di Matteo Zallocco
È stato sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio preterintenzionale Amedeo Belli, 60 anni, di Loreto, ex marito di Anna Maria Gandolfi, 57 anni, trovata morta questa mattina con il cranio fracassato nell’abitazione di famiglia a Grotte di Porto Recanati (leggi l’articolo).
Il provvedimento, disposto dal pm del tribunale di Macerata Cristina Polenzani, è arrivato poco prima dell’una del mattino, dopo un lungo interrogatorio del presunto uxoricida (assistito dall’avvocato Paolo Giustozzi) nella caserma dei carabinieri di Porto Recanati.
Belli, geometra titolare di una piccola impresa, è tenuto a rispondere anche di detenzione illecita di arma da fuoco. In casa i carabinieri di Civitanova, Porto Recanati, Loreto e Osimo, che hanno condotto i primi accertamenti, gli hanno trovato una pistola non denunciata.
Ad eseguire il provvedimento in nottata i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Civitanova che hanno condotto le indagini insieme ai colleghi del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Macerata e della Stazione di Porto Recanati. Nel pomeriggio, è stato operato un accurato ed approfondito sopralluogo dagli addetti del reparto operativo maceratese, nella casa di via Montarice 94 abitata dalla vittima e sottoposta a sequestro.
L’uomo è stato fermato e condotto nella caserma dei carabinieri di Civitanova per le formalità di rito. Nelle prossime ore sarà rinchiuso nel carcere di Ancona Montacuto, in attesa dell’interrogatorio del Gip.
Due ore dopo la morte della moglie, si era presentato nella caserma dei carabinieri di Loreto dicendo che la donna, affetta da tempo da problemi psichiatrici, era caduta durante un violento litigio con lui, e aveva battuto la testa contro uno spigolo.
(foto Cronache Maceratesi)
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