Il taglio del nastro: da sinistra il Presidente del Consorzio Valleverde Reschini, il sindaco Carancini, l’Assessore provinciale Palombini e l’ex sindaco Meschini
di Filippo Ciccarelli
“Volevamo colmare un vuoto storico della città di Macerata nei confronti dell’impresa: oggi prendiamo in consegna un’opera che vuole essere da stimolo e speranza per il lavoro, a maggior ragione in una fase di difficoltà e crisi come quella attuale”. Romano Carancini benedice così il completamento di Valleverde, un’opera pensata già dall’Amministrazione Maulo, progettata ed ampliata nel 2003, durante il primo mandato di Giorgio Meschini. E proprio l’ex sindaco viene ricordato dall’attuale primo cittadino: “Grazie al Presidente del Consorzio Reschini, e a chi, come lui, ha lavorato per portare a compimento questa grande opera, comprendendo le problematiche che hanno causato alcuni ritardi; grazie agli imprenditori che si sono consorziati e al sindaco Meschini, che più di ogni altro ha voluto Valleverde per la nostra città”.
La strada si interrompe a cinquanta metri dal centro commerciale Valdichienti, ma dovrebbe essere collegata allo stesso e alla SP 485, sullo sfondo
VIABILITA’ E VIVIBILITA’ – Una delle partite fondamentali della lottizzazione inaugurata ufficialmente oggi, comunque, si gioca – letteralmente – in strada, anche perché finora sono in fase di costruzione solamente 3 edifici rispetto ai 66 lotti previsti e venduti in toto. “Questa infrastruttura vuole creare una porta verso est da e per Macerata, com’era nell’idea del progetto Corona. Darà ossigeno alla viabilità di Piediripa, sono convinto che la qualità della mobilità nell’area migliorerà sensibilmente. Lo scorso anno, dopo tanti anni di chiusura, abbiamo riaperto via Fioretti, portando un miglioramento significativo. Quando le persone impareranno ad usare questa strada, che vorremmo si collegasse con la Provinciale 485: siamo consapevoli che ci sono ancora delle molte cose da fare per migliorare la qualità della vita in questa frazione, ma ci lavoreremo”. Ma per arrivare a San Claudio, e magari decidere di realizzare l’agognato svincolo – del quale Reschini ha ribadito l’importanza – bisogna dialogare con la Provincia e soprattutto con il sindaco di Corridonia, Nelia Calvigioni, “che è il titolare e il sovrano delle aree dove il progetto dovrebbe andare avanti, e con cui intendiamo dialogare”.
I NUMERI – L’area produttiva-industriale-commerciale-direzionale di Valleverde si estende per 57 ettari, 6.5 dei quali destinati a verde pubblico (dunque non 66 metri quadri come comunicato giovedì dal Comune).
I lotti in cui è stata divisa sono 68, tutti venduti: 43 industriali, 23 commerciali, 2 direzionali. Allo stato attuale, tuttavia, sono appena 3 gli edifici in costruzione: quello della Edil Europa, quello della Dinamica e la nuova sede provinciale della Cgil. Altri 5 progetti hanno ottenuto il permesso di costruire, mentre una decina sono in attesa della concessione: allo stato attuale la domanda reale (e ufficiosa) di spazi a Valleverde rappresenta circa il 26% dell’offerta complessiva, ma Comune e Consorzio sperano che in futuro le cose possano cambiare. La rete viaria si estende per 4.7 chilometri ed è stata progettata con gli stessi crismi di una superstrada: “La strada è a 4 corsie, c’è lo spazio per l’alloggiamento delle fibre ottiche, i lampioni sono studiati per risparmiare energia” spiega l’architetto Fabio Grisogani “abbiamo cercato di dare razionalità alla zona di Piediripa, dove esistono studi professionali, esercizi commerciali e servizi di altro tipo un po’ alla rinfusa. Qui il volume di traffico stimato nel 2004-05 era di circa 10.000 veicoli al giorno, di questi tra i 700 e i 1.000 sono traffico pesante: se si aprisse lo svincolo di San Claudio questo dato diminuirebbe sensibilmente”. Complessivamente la realizzazione delle opere di urbanizzazione, i collaudi, le spese tecniche, gli allacci e le spese connesse ammontano a 11.635.612 euro: sono serviti poco più di due anni per realizzare i due stralci previsti.
I SASSOLINI DI PAMBIANCHI – All’inaugurazione odierna era presente anche l’avvocato Graziano Pambianchi, più volte citato e ringraziato dalle personalità intervenute, che fino a 9 mesi fa era il Presidente del Consorzio: “La realizzazione dell’imponente opera è stato l’impegno pressoché esclusivo degli ultimi 9 anni della mia vita, alla presidenza del Consorzio Urbanistico Valleverde, da cui mi sono dimesso nella primavera del 2011, un paio di mesi prima che il 25 maggio dello stesso anno
venisse consegnato al Comune il verbale di colaudo dell’opera, redatto dall’ingegner Floriano Passamonti. Ringrazio tutti coloro che mi hanno offerto l’occasione di vivere una esperienza tanto difficile e complessa, quanto entusiasmante. Sulla lottizzazione Valleverde e sulla mia persona sono stati scritti fiumi di parole, quasi sempre frutto di disinformazione o, più semplicemente, di volontà denigratoria, quando non di peggio, spessissimo da anonimi: ringrazio anche costoro, che comunque hanno prestato attenzione a qualcosa che la meritava. “Valleverde da progetto è diventata realtà, una relatà importante per la città, sia dal punto di vista occupazionale, ma anche economi”, interviene il sindaco Romano Carancini. A me questo basta”.
LA NUOVA CASA DELLA CGIL – Mentre si aspetta l’avvento delle imprese e delle industrie che possano far ripartire l’occupazione in una città alla ricerca di una nuova vocazione economica, la Cgil conta di trasferirsi a Valleverde nel giro di 4 mesi. Il sindacato ha speso 2.2 milioni di euro per l’avveniristica nuova sede: “Sarà la casa dei lavoratori, solo in provincia abbiamo 37mila iscritti, questa sede l’abbiamo ipotizzata circa 10 anni fa” spiega il segretario provinciale Aldo Benfatto “pagheremo il mutuo risparmiando i quasi 4mila euro al mese di affitto per i locali di via Garibaldi, dove lasceremo comunque un presidio”. Sul tetto dell’edificio, che si estende per circa 1.400 metri quadri, saranno installati pannelli solari per una potenza di 32 Kw, che dovrebbero permettere l’autosufficienza energetica per buona parte dell’anno.
(Foto Cronache Maceratesi – vietata la riproduzione)
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Pambianchi c’è!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
FINALMENTE bravo SINDACO . Sara 1 strada di conlegamento in piu’ speriamo che porti vantaggi x il traffico e x le nuove attivita’ e le recenti . BRAVI…..
Quindi il Comune si prende in carico la pista per gli aereoplani/circuito automobilistico…
Interessante notare che, sebbene non abbia alcuna qualifica amministrativa, in ogni dove spunta sempre Meschini che, tra l’altro, è stato uno dei main sponsor di Carancini…
Ho letto che l’ex presidente Pambianchi ha dedicato ben nove anni della sua vita a quest’opera. Per fare una incompiuta occorre molto, ma molto meno tempo.
tutto ciò è semplicemente ridicolo.
Ma il consorzio li ha pagati tutti gli oneri? Se si vorremmo vedere i conti.
Sarà un caso ma è possibile che nel consorzio ci sia anche un revisore dei conti del Comune?
Ed è un caso che il buco di bilancio sia apparso all’improvviso?
Non è che il Comune prende in carico una incompiuta senza che siano state versati tutti gli oneri?
Caro Sindaco, caro assessore al bilancio, caro Dirigente dei Servizi Tecnici e cari dirignet edella raigoneria: naturalmente queste sono solo ipotesi non verificate..da voi vorremmo risposte certe. Grazie. .
Venite a parlare con noi proprietari terrieri e vi daremo risposte concrete sopratutto alle domade del tipo “GLI ONERI SONO STATI PAGATI TUTTI”,brutti incompetenti ed ignoranti fancazzisti che altro nn siete!!!…occhio alle sassaiole xò!!!!! UOMO AVVISATO MEZZO SALVATO!!!
Probabilmente tutti avranno pagato l’IMU.!!! Sicuro… tutti… tutti… tutti… ?????????????
E siccome non c’è nessuno e dico nessuno di tutti voi commentatori indeFESSI,che sa come realmente stanno le cose in tutto questo contesto,vi metto al corrente di una sola cosa,perchè tutte le altre nn meritate saperle.Il caro COMUNE di MACERATA non ha tirato fuori 1 SOLO CENTESIMO dalle sue tasche per realizzare quanto è stato inaugurato oggi,quindi prima di chiedere i bilanci,secondo voi,sballati grazie a quest’incompiuta(a detta vostra,ma ce lo sapremo ridire),imparate a farvi ognuno quelli di casa vostra che a quanto pare siete un branco di disperati,anche disoccupati (visto il tempo che avete da dedicare alla vostra tastiera) che sfogano le loro repressioni su CM!!!!
CMQ li CONTADì de Valleverde vi aspettano tutti a uno a uno x darvi tutte le info del caso e togliervi ogni curiosità!!!! VENITE GENTE!!!!
@ aladino de valleverde
me sa’ che il vino del rinfresco ancora ti da’ alla testa.. prima di scrivere tutte ste c…te !!! fatti una bella dormita FANTACA…..STA !!!
Caro Paoletto IO lavoravo stamane a differenza tua che sarai stato uno dei tanti approfittatori del rinfresco (a spese nostre) e della strada per arrivare al c.c. valdichienti(altrettanto a spese nostre)…ah dimenticavo…siamo ASSAI dispiaciuti che tutte le luci accese vi hanno privato di tutta l’intimità che creavano da spente,durante le vostre nottate di sesso sfrenato su di una superficie incompiuta, fatta realizzare a COMUNE e CONTADINI pori deficenti imbambolati da CRIMINALI politici maceratesi!!!! 😀
Grazie CM per il servizio. Conserverò le foto di quelli che hanno mutato Valleverde in Vallegrigia per le future generazioni. Così sapranno chi ringraziare!
P.S. Notata la presenza di un esponente di Sinistra ECOLOGIA e Libertà: o era fuori posto lì o è fuori posto nel SEL.
@ aladino
tu a lavorare che ti fa’ bene e io altro che rinfresco , io sto in vacanza al sole !!!! sto a S.DOMINGO per 2 settimane (NON MORI D’ INVIDIA PERO’ …) e nn te la prendere troppo a me ne po’ frega’ de meno de Valleverde e se c’e’ le luci o le persone fanno a fa’ le notti a luce spente… E PER LE SERATE “HOT” io cio’ casa mia nn vado a morimme de freddo e con la nebbia a Piediripa …CIAOOO DA PAOLETTO
Cari Amici,
accetterete questa mia cronaca parziale. Ebbene si. Ci sono andato e durante la frusta a stanca cerimonia continuavo a chiedermi: o sono stupido io, oppure viviamo in un incubo popolato da personaggi che non sanno più stabilire alcuna correlazione con il senso di vergogna e di ridicolo. Mi spiego meglio. Già il fatto che si scelga di fare una manifestazione ufficiale per tenere a battesimo una opera che nella migliore e più benevola delle opinioni è un fallimento completo, sa di follia. Ma poi i personaggi, i discorsi. Tutto un teatro dell’assurdo che meglio di ogni altra cosa spiegava la tristezza e la decadenza dei tempi che viviamo. I pochi presenti erano per lo più costituiti da politici, professionisti e rappresentanti di aziende che avevano un ruolo nello svolgimento dei lavori di realizzazione dell’opera. Sulla torta la ciliegina del rappresentante della CGIL e della Confindustria. Insomma la rappresentazione plastica con tanto di personaggi ed interpreti di coloro che hanno le maggiori responsabilità del declino economico, culturale e morale nel quale stiamo vivendo. Il discorso di Carancini è stato un continuo “corpo a corpo” con la sintassi e la consecutio temporum. Di quello dell’onesto serramentista – detto con il massimo rispetto – Reschini non ne parliamo. A questo punto non ce l’ho fatta più a resistere e me ne sono andato. Come chiosa finale devo dire, tuttavia, che i personaggi presenti erano quelli che erano. Tuttavia se siamo messi come siamo è perchè manca “il cittadino”. Ed oggi il cittadino che ha pagato e dovrà pagare per quell’opera scellerata non c’era. Non dico per fischiare, ma almeno per guardare in faccia i demolitori del nostro futuro. Anche noi che critichiamo guardiamoci in casa!
Adoro il freddo e l’umidità della mia Piediripa…tutti la odiate ma tutti ne fate buon uso!!!buona vacanza,occhio al sole che da alla testa!!!anche se credo che abbia già dato…io se stavo a Santo Domingo nn stavo cu CM!!!! ahahahah che macello…può andar bene l’Italia co ste teste?!!?!? ahahahaahahah
E’ proprio vero l’ Italia puo’ andare bene co’ se teste !! questa affermazione la usava sempre tanto un ospite di S.CROCE a Macerata , gli si dava sempre ragione a chi era ospite li ….ahahahahahahah
Per Toqueville Arturo e Paoletto che sta a Santo Domingo: vi confermo come dice Aladino che il consorzio è stato interamente finanziato dai soci i quali hanno pagato TUTTI gli oneri di urbanizzazione e TUTTE le tasse dovute in questi nove anni: i cittadini che hanno pagato e che dovranno pagare per quell’opera, caro Toqueville, erano lì e sono anche miei familiari che hanno sempre pagato tutto fino al centesimo. Se c’è una cosa che non sopporto è chi parla per sentito dire, per impressioni ecc. Considerazioni politiche potete farne quante volete ma non tirate in ballo i soci che hanno molto da insegnare a chi critica l’opera costruita a Piediripa. Quanto ai discorsi io non ero presente volontariamente alla cerimonia, tuttavia spiegatemi che c’entrano Benfatto e la Confindustria di Macerata nel crollo economico dell’Italia. Chissà magari un giorno i vari critici e soloni di cui sopra si troveranno senza lavoro e spinti dalla necessità, andranno a bussare alle aziende che, mi auguro, sorgeranno nella zona… e poi chissà se sarete ancora così critici.
Se vi interessano i “conti” (ma per chi non lo sapesse si chiamano più propriamente bilanci) andateveli a leggere e leggete anche lo Statuto.
Se ho ben capito sarebbero 11.635.612 Euri x 4.7Km di strada (che però ha il tubo x le fibre ottiche!!) costruita in 9 anni?
A vedere le foto – mi sa che i proprietari dei 66 lotti si erano messi tutti dietro il fotografo …
Aladino, giusto per non darti la sponda per uscire di nuovo adirato dalla tua lampada , voglio precisare che ho voluto solo fare una battuta per smorzare i toni …
@biancorosso ,
Io nn mai parlato della questione Valleverde (bilanci , statuti , critiche…) sono entrato ironicamente in commento l’ laltro giorno con Agostino 307 e oggi con Aladino ma solo perche’ ci sono state affermazioni dl tipo ” che invece di lavorare c’e’ gente che sta tutto il giorno su CM o che chi sta leggendo queste pagine sono disperati o disoccupati…”. Io leggo Cronache Maceratesi da quanto e’ nato e i miei commenti sono sempre con una linea tranquilla , a volte entro in ironia con qualche commento ma alla fine prevale il buonsenso e’ la storia finisce li’.Non volevo e non voglio entrare nella questione di questa lottizzazione perche’ gia’ e’ stato scritto e detto molto e da tutta storia posso capire che molte persone e famiglie intere sono coinvolte finanziariamente ed emotivamente e giustamente sono a difendere a tutto campo quando vengono chiamati in causa .
caro Claudio, vi farei stare a voi tutti, solo 5 minuti della vostra vita,nei panni di chi vive certi avvenimenti cosi protratti nel tempo,con tutti gli ostacoli e le avversità da superare che non sono minimamente nessuna delle tante citate da tutti quanti i quaraquaquà che parlano parlano e parlano,consumano tastiere senza sapere neanche,no poco,ma meno di niente, di come stanno realmente i fatti e si basano solo ed esclusivamente sul “SENTITO DIRE”…spero vivamente però che, prima o poi nel proprio piccolo si ritrovino tutti sulla bocca di tutti per, solo ed esclusivamente, essere additati e criticati negativamente delle proprie scelte e/o condizioni di vita da LORO scelte.
Caro Biancorosso,
detto con il massimo rispetto per i proprietari dei terreni agricoli e per gli acquirenti che si sono fatti abbindolare dalle promesse dei tanti Gatti e delle tanti Volpi: chi avrebbe pagato indirettamente le opere se la crisi economica non fosse intervenuta e se a Corridonia non avesse vinto le elezioni Nelia Calvigioni? Questo per fare un discorso all’ingrosso. Se poi vogliamo andare sul raffinato chi paga la distruzione di un ambiente con sarà più come prima? Per paradosso si può dire che una volta si inquinava e distruggeva, ma almeno si producevano posti di lavoro. Una opera come Valleverde, vorrei vedere tra dieci anni quanti posti di lavoro avrà creato!
@ Aladino de Valleverde
Secondo Lei gli enti locali hanno gestito in modo virtuoso i Vostri investimenti ed aspettative?
Da oggi quindi la luce, la manutenzione, eventuali interventi stradali, ecc. ecc. sono tutti a carico del Comune??
MMMmmmmmmmm…. Si, si la città di Macerata ci ha fatto un affarone.
Mi hanno telefonato a casa per dirmi del servizio di CM e delle tante foto in cui apparivano il sindaco e il vicesindaco di Corridonia al taglio del nastro. Nelle foto, però, non c’erano… E se ci fossero stati nulla da dire: il sindaco Calvigioni rappresenta una città che sta attaccata a Macerata.
Pure il vicesindaco Cartechini ci sarebbe potuto stare, sapendo che è del PD e che ha nello studio chi cura gli interessi di Damen e che conosce molto bene il neopresidente del Consozio Valleverde Enzo Reschini.
La preoccupazione dei lottizzanti che hanno pagato fino ad oggi tutto loro, compresi i ricchi emolumenti dell’ex-presidente Graziano Pambianchi e del consiglio di amministrazione, le ricche parcelle (per legge) ai progettisti, eccetera, è umanamente comprensibile… Hanno pagato e si ritrovano imbottigliati nel nulla…
E’ possibile sapere con quanti soldi è stato retribuito all’anno per il suo impegno pressochè esclusivo il presidente del Consorzio Graziano Pambianchi? Il nostro Presidente del PIP UNO e DUE Giuseppe Mochi prenceva circa 40 mila euro l’anno… Forse l’avvocayo Pambianchi faceva gratis il lavoro, oppure si beccava 100 mila euro all’anno, come si vocifera? Ci dica, ci dica…
Però, la colpa è di coloro che hanno acquistato i lotti se hanno accettato di investire i loro quattrini in un progetto “imbottigliato” tra ferrovia, colline e zone già urbanizzate, con due sole “vie di fuga” (una in salita verso Macerata, l’altra che si tuffa nel Chienti).
Nell’antica Roma i responsabili del progetto sarebbero stati già giustiziati… Qui, invece, i responsabili del progetto Valleverde cercano di sopravvivere e di evitare che i proprietari dei lotti venduti, dissanguati dalle spese, si incazzino e, come minimo, richiedano ai responsabili e ai lucratori amministrativi del Consorzio di rifondere loro i quattrini versati.
Oppure, di darsi da fare fino allo spasimo perchè la Provincia, il Comune di Macerata e quello di Corridonia tirino fuori i soldi per fare il ponte sul Chienti e lo svincolo di San Claudio.
Solo che non siamo più ai tempi della DC inquattrinata e sprecona, ossia ai tempi delle vacche grasse che ti permettevano di buttare via dalla finestra e direttamente nelle tasche degli approfittatori i soldi pubblici per delle incompiute.
Andiamo sul concreto: il Comune di Macerata può pure sperperare i suoi pochi soldi per Valleverde, dando agli attivisti del Movimento 5 Stelle la dinamite necessaria per mandare in pezzi l’ultimo aspetto fotogenico della amministrazione comunale cattocomunista.
Per la Provincia, ci andrei cauto con Pettinari, che di soldi ne ha sempre di meno e che sa che prima di iniziare un nuovo ponte sul Chienti per Valleverde deve rifare quello di Corridonia sul Fiastra.
Da parte di Corridonia, però, non c’è trippa per gatti. Spiacenti per i concittadini Paolo Cartechini ed Enzo Reschini, il sindaco Neia Calvigioni è stata chiara: per Valleverde non c’è trippa per gatti. Così ha detto fino a ieri…
Corridonia non può spendere soldi per un’opera che non le porta alcun beneficio concreto. Inoltre, se facciamo uscire parte del traffico attraverso lo svincolo di San Claudio ne avremmo di meno allo svincolo ad OTTO dello Zenit-zona Industriale di Corridonia.
A che servirebbe – ci si chiederebbe – uno svincolo ad OTTO per un traffico dimezzato? Verrebbe data ragione a chi voleva una semplice rotatoria a tre corsie, fattibile con meno fondi, mentre per il restante della somma si sarebbe fatto lo svincolo di San Claudio.
Interessi dei commercianti a parte, ancora devono essere venduti tutti i locali del centro commerciale CorridoMnia. Non veniteci a dire dell’ingorgo del traffico a Piediripa, poiché, se era quello ad interessare, il buon sindaco Meschini avrebbe dovuto prendere a scottadito lo svincolo di Campogiano offerto dalla Quadrilatero e finanziare con la Provincia la bretella Pieve-Mattei per giungere velocemente a Macerata. Invece, finì tutto a permacchie per la Quadrilatero.
Spiace per Valleverde… Ma se il melone è uscito “bianco democristiano” e con chi te la vuoi pigliare?
Infine, c’è quell’Aladino De valleverde, un provocatore camuffato da “lampada miracolosa spara sassi“, che m’attizza una risposta.
Poiché ipotizza sassaiole, faccia così: lanci in verticale un bel sasso e si metta in modo di farselo arrivare dritto in mezzo al cranio. Questo (il cranio) gli si aprirà come un melone e così vedrà che anche il suo è uscito “bianco“. Se la prenda, quindi, con i suoi genitori – e non con altri – se gli hanno fatto una testa di… melone di quel genere…
Caro Giorgio,
nel riconoscerle, non me ne vorrà’, una benedetta follia, debbo farle i complimenti per la lucida analisi che, credo e spero, metta una pietra tombale sulla questione. Se vogliono prendere i miei soldi per accontentare i turlupinati, tolgo la marsina da visconte di Tocqueville ed indosso la camicia di Robespierre.
Scusate, ma chi e’ quel personaggio vestito di nero, con la sciarpa color porpora, che parla di fronte al leggio, forse il Vescovo di Fermo ?
Allucinante. Certo ci sono inesattezze in qualche intervento e Pambianchi da esperto avvocato a quelle si attacca, ma la sostanza rimane. Quella di una gestione di un progetto per ora finalizzata solo a riempire le tasche di amministratori e tecnici del Consorzio. Rimane la sostanza di una gestione apparentemente chiara ma che ha nascosto verità fondamentali. RAPANELLI ha ragione a mettere in dubbio le capacità mentali di Aladino. Ma io credo che Aladino non sia altri che un amministratore o un tecnico sotto mentite spoglie.
Politici di SEL presenti? Qualche persona presente è stata costretta a partecipare. Da chi? Da chi si è stancato di metterci la faccia da solo. “o partecipate o io dico una volta per tutte chi sono stati i miei compagni di merende.
Cari Amici più o meno folli,
rimettiamo le cose in chiaro.
Dobbiamo capire la preoccupazione di tutti quelli che hanno ideato Valleverde e coinvolto imprenditori nel miraggio dell’affare. Fino ad oggi a guadagnarci sono stati i membri del consiglio di amministrazione e i tecnici. Ai primi e agli amministratori di Macerata i lottizzanti chiederanno prima o poi “spiegazioni”.
Se il sindaco Carancini e tutti gli altri amministratori e notabili presenti si sono spicciati ad inaugurare Valleverde il motivo è chiaro: o sentono puzza di bruciato perchè hanno la coda in fiamme, oppure qualcuno ha messo loro nell’orifizio anale un po’ di paprika, sistema che in Congo le mamme usavano per punire i bambini cattivi, facendoli poi correre come dannati .
Forse la “fuga sul niente” del sindaco Carancini serve solo per poi dare la colpa al Comune di Corridonia che non vuole pagare la sua parte, partecipando alla realizzazione dello svincolo di San Claudio?
Eppure il sindaco Nelia Calvigioni è stata chiara: non ci opponiamo e siamo pronti a collaborare burocraticamente per la realizzazione dello svincolo, ma non cacceremo un’euro di tasca nostra per realizzarlo… Questa chiarezza di intenti trova d’accordo l’intera cittadinanza, meno l’imprenditore Enzo Reschini, neo-presidente di Valleverde, e gli altri imprenditori che furono convinti ad investire nel Consorzio. Il polo produttivo di Corridonia è da sempre in una zona da cui si entra e si esce a 360° . Lì abbiamo le nostre imprese e lì ci sono ancora tanti lotti non edificati.
E’ venuto fuori pure un Aladino De valleverde.
Attenzione, non scherziamo sulla storia delle “Mille e una notte“, di Alà ad-Din e del Genio che gli faceva ottenere ogni cosa. Il Corano – che fu dettato da Dio attraverso l’angelo Gabriele al Profeta Maometto, Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – rivela che esistono i Jinn, tradotti impropriamente da noi col nome di “Geni“, che sono poi spiriti elementali, o spiriti degli elementi (dell’aria, della terra, dell’acque e del fuoco). I Fratelli Massoni sanno bene di cosa sto parlando…
Tali Jinn hanno generalmente piccoli poteri, oppure grandi poteri… Questi potenti Jinn venivano usati da Salomone per creare opere notevoli o per trovargli le perle in fondo al mare.
I Jinn sono però molto burloni: a volte fanno scherzi malvagi senza rendersi conto del male che procurano. Mandano a fuoco appartamenti ed auto, che diventano fatti inspiegabili secondo le leggi fisiche e scientifiche. Oppure, ti nascondono le cose.
A me capitò al Villaggio Verde di Cavallirio di Novara con un paio di pantofole da camera. Le avevo lasciate in terra e non le ritrovavo più. Poiché era un Villaggio pieno di esoteristi e di gnomi, fate, ondine, silfi, elfi ed esseri del genere, mi dissero che uno di questi aveva creato intorno alle mie pantofole un “campo di forza“, occludendole alla mia vista, tanto per scherzare. Mi dissero che forse non avrei potuto più riavere le pantofole, oppure le avrei ritriovate in casa a Corridonia. Le smaterializzazioini sono uno dei fenomeni che i Jinn operano, insieme a qualche mago molto dotato. Invece, il giorno della partenza, le rividi dove le avevo lasciate e me le ripresi.
Intorno ai decenni di metà 1400 gli alchimisti europei riuscirono ad avere contatti con i Jinn e li usarono per le loro scoperte alchemiche, o per ottenere la pietra filosofale, o per scoprire i tesori nascosti. Pure il famoso medico, astrologo, alchimista e necromante di Montolmo, ma operante a Bologna, Antonio da Montolmo, deve aver contattato i Jinn, definendoli “demoni“.
Badate che i Jinn sono più presenti di quanto non pensiate. Fino a qualche anno fa – oltre ai gatti neri sacrificati dai Satanisti – potevi vederli nella selva dei Bandini all’abadia di Fiastra, o ne sentivi i forti schiocchi di energia. Oggi, con tutta la gente che va nel bosco dell’Abadia, devi fare uno sforzo bloccando la mente per poterli sentire. Ai Jinn non piacciono gli esseri umani che emettono sporche vibrazioni eteriche da alimentazione carnea, tabacco, caffè, alcol e droghe varie…
Sono certissimo, pur non avendoli contattati, che di Jinn ce ne sono molti nelle zone agricole di Valleverde, in quanto il loro compito principale è di aiutare la Natura a dare i suoi frutti.
Forse è stato qualche Jinn burlone a mettere in testa agli amministratori di dieci anni fa che Valleverde sarebbe stato un affare. Sono però sicuro che la maggior parte di questi spiriti elementali sono fortemente incazzati con chi sta cementificando Valleverde e potrebbero operare per mandare a monte il tutto.
Ecco, forse è questo il motivo perchè Valleverde ha questi grossi problemi di denaro: i Jinn potrebbero aver influenzato il sindaco di Corridonia e il Presidente della Provincia a non voler cacciare i soldi per Valleverde.
Perchè ho parlato di Jinn? Perché, se si potesse contattare, tramite Aladino De valleverde, il Jinn di Alà ad-Din, si potrebbe forse ottenere che Aladino De valleverde, dando una fregatina all’oggetto magico, egli possa costruire il ponte sul Chienti e lo svincolo di San Claudio, e senza fare spendere un euro.
Sì, sì, è possibile: basta volerci credere… Se la fede smuove i monti, che ci vuole a costruire un ponte ed uno svincolo?
Robert che FANTASIA….! Prova a proporti come scrittore di fiabe alla Walt Disney,male che vada sarà un successone!!!
@giorgio rapanelli
buona domenica e complimenti per il commento, mi sorge un dubbio Giorgio non e’ che Agostino 307(sparito misteriosamente) e Aladino (il tiratore di pietre a volonta’) saranno la medesima entita’…..qui ci vorrebbe una veggente !!! a te la risposta !!! ciao.
Caro Aladino, a volte la realtà supera la fantasia. Invece di fare ironia, contesta parola per parola quello che scrive Robert. Registra da qualche parte i nomi dei presenti e un giorno vedremo se stiamo parlando di un romanzo di fantasia o di una cronaca di un casino annunciato. Prendersela con chi critica invece che con chi ha garantito l’ingarantibile e millantato credito è la prova inconfutabile che non puoi essere un imprenditore proprietario di un lotto.
Ti sei informato se la polizza fidejussoria rilasciata per la presa in carico delle opere è di dieci anni o meno? Quando andrai a costruire se troverai la tubazione della fogna schiacciata a chi competerà ripararla?
E caro Aladino, se potessi esprimere il mio desiderio…….!!!!
Arguto l’intervento di Cecco. Ad Aladino lanciatore di sassi e di cavolate, vorrei dire che è lampante che Totò (professionisti e politici) si è venduto la fontana di Trevi, come nel film. Gli unici che ci hanno guadagnato sono quelli che hanno riscosso le parcelle ed i politici d’accatto che sperano di raccogliere qualche ristorno in elemosina sonante e consensi (!!??), dai turlupinati ai quali è stato fatto credere di fare un affarone (boccaloni che si erano creduti volpi). Chi ci rimette è sicuramente la comunità sulla quale graverebbero le future opere di urbanizzazione e manutenzione, oltre alla cementificazione e distruzione del nostro paesaggio.
Con tutti i capannoni sfitti in tutta la provincia, era necessaria questa PAZZIA?
Possiamo prendere nota di due risultati: la distruzione pressoché irreversibile di altra parte di territorio prezioso (prezioso per la prossimità al sito storico di San Claudio, se non altro) e la festosa celebrazione della stessa da parte della vecchia classe dirigente. Più o meno ci sono dentro tutti.
Che bello ritrovarsi insieme … non posso che convenire con Cerasi.
Con la chiusura (leggere in cronaca) della Grafiche Ciocca, invece, s’è liberato un altro capannone.
In vendita o in affitto, adesso, a disposizione del “mercato” spazi per l’industria sono a decine. Centinaia.
Che senso ha farne altri? Le aree destinate al lavoro, tanto sono tutte semi-vuote.
Il lavoro latita ed il commercio langue veramente.
La produzione, com’è noto, cinesi esclusi, si fa in Serbia, Portogallo, Tunisia, Romania, Polonia ecc. e …
ed i buoni Maceratesi si accorgono oggi che bisogna industrializzarsi.
Oggi, nel mondo globalizzato.
Oggi, con 700 milioni di lavoratori delle Potenze emergenti che soddisfano alla produzione di tutti i beni del pianeta.
Oggi.
Oggi, dopo quattro rivoluzioni industriali compiute…
Oggi, nell’era della finanza volatile, del capitalismo fatto di gioco e scommessa.
Oggi, duecento anni dopo, cioè da che la Borghesia ha messo mano alla Prima Industrializzazione.
Con i duecento anni di ritardo, indispensabili dalle nostre parti per il nostro fare, qualcuno, con impegno degno di miglior causa, s’è inventato una nuova lottizzazione, come se non ce ne fossero in abbondanza.
Addirittura, si vorrebe dar vita alla nostra piccola Mirafiori (?) e siccome a 2 Km c’è l’Abbazia di San Claudio, cioè l’unica nostra vera ricchezza da ridurre al pari di quella di Santa Maria a Piè di Chienti (con i capannoni che le fanno corona) ci si inventa che Macerata (manco più Provincia) aspirante Capitale della Cultura (ecco: parliamone!) vuole: “colmare un vuoto storico della città nei confronti dell’impresa” e produrre quindi … Cosa? nuovo debito pubblico?
Ne vogliamo parlare di quello che sta accadendo al e nel nostro territorio? Serve ai Maceratesi, Sig. Sindaco, che noi non si abbia più un territorio da custodire? Serve la Prima Industrializzazione al tempo della Quarta?
Vorrei essere smentito e sarebbe veramente un servizio pubblico che C.M. aprisse un’inchiesta su questi temi
Caro Stefano,
l’inaugurazione di Valleverde mi ricorda vagamente quella surreale del Pip di Montelupone, avvenuta nel 2008. Tuttavia in contrada Oneto c’è anche un simil eliporto e addirittura tanto di toponomastica: via Maestri del Lavoro, via R. Tambroni e via Fra’ Marco da Montelupone.
Carancini innaugura valleverde, ovvero il nulla! Le coppiette giovani di Macerata e dintorni ringraziano
Ci ho messo un giorno. Mi giravano in testa le parole di Carancini , non è troppo tardi, non è troppo tardi, ma non trovavo il collegamento. Adesso, finalmente ci sono arrivata. Mancava il MAI, ecco perchè! ! Ma il buon maestro Manzi, che dalla televisione a un solo canale degli anni ’60 , alfabettizzava gli italiani , ahimè, voleva dire l’esatto opposto: che non è mai troppo tardi, per imparare.