morti pe vigne li congressi!!! So principiante!!!
G: Tessere rapporti Ivo no, tessere de partito… mo me comincia a venì li dubbi pure a me…
I: Dubbi de chè Giù? Oh zitto un po… zitto, zitto… me sa che stà ?rrienne lo Sindaco…
G: Curre curre nnabbusca tutto, nnabusca tutto…
CORVATTA: Ivo ha scritto la lettera di scuse a Carancini, all’amministrazione di Macerata e alla cittadinanza tutta, spiegando che si è trattato soltanto di una battuta (fuori luogo, aggiungerei) che non voleva essere offensivo verso nessuno?
I: Comme no!!! Je la so già mannata!!!
SINDACO: Silenzi, ha sottoscritto anche Lei scusandosi per le risate?!
G: Comme no!!!
SINDACO: bravi, bravi… La prossima volta però gradirei un po’ più di senso istituzionale e di coscienza… Arrivederci!
I: E’ scappato?
G: Sci sci, rtira fori tutto
I: Oh, ma pure Corvatta co ssi parolò… Sarà un pistacoppo pure esso?!?!
Il commento di Giancarlo Liuti su Macerata-Civitanova e la diatriba tra Costamagna e Carancini. Leggi l’articolo:
https://www.cronachemaceratesi.it/2014/04/05/san-giuliano-e-costamagna-per-favore-lasciamoli-perdere/449098/
La cultura non è per tutti………..c’è chi è tagliato per la “coltura”, specie verso la Costa !!!
Trovo fuori luogo questo articolo e la discussione che provoca !
Complment a Massi Max….MERAVIGLIOSO!!!
Ma chi sei Max?!! FANTASTICO!!!
La stupidità del nulla civitanovese contro la storia e l’arte Italiana, di cui anche a Civitanova abbiamo splendidi esempi, persi nella stupidità di cui sopra.
Calma ragazzi,la cultura prima di tutto,senza dubbi.Un paese che non investe nella cultura,e’destinato ad una lenta ma inevitabile decadenza!
«Strade? Dove stiamo andando non c’è bisogno di… strade!»
(da Ritorno al Futuro di Robert Zemeckis,1985)
Ma perchè nel sondaggio non è stata inserita la terza opzione dove si possa votare il dissenso per entrambe le amministrazioni? io sinceramente non mi sento di votare nessuna delle due, neanche il voto per la meno peggio, come negli ultimi tempi spesso si fa nelle elezioni politiche.
A Civitanova hanno chiuso l’università e forse chiuderanno anche la caserma dei carabinieri
Il Movimento 5 Stelle che dice? Ormai è l’unico cuneo per frantumare questi due che fanno finta di fare cagnara e poi di notte si rimettono insieme.
Ottimo lavoro, Massi Max, lei dimostra capacità di scrittura teatrale, se non ha, come immagino, esperienze nel settore. “Vengo con questa mia a voi addirvi -tutto attaccato”, il suo testo rievoca il famoso “Totò, Peppino e la malafemmina”. Si potrebbe trasformare lo scritto in sketch e metterlo in scena, durante l’estate civitanovese, magari potrebbe dare un pò di vivacità all’amorfo Futura Festival. Bisognerebbe proporlo all’assessore Silenzi, che ieri con largo “anticipo” ha programmato la stagione turistica. Oppure ampliare il testo, da quello che ho letto stamattina nei vari servizi e commenti pubblicati da CM sull’affaire Costamagna-San Giuliano di materiale ce n’è, e trasformarlo in commedia. Parentesi: mentre il nostro paese vive una epocale crisi economica, in periferia ci si becca per rivendicare il ruolo di capoluogo di provincia, sotto abolizione. Tornando al testo di una possibile commedia dialettale, si potrebbe inserirlo nel cartellone della rassegna “Teatro ‘mpertinente” che a Civitanova è programmata sia in estate che in inverno. Ormai la rassegna ha soppiantato la stagione di prosa del teatro Rossini, perchè in ambito teatrale l’assessore Silenzi vola alto. Sono certo che alla rappresentazione parteciperanno tanti civitanovesi e maceratesi e si divertiranno moltissimo. Tanto ai politici nostrani non importa cosa si dice di loro, ma che si parli di loro. Una volta a Civitanova un candidato sindaco affisse sulla vetrina del suo ufficio elettorale un sonetto del compianto Franco Concetti, che lo faceva a fettine. Ma al nostro candidato non importava di essere deriso dai lettori-elettori di quel sonetto, ma che lo stesso gli avesse dato un attimo di notorietà. Mi raccomando, Massi Max, non lasci cadere la cosa, segua il mio modesto suggerimento.
Grande Trilussa. Grande poeta, sempre attuale, e profondo conoscitore dell’animo umano, nelle sue burle tante verità.
Leggete questa sua:
L’ ELEZZIONE DER PRESIDENTE
Un giorno tutti quanti l’animaliSottomessi ar lavoroDecisero d’elegge ‘un PresidenteChe je guardasse l’interessi loro.C’era la Società de li Majali, La Società der Toro,Er Circolo der Basto e de la Soma,La Lega indipendente fra li Somari residenti a Roma; C’era la Fratellanza de li Gatti Soriani, de li Cani,De li Cavalli senza vetturini,La Lega fra le Vacche, Bovi e affini…Tutti pijorno parte a l’adunanza.Un Somarello, che pe’ l’ambizzioneDe fasse elegge’ s’era messo addossoLa pelle d’un leone, Disse:- Bestie elettore, io so’ commosso:La civirtà, la libertà, er progresso…Ecco er vero programma che cio’ io,Ch’à l’istesso der popolo!Per cui voterete compatti er nome mio…Defatti venne eletto proprio lui.Er Somaro contento, fece un rajo,E allora solo er popolo bestione s’accorse de lo sbajo.D’ave’ pijato un ciuccio p’un leone!Miffarolo!… Imbrojone!… Buvattaro!…- Ho pijato possesso,Disse allora er Somaro- E nu’ la pianto nemmanco si morite d’accidente;Peggio pe’ voi che me ciavete messo!Silenzio! e rispettate er Presidente!
Ma che rilancio ci sono mille centri commerciali e soldi 0, chi ci va? All’inizio forse e poi se lo compreranno i cinesi come il Civitacenter. Si deve puntare sul turismo, sui locali notturni, suo turismo culturale, i centri commerciali, certo sono importanti ma nelle Marche siamo poco più di un milione di abitanti, piu’ di tanta gente non si può portare. Qui io sento puzza di………Costamagna & Co, penso che fra qualche anno dovranno rendere conto, ma chi investirebbe milioni di euro a Civitanova, perché ? Quando il ritorno economico? Fosse un’economia in crescita….
Per moltissimi decenni le strade di Civitanova e Macerata erano ben delineate.
Da una parte una città/zona costiera a vocazione principalmente manufatturiera (così come buona parte dell’interno, verso l’ascolano), dall’altra una città dei servizi e dell’Università (30-40 anni fa a Macerata c’erano certi professori con zebedei grossi come un elefante) .
Poi la globalizzazione ha cambiato molto, e le 2 città si sono dovute reinventare.
Parlare oggi di turismo e cultura, per Macerata/Civitanova, son parole grosse…
Non vorrei che gli amministratori, a forza di spararle semprepiù grandi, non finiscano poi -primi loro stessi- a bersi le balle che stanno dicendo…
A commenti come: “Mille centri commerciali e soldi 0, chi ci va?”, rispondo che mi capita spesso di trovarmi in aree commerciali sempre piene di giovani al contrario del centro di Macerata.
Due cittadine di provincia dove una Pinacoteca non fa diventare polo culturale ne tantomeno un brutto centro commercia fa diventare polo commerciale l’altra città: ora si trova tutto ovunque. Aprite gli occhi sono tutte speculazioni dove a rimetterci sono solo i cittadini!!!! A me sembra che piuttosto che pistacoppi o pesciaroli siamo tutti ……pecoroni disposti a farci “fregare” da questa m…..a di casse politica.
Io non voto perché è stupido dare un voto a una cosa del genere sebbene trovo interessante l’articolo proposto. Civitanova ha delle cose che Macerata non ha e viceversa. Chiaro che la comodità dello svincolo dell’autostrada e della superstrada che la collega con l’interno, la ferrovia che anche questa la collega comodamente nell’interno, danno una marcia in più in termini di commercio, produttività, attrattiva per eventi di grande richiamo a Civitanova. Ciò non vieta il concetto legato alla cultura per Civitanova dove del resto Popsophia, la danza sono già due, anzi erano visto che uno è saltato, due eventi culturali di richiamo che la città aveva dimostrato di sapere mantenere e gestire.
Se le due città e tutto il territorio non capiscono che c’è da cooperare per diversificare la proposta e ottimizzare spazi e spese, a rimetterci saranno solo i cittadini. Quindi non esiste un modello più vincente, ma cooperazione/ottimizzazione.