Massimiliano Bianchini con Romano Carancini quando erano impegnati nel ballottaggio delle primarie del centro sinistra
Dall’Associazione Pensare Macerata:
“Iniziamo dalla risposta secca alla domanda altrettanto secca che i cittadini più informati, interessati, appassionati stanno rivolgendo alla politica maceratese: Siete favorevoli alla Suap Giorgini? NO, la nostra risposta, senza indugi, senza paure, liberi da qualsiasi pressione politica e di opinione pubblica.
Ci spieghiamo meglio: diciamo e voteremo no attraverso i nostri due consiglieri eletti Massmiliano Bianchini e Antonio Carlini, non perché il Sindaco lo vuole o perché lo vuole la gente “incazzata”; il nostro no nasce semplicemente dal rispetto per la politica intesa come strumento per concorrere al miglioramento della qualità di vita dei cittadini, specie delle future generazioni.
Siccome, nonostante le norme di legge rispettate, i parametri adeguati, i pareri tecnici favorevoli, noi riteniamo che un’industria in quella porzione di territorio non sia sintomo di migliore qualità , ecco perché il nostro voto in Consiglio Comunale non potrà che essere contrario a tale insediamento produttivo o, se preferite, non potrà che essere favorevole ad una difesa del territorio e dei possibili sviluppi di natura turistico-culturale-ambientale-urbanistica che la zona in questione – Valleverde – può offrire.
Abbiamo letto con attenzione i numerosi interventi, più o meno qualificati, spesso accorati sull’argomento. Delle tante motivazioni pro-NO, una ci sembra particolarmente valida ed inoppugnabile: la politica non può abdicare al proprio ruolo di guida ed orientamento dello sviluppo del territorio; la politica deve assumersi la responsabilità di pianificare la qualità urbanistica del territorio; la politica ha tutto il diritto di rifiutare un insediamento produttivo in un territorio nel quale potrebbero essere avviati progetti di qualità in senso turistico-storico-paesaggistico; la politica esercita una funzione di governo che supera il concetto di “fattibilità tecnico-guiridica” di un Progetto industriale. Tali prerogative si esercitano in Consiglio Comunale. Per esercitarle con senso di responsabilità e buonsenso abbiamo eletto i nostri rappresentanti.
Tanto più , verrebbe da dire, che tale prerogativa è prevista dalle norme che regolano le procedure cosiddette SUAP.
Le persone che fanno parte dell’Associazione Pensare Macerata credono addirittura che basterebbe l’istinto per sostenere il NO senza il tempo di alterarlo con le paure o con gli interessi privati.
Siamo ovviamente felici di condividere questa impostazione con il Sindaco Carancini, al quale va dato atto di avere forza e coerenza nel rispetto degli impegni presi con i cittadini in campagna elettorale.
Evitiamo volutamente di entrare nel tecnicismo della questione, in quanto riteniamo qualsivoglia argomentazione piccola ed insignificante al cospetto delle motivazioni che ci sorreggono e che abbiamo esposto in precedenza. Ci limitiamo soltanto a ribadire che la pianificazione urbana è una cosa, la conformità di un Progetto alle norme in materia ambientale e di sicurezza un’altra.
La politica non rinunci al uo ruolo! Solo così i cittadini torneranno a vederla come strumento di servizio per la comunità”
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..finalmente un impegno politico chiaro e adeguatamente motivato! ora aspettiamo le motivazioni dei consiglieri favorevoli al SUAP. ..
mi associo a rpiccia..
attendiamo le motivazioni dei consiglieri favorevoli… si parlerà sicuramente di posti di lavoro…
concordo pienamente con rpiccia…. i soggetti della politica sono coloro che si presentano sulla scena con i loro nomi, le loro intenzioni ben dichiarate “chi siamo e cosa vogliamo”, solo in tal modo si può rappresentare una comunità, un movimento, un gruppo.
Chi si è fatto avanti per avere la propria poltrona …deve sapere che ha assunto un impegno nei confronti dei suoi elettori, tutelare gli interessi di tutta la cittadinanza….e non dei “comitati di affari” .
Tutta la documentazione è pubblica e non ci vuole molto tempo per analizzarla!!
Quali prospettive di lavoro….?? Da società con capitali sociali di € 10.000,00….e da 2 soci che sommando le loro età fanno 163 anni????
Infatti… volevo vedere se qualcuno aveva il coraggio di mettere la scusa dei posti di lavoro…
Oltre al fatto che è altamente inquinante, questa industria non porta nessun beneficio alla nostra città. Menomale che qualcuno che ci rappresenta ha le @@ di dire NO!
Giorgini dammi retta paga il pizzo e vedrai che ti fanno costruire… ^^
Esaminando lo scarno bilancio della Giorgini (in quanto srl è pubblico) si evince che al momento non ci sono risorse nè economiche nè finanziarie per sostenere un investimento del genere. C’è qualcun altro pronto a subentrare non appena fosse approvato l’insediamento di una attività insalubre di prima categoria? Che cosa ci farebbe? Una volta accordata tale classificazione (l’area sarebbe cioè destinata ad insediamenti di attività insalubri) ci si potrebbe fare di tutto: anche lavorazioni di materiali tossici!
@Umbertoro
Credo che lei abbia dato voce al pensiero di molti.
Il mercato dello smaltimento dei rifiuti genera profitti stratosferici,
Mentre per quelli tradizionali qualcosa si stà facendo : raccolta differenziata , termovalorizzatori ( una vergogna a cielo aperto ) riduzione degli imballaggi ecc per quello dei rifiuti tossici tutto tace .
Un esempio specifico è quello dei rifiuti tossici ospedalieri .
Mentre la delocalizzazione può portare alcune aziende fuori dal territorio italiano e/o europeo , per quanto riguarda i rifiuti ospedalieri ed assimiliti c’è un mercato “locale” molto florido.
Alias : ottengo l’autorizzazione a Macerata ; prendo i soldi pubblici per bonificare l’area di Montecosaro e relativa edificabilità per edilizia privata e poi ……………….
Per tirare le conclusioni ci vuole un pò di fantasia ed aver letto le carte e tra le carte :
ad esempio i nomi dei professionisti che stanno all’interno di questo progetto ed i loro sponsor che non sono partiti ma singoli esponenti di partito o di partiti .
Ma io non so leggere !!!!!!!
La differenza tra chi ha le idee chiare e chi cazzeggia per portare a casa l’ ennesimo scempio urbanistico ad uso e consumo dei soliti giochi di interessi…..
A Piediripa la Giorgini non la vogliamo: vengano e troveranno un intero quartiere inferocito, ancora memore degli incendi alla ORIM e al Macero Maceratese…
Siamo stufi di rovinarci la salute perchè a Macerata le cose in 60 anni non sono mai cambiate.
PD “partito nuovo” o solo nuova casa per qualcuno??
Ricordo a tutti quei maceratesi che vogliono dare il proprio contributo fattivo alla lotta per il NO SUAP GIORGINI che martedì 6 luglio alle ore 12.30 ci sarà una conferenza stampa “pubblica” in Piazza Cesare Battisti sul tema: “quale destino per Piediripa-San Claudio alla luce della proposta di variante Suap lottizzazione Giorgini”.
Centro studi San Claudio, Ciclo stile, Civicamente, Comitato difesa San Claudio, Coordinamento paesaggio Marche, Legambiente Marche, Macerata è nel cuore, MaceraTiAmo, Sinistra per Macerata
INVITANO
tutti i cittadini a partecipare
Ho letto sui giornali che questa pratica è stata portata avanti in tutto il suo iter da circa 3 anni, incontrando il favore (incontrastato), durante questo periodo, della precedente giunta Meschini. Orbene se ciò corrisponde al vero, Lei sig. Bianchini che in quel periodo era assessore (sebbene in altra materia per carità) non poteva almeno dire una parola??
“…… la pianificazione urbana è una cosa, la conformità di un Progetto alle norme in materia ambientale e di sicurezza un’altra. La politica non rinunci al suo ruolo! …”
Con questa frase ad effetto Pensare Macerata conclude la sua lunga analisi sulle ragioni del NO GIORGINI.
In primo luogo sarebbe giusto ricordare che è stata proprio la politica a inventare lo strumento SUAP (legge Bersani -ministro), proprio per salvaguardare i cittadini-imprenditori dalla diffusa inerzia programmatoria degli Enti locali.
Secondariamente il NO sembra riferirsi non tanto al tipo di attività industriale ma al particolare luogo di insediamento.
Ma allora perchè la precedente Giunta ha consentito per circa tre anni lo sviluppo di tutte le complesse fasi istruttorie?
Si dirà che oggi è cominciata una “nuova storia”, anche se molti protagonisti sono gli stessi. Ma allora perchè appellarsi al ruolo della politica e della “pianificazione” intesa come “strumento per migliorare la qualità della vita specie per le future generazioni”, quando si sa che la destinazione alternativa per quella zona è quella di restare agricola.
In sostanza mi sembra ipocrita che per dire NO bisogna ricorrere a ragionamenti sui grandi sistemi.
D’altra parte Macerata ha detto no per decenni allo sviluppo -per ragioni politiche certamente-.
Una doverosa risposta alla domanda di Jack Rayan Mc: ci sono due versanti sui quali l’ex assessore Bianchini ha detto più di una parola in merito alla propria contrarietà alla Giorgini e per dovere di chiarezza che ci preme molto, soprattutto su questa vicenda, li ricordiamo brevemente. 1. dal 2008 esistono articoli di giornale in cui Biancini personalmente si dichiara contrario con motivazioni (sono reperibili nell’archivio); sempre dal 2008 Bianchini partecipa alle iniziative del Comitato tutela San Claudio prendendo la parola ed esponendosi in merito alla propria contrarietà. 2. In giunta, Bianchini ribadì il suo no al sindaco e nella riunione di giunta dove si approvò la delibera non risulta la sua presenza. Se ci fosse stato avrebbe votato no.
Le motivazioni sono quelle già esposte, ricordate peraltro in data odierna in un articolo sul Corriere Adriatico.
Appunto! Bianchini era assente alla seduta di Giunta che approvò la delibera Giorgini. Molti dei “contrari” furono assenti nei tre anni di gestazione della pratica.
Tuttavia la pratica approderà al prossimo consiglio comunale, dove i molti assenti consentiranno la sua approvazione (al massimo il suo rinvio).
ringrazio per la puntuale ed educata rispota da parte del sig. Bianchini o da chi per lui del gruppo Pensare Macerata. Nel merito, preso atto della Vs. esauriente risposta, nutro ancora qualche personale piccola perplessità soprattutto in ordine all’assenza, penso mi sia consentito.
Da quanto ne sapevo io (ma potrebbero essere informazioni non del tutto corrette oppure non sempre effettivamente accadeva così o che è un modo di fare che è durato solo per un certo tempo) la Giunta operava collettivamente e che, pertanto, se qualcuno non era d’accordo usciva.
Se questa effettivamente era la prassi ciò significa che il dissenso non veniva mai registrato e che, allo stesso tempo, se vi erano opinioni contrarie erano tenute in scarsa considerazione (sia le opinioni che, eventualmente, coloro che l’avevano queste opinioni difformi).
Politicamente significava che vi erano assessori “pesanti” nelle decisioni ed assessori che contavano assai poco, perchè ad andare a vedere i verbali sulle decisioni importanti (soprattutto in urbanistica) alcuni assessori erano, guarda caso, sempre presenti ed altri no….