di Laura Boccanera
“Hanno ammazzato tua sorella, l’hanno ammazzata”. L’anziana madre di Anna Maria Gandolfi, 57 anni, ritrovata questa mattina con il cranio fracassato (leggi l’articolo) nella sua abitazione in zona Grotte a Porto Recanati ha appreso dalla tv, nel modo più drammatico possibile che la figlia era morta. E il fratello della donna racconta quei minuti ancora sotto choc. E’ la storia di una lite familiare che si trasforma in tragedia: Anna Maria è stata ritrovata morta attorno alle 11 quando il marito ha avvertito 118 e Carabinieri. E’ stato infatti proprio Amedeo Belli, 60 anni a recarsi presso la caserma dei Carabinieri di Loreto per costituirsi: agli inquirenti l’uomo ha riferito di aver avuto un violento diverbio con la moglie e che nella colluttazione lei è caduta e ha battuto la testa. Ora solo l’autopsia prevista probabilmente per domani potrà stabilire se le ferite (numerose) alla testa sono compatibili con una caduta accidentale o se nella ricostruzione c’è dell’altro.
Anna Maria viveva in affitto con il marito in un’abitazione quadrifamiliare in via Montarice 93/A dal 2008, vicino al cimitero cittadino. L’uomo, che lavora nel settore plastica e ha una piccola impresa è spesso fuori per lavoro, tanto che i vicini credevano che i due fossero separati. A raccontare (GUARDA IL VIDEO) il menage familiare e alcuni risvolti di una vita difficile e complessa è il fratello della vittima, Mauro Gandolfi: “Anna Maria era malata da circa 30 anni, la diagnosi è di psicosi paranoica e schizofrenica, non era facile avere a che fare con lei, spesso si rifiutava anche di prendere le medicine, era seguita dalla Asl e stava male. Abbiamo saputo della sua morte dalla televisione – racconta il fratello che vive con la madre a Campocavallo di Osimo – mia madre che è anziana stava guardando il tg e sento che ad un certo punto scoppia a piangere e mi chiama, io ero in un’altra stanza e mi dice ‘hanno ammazzato tua sorella, l’hanno ammazzata’. Lui lo conoscevo da una vita”.
A far emergere un quadro di difficoltà economiche e finanziarie è Massimo Biondi, avvocato della Fondazione Opere Laiche Lauretane che gestisce gli affitti del complesso immobiliare di via Montarice in cui abitava la famiglia Belli con un canone agevolato. Proprio questa mattina l’ufficiale giudiziario si doveva recare in casa di Anna Maria per notificare un mandato di sfratto. “La pratica era partita da mesi – racconta l’avvocato Biondi – e si era cercato di procrastinare per quanto possibile, ma era più di un anno che i coniugi erano morosi”.
I carabinieri stanno continuando a fare accertamenti. Non è ancora chiaro infatti se la lite sia scoppiata questa mattina o ieri sera: alcuni vicini riferiscono di aver sentito della grida nella serata di ieri tanto da far pensare a una forte discussione fra i due. Sul posto l’ambulanza del 118 e e il magistrato di turno Cristina Polenzani che sta sentendo il marito nella caserma di Loreto proprio in queste ore. Nel pomeriggio l’anziana madre della donna ha avuto un leggero malore e nella sua abitazione di Campocavallo è giunta un’ambulanza. Anna Maria lascia anche un figlio, Mario di 32 anni.
Sul posto questa mattina anche il sindaco di Porto Recanati Rosalba Ubaldi: “Mi dispiace terribilmente per quanto accaduto e di cui ancora non conosciamo perfettamente i contorni. Sembra comunque a tutti gli effetti una terribile tragedia familiare. Quello che posso dire è che Anna Maria Gandolfi non era seguita dai nostri servizi sociali. Purtroppo ancora una volta devo registrare una violenza su una donna. Mi dispiace infinitamente per loro: è una miseria umana e come tale merita grande rispetto da parte di tutti, per cui credo che non si possano assolutamente dare giudizi”.
(GUARDA IL VIDEO CON L’INTERVISTA A MAURO GANDOLFI)
(foto Cronache Maceratesi, vietata la riproduzione)
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AGGIORNAMENTO – Nella notte è arrivato il fermo per Amedeo Belli (leggi l’articolo).
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AGGIORNAMENTO DELLE ORE 22,45 – Sta per finire l’interrogatorio di Amedeo Belli dinanzi al Pm Cristina Polenzani, negli uffici dei carabinieri di Porto Recanati. Non sono stati ancora adottati provvedimenti restrittivi che, se vi saranno, si svilupperanno nella notte.