di Alessandra Pierini
Il Consiglio comunale di Macerata si trasforma sempre più in una soap opera con un numero molto ampio di parti trasmesse in un numero indefinito di puntate. La seduta di oggi, però, sarà ricordata per avere dato una svolta alla trama della vicenda. Pdl e Macerata è nel Cuore, lista civica che alle ultime elezioni ha appoggiato la candidatura a sindaco di Pistarelli, dopo un duro litigio fatto di un messaggio di rottura inviato dalle pagine di Cronache Maceratesi dalla lista (leggi l’articolo) e della risposta piena di rivendicazioni del Pdl (leggi l’articolo), si sono restituiti gli anelli e hanno messo la parola fine al loro fidanzamento. A mettere fine al rapporto, come in ogni storia che si rispetti, è stato il Pd nel ruolo dell’amante. Macerata è nel cuore, dopo aver osservato e raccolto elementi sull’amore clandestino tra i due maggiori partiti, uno di maggioranza e l’altro di opposizione, dopo aver chiuso un occhio per due anni, ha deciso di riprendersi la propria libertà. Dall’altra parte, al Pdl non era affatto piaciuta l’amicizia con Giorgio Ballesi che, pur interrotta dopo un mese, aveva risvegliato la gelosia del partito. Come in ogni soap che si rispetti, poi, non poteva mancare l’ex Anna Menghi che nell’interruzione del rapporto ha rivisto la rottura col Pdl che l’ha vista protagonista ormai più di 10 anni fa ma che l’ex sindaco ha mal digerito, anzi continua a ritornarle alla mente. In questa puntata, complice l’assenza di Romano Carancini, il matrimonio sempre più bisognoso di terapia di coppia tra il sindaco e la sua maggioranza non ha trovato spazio ma siamo certi che verrà il loro momento, intanto a frantumarsi è stata oggi l’opposizione.
A far esplodere gli animi la proposta di delibera per istituire una commissione d’indagine sull’attività dell’Amministrazione in materia di Urbanistica presentata dal consigliere del Pdl Riccardo Sacchi che ha presentato l’atto mentre i banchi del Pdl erano vuoti con i consiglieri (esclusi Marco Guzzini e Francesco Formentini in aula) a confezionare la replica ufficiale di risposta a Macerata è nel cuore. Sacchi ha descritto tecnicamente la sua proposta per poi girarsi verso i banchi dei suoi ex sostenitori: «La vicenda urbanistica ha mosso molti interessi e abbiamo elencato diverse delibere da analizzare tra le quali sei dell’Ircr. Voi – ha detto a Francesca D’Alessandro e Fabrizio Nascimbeni – siete stati presi dalla voglia di polemizzare e non lo avete notato. Noi siamo i primi a voler fare chiarezza e abbiamo scelto questo strumento anche se ce ne possono essere di migliori».
Immediata la risposta del capogruppo del Pd Narciso Ricotta che, evidentemente soddisfatto delle tensioni nella minoranza, ha difeso l’operato delle amministrazioni del passato e, come già annunciato (leggi l’articolo) ha ribadito la volontà di cambiare rotta con il recupero dell’esistente: «Sosteniamo il dibattito sul consumo del territorio, su questo e non sul passato vorrei confrontarmi». Ha sostenuto l’inutilità della commissione anche Bruno Mandrelli del Pd: «Il singolo consigliere può svolgere, tramite gli uffici, tutta l’attività d’indagine che vuole». Ad affiancare i non più innamorati di Macerata è nel cuore sono stati Giorgio Ballesi («Stop al consumo del territorio? Solo perchè non c’è più territorio da consumare. La commissione di indagine può essere utile per la pubblicità e la trasparenza di procedure amministrative ma mi viene da dire chi è senza peccato scagli la prima pietra») e Anna Menghi(«Il Pd è condannato a governare perchè da parte del Pdl non c’è la capacità di fare aggregazione, nè come dimostra la rottura con la loro civica, di confrontarsi. Noi abbiamo cercato in passato di fare opposizione quando il Pdl cercava di tapparci la bocca. Basta guardare cosa è accaduto all’Ircr : sono stata costretta a dire che c’erano nel Cda due consiglieri di An di cui uno con delega all’Urbanistica, il che è segno di una gestione trasversale non assolutamente trasparente»).
A questo punto il gravemente disilluso Fabrizio Nascimbeni ha preso la parola, sottolineando innanzitutto come i consiglieri usassero con grande frequenza l’appellativo “amico” rivolgendosi agli altri consiglieri e facendo lo stesso: «Ho notato oggi in aula due tipi di imbarazzi, quello del Pdl, amico Sacchi, che è stato costretto, tirato per la giacchetta da Cronache Maceratesi che ha pubblicato le inchieste di Giuseppe Bommarito, a chiedere una commissione d’indagine, e quello del Pd, amico Narciso, che anzichè spalancare le porte alla commissione per dimostrare di non avere nulla da nascondere chiude le porte. Non crediamo che la città sia ancora disposta ad accettare questo atteggiamento». Molto ferito dall’interruzione del rapporto il capogruppo del Pdl Fabio Pistarelli: «Non capisco l’opposizione che fa la gara a smontare una iniziativa dell’opposizione stessa. Sarà l’antipolitica? Il tutti contro tutti è una gara molto dura perchè c’è sempre qualcuno che è più contro degli altri. Io non mi pento di aver pensato la lista Macerata è nel cuore, nè di averci messo entusiasmo e idee ma mi rammarico di aver creduto non alla formalità ma alla vera espressione di amicizia». A sorpresa, è stato Mauro Compagnucci (Pd) a difendere Macerata è nel cuore: «L’unica vera opposizione che ricordo è stata quella del Comitato Menghi che faceva a pezzi le delibere per dibatterne. Questa proposta di commissione d’indagine è un tentativo di censurare e noi non ci stiamo. Nascimbeni – ha poi spiegato a Pistarelli – cercava solo di farle capire che quelli che state affrontando sono argomenti da campagna elettorale, dovevate utilizzarli due anni fa chiedendo ai cittadini di schierarsi. Ormai è un risveglio tardivo».
Compagnucci si rivolge poi a Castiglioni con dei documenti in mano: “Che cosa vogliamo vedere da queste delibere? Che anche voi le avete votate?”
Fabio Massimo Conti (Lista Conti Macerata vince) ha sottolineato i problemi politici e partitici del centro destra per concludere: «Quanti anni di commissioni di indagine ci vorrebbero per chiarire dieci anni di urbanistica?» Massimo Pizzichini (Udc) e Guido Garufi (Idv) hanno invitato chi ha dei dubbi a rivolgersi alla Procura della Repubblica. Francesca D’Alessandro (Mc è nel Cuore) ha chiesto di lasciare l’amicizia fuori dal consiglio: «Mi sembra improprio in questa sede. In questi due anni c’è stata da parte nostra una presa di coscienza politica che ci ha portato fino a maturare la decisione di questi giorni». Marco Guzzini del Pdl ha invitato tutti i suoi colleghi a trovare un modo di incontrarsi nelle idee e di collaborare in un «cantiere operativo», che ha risvegliato gli incubi da cemento dell’ex assessore Compagnucci che è saltato sul banco: «La prego Guzzini, un altro cantiere no».
La votazione è rinviata a domani e come nella migliore tradizione delle soap opera il finale è tutto da scrivere e le puntate saranno ancora moltissime.
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Hahahah siamo diventati la barzelletta d’Italia!!! Dimettevi tutti e elezioni subito!!!!
Una fogna a cielo aperto, nessuno escluso.
Potrebbe offendersi, la fogna….
La bravissima Alessandra
ha usato la metafora
dei fidanzati traditi che restituiscono gli anelli .
Signora Alessandra – se lei mi permette-
vorrei pero’ farle notare un piccolo particolare –
In tutta questa soap opera i traditi non sono
loro – i traditi siamo e temo che purtroppo
continueremo ad esserlo tutti noi cittadini .
Vede lei ha ben detto che si stanno restituendo gli anelli –
solo che questi anelli passano da una mano ad un altra
e l unico mio dispiacere e’ che a Macerata non vigono
le leggi Dell antica Roma dove a qualcuno venivano tagliate le mani – allora si che gli anelli sarebbero
tornati ai legittimi proprietari – anche perché non se li sarebbero piu potuti infilare .!!!
Cara Alessandra,
alle elezioni comunali del 2010, al ballottaggio tra Carancini e Pistarelli il risultato fu il seguente:
Carancini: voti 10.690
Pistarelli: voti 10.564
Differenza: voti 126
La risposta alla domanda se tra destra e sinistra a Macerata esiste un matrimonio segreto sta in questo risultato elettorale, e nel fatto che lo sconfitto non chiese il riconteggio, che sarebbe stato un suo diritto.
In Piemonte, seppure per elezioni regionali e con modalità di voto differenti, la Bresso contro Cota chiese e ottenne il riconteggio delle schede, e la differenza era nell’ordine delle migliaia.
Oggi la cosa piu’ giusta in democrazia è FAR RISPETTARE LE LEGGI O INDAGINI MIRATE SE SONO STATE FATTE COSE SCORRETTE , questo spetta solo alla PROCURA, CORTE DEI CONTI E GUARDIA DI FINANZA , i veri organi competenti, ma se intervengono………………… per salvaguardare il povero cittadino rimasto indifeso ,
le altre cose , come le commissioni , sono solo CHIACCHERE senza nessun risultato e tali rimangono all’ infinito !!!!!!!!!!!
Dice giustamente Compagnucci: “Che cosa dobbiamo appurare in queste delibere: che le avete votate pure voi?”.
Ecco. E’ tutto qua.
Più che soap opera è una SLEEP Operetta…
(l’intervento di Filippo Davoli rende appieno la situazione: 30 anni di inciuci)