Quale destino per il Parco Eolico della Comunità montana di Camerino?
Sono trascorsi cinque anni dall’avvio della procedura da parte della Regione Marche per la realizzazione dell’impianto e, ad oggi, a causa della contrarietà della Soprintendenza, la sorte di questo progetto, volano di sviluppo per l’Alto Maceratese, fonte di energia pulita per tutto il territorio, è ancora appesa alla decisione del Tar.
Preoccupato per “il danno sociale, economico e ambientale” che il ritardo sta arrecando, Angelo Sciapichetti ha presentato un’interrogazione al presidente Spacca.
Nel sollecitare iniziative, anche nei confronti della Soprintendenza, per riavviare con speditezza il procedimento amministrativo e non perdere questa preziosa opportunità, il consigliere regionale del Partito Democratico sottolinea come “lo stesso Piano energetico ambientale regionale, nel differenziare l’effettivo contributo delle fonti rinnovabili, reputi la fonte eolica, insieme alla biomasse, tra quelle in grado di incidere a breve sul bilancio energetico regionale, favorendo per altro le aree interne e montane”.
Sciapichetti ripercorre, quindi, le tappe della vicenda, iniziata nel 2006 quando, dopo l’emanazione del Pear, la Giunta regionale approvò lo schema di accordo di programma con cui affidava alla Comunità Montana di Camerino la realizzazione di un Parco eolico di interesse pubblico di 40 MW nell’area selezionata tra Monte Cavallo, Pieve Torina e Serravalle di Chienti.
L’iter andò avanti senza ostacoli fino al rilascio, nel 2008, dell’autorizzazione paesaggistica da parte della Regione, annullata però da un decreto della Soprintendenza.
Di qui il ricorso della Comunità Montana, della Regione e dei Comuni interessati al Tar Marche, che il 10 febbraio 2009 concesse la sospensiva e stabilì 45 giorni per il riesame, da parte della Soprintendenza, del provvedimento di autorizzazione paesaggistica.
Il 3 aprile 2009 la Soprintendenza ha riconfermato l’annullamento impugnato e, di nuovo, la Comunità Montana di Camerino, la Regione e i Comuni coinvolti sono ricorsi al Tar, il quale non si è ancora espresso.
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L’area interessata dal progetto del Parco eolico è sottoposta al vincolo paesaggistico ed è tra le più incontaminate della Regione. Il progetto prevede 17 mastodontiche torri alte ben 80 m (come grattacieli da 25 piani) a cui si sommano le pale, per altri 40 m (totale 120 m). Bene ha fatto quindi la Soprintendenza a bloccare il progetto. La pressione nei confronti della Soprintendenza è quindi una vera e propria ingerenza politica. Si dica allora, senza ipocrisia, che l’intenzione è quella di realizzare centrali elettriche (anche se rinnovabili) senza alcun rispetto per l’ambiente e il paesaggio, vere risorse per l’entroterra.
Bene ha fatto Alessandro a ricordare che siamo in uno Stato di diritto, fino a prova contraria: le leggi dovrebbero essere uguali per tutti, ente pubblico in primis. Ma forse questo, Sciapichetti, non se lo ricorda o segue la moda politica di quest’ultimo periodo…. E via con una nuova crociata contro la Soprintendenza, rea di aver ricordato che c’è un vincolo in quell’area.
Tornando al tema energetico, non servono grandi centrali (eoliche, nucleari, fotovoltaiche, a biomasse….), ma – in primis – interventi per rendere energeticamente efficienti case e aziende (l’energia migliore è quella che si risparmia!), poi piccoli impianti per l’autoproduzione domestica con scambio delle eccedenze (leggasi democrazia energetica), svincolandoci da petrolio e società monopoliste dell’energia.
Quando lo capiranno, i nostri politici, che non si può crescere all’infinito chiedendo sempre di più (in termini di risorse ambientali, energetiche, ecc.)?
Sciapichetti accompagnava Veltri a Borgofuturo e mi era sembrato molto strano!.
Sicuramente non ha capito nulla di quello che ha detto Veltri sul consumo del territorio.
ahahahahahahah, che macchietta!!!!
ma possibile che il PD non abbia gente decente da presentare?!?!?!
Suggerisco allo Sciapo di ergersi a difensore dell’impianto fotovoltaico di 50 ettari che vogliono costruire a Boschetto Ricci di Sforzacosta…se si accorge che dietro c’è il Vescovo sai come corre….
UN BEL PARCO EOLICO A CONSALVI TRA IL DISTRIBUTORE DI BENZINA E LA CHIESA .!!!!!!!! VICINO CASA SUA………………….
FORSE SCHIAPICHETTI CAMBIEREBBE IDEA E DISCORSO SULL’EOLICO ??????
Praticamente si interrogano da soli!!!
fantastici
Consigliere Sciapichetti, meno precipitazione e un pò di cautela in più. Sarebbe forse prudente avere qualche informazione in più. E questo al di là delle polemiche sull’impatto ambientale o sull’attrazione che consistenti contributi finanziari hanno per furbetti di incerta provenienza. Tenga conto che i contributi vengono dalle nostre tasche, cioè dai nostri risparmi e sarebbe veramente un doppio disastro se, oltre alla violenza al paesaggio, finissero in tasche, per così dire, sospette. Non dimentichi che con l’ultimo referendum sulla privatizzazione dei servizio idrico lei ha sostenuto che al privato non doveva essere nemmeno riconosciuto il costo, cioè il solo interesse bancario sui mutui accesi per finanziare gli investimenti, Qui addirittura gli si regala il capitale. Perciò, viva le rinnovabili, ma “adelante con judicio senor”
Questa storia del parco eolico si gioca su un equivoco di fondo, ovvero che lo sviluppo sia legato solo ed esclusivamente a denaro pubblico, a opere pubbliche, a impianti senza reale impatto occupazionale ma che compromettono la fruizione di un intero territorio. Vvedi ad esempio caso Giorgini e lo scempio dei pannelli fotovoltaici nella nostra provincia. Roba da 1970.
E il turismo?
Se queste inutili Comunità Montane pensassero allo sviluppo turistico, incredibilmente poco sfruttato come in generale le nostre risorse ambientali, farebbero forse cosa migliore che inventarsi parchi eolici.
Cosa dice poi lo statuto della Comunità Montana, quasi sono le sue finalità?
Art. 5 (finalità): “La comunità montana persegue finalità di valorizzazione delle zone montane, favorisce la crescita economica, civile e culturale delle popolazioni; tutela il paesaggio e l’ambiente; realizza l’esercizio associato delle funzioni comunali”.
Tutela così bene l’ambiente e il paesaggio che si oppone al vincolo posto dalla Sovrintendenza…
Così per rendere l’ìdea, questo è il sito internet della Comunità Montana di Camerino:
http://www.comcamerino.sinp.net/
A vederlo, più che di chiudere il sito viene voglia di chiudere la Comunità Montana.
Vero e giusto! Prima di chiudere le province, a mio parere, vanno chiuse le comunità montane! Hanno meno radicamento storico e molti vizi dei carrozzoni. La gran parte, ovviamente! Pensate che Treia sta nella comunità montana solo perche ha il monticello di San Lorenzo.
Il “Laboratorio Marche” ha vinto le elezioni anche a Macerata perciò hanno aperto i lavori.
Gli elettori hanno approvato il “loro” progetto e come richiesto con il voto, IL LABORATORIO inizia i lavori.
Auguri a tutti. Povero territorio! Cmq non potete dire che non lo sapevate?
Distinti
Tonino Quattrini
@ Mus
Se non ricordo male nel libro Stella/Rizzo “La Casta” c’erano descritte delle “comunità montane” dove la cima più alta che avevano era quella del campanile, poichè le città erano di pochi metri sopra il livello del mare….
anche pollenza è nellla comunità montana….
Non conosco il progetto, ma se è vero quello che ha scritto Alessandro Rossetti, mi sembra veramente una cosa allucinante. Quello che l’ha pensato andrebbe appeso a testa in giù da una di quelle pale e ad ogni giro qualcuno da sotto lo prende a schiaffi.
Forse la sovrintendenza, almeno stavolta, non ha visto sbagliato.
“…reputi la fonte eolica, insieme alla biomasse, tra quelle in grado di incidere a breve sul bilancio energetico regionale”
Quindi secondo Sciapichetti anche gli inceneritori di biomasse sono una soluzione sostenibile. Bravo!!!
A parte il fatto che di biomasse da bruciare non ce n’è a sufficienza, per cui bisognerebbe andarle a prendere da qualche parte (magari in Indonesia) lo sa cosa succede all’organismo umano quando respira le esalazioni di un incenerimento?
Dia retta a me: si informi prima di fare altre figuracce.
E per rimanere all’argomento energia: cosa avete intenzione di fare lei e il suo partito per i rigassificatori?
Sciapichetti si comporta come uno dei tanti ambientalisti der domo. Infatti da quando la Lam ha appoggiato il centrosinistra sembra interessato al cosiddetto parco eolico di Collattoni. Trovo contraddittorio l’atteggiamento di quest’ambientalista der domo una volta contrario alla turbogas di San severino ed ora favorevole al rigassificatore di Falconara. Forse perché ricorda una reclame: Con API si vola.
Forse forse tutti i ricorsi dalla Lam c’entrano qualcosa con il progetto di cui all’interrogazione di Sciapichetti? Attento Angelo custode, non ti prestare ingenuamente a pagare eventuali scotti compensatori. Alla tua sinistra l’infingardo diavoletto potrebbe ridere. Oggi sembra che tutto si regga, ma al momento fatale (se mai verrà!) tutto si spacca.