Delitto Gandolfi, sopralluogo nella villetta
Anna Maria morta due ore dopo l’incidente

PORTO RECANATI - E' giallo sull'ora del decesso. Il medico legale ha voluto approfondire diversi elementi. Gli inquirenti dubitano che il ecesso sia stato immediato

- caricamento letture
L'abitazione di via Montarice dove è stata trovata morta Anna Maria Gandolfi

L’abitazione di via Montarice dove è stata trovata morta Anna Maria Gandolfi

di Laura Boccanera

C’è ancora un nodo da sciogliere sul giallo del delitto Gandolfi. E riguarda l’ora della morte. Ad una settimana di distanza dall’omicidio della 57enne osimana trovata morta nella sua abitazione di via Montarice il medico legale Loredana Buscemi è tornata nella palazzina quadrifamiliare nel quartiere Grotte. Dall’autopsia infatti era emerso che a provocare la morte della donna fu un colpo netto compatibile con una ferita accidentale. Il medico ha voluto appurare se la ferita al cranio nella parte anteriore sinistra fosse compatibile con lo spigolo del tavolino.
Per la morte è imputato il marito Amedeo Belli, 60 anni, attualmente detenuto in carcere a Montacuto con l’accusa di omicidio preterintenzionale. L’uomo si era costituito ai carabinieri della stazione di Loreto, aveva raccontato di una lite con l’ormai ex moglie che doveva lasciare la casa per effetto di una notifica di sfratto, di una spinta e della caduta di lei, letale. L’uomo poi credendola morta l’aveva ripulita del sangue e sistemata sul letto con un asciugamano che copriva la ferita e poi sarebbe uscito e tornato a casa ha avvisato i parenti e da lì si è recato dai carabinieri.

Gli investigatori nella villetta dopo l'omicidio

Gli investigatori nella villetta dopo l’omicidio

Le indagini dunque proseguono per verificare le tempistiche e ora l’attenzione degli inquirenti si fissa sull’ora del decesso: secondo alcune ricostruzioni Annamaria potrebbe essere morta entro le due ore successive all’incidente, prima che il Belli tornasse a casa con i carabinieri. L’ipotesi inquietante dunque è che la donna potesse essere ancora viva quando l’uomo è uscito dalla villetta per andare a costituirsi, credendo di averla uccisa. Ad avvalorare la tesi è il sospetto che emerge dai primi accertamenti della Buscemi secondo cui non è stato il colpo alla testa ad ucciderla, ma il soffocamento provocato dal sangue ingerito e bloccato in gola. In questo caso all’omicidio preterintenzionale, si aggiungerebbe l’ipotesi di omissione di soccorso. E dunque ora le indagini continuano: al momento della prima autopsia infatti alcuni organi erano stati prelevati per uno studio più approfondito che potesse far emergere inequivocabilmente la dinamica della morte. 

L’ultimo saluto ad Anna Maria Gandolfi “No alla disperazione, restano le domande”


funerale_gandolfi (1)

IL DELITTO DI PORTO RECANATI – Cerimonia sobria e un addio delicato stretto nell’abbraccio di familiari e parenti a Loreto. Don Vincenzo: “La vita va avanti”. Il Gip non convalida il fermo del marito Amedeo Belli che resta comunque in carcere

Delitto Gandolfi, l’esito dell’autopsia: Anna Maria uccisa da un solo colpo al cranio


omicidio_porto_recanati_00

LA TRAGEDIA DI PORTO RECANATI – Il medico legale Loredana Buscemi effettuerà un sopralluogo nell’appartamento per determinare con certezza il luogo della caduta

Delitto Gandolfi, l’ex marito: “Non potevo più pagarle l’affitto, l’ho spinta in un momento di rabbia”


Amedeo Belli all'uscita dalla caserma dei carabinieri di Porto Recanati

“Un momento di rabbia e una spinta, ma dietro quel gesto c’è un dramma familiare lungo vent’anni. Gravi problemi legati alla condizione psichica della vittima, da ultimo appesantiti dalle difficoltà economiche della famiglia”. L’avv. Paolo Giustozzi difende con la collega Valeria Attili Amedeo Belli, il piccolo imprenditore sessantenne che ieri, al culmine di un […]

Delitto Gandolfi: fermato l’ex marito della vittima


arresto_amedeo_belli_00

LA TRAGEDIA DI PORTO RECANATI – L’interrogatorio si è concluso in nottata. Amedeo Belli, 60 anni, è accusato di omicidio preterintenzionale. Trovata una pistola non denunciata

Il delitto Gandolfi, Porto Recanati sotto choc


gandolfi 2

La morte di Anna Maria, dramma familiare Il fratello: “Una vita di sofferenza”


omicidio_porto_recanati_0

IL GIALLO DI MONTARICE – Il racconto di Mauro Gandolfi: “Mia sorella era malata da 30 anni”. L’avvocato Biondi: “Proprio questa mattina l’ufficiale giudiziario si doveva recare in casa per notificare un mandato di sfratto”. Il marito Amedeo Belli sotto torchio nella caserma dei carabinieri di Porto Recanati

Donna trovata morta a Porto Recanati dopo una violenta lite con il marito


omicidio_portorecanati

La vittima è Anna Maria Gandolfi, 57 anni. Il marito Amedeo Belli si è costituito nella stazione dei carabinieri di Loreto: “E’ caduta durante un diverbio”. Disposta l’autopsia (Ultimo aggiornamento ore 22.45)



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page
Podcast
Vedi tutti gli eventi


Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Matteo Zallocco Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X