Delitto Gandolfi, l’ex marito:
“Non potevo più pagarle l’affitto,
l’ho spinta in un momento di rabbia”

Amedeo Belli aveva dovuto chiudere la piccola azienda di stampi per la crisi e non riusciva più ad aiutare la moglie,che aveva lo sfratto. I due vivevano separati da diverso tempo. In corso l'esame autoptico

- caricamento letture

 

omicidio_porto_recanati_00“Un momento di rabbia e una spinta, ma dietro quel gesto c’è un dramma familiare lungo vent’anni. Gravi problemi legati alla condizione psichica della vittima, da ultimo appesantiti dalle difficoltà economiche della famiglia”. L’avv. Paolo Giustozzi difende con la collega Valeria Attili Amedeo Belli, il piccolo imprenditore sessantenne che ieri, al culmine di un litigio, ha ucciso la moglie Anna Maria Gandolfi, 57 anni, stando a una prima ricostruzione spingendola contro lo spigolo di un tavolino, per poi ricomporre il cadavere e adagiarlo sul letto, andando a raccontare al figlio cosa aveva fatto. Ieri notte, dopo un interrogatorio di ore nella caserma dei carabinieri di Porto Recanati, Belli è stato sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Il pm Cristina Polenzani ha disposto l’autopsia sul cadavere della vittima, per chiarire la dinamica del delitto. Ma per l’uxoricida, osserva l’avv. Giustozzi, “il processo è solo parte di una tragedia immane: Belli è un uomo distrutto. Nonostante vivessero ormai separati non ha mai smesso di prendersi cura della moglie. La andava a trovare tutti i giorni per farle prendere le medicine, che altrimenti lei si rifiutava di assumere, e cercava di starle vicino, comunque”. Il fatto che avesse una nuova compagna “non c’entra nulla con quello che è accaduto”.

Ameo Belli all'uscita dalla caserma dei carabinieri di Porto Recanati

Amedeo Belli all’uscita dalla caserma dei carabinieri di Porto Recanati

A minare il matrimonio era stata la grave psicosi con esiti di schizofrenia diagnosticata ad Anna Maria 30 anni fa, come ha raccontato il fratello di lei Mauro Gandolfi. La donna viveva in un alloggio di edilizia agevolata nella frazione di Grotte, fra Porto Recanati e Loreto. Belli, che aveva dovuto chiudere la sua piccola azienda di stampaggio della plastica per colpa della crisi, da un anno non riusciva più a pagarle l’affitto, e proprio ieri pomeriggio sarebbe scattato lo sfratto esecutivo disposto dalle Opere Laiche Lauretane, proprietarie dell’appartamento. Nelle settimane scorse l’imprenditore aveva cercato di convincere la moglie ad accettare l’ospitalità di persone che l’avrebbero accolta per qualche giorno, ma pare che lei non volesse saperne. Forse la discussione di ieri mattina è nata per questo motivo, ed è poi degenerata in violenza. Uscito di lì Amedeo Belli si è recato dal figlio, che ha 32 anni; successivamente si è costituito nella caserma dei caserma dei carabinieri di Loreto. “Era in stato confusionale – ha spiegato il difensore – ma non ha tentato in alcun modo di nascondere cosa era successo”.

L'avvocato Paolo Giustozzi difende Amedeo Belli

L’avvocato Paolo Giustozzi difende Amedeo Belli

I carabinieri di Civitanova e Macerata, titolari dei primi accertamenti insieme ai colleghi di Loreto e Osimo, hanno raccolto vario materiale ora all’esame del pm. In casa di Belli è spuntata anche una vecchia pistola non denunciata, che tuttavia non ha alcuna attinenza con le indagini. I difensori si sono riservati di presentare eventuali istanze dopo l’esame autoptico iniziato alle ore 15.30 nell’obitorio dell’ospedale di Civitanova.

(redazione CM)

Gli altri articoli

Delitto Gandolfi: fermato l’ex marito della vittima


arresto_amedeo_belli_00

di Matteo Zallocco È stato sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio preterintenzionale Amedeo Belli, 60 anni, di Loreto, ex marito di Anna Maria Gandolfi, 57 anni, trovata morta questa mattina con il cranio fracassato nell’abitazione di famiglia a Grotte di Porto Recanati (leggi l’articolo). Il provvedimento, disposto dal pm del tribunale di […]

Il delitto Gandolfi, Porto Recanati sotto choc


gandolfi 2

La morte di Anna Maria, dramma familiare Il fratello: “Una vita di sofferenza”


omicidio_porto_recanati_0

IL GIALLO DI MONTARICE – Il racconto di Mauro Gandolfi: “Mia sorella era malata da 30 anni”. L’avvocato Biondi: “Proprio questa mattina l’ufficiale giudiziario si doveva recare in casa per notificare un mandato di sfratto”. Il marito Amedeo Belli sotto torchio nella caserma dei carabinieri di Porto Recanati

Donna trovata morta a Porto Recanati dopo una violenta lite con il marito


omicidio_portorecanati

La vittima è Anna Maria Gandolfi, 57 anni. Il marito Amedeo Belli si è costituito nella stazione dei carabinieri di Loreto: “E’ caduta durante un diverbio”. Disposta l’autopsia (Ultimo aggiornamento ore 22.45)



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page
Podcast
Vedi tutti gli eventi


Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Matteo Zallocco Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X