Continua a far discutere il dibattito interno alla maggioranza sulla Civita Park e nuova fiera. Dopo le parole del consigliere de La Nuova Città Piero Gismondi (leggi l’articolo) che chiede che venga messo per iscritto a chiare lettere la consegna della fiera contestualmente al centro commerciale, questa volta ad intervenire è il coordinamento cittadino di Sel che ricostruisce il lungo iter e presunti mal di pancia del presidente del consiglio Ivo Costamagna: “ma queste doglianze partono da lontano – scrive Sel in una nota – da quando la Provincia approvò la variante madre della zona commerciale. Se a questo si aggiunge la mancata istituzione della Commissione di Indagine sempre richiesta da Costamagna nonché alcuni contenuti tecnici con i quali si chiuderà la vicenda Civita Park e nuova Fiera si ha il quadro vero di questi mal di pancia che non riguardano solo il PSI ma anche la Lista Nuova Città”. Criticità e perplessità vengono sottolineate anche sulla nuova convenzione e sulla gestione: “Lo ripetiamo chiaramente non ci piace come il Sindaco Corvatta ha condotto la trattativa con la Lube e i suoi emissari. Questa questione meritava più coinvolgimento, collegialità e condivisione. il problema non è il PalaFiera, ma quanto sta accadendo ci fa pensare che il problema e in questo quadro non ci sono polizze di garanzia che tengano. Deve essere chiaro a tutti che stante la situazione non può esserci nella “nuova” Convenzione che si sta definendo lo spezzettamento, lo scorporo delle opere convenzionate delle strutture realizzate da quelle da realizzare. Per intendersi non è accettabile e sarebbe un grave errore politico che con lo scorporo si apra il Maxi Centro Commerciale e la nuova Fiera abbia un percorso anche temporale disgiunto. Il Sindaco e la Giunta ad oggi non hanno ritenuto utile sulla vicenda avere un rapporto più ravvicinato con la città e questo contraddice pesantemente la volontà di promuovere la partecipazione e la condivisione”.
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TRA 4-5 ANNI LA LUBE TORNA A MACERATA E NOI PAGHIAMO LE GLI SPESE.
I FARAONI FACEVANO LE PIRAMIDI, CORVATTA IL PALAS, COSI’ POTREMO RICORDARLO NEI SECOLI
Inutile remare contro, la Lube a Macerata porterà – calcolando solo i raccattapalle – come minimo un milione di posti di lavoro.
Pardon, sopra volevo scrivere “a Civitanova” (ma il discorso del milione di posti di lavoro vale anche per Macerata, quando la Lube ci ritornerà)