di Alessandra Pierini
Aggiornamento delle 16 – Il quorum è stato raggiunto. Non accadeva dal 1997. Alla chiusura dei seggi, nella provincia di Macerata si è recato alle urne il 58,45 % degli aventi diritto. La percentuale è nettamente superiore a quella registrata in occasione delle votazioni per l’elezione del presidente della Provincia quando votò il 55,78% degli aventi diritto e al ballottaggio tra Franco Capponi e Antonio Pettinari quando si arrivò al 49,33%. Il dato maceratese è addirittura superiore rispetto a quello nazionale che ha superato di poco il 57%. Nel capoluogo ha votato il 59,40%, a Tolentino il 62,13%, a Recanati il 59,99% e a Civitanova il 56,21%.
Aggiornamento delle 22,30 – Alle 22, l’affluenza alle urne in provincia di Macerata ha raggiunto il 40,45% dei votanti. Il dato è molto simile a quello nazionale, in Italia ha votato oltre il 41% degli aventi diritto. Alle elezioni provinciali del 15 e 16 maggio alle ore 22 aveva votato il 35,38% degli elettori e al ballottaggio per eleggere il presidente della Provincia del 29 e 30 maggio la percentuale raggiunta era stata del 33,5%. A Macerata ha votato il 42,61 %, a Tolentino il 43,33%, a Recanati il 42,7. Resta bassa rispetto alla media la percentuale dei votanti a Civitanova dove ha votato il 37,78%.
Aggiornamento delle 19,30 – Alle 19, in provincia di Macerata si sono recati alle urne il 29,05 % dei votanti. Il dato si sta avvicinando a quello nazionale, in Italia infatti l’affluenza ha superato il 30%, e supera di molto la percentuale degli aventi diritto che avevano già votato alla stessa ora alle elezioni provinciali del 15 e 16 maggio (24,9%) e al ballottaggio per eleggere il presidente della provincia del 29 e 30 maggio (22,9%). A Macerata ha votato il 31,37 %, a Tolentino il 31,31%, a Recanati il 31,01. Bassa rispetto alla media è la percentuale dei votanti a Civitanova dove ha votato il 27,27%.
Il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, ha votato oggi alle ore 20 al seggio di Santa Maria in Selva (Treia) i quattro referendum. Foto Medori
Aggiornamento delle 12- Se alle elezioni amministrative, il numero dei votanti, pur significativo, non era determinante ai fini del risultato elettorale, in questo caso, per i referendum, diventa determinante ai fini del raggiungimento del quorum, necessario per la convalida del risultato, soprattutto se si considera che dal 1997 ad oggi il quorum non è mai stato raggiunto. Alle ore 12 di oggi (le urne sono state aperte questa mattina alle ore 8, quindi con un’ora di ritardo rispetto alle elezioni provinciali) in provincia di Macerata ha votato il 10,8 % degli aventi diritto. Il dato è leggermente inferiore rispetto a quello nazionale che vede l’affluenza salire al di sopra dell’11%.
I referendum, al momento, hanno visto un aumento della percentuale dei votanti rispetto alle provinciali del 15 e 16 maggio quando alla stessa ora aveva votato il 9,44% degli aventi diritto e rispetto al ballottaggio tra Franco Capponi e Tonino Pettinari del 29 e 30 maggio quando l’affluenza era stata nella mattinata della domenica pari al 9,44%.
Il dato relativo ai votanti è superiore alla media nel capoluogo con il 12,7% dei votanti e l’affluenza minima si registra a Civitanova dove solo il 9,7% degli elettori è andato a votare. A Tolentino ha votato il 12,1% e a Recanati l’11,5 %.
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http://www.youtube.com/watch?v=Zmm5sO0GNzo
Consiglio e caldeggio gesti apotropaici fino alle 15 di domani. E speriamo che i cittadini esercitino uno dei pochi diritti che sono loro rimasti.
nel frattempo a Roma i colpi bassi non sono mancati…..
http://tg24.sky.it/tg24/politica/photogallery/2011/06/12/referendum_seggio_roma_pantheon_piazza_del_popolo_trasferito_disagi_foto_foto.html?p=0
e comunque l’affluenza alle 12 è stata del 13,4%
sarà un caso ma Pettinari si fa fotografare con la scheda VERDE, quella sul legittimo impedimento.
Siccome io sono PERFIDO penso che se si fosse fatto fotografare con le altre 2 il suo capo supremo gliel’avrebbe fatta pagare
ACQUA: Caltagirone, suocero di Casini, è socio dell’ACEA che gestisce l’acqua a Roma
NUCLEARE: Casini…”non ho cambiato idea dopo Giappone”
http://www.youtube.com/watch?v=VJHNb6i-Clc
Ritengo che ai referendum ognuno esprime la “propria” idea mentre alle politiche siamo chiamati ad eleggere qualcuno che “speriamo” rappresenti le nostre idee.
Quindi spero che gli italiani capiscano questo e si rechino TUTTI a votare!
Qualunque sia la loro idea! Almeno le votazioni rappresenteranno davvero e democraticamente il volere della maggioranza dei cittadini
Liana Paciaroni
Dopo gli i grossolani errori sulle date del referendum, la RAI è di nuovo protagonista: RAI Radio 2 ha affermato che l’affluenza alle urne era del 38%.
Per me è un motivo in più, se ce ne fosse ancora bisogno, per andare a votare: incompetenti o in malafede? Non fa differenza.
Ho votato circa tre quarti d’ora fa: il quorum locale era del 49,07%. Ora, essendo la nostra media di poco inferiore al dato nazionale, dovrebbe essere comunque di buon auspicio. Coraggio, chi ancora non è andato a votare: ci sono ancora tre quarti d’ora!
Sto godendo, se i dati saranno confermati godrò ancora di più!!!!!
Giornata storica!!!!!
ai detrattori del referendum: HAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAAHAHAHAH
AHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAAH
Sono Un Caro Amico Tra Estranei!!!!!!!!!
Chi gode più di tutti penso sia Di Pietro.. Si ritrova un milione di Euro in tasca.. (0,52 centesimi per ogni firma raccolta al raggiungimento del quorum..) potrà comperarsi qualche altra casa tramite la sua personale società di comodo.. !! Ed inoltre su queste abitazioni avrà l’acqua in abbondanza ed a basso prezzo.. (sic..) ed energia prodotta da fonti pulite.. ( importatata dalle centrali nucleari francesi..)
Contenti voi..
Per il consueto polemico-dietrologo Cherubini: basta andare nella pagina facebook di Pettinari per vedere che ci sono le foto di Pettinari che vota anche per gli altri quesiti. La scelta è stata di Cronache Maceratesi di pubblicare questa foto:
http://www.facebook.com/pettinaripresidente
… e dove sono finiti tutti i commentatori di cronache maceratesi che invitavano ad andare al mare oggi? sono ancora al mare??? Grande Kenjii!!!
Per noi il voto è stato sempre una cosa seria. Votare come si vuole ma votare. Le indicazioni del Presidente Casini e Pettinari sono state rispettate. Posso anche dire il mio voto: Tre Si e un NO per il nucleare, cone sesta potenza industriale , mi da fastidio acquistare energia dai miei vicini di casa.
Chissà se Di Pietro andrà a comperare la casa da Anemone?
Certo, potrebbe avere un buon trattamento, visti i precedenti.
E’ dura mandarla giù la seconda batosta in poca tempo, è comprensibile.
Chi ha vinto è Di Pietro, ripeto Di Pietro ed il suo comitato e non l’IDV. Ha vinto dal punto di vista “economico” ovviamente.
Il comitato si ritrova 0,52 centesimi per ogni firma raccolta al raggiungimento del quorum..).
Se sappiamo fare bene i conti ………………..
Comincia una nuova storia (a livello italiano): il popolo non più suddito ma cittadino.
Sarebbe bellissimo (ed una storia a lieto fine) se tutti i pavoni, gli ippopotami, i ministri per caso, gli sciacalli, i trombati ed i tromboni, i nonni viagra con le parenti di Mubarak, i nani, i saltimbanchi, le ballerine, i ministri da camera da letto ed i portaborse ( di tutti i partiti a livello locale, provinciale, regionale e nazionale) decidessero di fare un passo indietro: allora si che saremmo un paese normale.
Riportare l’esito del raggiugimento del quorum ad una questione economica anzichè alla vittoria della volontà popolare è semplicemente disdicevole e miserevole. Oltretutto si mortificano gli stessi elettori del centro-destra che finalmente oggi hanno confermato, partecipando al voto in gran numero e anche dopo i ballottaggi, che il pifferaio non li incanta più. Oggi è una giornata che premia la vera democrazia, quella del popolo e non quella dei palazzi di vetro, dove qualcuno oggi cerca ancora di arrampicarsi.
Incredibile aver sentito gente, questi giorni, che non è andata a votare per ‘non far raggiungere il quorum’….
ma… non ho parole e sono proprio contento che il quorum ci sia eccome, anche per costoro che non lo meriterebbero.
per la prima volta in vita mia,a 39 anni, ho votato per qualcosa che poi ha vinto.
w tutti quelli che sono andati ai seggi,forse per chi non lo ha ancora capito l’importanza di oggi,lo capira’ piu’ in la’ i pericoli che si sono corsi.ora il massimo sarebbe una bella ridimensionata ai partiti (tutti)….!
lo so che puo’ sembrare scontato ma tornato a casa ho visto le mie bimbe con occhi piu’ tranquilli per loro futuro.
w l’italia!!!!
Ho ferminato da poco a brindare all’Italia ed agli italiani ed alla loro riconquistata sovranità popolare!!
La vittoria dei referendum è il risulato di tutti coloro che hanno compreso l’assoluto valore di questa tornata elettorale e non solo di Di Pietro.. (sono state scritte meschinità inutili e dannose più a chi l’hanno scritte che a coloro che le hanno dovute subire)
E’ necessario trarne le somme:
E’ finita l’era di coloro che pensano di poter far tutto ed il contrario di tutto perché sostenuti dal voto!
Da oggi gli italiani vogliono sceglie e la propria coalizzione ed il programma correlato e non da meno i candidati e coloro che li rappresenteranno in Parlamento!
Così non ci sarà più spazio né per gli Sciulipoti, i rappresntanti delle lobby, gli affiliati alle varie mafie, ed i Piduisti e cloro che si fanno regalare appartamenti a loro insaputa!
Quindi Via Berlusconi e tutti i propri mercenari!!
NON PARLARE PIU’ DEL NUCLEARE (non bastano 2 referendum per comprendere come la pensano gli elettori?!?! Investimenti sulle forme di energia alternative è una strada che produce risorse,, lavoro e ripresa!!!
L’ACQUA NON E’ DA CONSEGNARE ALL A SPECULAZIONE DEI PRIVATI!
ed anche se è vero che la rete idrica necessita di investimenti i cittadini hanno sempre pagato con le tariffe oltretutto “salate” tutti i costi conseguenti!
Se lo Stato e gli enti locali li hanno utilizzate per farci altro sta a questi ultimi programmare i relativi investimenti, oltretutto senza pesare nelle tasche degli utenti.
E’ ora di trascurare programmi inutili se non dannosi come il Ponte sullo stretto e mettere in gioco energie per un sistema idrico efficiente nel Paese. Questi lobbisti l’avevano pensata bene, ma proprio bene:
Dare l’acqua ai Privati che poi impunemente avrebbero punito tutte le famiglie pper i loro interessi e speculazioni. MA VIA!!!!!
@Cerasi
Secondo te come faremo ad eliminare l’attuale partecipazione delle aziende private nella gestione dell’acqua ? In pratica allo stato attuale l’acqua è pubblica ma è gestita spesso dai privati (Acea, Suez, Veolia, ecc…). Ovviamente sono contentissimo che abbia vinto il SI, ma non sono sicuro che sarà facile sbattere fuori determinate Spa…spero di sbagliarmi….
@ Giglioni
Non ho la soluzione da tirare fuori dal cilindro: un’ipotesi potrebbe essere rendere le Partecipate ad azionariato diffuso locale, impedendo che società possano detenere le quote?
@Gianfranco Cerasi
…chiedilo all’Europa, che con varie direttive ha previsto che i servizi locali debbano essere svolti in regime di “concorrenza”….non è l’Italia che vuole la privatizzazione dell’acqua ma le direttive europe che lo impone….
“Articolo 23 bis Dl 112-2008”
Strano, quando l’Europa fa notare in tutti i modi che il reato di clandestinità è illegale si procede lo stesso (salvo poi condanna e obbligo di scarcerare tutti quelli detenuti illegalmente, senza contare le richieste risarcitorie che giustamente verranno da chi è stato messo in galera senza motivo), quando dice che Rete 4 dovrebbe andare sul satellite (da anni, esisteva ancora la tv analogica) e di esempi ce ne sarebbero altri… beh si può non ascoltare. E’ un’Europa che qualcuno ha sempre snobbato o schifato, salvo poi piangerci per la biblica invasione di immigrati (mi riferisco alla Lega celodurista antieuropea ed antieuropeista). In ogni caso il regime di concorrenza è tale se esiste un vero mercato, non se il privato prende in gestione il servizio, non fa gli investimenti, mette le tariffe che vuole e in caso di un guadagno inferiore a quello previsto si fa anche rimborsare… il rischio d’impresa dove sarebbe? (quale rischio poi, che l’acqua è un bene vitale e difficilmente ci si può fallire). Bello sto privato: acqua pubblica, investimenti fatti dal pubblico su rete già esistente di acquedotti costruiti dallo stato, eventuali rimborsi con i soldi dei cittadini, ma profitti privatizzati… l’Italia è una repubblica basata sulle corporazioni. Perso per perso preferisco che sia lo stato a gestire, non mi va di avere gli stessi (dis)servizi con una bolletta salatissima.
PS: esperienza diretta, le bollette fatte da Hera 9 volte su 10 sono “casualmente” sovrastimate (anche di 150/200 euro per quel che riguarda il gas!!). Ogni volta si “sbagliano” e almeno un giorno ogni due mesi mi tocca buttarlo via tra letture dei contatori, telefonate, ricorsi, raccomandate, visite allo sportello, ecc…
@ paoolo
Ci sono così tante direttive, assai più importanti, dell’Europa che l’Italia allegramente disattende (alcune da molti anni, e sempre sotto il governo di nonno viagra Silvio) ma guarda che caso strano, che coincidenza, che fatalità ora prprio questa direttiva, solo questa, diventa la pietra angolare di tutto??
L’esempio eclatante per confermare quanto giustamente asserito dal Sig.Ciccarelli potrebbe essere l’Alitalia, o sbaglio?
Sono d’accordo con il mio caro omonimo Filippo Ciccarelli. Ora che abbiamo il vento in poppa e che – come cittadini – stiamo finalmente ritrovando il nostro corpo comune, fermarsi sarebbe un imperdonabile errore. Probabilmente più catastrofico dei vent’anni di totale immobilità rassegnata. A me pare che – finalmente – si stia ristabilendo un confronto tra alto e basso, dopo secoli di terrificante e paludosa trasversalità. Della serie che non è perché l’industriale vota a sinistra, che diventa automaticamente buono con gli operai. Questo referendum – a me pare – scopre molti giochi. E assurge a una sorta di Piave in questa che è una guerra sotterranea, silenziosa e violentissima, in grado di spazzare via il nostro popolo.
Dunque, per tornare al nostro dibattito odierno, che vi sia una vittoria del pubblico e del comune sul privatizzato, per quanto partecipato, è elemento da tenere in somma visibilità. E continuare su questa linea. Senza abbassare la guardia.