Dal consigliere comunale Alessandro Savi riceviamo una lettera aperta rivolta alla presidentessa della Maceratese Maria Francesca Tardella che proprio ieri ha annunciato la volontà di lasciare non riuscendo più ad andare avanti da sola (leggi l’articolo):
“Cara Mariella, la tua decisione di lasciare la Maceratese è comprensibile. E, per certi versi, è una decisione che non mi sorprende. Da tempo, infatti, ti vedo meno motivata, delusa, chiusa in te stessa: da tempo, tra noi tifosi, girava questa “voce di corridoio” che puntualmente è arrivata lasciando in ognuno di noi sgomento, incertezza e la fondata paura di vedere questo nostro sogno infranto per sempre. Uso termini forti, cara Mariella. Lo faccio pesando bene le parole e nella piena consapevolezza di risultare sgradevole a più d’uno dei nostri lettori. Come si può parlare di sgomento, incertezza, paura e di sogni infranti riferendosi al semplice e banale gioco del calcio? In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, infatti, la paura è quella che si prova di fronte ad una crisi economica di proporzioni enormi che attanaglia tutti e che spinge al suicidio uomini e donne disperati e stremati; l’incertezza è il sentimento che si prova davanti ad un futuro che appare più cupo che mai; lo sgomento è l’unica reazione possibile nel guardare ogni giorno una politica che sembra prendersi gioco del nostro destino; i sogni infranti sono quelli di molti di noi che si sono affacciati nel mondo del lavoro e sono stati presi a ceffoni dalla precarietà e dalla disoccupazione. Come si può osare di provare sentimenti del genere parlando di calcio quando ci sono cose maledettamente più serie e più importanti di un prato verde, di un pallone e di ventidue giocatori che se lo contendono?
E’ vero. E proprio io che mi occupo di politica e che ho un incarico istituzionale dovrei dare l’esempio e relativizzare il tutto, dedicando il mio tempo ad altre e ben più importanti attività. Tuttavia, cara Mariella, molte di queste persone che provano paura di fronte alla crisi economica, che vivono con incertezza il proprio presente e temono il proprio futuro, che provano sgomento dinanzi alla politica e si leccano le ferite causate da un mondo del lavoro che li ha respinti, la domenica vengono allo stadio, sottoscrivono abbonamenti facendo sacrifici su sacrifici, seguono la loro squadra del cuore anche in trasferta sfidando ambienti ostili, a volte pericolosi, cantano a squarciagola dando voce ad un qualcosa che non si può razionalizzare.
Questo “qualcosa” si chiama amore. E di fronte ad esso non c’è crisi economica che tenga perché, magari, si può sopportare l’ennesimo sacrificio in più ma i quattro soldi per il biglietto e per il pullman si debbono trovare ad ogni costo. E’amore nei confronti di una squadra ma anche amore nei confronti di una città. La città in cui siamo nati, la città che adoriamo, la città che non cambieremmo neppure di fronte a tutto l’oro e a tutte le prospettive che il mondo può offrirci. E’ la Macerata che ti spalanca il cuore, che ti inorgoglisce il solo nominarla, che ti fa vibrare d’amore e ti scalda anche in quelle domeniche invernali, con la pioggia o con la neve, dentro una macchina che arranca per chilometri verso uno stadio di un paese sperduto e sconosciuto che – ne sei certo – sarà certamente illuminato dai gloriosi colori biancorossi. Sai perché i maceratesi ti amano, cara Mariella? Perché hai donato loro uno squarcio di luce in una triste fase della loro vita. Perché dopo tanti anni (che sembrano secoli) di triste anonimato o – peggio ancora – di insopportabili dileggiamenti hai saputo infondere speranza, coraggio, orgoglio, appartenenza. Seguo la Maceratese da più di trent’anni e mai ho visto un popolo di sportivi così follemente innamorato del suo presidente. I cori “Mariella Alè”, gli striscioni “Civitas Mariellae”, le tante manifestazioni di affetto non sono mai state riservate a nessuno, neppure a coloro che in passato ci hanno portato ad un passo dalla serie C1. Io sono convinto che questa gratitudine la senti addosso, ti è entrata nel cuore.
Così come sono convinto che questo orgoglio e questa appartenenza oramai fanno parte della tua vita e che, scrollandoteli di dosso, anche tu ti sentirai enormemente più povera. Hai ragione quando dici che c’è disinteresse da parte delle forze imprenditoriali del territorio. Hai ragione quando dici che ti senti sola. Ma sono intimamente convinto che, insieme, possiamo trovare una soluzione. Sono convinto che anche quella politica locale verso la quale provi un sentimento di delusione saprà stringersi intorno a te, saprà stringersi intorno ad un bene comune che si chiama Società Sportiva Maceratese che, in novant’anni di storia, ha vissuto momenti drammatici (calcando financo i campetti rionali della terza categoria) ma mai si è piegata di fronte a nessun compromesso continuando a portare in giro per la provincia, la regione o l’intero Paese quei colori biancorossi di fronte ai quali ci sentiamo tutti una cosa sola, un unico corpo, un unico cuore pulsante. Ripensaci, cara Mariella. Proviamo insieme a fare tutto il possibile per continuare a crescere. Fai un passo indietro, apriti alle risorse della città e del territorio. Apriti anche di fronte a questa brutta politica che, ti assicuro, saprà stupirti così come ti hanno stupito quei tifosi che ogni domenica, con il cuore gonfio d’amore, cantano il tuo nome con tutto l’orgoglio di cui sono capaci. Siamo a tua disposizione, per continuare a vincere insieme. Con tanto affetto e gratitudine”.
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CONDIVIDO IL PENSIERO DI ALESSANDRO SAVI .MI AUGURO CHE ALTRI ESPONENTI PIU’ O MENO IMPORTANTI FACCIANO SENTIRE IL LORO SOSTEGNO E AIUTO CONCRETO ALLA PRESIDENTE TARDELLA.
bellissima lettera,racchiude il pensiero di tutti gli sportivi che amano la maceratese,forza mariella non molliamo adesso!!
straquoto parola per parola,bravo Ale.
C’è stato un episodio simbolo della gestione Tardella: lo scontro diretto Maceratese-Tolentino della passata stagione, preceduto da una esibizione di giovani calciatori che, prima ancora di essere calciatori, erano bambini che scoprivano il GIOCO CALCIO e lo facevano al cospetto di duemila persona che li applaudivano.
Questo sport ha una funzione sociale ben più rilevante degli interessi economici e per questo e’ sempre vincente.
Davvero una bella lettera, complimenti Alessandro.
Bellissima questa lettera Alessandro
Bellissime parole e grande gesto d’amore e gratitudine nei confronti della Presidente…
E’ vero che la amiamo tutti (non solo per i risultati ottenuti) e che tutti amiamo la Rata…è giunta perciò l’ora di dimostrare tutti insieme cosa siamo disposti a fare per quella meravigliosa maglia a strisce verticali bianco-rosse capace di farci battere così forte il cuore…AVANTI PISTACOPPI!
Caro Alessandro, le tue parole sono quelle di un accorato tifoso cui non sfuggono i valori della politica.
cioè servizio ed utilità per i cittadini.
Certo che come tu dici ,in un momento così difficile nel quale non è semplice trovare motivi per credere nella vita, il pallone rappresenta poca cosa.Poi invece se si va a guardare, il calcio dona il senso di appartenenza a tanti ragazzi ,uomini e donne che la domenica sono parte di un grande spettacolo.Ne sono parte ed attori principali ripagandoli a volte in un grande entusiasmo collettivo delle tante difficoltà che durante tutta la settimana debbono superare.Oltre ogni colore politico ma tutti sotto la stessa bandiera, quella bellissima ed amata bianco rossa.
Quindi il calcio nel mondo di adesso ha una forte valenza sociale che può aggregare l’intera famiglia con
una scuola che impegna quasi tutto l’anno i figli ma con costi molto inferiori alla maggior parte degli altri sport.
nel rispondere al tuo commovente appello colgo l’occasione per ringraziare tutti quelli che con fiducia ed amore mi considerano UNA DI LORO ?Questo mi ripaga dei sacrifici fatti e di quello che comunque continuerò a fare per la rata.
Solo alcune precisazioni per l’amico Alferio al quale con simpatia e rispetto vorrei rispondere a quanto da lui dichiarato. Sia l’ Helvia Recina che Collevario sono e rimangono proprietà del Comune quindi è ovvio che la manutenzione straordinaria sia di sua competenza .Purtroppo negli spogliatoi continua a piovere come se nulla fosse stato fatto e la gradinata ad essere chiusa se non con accessi controllati e permessi di volta in volta rinnovati dato che la commissione competente non si riunisce da più di un anno.
Per ciò che riguarda Collevario, il passaggio da un campo di terra a due in sintetico illuminati non e’ stato di nessun aggravio per l’ amministrazione in quanto la rata del mutuo ammonta alla stessa cifra che veniva già annualmente versata per le utenze delle quali ora si fa carico la SS. Maceratese.Quindi il Comune paga un mutuo per una sua proprietà e non per delle bollette!!!
( ovviamente UNA DI LORO !!!!!!! scusami )
Altro fiore all’occhiello e’ l’impianto di fotovoltaico….noi siamo solo stati più veloci di tutti gli altri nel pensarlo e realizzarlo e se delle critiche (o invidia ) non ci avessero scoraggiato lo avremmo fatto non solo a Collevario ma
anche all’H Recina favorendo la produzione di energia elettrica gratuita sufficiente per mezza Città .
non chiediamo molto a questa Amministrazione perché sappiamo che momento stiamo vivendo, ma solamente ricordare che anche noi facciamo uno spettacolo che porta la domenica una media di 1500. Maceratesi allo stadio ,non sarà cultura in senso tradizionale ,ma merita comunque l’attenzione delle istituzioni perché è vero che tutti gli spoanno hanno pari dignità ma il calcio e’ sicuramente quello più seguito. Spesse volte le parole spese da un Sindaco o da un Assessore hanno un ‘incisivita ‘ ed un peso ben maggiore di quelle di un presidente .
io vorrei continuare a combattere e se i Maceratesi ne avranno voglia insieme pofarlo fare molto ! Ho bisogno di aiuto e non mi vergogno di dire che sola non potrò continuare .
grazie Alessandro per il tuo apprezzamento e grande impegno, con affetto Mariella.
Mi auguro ke non sia un fiume di parole …….!!!!!!!!!!!!!!
Vogliamo i fatti concreti , le prole volano al vento.
La politica può risolvere i problemi della maceratese… ma non può risolvere i problemi dei maceratesi!!!!!!!