di Lucilio Santoni*
Possono la bellezza e la cultura salvare il mondo, o almeno migliorarlo? In una città bella si vive meglio? Ci sono meno drogati, meno delinquenti, meno disperati? Una bella terra ispira nobili sentimenti? La risposta a queste domande è certo difficile da dare, “la soffia il vento” direbbe Bob Dylan. Da un lato, l’esperienza suggerirebbe una risposta negativa a tutte queste domande. Belle città, splendidi territori registrano un terribile male di vivere. Un’evidenza sotto gli occhi di tutti. Mentre, al contrario, in alcune brutte città o anonime periferie nascono eccellenze artistiche e esempi di umana solidarietà. In base a tale evidenza, sembrerebbe di poter dire che la bellezza è per pochi, purtroppo. I quali possono nascere e risiedere in un giardino dorato o in un pantano fangoso. E quella bellezza non incide minimamente sulle masse, che vi passano accanto a testa bassa, senza neppure esserne sfiorate. Qualche tempo fa il grande violinista Joshua Bell suonò uno Stradivari nella metropolitana di Washington e solo qualche bambino si fermò ad ascoltarlo, nessuno si interessava a quella meraviglia di note! Due giorni prima, a Boston, aveva tenuto un concerto gremitissimo a 100 dollari il biglietto. Eppure il compito di tutti noi, il compito della cultura, il compito di un festival è provarci. Avere quell’anelito. Coltivare la speranza che la bellezza possa compiere il miracolo, non quello religioso, ma quello laico e terreno di aprire nuove strade, allargare prospettive, formulare domande inedite, generare inquietudine alta e perciò creatrice. Compito dell’uomo è cercare, pur nella disperazione, un senso; e cercarlo non nel narcisismo, non nella routine e negli oggetti futili di ogni giorno, bensì nella bellezza e nella cultura, dove quel senso massimamente è presente. Futura Festival va proprio in tale direzione. È un alito di bellezza donato alla città. Con la speranza che qualcuno lo raccolga e ne faccia respiro per la propria vita.
*Lucilio Santoni , vicedirettore artistico Futura Festival
***
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Donato? Per adesso ancora non si sa quanto ci ê costato ne quanto costa il vicedirettore artistico!!!!!
per adesso sappiamo che gli aumenti imu, acqua , tarsu non sono bastati e quindi si aumenta il costo del pasto e degli asili nido..Timeo Danaos et dona ferentes
Chiamar “opera” di arte di strada codesto obbrobrio è un vero insulto alla città et alla sua popolazione. Ho un mancamento agli arti inferiori ed un sussulto al cor…….ohibò……..
.: Chiaro parla chiaro :.