di Matteo Zallocco
In tutta Italia i ballottaggi delle amministrative hanno confermato la disfatta del Pdl, ma in provincia di Macerata il vero sconfitto è il Pd. La vittoria schiacciante a Tolentino del candidato pidiellino Giuseppe Pezzanesi, che ha superato il 57%, deve far riflettere. Perchè in realtà non è stata la vittoria del Pdl ma di un progetto che ha messo al centro la persona arrivando quasi a nascondere il simbolo del partito. Giuseppe Pezzanesi è il vicino di casa che incontri uscendo tutte le mattine, un cittadino comune, un “uomo del popolo” come lui stesso ha costantemente ripetuto durante tutta la campagna elettorale. Nella video-intervista doppia di Cronache Maceratesi, alla domanda “Di che partito sei?” Pezzanesi non ha risposto “Pdl”, ma “Il mio partito è quello del popolo”. Paradossalmente è stato Pezzanesi a vestire in maniera perfetta i panni dell’uomo di sinistra.
Dall’altra parte, invece, c’era un professionista della politica, il candidato del Pd Francesco Comi, chiamato dai suoi come salvatore della patria per garantire la continuità del governo cittadino di centrosinistra che aveva amministrato continuativamente negli ultimi 18 anni. Francesco Comi ha sempre fatto politica, seguendo le orme del papà apprezzato sindaco negli anni ’80. E questo, oggi più che mai, non piace più alla gente che non ha visto in lui il rinnovamento che si aspettava. Da diversi anni Francesco Comi frequenta molto di più Palazzo Raffaello ad Ancona nelle vesti di consigliere regionale e presidente della Commissione sanità, che Tolentino, perdendo forse di vista le problematiche che investono quotidianamente i cittadini. Quel rapporto diretto con la gente che si è dimostrato l’arma vincente di Pezzanesi. Tuttavia un mese fa nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla vittoria del candidato del centrodestra: Comi era visto come il nome forte voluto dal Pd ad ogni livello, dalla segreteria regionale a quella provinciale. D’altronde è stato proprio Comi a contribuire in maniera determinante alla nomina di Roberto Broccolo a segretario provinciale sconfiggendo l’area Silenzi che avrebbe preferito invece in questo ruolo Massimo Montesi.
Certo è che la segreteria Broccolo non ha portato quel rinnovamento auspicato dalla base appiattendosi prima sulla linea Pettinari (candidato Udc vincente in Provincia per un’alleanza comunque mal digerita dalla base e soprattutto dalla sinistra) smentendosi poi a Tolentino e Civitanova con altri tipi di alleanze. E proprio a Civitanova era arrivata qualche mese fa una sconfitta altrettanto sonora: quella del candidato del Pd Giulio Silenzi contro Tommaso Claudio Corvatta (Comunisti Italiani) alle primarie. Corvatta ieri è stato eletto sindaco di Civitanova con il 51% dei voti e al Pd civitanovese va dato atto di averlo sostenuto per togliere al centrodestra la roccaforte civitanovese dopo 17 anni. Ma se al posto di Corvatta il candidato sindaco fosse stato Silenzi sarebbe andata comunque così? Crediamo di no, perchè il fatto più eclatante di queste elezioni è che la gente ha voluto voltare pagina in maniera netta, bocciando i soliti noti. Ed è anche dal mancato rinnovamento dei partiti che nasce il successo del Movimento 5 Stelle e delle liste civiche e quello ben più preoccupante dell’astensionismo: al ballottaggio di Civitanova si è recato alle urne solamente il 54,9% dell’elettorato. La gente è stanca.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
è giusto così!!!
Esilarante, anzi grottesco. Tolentino è Tolentino e non la Provincia di Macerata. Per amore di cronaca la informo (ma lo sa già) che a Civitanova non c’è stata alcuna ”sonora” sconfitta del PD alle primarie (solo 40 voti di scarto) ed il PD (bello e rinnovato) è il primo partito cittadino. Ed il ‘solito noto’ è risultato il più votato… si faccia due conti. Di sonoro questa sera ci sarà un evento per festeggiare il nuovo Sindaco !!
il PD a macerata ha rotto i maroni…i soliti partiti con i soliti noti devono andare a casa…tutti.
Condivido l’analisi del voto. In entrambi i casi i cittadini hanno votato per cambiare la vecchia (non solo dal punto di vista anagrafico) classe politica che ha amministrato le due città da oltre 15 anni.
consolatevi così… posso capire 😀
Silenzi e Sara Giannini: cosa ci fanno imbucati in mezzo ai festeggiamenti? Li cacci dalla porta e rientrano dalla finestra.
Signor Iacopini condivido in pieno questa analisi, che non è solo di Matteo Zallocco, ma è quella della gente di strada, della gente libera dai condizionamenti, della gente che pensa con la propria testa, della gente onesta che lavora, che va a fare la spesa…che condivide con altri genitori le tematiche della scuola… dei figli, ecc..
Io non capisco proprio come può, da un lato essere contento della vittoria di Corvatta, e dall’altro ancora “rosicare”! Mia nonna consigliava il semplice, ma efficace, bicarbonato!!!!! e comunque, per onor del vero, alle primarie Corvatta ha vinto per 140 voti e non 40 come dice Lei!!!
Proprio per questo siamo tutti in pò stanchi…di sentir parlare a vanvera…. e ci disaffezioniamo purtroppo dalla Politica !!!!
E’ dura mandare giù il rospo…ancora insistete. A Civitanova Corvatta ha vinto grazie al Pd che si è dimostrato un partito serio. Voi però continuate a mistificare le cose e soprattutto i risultati…La cosa che infastidisce è che lo facciate stando a Macerata, perciò senza conoscere Civitanova e i Civitanovesi
I Civitanovesi, torno a ribadire, menti libere e pensanti, che non siedono nelle Segreterie dei partiti hanno capito molto bene, hanno scelto Corvatta come loro Sindaco, prima con il voto delle primarie, poi con quello amministrativo vero e proprio. I Civitanovesi volevano il cambiamento e Corvatta lo rappresentava in pieno. Una volta tanto il vento trasformista soffiato dall’Europa e in Italia ha invaso anche noi. Se volete poi vedere il bicchiere, mezzo pieno o mezzo vuoto…ha ragione Crozza!!!!!
@ Osvaldo Ciocci
Proprio perché si vive in cattività a Macerata (Città della Pace) possiamo immaginare cosa potrà succedere a Civitanova: epurazioni, censura della toponomastica (via Balbo, via Almirante), stati generali della cultura, commissioni etc.. Tuttavia è vero che da segretario Silenzi ha trascinato tutto il PD grazie anche a diversi fattori: la persecuzione dell’on. Favia, le due primarie, tanto vittimismo e la posizione di capolista. Comunque complimenti a Giulio per le 642 preferenze.
Dopo questa ennesima debacle elettorale del Pdl anche a Civitanova Marche penso che almeno il coordinatore regionale Remigio Ceroni e il suo vice Carlo Ciccioli dovrebbero trarne le conclusioni: dimissioni!
al Sig. chiomalavento (mente libera e pensante) E’ vero, sono stati 140 i voti di scarto alle primarie… Non credo che lei fosse a votare alla primarie preso com’è dai problemi dei figli, della spesa, delle tematiche della scuola….ma non più di tanto visto che trova il tempo per scrivere qui..
Comunque la rassicuro, non rosica nessuno.. E quello che si è fatto a Civitanova non si chiama ”trasformismo soffiato dall’Europa” ma RINNOVAMENTO; il trasformismo lo lasciamo ad altri. Ed interprete principale di tale rinnovamento è stato proprio quel partito che a lei non piace molto ma che guarda caso è il primo partito…chieda a sua nonna consigli per non disaffezionarsi dalla politica!
@gaborbad
Lei sta assumendo gli atteggiamenti di un discendente di Torquemada. Lasci vivere felici Ceroni e Ciccioli, Silenzi e Favia, Corvatta e Pezzanesi, Comi e Mobili.
La vita non è stare al mondo cent’anni, se non hai amato mai (cantava G. Morandi). Provi ad aprire il Suo “ruvido” cuore a più gentil desio!
I nominati hanno preso nella loro esistenza le cose peggiori: POTERE, POTERE, POTERE SEMPRE COMUNQUE OVUNQUE.
Che noia!
e ora ..pulizia a macerata !!!!!!!!!!!!!!
Vede Sigr. Iacopini, Lei presuppone tante cose…ovviamente, per quanto mi riguarda, sbagliate ! La mia è una vita semplicemente normale, comune a tutti o quasi…dove la normalità sta nell’occuparsi del proprio lavoro e della propria famiglia. A parte questo, che considero aspetti fondamentali della vita dell’uomo, riesco a trovare il tempo per cercare di seguire le vicende politico-amministrative della mia Città e di informarmi in merito a ciò. Per Suo dispiacere ho sempre votato alle primarie, mi sono sempre recato al voto, compreso i referendum, partecipo quando posso alle iniziative interessanti, leggo e scrivo come ora perchè in questo momento ho un pò di tempo per farlo ( come Lei del resto! ), e stia tranquillo che non ho bisogno di seguire i consigli della nonna per non “disaffezionarmi alla politica”, perchè sono AFFEZIONATISSIMO!!!!! Buona giornata.
In questo articolo penso ci siano troppe parole utilizzate in modo improprio e generalistico come spesso i giornalisti usano fare.
Due comuni non rappresentano la Provincia, malgrado siano due centri importanti del territorio. Hanno entrambi storie e trascorsi politici profondamente diversi.
Non penso che il vero sconfitto sia il PD ma che abbia vinto la democrazia dell’alternanza. Entrambi i comuni erano reduci da 17 anni di amministrazione dello stesso schieramento e indipendentemente dall’idea politica che ognuno di noi persegue è giusto, sano, utile che ci sia un cambiamento.
Rinnovamento e giovani. Due parole sin troppo utilizzate in questo periodo. A Tolentino il giovane non è stato sufficiente. A Civitanova il rinnovamento è solo apparente. Per sottolineare che il cambiamento non passa necessariamente attraverso il “verbo” che oggi sembra predominare.
Nello specifico il PD civitanovese non ha subito “una sonora sconfitta”: alle primarie una differenza di 140 voti tra Silenzi e Corvatta sono una sconfitta, sì, ma non sonora. “Bocciare i soliti noti” non è avvenuto così chiaramente considerando che Silenzi è il più votato della città e che altri “soliti noti” hanno comunque ricevuto numerose preferenze.
Il PD è il primo partito della città e questa non è un’opinione ma una realtà, come anche è una realtà che la vittoria di Corvatta è arrivata anche grazie al lavoro tenace, convinto, quotidiano di tutto il partito democratico di Civitanova, che va ricordato rappresenta circa il 50% della coalizione, in primis del suo segretario che è stato capace come ha detto nell’intervista che qui avete postato di rialzarsi e non guardarsi indietro. A Civitanova ci stiamo provando, il vero lavoro inizia adesso.
Il PD di Civitanova dopo aver perso le primarie, dove tra l’altro aveva proposto una coalizione diversa da quella di Corvatta ( UDC e Ancora invece di IDV e Rifondazione ), scelta quella di Corvatta, rivelatasi più vincente, visti i risultati, e dopo aver abbandonato il fugace e malsano pensiero di correre da soli con il candidato sindaco Palombini, ha deciso di giocarsi la partita. Una partita importante dove bisognava dare il meglio di sè, cercando di non perdere voti e consolidando i risultati passati.
Tutto questo mi sembra molto ovvio, così come mi sembra ovvio dire che Corvatta è stato il candidato vincente rispecchiando le aspettative del rinnovamento che si auspicava a Civitanova.
@ CHIOMA aggiorna le tue informazioni L’IDV era si era al di fatto tirata indietro non volendo partecipare alle primarie , non esiste una candidatura PALOMBINI è una invenzione del nano maleficodalle gote rosse, la colaiziione Corvatta ha aperto al FLI( i nipotini di ALMIRANTE) e allaUDC accordi aftti al BAR ARAGNO A PS.SELPIDIO, FLI avrà una presidenza delle partecipate.Il successo delle liste civiche a CIVITANOVA è a spese del PD, questo successo è stato ottenuto da una regia perfetta, oltre la tradizionale lista Gismondi la lista UNITI X CORVATTA ha usufruito dei voti del CLAN DEL VIVO , un clan di tutti parenti, il DEL VIVO scappato dal PD per un posto al sole . E dala P.P.P. il quale confindando che non sarebbe stato candiadto già preparava la sua candidatura con CORVATTA , tanto è che si è scoperto che da tempo raccoglieva firme per la presentazione della lista x CORVATTA , tanto è che un signor recatposi a raccolgiere le firme in un bar citatdino soi snete dire le abbiamo consegnato A PPP. Si hanno sms in cui un attemapto professionista cercava voti nel PD per PPP e se proprio non passava forneva un secondo nome , quello del nano malefico. Senza conatre il istero dei voti procacciati dalla simpataca partenopea mebra del direttio PD ma ad tempo con iol chadort giallo , lo sforforato e i suoi amici di CIVITANOVA ALATA chi hanno votato?si è sistematicamente lavorato per sgonfiare il PD, questo da tempo e per questo il centrosinistra non cresce se si continua a succhiare voti al suo interno , quanto mai crescerà?
Maxwalter, durante questa lunga campagna elettorale ho fatto un intenso corso di aggiornamento solo per rinforzare le convinzioni che già avevo. Sa benissimo che tutto quello che ho scritto è la pura verità e la realtà lo dimostra…non il mondo di favole che Lei racconta, o vuole far credere..
“Nano malefico dalle gote rosse, simpaticaca partenopea, lo sforforato e i suoi amici” ???
ma per favore, tanti sono gli sms circolati, che personalmente ho visto, che dicono cose diverse da quello che Lei dice: gli addetti ai lavori sanno.
Come ho già detto è stato un grave errore politico ed idiologico aprire a Fli ed UDC per una spicciolata di voti di cui si poteva indubbiamente fare a meno e che purtroppo in qualche modo peseranno …questa Gente è solo abituata a fare la politica di convenienza, che cosa ha in comune con la Sinistra ?
Speriamo che il Governo di questa Città non diventi uno spettacolo da piazza!!!!!
L’editorialista Zallocco non so quale film abbia visto. Non certo quello proiettato a Civitanova dove il Pd è il primo partito della città e da solo ha la metà dei voti di tutta la Coalizione. Il Pd a Civitanova ha eletto 8 consiglieri su 15 della maggioranza; tra i suoi 8 consiglieri 4 non hanno mai fatto parte del Consiglio Comunale ed inoltre nel gruppo del Pd c’è il consigliere comunale più votato di tutti i 360 candidati con 642 preferenze. Se questa è una disfatta…? Insomma la situazione descritta nell’articolo è ben lontana dalla realtà. Ma forse c’è stato un errore di battitura e ci si è dimenticati di mettere una L accanto al Pd…
Continuare a mistificare le cose e soprattutto i risultati certi è da puri sciocchi! I giornalisti abboccano…. e il popolo anche…. il vero vincitore è il popolo astenuto…. PUNTO E BASTA!!!! Ma tra coloro che hanno votato l’analisi che ne ho dedotto, semplicesitcamente parlando è con una metora… l’USATO e’ SICURO!!!!!! Silenzi ne è la prova viviente! E se Comi ha perso è perchè proviene da una città dove Ruffini e la sua giunta non hanno forse ben governato a Tolentino… e basta parlare di rinnovamento e di giovani.. sono giovane anche io e credo abbia la testa…. ma sono dle parere che una lista di soli giovani nuovi prestati alla politica non fa del bene alla comunità… meglio sempore essere affiancati inizialemnte da chi esperiemnza l’ha avuta… ma con ciò non voglio dire che bisogna scondinzolare come dei cagnolini dietro agli esperti del mestiere del politico…. buona giornata!
Il PD ha subito meno perché non ragiona come un partito ma come una religione e gli adepti accettano i dogmi senza alcun dubbio o esitazione. Tuttavia il PD andò meglio alle elezioni provinciali. Infatti negli scranni sella Provincia siedono 10 consiglieri del PD, 2 dell’IDV, 1 dell’UDC e il mitico assessore alle culture Bianchini (non ricordo il nome della lista).
Segretario Silenzi penso che in questa campagna elettorale Lei ha fatto egregiamente il Suo dovere, ma nulla di più di quello che avrebbe fatto chiunque altro al suo posto, consolidare i consensi (perchè aumentarli era molto più difficile) e nello stesso tempo fare l’Allenatore della Sua squadra. Nulla Le viene sminuito, nemmeno le Sue preferenze vengono messe in discussione, anche perchè frutto di più di 30 anni di attività politica…erano scontate e sicure, custodite da anni nella cassaforte…Proprio per il fatto che sia stato un buon Allenatore ed in nome della Sua coerenza, penso che in questo Consiglio comunale debba svolgere il ruolo di Capogruppo, armonizzando esperienza e rinnovamento. Buona giornata !
@ gabor bonifazi
Ancora con la visione della chiesa comunista ? Allora Berlusconi non era l’ultimo ? Qualcuno in realtà pensa che le difficolta del PD siano invece dovute proprio alla mancaza di un “insieme” di valori condiviso che è stato buttato negli ultimi 20 anni e non è stato sostituito da altri più aggiornati.
Mi creda di religione ne vedo ben poca ! E’ che comunque, nonostante tutti i suoi problemi e le sue inadeguatezze (tante) il PD è l’unica organizzazione politica sulla scena italiana che non sia stata o sia “one men company” (prodotto di un solo capo) e questo fatto incontestabilmente lo rende meno vulnerabile alle malattie, ai vizi senili , alle ambizioni individuali. Condizione necessaria ma ahime non sufficente per essere all’altezza dei problemi esistenti
@ Mario Iesari
Tengo a precisare che per me non conta il colore del gatto, conta che acchiappi il topo (Confucio). Inoltre non faccio parte della curva degli anti qualcosa o qualcuno.Tuttavia, dopo aver letto sul Corriere Adriatico di ieri che il neo-sindaco sta pensando di cancellare l’intitolazione di alcune vie (Balbo e Almirante), non potevo non domandarmi a quali valori facesse riferimento. Il buongiorno si vede dal mattino!
@ Giulio Silenzi
“La prima, essenziale, semplice verità che va ricordata a tutti i giovani è che se la politica non la faranno loro, essa rimarrà appannaggio degli altri, mentre sono loro, i giovani, che hanno l’interesse fondamentale a costruire il proprio futuro e innanzitutto a garantire che un futuro vi sia.”
Enrico Berlinguer – 1976
“Abbandonate la cultura stalinista” – Il primo cittadino del capoluogo toscano spiega: “Credo che i miei compagni di partito debbano abbandonare la cultura stalinista che considera nemico numero uno l’amico più vicino che dissente”. Renzi, aggiunge, che “comunque io dal Pd non me ne vado perché il Pd è anche casa mia”. Bersani come il dittatore sovietico, insomma, secondo quanto dichiarato dal rottamatore al quotidiano Qn. E poi rincara rispolverando l’antico cavallo di battaglia, le primare, che “vanno fatte” e nelle quali “uno di noi giovani amministratori ci sarà: non è detto che sia io”, ha chiosato.
(liberoquotidiano.it)
La politica, secondo un’antica definizione scolastica, è l’Arte di governare le società. Il termine, di derivazione greca (da “πόλις”, città), si applica tanto all’attività di coloro che si trovano a GOVERNARE quanto al confronto ideale finalizzato all’accesso all’attività di governo o di opposizione.
La prima definizione di “politica” (dal greco πολιτικος, politikós) risale ad Aristotele, filosofo che dovremmo rileggere, credo, ed è legata al termine “polis”, che in greco significa città, la comunità dei cittadini; secondo il filosofo, “politica” significava l’amministrazione della “polis” per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano.
Tanto mi basta per capire che su questi post non tutti trattano dello stesso argomento….
@ Zallocco
Sicuramente Corvatta vinceva al primo turno la poltrona di Sindaco se non avesse perso dei voti , andati al Movimento 5 stelle , provenienti da un area PD insoddisfatta della telenovela delle primarie
@gaborcielle
Renzi prenderà i voti solo per farsi prete. Aspirazione giusta per un giovane in cerca di un posto fisso.
L’opinione di Nanà
Si potrebbe discutere su chi ha torto e chi ha ragione, tanto a Civitanova come a Tolentino, di certo parleremmo solo di una manciata di voti.
E’ invece impossibile non discutere di un fatto: la gente vuole cambiare e ha scelto di cambiare.
La politica, così come oggi viene proposta ai cittadini, non ottiene consensi.
Nelle città amministrate dal centro destra e l’alternativa possibile era il centro sinistra, ha vinto l’alternativa di centro sinistra.
Nelle città amministrate dal centro sinistra e l’alternativa possibile era il centro destra, ha vinto l’alternativa di centro destra.
Nelle città dove c’era un’alternativa diversa al centro destra e al centro sinistra, ha vinto l’alternativa diversa.
Il messaggio è chiaro: o le coalizioni politiche di centro destra o centro sinistra che siano, con i partiti di maggioranza che le compongono, tornano ad “amministrare” (nel vero senso della parola) le pubbliche amministrazioni delle città (e non a trattarle come strumenti politici di spartizione di potere) o si preferiranno le alternative possibili. E tra queste il movimento 5 stelle e le liste civiche, che pure non hanno storia politica e esperienza amministrativa (e mi auguro che i loro componenti comprendano l’importanza della formazione al riguardo), sembra siano l’unica alternativa possibile.
Seppure sono sempre preoccupato quando si mette in mano, a chi non ha formazione ed esperienza, un qualsiasi mezzo importante (auto, aereo, barca, … nonché pubblica amministrazione) perché si rischia di distruggerlo e fare danni, è innegabile che quanto meno ci possa essere la buona volontà di farlo funzionare.
Cosa che, oggi, l’attuale politica ha dimostrato di non voler fare.
@ Sisetto
L’arcitaliano Curzio Malaparte ha lasciato anche qualche rigo di umorismo scatologico: certe facce da bischero assomigliano a quelle disegnate col gessetto nei cessi. (Cfr. C. Malaparte, Maledetti toscani, Vallecchi Editore, Firenze, 1956).
@gaborparte
Condivido e rilancio: Lei, oltre ad essere un “citante” inesauribile, ha un umorismo ” dick jokes”.
@ Sisetto
Ho dovuto citar temendo che qualcuno confondesse il termine arcitaliano! Ecco il perché delle cinque manine rosse… per una battuta estemporanea fine a se stessa, fuori tema e anche monca in quanto premessa ad un graffito profetico che lessi in un cesso di Fiesole nel lontano 1969:
“I COMUNISTI COMANDERANNO QUANDO IL C… SI VENDERANNO”.
@ ZALLOCO se vuoi sapere alcuni dei fondatori della lista GRILLO sobno dei speculatori edili che hanno promesso al PDL di fargli perdere il comune perchè PERUGINI l’assessore all’urbanistica aveva varato il paino CECCOTTI, e questo fatto danneggiave le loro lottizzazioni vicne in cui hanno molto inveduto, Il PD ha ripreso i suoi voti dell’amministrative comunali precedenti tenendo conto che c’è stata uan forte astensione. Hai visto un film che si girava a TREIA.
@MAXWALTER
Quindi conosci i lori nomi, rendili pubblici.