L’assise di ieri sera
di Laura Boccanera (foto Federico De Marco)
Disco verde dal Consiglio per il bilancio preventivo del Comune, previsti aumenti per la tassa dei rifiuti, inciderà per un + 16% in due anni. Soddisfazione da parte dell’assessore al bilancio Claudio Morresi per la discussione in aula arrivata entro la fine dell’anno: «è quasi una giornata storica, per la prima volta in 20 anni riusciamo a portare un bilancio preventivo entro la fine dell’anno. Nonostante aumenti e tagli di trasferimenti abbiamo mantenuto i servizi senza aumentare le tasse».
L’assessore al bilancio Claudio Morresi
Tranne appunto per la Tari su cui pesa la gestione del Cosmari e la mancanza di decisioni circa un luogo destinato a discarica. E alla fine gli scongiurati aumenti sono nero su bianco nel bilancio preventivo del Comune che ha previsto un rincaro dell’8% per il 2024 e di un ulteriore 8% per il 2025. Ancora da modulare però come l’aumento verrà distribuito, se spalmato tra l’acconto e le rate e il conguaglio o in un’unica soluzione: «incontreremo le categorie per decidere» annuncia Morresi. Il sì all’aumento della Tari è stato votato dall’assemblea del Cosmari composta dai sindaci e delegati e si è reso necessario a causa dell’aumento dei costi derivanti dal trasferimento dei rifiuti alla discarica di Fermo dal momento che quella di Cingoli ha esaurito la sua disponibilità, non è stata individuata un’altra sede e occorrerà del tempo per un ampliamento. Una responsabilità politica che ora ricade a pioggia sulle tasche di tutti i cittadini della provincia che già da gennaio vedranno l’aumento in bolletta.
L’assessore ai lavori pubblici Ermanno Caarassai
Complessivamente il bilancio del Comune ha un valore di 106 milioni di euro: le entrate tributarie ammontano a 31,9 milioni, 9, 7 milioni sono i trasferimenti e ci sono altri 34,8 milioni di entrate in conto capitale. Le spese correnti invece pesano per 49,2 milioni, 46 quelle in conto capitale.
Per quanto riguarda il piano delle opere pubbliche, il grosso degli investimenti per il 2024 è quello relativo al Varco sul mare pari a 4,5 milioni di cui riferisce in consiglio l’assessore Ermanno Carassai: «il progetto è stato approvato il 21 dicembre ed è stato ottenuto anche il parere favorevole della Sovrintendenza». Un’altra partita importante è quella che si gioca con i fondi arrivati dal Pnrr: «per i fondi arrivati in precedenza sono già stati appaltati i lavori – prosegue Carassai – per il 2024 sono in arrivo 3,1 milioni e altri 6 sono in previsione grazie ai fondi legati al terremoto con cui andremo a sistemare delegazione comunale, torre dell’acquedotto, palazzo Ciccolini».
Elisabetta Giorgini (Dipende da noi) subentrata a Roberto Mancini dimissionario
Critica l’opposizione (ieri sera tutta al femminile tra gli scranni della minoranza): a prendere la parola Elisabetta Giorgini di Dipende da noi che ha debuttato in Consiglio dopo le dimissioni del filosofo e docente Roberto Mancini per impegni professionali (leggi l’articolo). Giorgini per Dipende da noi ha sottolineato alcuni aspetti del bilancio: in primis i fondi destinati ai servizi sociali che sarebbero ridotti rispetto al 2023. A replicare la dirigente che ha però sottolineato come il 2023 fosse un dato anomalo in quanto “viziato” dalle entrate una tantum dei fondi Pnrr di cui il comune ha beneficiato per la sfera sociale e welfare. Ma la Giorgini ha sottolineato anche un altro finanziamento: quello per i campi in erba sintetica del quartiere Fontespina e Santa Maria Apparente per i quali nel 2024 vengono imputati 800 mila e 600 mila euro: «però l’Europa ha previsto per questo tipo di campi la dismissione entro il 2030. Non ha senso accendere ora un mutuo per realizzarli e fra sei anni accenderne un altro per dismetterli».
Mirella Paglialunga (Per Civitanova)
Punta il dito sulle mancate priorità dell’amministrazione al mondo della scuola l’intervento della consigliera ex candidata sindaco Mirella Paglialunga: «noto come tra le priorità di questa amministrazione non vi siano le scuole – dice – tutti gli interventi vengono spostati al secondo o terzo anno del piano triennale: ad esempio il tetto e manutenzione del plesso Dante Alighieri di via Regina Elena con la sua messa in sicurezza sebbene sia una cifra irrisoria pari a 70 mila euro non viene messa nel 2024. A mio avviso andrebbero tutelati prima i luoghi in cui ci sono bambini e ragazzi. Così come pure il miglioramento sismico della Sant’Agostino o il famoso asilo a Quattro Marine che slitta da 20 anni». La Paglialunga pone poi l’accento sulla messa in sicurezza dello stadio Polisportivo: «Stiamo dando 880mila euro alla pavimentazione del campo sportivo di Fontespina e altrettanti 600mila al manto di Santa Maria apparente, ma credo che tutti gli sportivi hanno diritto ad avere sicurezza nel luogo dove vanno, così non è per il Polisportivo, la cui palestra viene usata anche dai ragazzi dell’Annibal Caro che non hanno un impianto sportivo».
Lavinia Bianchi e Silvia Squadroni (Siamo Civitanova)
A questo proposito infatti Lavinia Bianchi di Siamo Civitanova aveva presentato un emendamento per dirottare i fondi per Fontespina e Santa Maria Apparente agli interventi da realizzarsi allo stadio e richiesti a gran voce da società e tifosi, ma ieri poi Bianchi, su proposta di Giorgio Pollastrelli ha ritirato l’emendamento dopo che il sindaco Fabrizio Ciarapica è intervenuto dicendo che se ne occuperà destinando allo stadio altri fondi perché quelli destinati ai campi sportivi erano già impegnati. Alla fine piuttosto che far bocciare l’emendamento Siamo Civitanova lo ha ritirato accontentandosi delle promesse della maggioranza e dell’impegno della giunta.
Il bilancio è stato approvato con 15 voti della maggioranza, 2 astenuti (Siamo Civitanova con Lavinia Bianchi e Silvia Squadroni), contrarie 3 Mirella Paglialunga (Per Civitanova) Letizia Murri (Ascoltiamo la città) ed Elisabetta Giorgini (Dipende da noi).
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Leggo….”opposizione al femminile”…”3 voti contrari Paglialunga, Giorgini, Bianchi”…mi chiedo…PD? In vacanza o epidemia?
Errata corrige illustre Roberto Belardinelli : i voti contrari sono stati quelli di Elisabetta Giorgini , Letizia Murri e Mirella Paglialunga – assenti gli altri quattro Consiglieri Comunali PD e del Centrosinistra – astenute Lavinia Bianchi e Silvia Squadroni. Cinque donne : un primato. Evidentemente a sinistra le 4 assenze dimostrano e confermano molte verità ed aprono a curiose ma interessanti ipotesi. Nel prossimo anno.
Alberto Feliziani@ Effettivamente ho sbagliato su un nome (dei voti contrari) ma la sostanza non cambia….poi sull’interesse delle prospettive è questione di punti di vista ad eccezione del fatto che sempre più donne siano si impegnino in politica sui cui sono d’accordo.
Il mio non voleva essere un’appunto ma semplicemente la correzione di un evidente errore materiale. Spero con tutto il cuore che sempre più donne si impegnino in politica cercando di fare la differenza.
Semmai il dato sconfortante è che argomenti e notizie come queste suscitino sempre minor interesse nei lettori : è disaffezione e presa di distanza dalla politica locale , per rassegnazione o ribellismo non so. Ce lo dirà il futuro. Che è delle donne in politica , fortunatamente.
Se gli aumenti della Tari ci sono NON sono scongiurati, ma ‘congiurati’.
A Corridonia in tre anni ho pagato un aumento della TARI del 50%. Questi vogliono anche il sangue dei contribuenti, poi non riescono a capire perchè le attività chiudono.