Aumentano le spiagge marchigiane da ‘Bandiera Blu’. Con le città di Fermo (Lido, Marina Palmense) e Pedaso salgono a 18 i Comuni premiati della Regione che, con questi numeri, nonostante la crisi, si prepara ad aprire alla grande una nuova stagione balneare. Riconfermati, tra le 16 Bandiere blu assegnate lo scorso anno, anche i riconoscimenti ricevuti dalle tre località della provincia di Macerata: Civitanova, Porto Potenza Picena (leggi l’articolo) e Porto Recanati (leggi l’articolo).
Le Marche salgono sul secondo gradino del podio, tra la Liguria che si aggiudica ancora una volta il primo posto e la Toscana al terzo, e conquistano il 13% dei 135 Comuni italiani. E’ quanto emerge dai riconoscimenti assegnati dalla Fondazione per l’educazione ambientale (Fee) nel corso della 27esima cerimonia di premiazione. Ben 248 spiagge inserite nella lista, 135 Comuni e 62 approdi turistici, rispettivamente due, quattro e uno in più rispetto all’anno scorso.
Nelle Marche oltre a Porto Potenza Picena, Porto Recanati e Civitanova, si riconfermano anche le spiagge del pesarese Gabicce mare, Pesaro, Fano e Mondolfo oltre alle località di Senigallia di Numana, Portonovo (Ancona) e Sirolo, al Comune di Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Grottammare, Cupra marittima e San Benedetto del Tronto.
«Lo straordinario bottino di 18 Bandiere blu, che ci pone al secondo posto solo dopo la Liguria e prima di tante blasonate regioni italiane, conferma che la strategia turistica e ambientale della Regione ha centrato nel segno – ha commentato Gian Mario Spacca – Sono numerosi i segnali positivi che ci vengono dalla Fee (la Fondazione per l’educazione ambientale Italia). Il primo riguarda i nuovi ingressi: su appena 9 nuove Bandiere blu a livello nazionale, ben due sono made in Marche, il numero più alto, insieme alla Liguria, per le new entry. Il secondo è relativo alle cancellazioni: nessuna riguarda la nostra regione».
Il riconoscimento premia le località le cui acque di balneazioni risultano eccellenti, secondo i risultati del monitoraggio dell’Arpa (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente), nell’ambito del Programma Nazionale condotto dal Ministero della salute, in collaborazione con il Ministero all’Ambiente. Fondamentali alcuni indicatori presi in considerazione per poter assegnare le Bandiere Blu: solo acque ‘eccellenti’ (secondo regole più restrittive di quelle previste dalla normativa nazionale); regolari campionamenti delle acque effettuati nel corso della stagione estiva. Solo dopo queste due condizioni preliminari si può accedere alle successive valutazioni: efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria allacciata almeno all’80% su tutto il territorio comunale; raccolta differenziata, corretta gestione dei rifiuti pericolosi; vaste aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano curato, aree verdi; spiagge dotate di tutti i servizi e di personale addetto al salvamento, accessibilità per tutti (abbattimento delle barriere architettoniche); ampio spazio dedicato ai corsi d’educazione ambientale, rivolti in particolare alle scuole e ai giovani, ai turisti e residenti; diffusione dell’informazione su Bandiera Blu, pubblicazione dei dati sulle acque di balneazione; strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, segnaletica aggiornata; certificazione ambientale e/o delle procedure delle attività istituzionali e delle strutture turistiche presenti sul territorio comunale; presenza d’attività di pesca ben inserita nel contesto della località marina.
«Anche per il 2013 vediamo con soddisfazione un incremento di Bandiere Blu, ben 135 Comuni, che dimostra l’impegno continuo delle località rivierasche in un percorso per la piena sostenibilità, ha detto Claudio Mazza, presidente della Fee Italia in occasione della presentazione – il turismo sostenibile è oggi una scelta obbligata per chiunque abbia la responsabilità di amministrare il territorio e lavori per il suo sviluppo».
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questa è la mia regione di adozione…..
Evviva!
Questo vuol dire che quest’estate troveremo il mare e la spiaggia più puliti del solito?
mmmmhhhhh… andiamo alla fonte…
http://www.bandierablu.org/common/aboutus.asp
“La valutazione delle auto-candidature, inviate ogni anno compilando uno specifico questionario e allegando idonea documentazione a supporto, avviene attraverso i lavori di una Commissione di Giuria, all’interno della quale sono presenti rappresentanti di enti istituzionali quali Presidenza del Consiglio-Dipartimento del Turismo, Ministero delle Attività Agricole e Forestali, Comando Generale delle Capitanerie di Porto, ENEA, ISPRA, Coordinamento Assessorati al Turismo delle Regioni, DECOS -Università della Tuscia, nonché da organismi privati, quali la Federazione Nazionale Nuoto – Sezione Salvamento, i Sindacati Balneari SIB-Confcommercio e FIBA-Confesercenti”
Quindi:
– il comune si candida
– il comune compila una serie di carte
– un gruppo di soggetti valuta le carte
– si assegnano i riconoscimenti
Ne deduco che nessuno controlla, nessuno effettua sopralluoghi, nessuno sa come stanno realmente le cose, al di là di ciò che dichiara il comune (che ovviamente dice sempre e solo la verità).
Se questo non bastasse, lascia perplessi il fatto che nel gruppo dei valutatori ci sono gli assessorati al turismo (in conflitto di interessi), le capitanerie di porto (in conflitto di interessi), commercianti ed esercenti (in grave conflitto di interessi), i sindacati balneari (in gravissimo conflitto di interessi).
E i consumatori? Qualcuno chiede l’opinione di chi poi si ritrova il catrame appiccicato ai piedi?
“Fondamentali alcuni indicatori presi in considerazione per poter assegnare le Bandiere Blu: […] corretta gestione dei rifiuti pericolosi; vaste aree pedonali […], aree verdi; […] strutture alberghiere.”
Se stiamo parlando di Civitanova Marche, ci deve essere un errore da qualche parte.
Per quanto riguarda Civitanova Marche ripeto lo stesso commento già postato quì li 04/05/2013:
Basti pensare che per prendere la bandiera blu si paga…….e ti ho già detto tutto. Comunque per chi volesse approfondire basta fermarsi a leggere i cartelloni sul lungomare e si vedrà che per monitorare le acque allo scopo di assegnare la bandiera blu si cercano Escherichia Coli ed Enterococchi. Ora siccome l’acido cloridrico stermina entrambi secondo i criteri della bandiera blu una vasca di acido cloridrico sarebbe balneabile. Per riassumere il punto quale è? è che si cercano questi due batteri….. ma non tutti gli altri tipi di inquinamento….metalli pesanti, acidi, ipa, solventi ecc……quindi con la bandiera blu magari non c’è un inquinamento organico, ma potrebbe essercene uno di tipo inorganico…….. INFATTI C’E’! Il lungomare sud di Civitanova è contemporanemente bandiera blu e SIR(sito di interesse regionale per linquinamento). Fino allo scorso anno era SIN (sito di interese nazionale per l’inquinamento), poi la spending review di Monti-PDL-PDmenoL ha declassato alcuni siti ( secondo me per dirottare tutti i fondi alle raffinerie ed all’Ilva……… ) senza che fossero minimamente stati bonificati. Tra questi il Bacino del Basso Chienti. Da noi infati gli inquinanti sono 1,1,1 Tricloroetano, Percloroetilene(oTetracloroetilene), ed IPA, che chiaramente per quanto detto prima alle analisi molto spartane eseguite ai fini dell’assegnazione della Bandiera Blu non risultano……. quindi ai risultati di queste misere analisi l’acqua è pulita……..
Pensavo di essere il solito e il solo a venire a scrivere due righe contro la sagra delle bandiere blu, ma vedo che sono in buona compagnia. Anzi, chi mi ha preceduto mi ha rubato i cavalli di battaglia (valutazioni tutt’altro che indipendenti, bandiera blu che non significa mare pulito, comuni che pagano la “tangente” per il vessillo).
Voglio solo aggiungere una considerazione: siamo ormai vicini (mancano 2/3 anni?) al momento in cui tutte le località marittime avranno la bandiera blu. A quel punto che ritorno promozionale daranno?
Quello che non capisco è perchè non si dia lo stesso risalto alle vele conferite da legambiente. Forse perchè i risultati che pubblicano sono molto meno rassicuranti?
la sinistra ha sempre contestato la spesa per la bandiera blu ed eccoli li, coerenti come sempre. E non mi pare che i comuni siano stati annessi al capoluogo, per cui l’ostentazione di “Macerata fa il pieno” , come titolo dell’ articolo è semplicemente, (tipicamente) ridicolo.
Dicono che l’anno prossimo la bandiera blu la prende pure Falconara, è vero che c’è una piccolissima raffineria ma alla fine porto, aereoporto, ferrovia e autostrada sono ben collegati e anche per la movida non c’è male!