di Giancarlo Liuti
Che gli articoli di Cm siano aperti ai liberi commenti dei lettori è un dato di fatto, come lo è che in parte tali commenti vengono espressi con un linguaggio di pessimo gusto, la qual cosa accade quando ci si scaglia con eccessiva animosità contro alcuni esponenti politici e, soprattutto, quando con una furia di stampo razzista s’invoca l’immediato linciaggio o la pena di morte per gli stranieri che hanno commesso gravi reati. Su questo tema sono già intervenuto altre volte, ma sempre schierandomi contro ogni ipotesi di censura e sottolineando il significato – evolutivo, in senso democratico – del portare alla luce quegli impulsi umorali che in passato rimanevano relegati nello scantinato del sordo mugugno popolare. Ebbene, non ho cambiato opinione. Mi sto anzi accorgendo che la qualità media dei commenti è via via migliorata – più riflessiva, più responsabile, non meno aspra ma certo meno viscerale – e ciò dimostra che invece di aprir bocca e dargli fiato in strada o nei bar lo scrivere (e il rileggersi, e il riflettere su quanto si è scritto) aiuta a formarsi una più matura coscienza civile.
Bene ha fatto perciò il direttore Matteo Zallocco a invitare i commentatori (i registrati sono già 4.528) a segnalarsi ciascuno col nome e cognome rinunciando alla mascheratura dello pseudonimo (anche su questo, però, ho notato una costante evoluzione) senza minacciare alcun intervento censorio ma auspicando una generale moderazione dei toni e sottolineando che ogni commentatore – pure se anonimo, ma la polizia postale può facilmente identificarlo – si assume la responsabilità eventualmente penale delle proprie affermazioni.
Per Cm, dunque, tutto procede in perfetta sintonia – scusate se è poco – con l’andamento del mondo intero, ossia con la nuova frontiera non solo dell’informazione ma degli stessi rapporti fra le singole persone a prescindere dai confini di luogo e di tempo. Facebook ha superato il miliardo di utenti, Twitter è già oltre il mezzo miliardo, i quotidiani on line non si contano più, quasi un terzo dell’umanità, ormai, affida alla rete i propri pensieri, i propri sentimenti e i propri giudizi facendo diventare “pubblico” il proprio “privato”. E’ un’autentica rivoluzione nelle forme e nei contenuti del comunicare, sia come individui sia come società. Una rivoluzione che per il solo fatto di essere tale non può non suscitare diffidenze, disapprovazioni e nostalgie del passato ma che ha tutta l’aria di essere inarrestabile. E, fra lo sbalordimento di molti, lo dimostra l’ingresso su Twitter perfino di Benedetto XVI, lui stesso esponendosi a commenti che potrebbero intaccare la sacralità della sua figura. E lo dimostra la presenza su Facebook e Twitter di quasi tutti i leader nazionali dei partiti. E lo dimostra lo straripante successo (fra il 15 e il 18 per cento nei sondaggi sugli orientamenti elettorali) del movimento di Beppe Grillo, che si affida esclusivamente alla rete.
Venendo ora a Macerata, fa sorridere l’arretratezza mentale di gran parte dei politici locali (le eccezioni sono mosche bianche: Bruno Mandrelli, Deborah Pantana, Anna Menghi, Guido Garufi, Ivano Tacconi e pochi altri) i quali continuano a tenersi lontano dal vociare magari rissoso dei “commentatori” ritenendo che ciò leda la loro “maestà” ( ignorano che la loro “maestà” è in crisi da un pezzo a prescindere da Cm?) e attribuendosi un prestigio da “commendatori” che non si degnano di abbassarsi al livello del cosiddetto volgo, al quale volgo, però chiedono il voto. Arretratezza mentale, ho detto, e lo ripeto. Perché una politica che non si misura con l’immediatezza dei sentimenti popolari e non si apre all’evoluzione dei tempi rinnega se stessa, tradisce la sua ragion d’essere e, insomma, non è politica.
Nei mesi scorsi, coll’accortezza di chi dà un colpo al cerchio e uno alla botte e parla a suocera affinché nuora intenda, l’onorevole Mario Cavallaro ha affrontato come segue la questione del “disagio” in cui su questo fronte sembrano dibattersi i politici maceratesi e in particolare quelli del Pd: “Non trascurerei l’influenza sempre più forte che i media locali hanno sulla politica, non sempre partendo da posizioni limpidamente comprensibili. Senza ovviamente esorcizzarli e anzi considerandoli, come sempre ho fatto, un’occasione preziosa per far circolare le idee e informare sulle opere fatte, non credo tuttavia di dire qualcosa di trasgressivo o di offensivo se faccio presente la necessità di usare con intelligenza i media piuttosto che esserne usati e in questi casi, oltre a una buona predisposizione, occorrono strumenti necessari e in particolare l’accordo sul fatto che il flusso ufficiale di comunicazioni dovrebbe raggiungere l’esterno da un’unica fonte concordata”.
Qui, come possiamo notare, c’è un po’ di tutto: in primo luogo l’evidente allusione a Cm e ai commenti dei lettori (se non Cm e le sue rivelazioni sulle vicende del fotovoltaico e del biogas, sulla difesa del verde e sui bollenti rapporti “urbanistici” fra il sindaco ufficiale Romano Carancini e il sindaco ufficioso Luigi Carelli, mi chiedo quali altri media locali hanno una “forte influenza sulla politica”), poi le “posizioni non limpide” e il vago accenno a coloro che userebbero i media per interessi personali (Giuseppe Bommarito e le sue inchieste ben documentate cui non seguono mai né una smentita né una rettifica né una precisazione?), infine il desiderio, relativo alla confusione regnante nel Pd, di una “unica fonte concordata” (ma l’unica fonte esiste già: il silenzio) e infine l’auspicio d’imprecisati “strumenti necessari” per un più trasparente e tempestivo rapporto della politica con gli organi d’informazione (efficienti uffici stampa?).
Qui verrebbe la voglia di citare la parabola evangelica della pagliuzza nell’occhio altrui e della trave nel proprio. Va comunque riconosciuto all’onorevole Cavallaro di aver preso atto, cautamente e obliquamente, di un fenomeno che i politici, loro per primi, dovrebbero sforzarsi di capire se non vogliono esser tagliati fuori dal corso dei tempi, evitando cioè di arroccarsi dentro le fragili e sciocche mura di “le notizie a Cm non le daremo mai” o “un conto è la critica e un altro conto è l’attacco personale” o “vedremo come reagire nelle sedi dovute”.
Conclusione: fermo restando che Cm proseguirà nella strada di un’informazione tecnologicamente avanzata e caratterizzata dalla più ampia indipendenza di giudizio sui fatti (Cm non ha un “editore di riferimento”, come della Dc amava dire Bruno Vespa quando era direttore del Tg1) e dalla piena disponibilità ad ospitare qualsiasi presa di posizione, comprese quelle che provengono da ogni angolo della società e non solo dai palazzi, non sembra che il guardingo appello dell’onorevole Cavallaro abbia avuto un gran successo nelle sedi della politica. E allora? Bisogna rassegnarsi ad aspettare che prima o poi la ragione si apra un varco nelle nebbie di certe ottusità oltretutto suicide.
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Ha perfettamente ragione. Tuttavia ritengo che anche la redazione potrebbe ulteriormente migliorare facendo maggior attenzione ai seguenti aspetti: più rispetto delle norme deontologiche, meno aperture oziose e un po’ meno sensazionalismo.
La battutaccia di Bruno Vespa era rivolta a Giorgio La Malfa.
Grazie anche per questo “elzeviro”.
La cosa comica di tutta la vicenda è che la stragrande maggioranza dei commentatori evidenzia in linea di massima simpatie di centrosinistra o di sinistra (basta andare a leggersi i risultati del recente sondaggio sugli orientamenti di voto dei lettori di Cronache Maceratesi).
Ancora più comico è il fatto che proprio i dirigenti del PD nostrano sono tra i più accaniti lettori di CM, non si perdono un articolo di carattere anche vagamente politico e seguono attentamente i commenti.
Detto questo, concordo in pieno con l’articolo di Giancarlo Liuti (che, tra l’altro, è notoriamente un iscritto del PD), ad eccezione di una considerazione. Secondo me, non è l’arretratezza culturale ad impedire ai dirigenti nostrani del PD di confrontarsi apertamente con quell’ampia fascia di opinione pubblica che legge CM (assolutamente incomparabile a livello quantitativo con quella che segue le vicende locali solo sui giornali cartacei) ed interviene con i commenti. Si tratta di un’altra cosa, che si chiama paura. Sì, perchè questi signori sono abituati a parlarsi da soli, a confrontarsi solo tra di loro, a farsi i complimenti da soli, ad intervenire sui media solo con i comunicati ufficiali inviati ai quotidiani di carta, laddove per il cittadino comune non c’è la possibilità di interloquire. Non sono abituati al confronto diretto con i cittadini e lo temono.
E quindi si sono inventati le barzellette dei commenti sguaiati, della mancanza di rispetto, del basso livello dei commentatori, tutte scuse per giustificare la loro masochistica ed autolesionistica assenza dal palcoscenico di quella che ormai è la più importante fonte di informazione locale: Cronache Maceratesi.
D’altra parte, c’è pure da capirli. Spesso e volentieri le posizioni e le condotte del PD, ormai a livello locale trasformato in una serie di comitati d’affari perennemente all’opera contro i reali interessi dei cittadini, sono proprio inaccettabili. Meglio quindi tacere e far finta di essere arretrati culturalmente che intervenire per difendere l’indifendibile e prendersi giustamente pernacchie ed insulti.
P.S.: l’intervento del mio amico e collega Mario Cavallaro mi era sfuggito; se veramente quel suo obliquo intervento, nel passaggio evidenziato da Liuti, si riferiva a me, mi piacerebbe sapere da lui quali sarebbero gli interessi personali che starei coltivando usando i media (cioè CM) a mio uso e consumo.
E dire che MC è stata la sede del primo, e a quel che mi risulta unico in Italia, Master universitario in Giornalismo partecipativo e che la comunicazione politica, anche quella digitale e social, ha prodotto in questi anni moltissimi buoni laureati…
Non sono del PD eppure apprezzo e condivido le serie ed equilibrate riflessioni di Liuti e non solo per ciò che riguarda questo articolo; leggo sempre con molto attenzione tutte le interessanti inchieste dell’avv.to Bommarito le quali, non solo sono sempre comprensibili ed accessibilie all’uomo della strada, ma educano all’onestà critica ed intellettuale senza sollecitare commenti diffamatori o comunque sguaiati; noto invece che nessun politico si assume la responsabilità di smentirle o farle proprie, così come noto che i politici locali, di destra o di sinistra, si “sperticano” a comunicare a CM le loro candidature con i relativi “salti della quaglia” oggi più che mai ondivaghi, senza dignità e linearità etica e politica. In questo caso CM non fa paura perchè il confronto è univoco affidato a una velina. Caro Mario, siccome sei dotato di buona logica e capacità intellettiva, mettiti in discussione con i cittadini così come faceva il tuo maestro Adriano Ciaffi che, non avendo internet, raggiungeva personalmente i suoi elettori, soprattutto giovani, e si metteva a confronto con umiltà chiedendo il loro parere e accettando anche lo scontro delle idee. E un consiglio: leggi attentamente le inchieste dell’avv.to Bommarito, ti potrebbero essere utili per capire qualcosa anche sul centro commerciale “Voghera” di Camerino. Essere on.le, a mio sommesso parere, non significa ammantare sempre tutto, anzi, tutt’altro, ma io, per quel che mi risulta, non ti ho visto mai farlo. Tu che sei un profondo conoscitore del tuo territorio camerinese avresti potuto fare molto e molto di più, per es aprire un’inchiesta sui fondi terremoto, non sempre cristallini, sul teleriscaldamento, sulla discarica di Pievebovigliana ecc. ecc. Niente di tutto questo e allora non ti rammaricare se altri, di destra o di sinistra, hanno il coraggio delle loro idee e di metterci pubblicamente la faccia. Personalmente ringrazio Liuti, ringrazio Bommarito e CM che cercano la verità senza snobbare i cittadini comuni.
Non sapevo che l’ottimo Liuti fosse un iscritto al PD… Il fatto non lo sminuisce ed è ad onore del PD…
Vorrei rivelarvi il mio punto di vista su CM… Magari S.E. farà un salto sulla sedia per la mia convinzione che tutto ciò che è “vivo” e “buono” è opera dello Spirito Santo. Se abbiamo CM per avere una maggiore “illuminazione” sulle cose politiche e socioeconomiche della nostra zona è perchè c’è l’illuminazione dello Spirito Santo in CM.
Auguro che nel futuro la Casta politica ritorni ad essere una Classe politica. La mancanza di una politica suggerita dalla base attraverso le strutture di partito, come avveniva molti anni fa, ha portato la gente ad avere sfiducia nella Politica. Per questo motivo, movimenti di base come il Movimento 5 Stelle avrà successo, pure se non eviterà in NON VOTO di maggiori percentuali delle passate tornate elettorali.
Alcuni giorni fa, a mezzanotte, su Rai Storia ho ascolato le interviste riprese in bianco/nero di parecchi anni or sono ai Compagni che nel Ventennio erano stati mandati al confino a Ventotene. Ce n’era uno che mi sembrava di conoscere. Il volto non era nuovo… Somigliava a quello di Mario Pianesi, ma molto più giovane… Infatti era proprio Mario Pianesi, con la sua voce mai stentorea…
Mi sono commosso: Mario Pianesi era un Compagno che veneravo, che consultavo per avere orientamenti, per avere sicurezza in periodi in cui temevamo colpi di Stato… Sapevo di lui che aveva organizzato combattimenti per avere le armi delle caserme ad Ascoli Piceno, sapevo della sua guerra partigiana nel Gruppo Bande Nicolò, insieme ad Augusto Pantanetti, Enzo Berardi, Lucio Monachesi, Fedro Buscalferri, figlio del compianto Aldo, fucilato dai nazifascisti, anch’egli al confino nel Ventennio, da cui scriveva alla moglie di non odiare i fascisti…
Sento molto la loro mancanza, insieme a quella di tanti altri Compagni di fede che per i sogni di giustizia, pace ed uguaglianza soffrirono confino, carcere, campi di battaglia e ostracismo dopo la Liberazione. Però, quei tempi erano VIVI. Pure la DC era viva, con i suoi esponenti. E così tutti gli altri Partiti dell’arco costituzionale. Pure il MSI era VIVO, con i suoi ideali.
Oggi, ho l’impressione di vivere in un mondo cadavere, privo di spinta ideale e di entusiasmo. L’unica cosa certa è che ha una struttura sicura nel PD, che può carantire una certa stabilità istituzionale… L’altra, in agitazione, è il Movimento 5 Stelle.
Tutto il resto è silenzio mortale, vuoi per la pochezza dell’incidenza, vuoi per la pochezza degli uomini impegnati, vuoi per la resurrezione di miti, già decomposti dalla tomba.
Non è un bel futuro quello che si prospetta. A cui solo lo Spirito Santo può ormai dare l’illuminazione per trovare la strada giusta verso un futuro più accettabile.
<Si tratta di un’altra cosa, che si chiama paura. Sì, perchè questi signori sono abituati a parlarsi da soli, a confrontarsi solo tra di loro, a farsi i complimenti da soli, ad intervenire sui media solo con i comunicati ufficiali inviati ai quotidiani di carta, laddove per il cittadino comune non c’è la possibilità di interloquire. Non sono abituati al confronto diretto con i cittadini e lo temono.
D’altra parte, c’è pure da capirli. Spesso e volentieri le posizioni e le condotte del PD, ormai a livello locale trasformato in una serie di comitati d’affari perennemente all’opera contro i reali interessi dei cittadini, sono proprio inaccettabili. Meglio quindi tacere e far finta di essere arretrati culturalmente che intervenire per difendere l’indifendibile e prendersi giustamente pernacchie ed insulti. >
I due passaggi sopra citati dell’avv. Bommarito, del quale apprezzo spesso e volentieri i pacati ma risoluti interventi chiarificatori, rappresentano secondo me, meglio di tante altre parole, la posizione di molti concittadini ormai arcistufi di questo modo di fare politica.
Condivido in pieno quanto ha scritto il Sig. Pazzi e quasi non avrei nulla da aggiungere se non per dire che questa classe politica si deve aggiornare e per non dire peggio “riformare”. Non non è più accettabile che coloro che si presentano per governare il paese non debbano confrontarsi con chi gli da il proprio voto
Come al solito grandissimo Giancarlo Liuti!!! Mi ritrovo in quello che ha scritto e condivido pienamente! L’arretratezza culturale della classe politica maceratese è sconcertante!!!
@ Roberto Bellucci
Arretratezza politica sconcertante? Eppure non perdono occasione per apparire. Ho appena assistito alla solita esibizione da circo equestre: Sindaco, Vescovo e Babbo Natale sul cestello della scala dei Vigili del fuoco per omaggiare da vicino l’immagine della Civitas Mariae. Non è escluso che presto li vedremo traghettare come san Giuliano tra una sponda e l’altra del fiume Potenza.
E se tutta questa indifferenza racchiudesse
in se solosemplice e magari
” Metodico ”
Disprezzo ???
E se provassimo a fare
altrettanto ??????
Quanto ha ragione Signor Liuti ma sa che le dico che io penso che per usare i nuovi media bisogna essere in grado di interagire, di aggiornarsi e di rapportarsi ai tempi ma se hai sempre da fare con nuove costruzioni da fare, palazzi, strade che servono solo a pochi, piscine in cui non si nuoterà mai non hai modo di dedicarti al rapporto interattivo con gli elettori…. è normale
La spocchia e la politica:fanno bene questi omuncoli, tanto noi siamo cittadini solo sulla carta, in realtà contiamo meno di niente.E se parliamo lo facciamo istintivamente con la rabbia di chi vede in alto indefinibili soggetti a pontificare ,governare amministrare con lo stesso spirito di mielosi azzeccagerbugli democristiani,dotti e sapienti ma servi del potere ,delle loro paure dei loro interessi e delle loro vanità.Un buon motivo in più per votare Beppe Grillo e sperare di vederli scannarsi in parlamento e una buona volta finalmente a sporcarsi le mani ed a togliersi i guanti bianchi.
Buon Natale
Eliana Leoni
Un buon professionista dell’informazione si distingue anche quando, a prescinedere dalle sue idee politiche, non perde lo spirito critico e indipendente del cronista ( anche cronista politico).
E’ ovvio che non c’è niente da nascondere, ma non vedo l’importanza e/o la necessità di sottolineare il fatto che Liuti sia “iscritto” al PD.
La cosa mi lascia perplesso: si può fare per “rendere” omaggio in modo alla obiettività del giornalista; oppure si può fare in modo “peloso” per “adombrare” i suoi futuri commenti.
Ecco, io che sono un lettore e spesso anche “commentatore” di CM e pure “schierato” politicamente, non sento alcun bisogno che mi venga rimarcata l’ appartenenza ad una forza politica dei giornalisti o dei commentatori ( pur conoscendoli quasi tutti) di CM,per apprezzare o non approvare i loro scritti.
Giancarlo Liuti è un grandissimo giornalista e nel suo caso l’iscrizione al Pd è un fatto marginale. Ci sono giornalisti iscritti ad un partito del tutto indipendenti, altri meno. Giancarlo Liuti ha sempre dimostrato assoluta indipendenza, basta leggere le sue rubriche per vedere che la maggior parte delle critiche sono indirizzate proprio al Pd. Cronache Maceratesi lo ringrazierà sempre per la sua professionalità e per il suo grandissimo sostegno alla nostra testata. Anche in questa circostanza ha centrato il punto, così come lo ha fatto nel suo commento Giuseppe Bommarito (anche a lui va tutta la nostra riconoscenza per quanto sta facendo per CM). Il discorso però non riguarda solo il Pd – sebbene all’interno di questo partito sia stato dato un ordine ben preciso di non intervenire su Cronache Maceratesi – ma della stragrande maggioranza della classe politica maceratese. L’atteggiamento più grave resta comuqnue l’opera di costante delegittimizzazione che parte del Pd insieme a parte del Pdl continua a portare avanti nei confronti di questa testata. Un’opera che ci rafforza e che conferma, giorno per giorno, la debolezza di questa classe politica. Buon Natale!
@Zallocco
come si evince spesso a me gli articoli del Sig. Liuti non piacciono, sarà dell’altra sponda, sarò di parte cmq non digerisco le sue prese di posizione e non parlo del suo modo di scrivere, ci mancherebbe…
Invece abbraccio spesso (non sempre) il pensiero del bravo Bommarito e l’idea della testata on-line per avere maggior libertà rispetto alle restrittezze mentali delle vetuste testate cartacee.
Il fatto che i politici non se ne stanno accorgendo è brutto segno.
Spesse volte mi sono schierato contro il politico commentatore perhè i politici hanno altri mezzi (comunicati stampa, conferenze etc etc…) i cittadini invece coi commenti possono far sentire la loro voce e CM ne sta facendo da buon esempio. L’atteggiamento di taluni è davvero irritante, altri hanno moltlato perchè le manie rosse (anche se pilotate nel 99%dei casi) fanno cmq “colore” (io personalmente le toglierei in quanto non fanno nemmeno statistica).
Detto ciò che le vetuste riviste cartacee siano al tramonto è la reatà, oramai siamo vicini a una nuova cultura on-line (Grillo ne è l’esempio) il commercio on-line anche.
La classe politica però è vecchia e ancora ancorata a schemi di ventenni precedenti.
Detto ciò credo che sai il caso che rispettassero tutti di più questa rivista, e non lo dico per “ruffianeria”, me ne frega davvero poco, ma perchè chi l’ha concepita ha guardato al futuro anticipando i tempi, mente chi fa politica ancora sta guardando indietro.
Insomma, complimenti Matteo e Buon Natale!
Caro Saben, ricordando l’iscrizione di Liuti al PD (che è un fatto notorio in città, avendo Giancarlo partecipato anche a diverse iniziative eletorali del PD) non volevo certo sminuirne l’autorevolezza, tanto meno in relazione ai suoi futuri interventi.
Volevo semplicemente dire che la critica da lui rivolta al PD in questo articolo acquista ancora più credibilità ed autorevolezza, in quanto proveniente da una persona che non ha certo alcuna ostilità pregiudiziale nei riguardi del PD medesimo. Era quindi, come anche tu hai ipotizzato (sia pure in chiave eventuale), un chiaro omaggio alla sua obiettività, da tutti – me compreso – riconosciuta.
Per il resto, sono d’accordo con te quando dici che gli scritti dei giornalisti e dei commentatori di CM vanno valutati, e quindi apprezzati o criticati, in base ai loro contenuti.
Caro @bommarito, la “predica” se così si può chiamare non è indirizzata a quelli che pur legittimamente schierati dimostrano di saper scrivere, evidentemente leggere e commentare “senza pregiudizi” ma a quelli ( articolisti, lettori e commentatori) che pur provandoci proprio non ci riescono, anche se fanno del tutto nel mostrarsi “neutrali” nei loro scritti.
Talvolta mi sono trovato d’accordo con gl’interventi di Liuti, talvolta mi sono trovato in disaccordo.
In tutti i casi non ho mai lontanamente pensato che Liuti scrivesse per “tenere il sacco” a qualcuno….
andrete avanti si arruola nel successo di FB TWiTTER &C , porta a suo sostegno Beppe Grillo che ha successo per il solo fatto di essere online! Non ho la voglia e nn credo utile in questo contesto aprireun dibattito su cosa non è tutto ciò che lei definisce la forza sua e di Grillo, sarebbe cosa da convegno con Eco&C, solo che se alcuni scienziati e ricercatori hanno stabilito un algoritmo per stabilire i falsi profili su Twitter ,che esista un algoritmo per stabilire che non esiste relazione tra successo politico e presenza nei social network, credo che io possa tranquillamente dubitare della validità di tali mezzi al fine comunicativo politico. Tanto è che BRAK PBAMA ha vinto con i vecchi metodi e cioè il porta a porta il contatto fisico tra politica e società civile, cioè cose vecchie per noi comunisti italiani. La controprova a ciò che dice lei è la sconfitta di Renzi u uomo il cui algoritmo di successo sui social network surclassa tutti i politici italiani, nrei sondaggi, etc La domanda che si dovrebbe porre un onesto intellettuale, e credo lei lo sia, se non sia il contrario se cioè i social network nn tentino di condizionare ed orientare la discussione politica, e l’orientamento degli elettori cittadini, siamo insomma alla presenza di un fascismo dal volto piacione come quello di Monti insomma, ma un fascismo che controlla la discussione politica. Quando Mentana al lunedì sera successivo alla sconfitta di renzi lo ripropone sempre il più votato dagli italiani cosa fa secondo lei ? Le auguro buone feste e passi un buon fine anno ed inizio 2013.
P-S- Si pone una domanda imbarazzante per noi comuni cittadini il non accesso ai media, sia cartacei che online, ossia spesso noi comuni mortali di Civitanova abbiamo chiesto spazio sui vostri media e sui vostri media parlano solo determinati politici.
P.S. 2
da quanto avete fatto alcuni cambaimenti mi riesci difficile incollare un testo scritto prima in office.
come dicevo sopra dopo che avete fatto le modifiche si incontra difficoltà nel trasferire quanto scritto da office su questo forum ! Ol testo integrale è :
Caro Signor Liuti
Le ammetto che faccio difficoltà a seguire questo suo ragionamento. Non le nascondo la difficoltà a capire dove vuol arrivare a parare. Non so neanche il suo livello di coinvolgimento in C.M. . Lei ci ricorda i suoi personale e di CM risultati raggiunti attraverso questo foglio online, buon per lei e per CM, dice che andrete avanti si arruola nel successo di FB TWiTTER &C , porta a suo sostegno Beppe Grillo che ha successo per il solo fatto di essere online! Non ho la voglia e nn credo utile in questo contesto aprireun dibattito su cosa non è tutto ciò che lei definisce la forza sua e di Grillo, sarebbe cosa da convegno con Eco&C, solo che se alcuni scienziati e ricercatori hanno stabilito un algoritmo per stabilire i falsi profili su Twitter ,che esista un algoritmo per stabilire che non esiste relazione tra successo politico e presenza nei social network, credo che io possa tranquillamente dubitare della validità di tali mezzi al fine comunicativo politico. Tanto è che BRAK PBAMA ha vinto con i vecchi metodi e cioè il porta a porta il contatto fisico tra politica e società civile, cioè cose vecchie per noi comunisti italiani. La controprova a ciò che dice lei è la sconfitta di Renzi u uomo il cui algoritmo di successo sui social network surclassa tutti i politici italiani, nrei sondaggi, etc La domanda che si dovrebbe porre un onesto intellettuale, e credo lei lo sia, se non sia il contrario se cioè i social network nn tentino di condizionare ed orientare la discussione politica, e l’orientamento degli elettori cittadini, siamo insomma alla presenza di un fascismo dal volto piacione come quello di Monti insomma, ma un fascismo che controlla la discussione politica. Quando Mentana al lunedì sera successivo alla sconfitta di renzi lo ripropone sempre il più votato dagli italiani cosa fa secondo lei ? Le auguro buone feste e passi un buon fine anno ed inizio 2013.
P-S-
Si pone una domanda imbarazzante per noi comuni cittadini il non accesso ai media, sia cartacei che online, ossia spesso noi comuni mortali di Civitanova abbiamo chiesto spazio sui vostri media e sui vostri media parlano solo determinati politici.