L’assessore Filippo Saltamartini
E’ stato approvato dalla Giunta regionale il Piano operativo 2023 di recupero e miglioramento delle liste d’attesa per prestazioni ambulatoriali, ricoveri e screening. «In particolare – fa sapere la regione – le risorse serviranno a recuperare 52.563 prestazioni ambulatoriali (89% del totale regionale), 8.048 ricoveri ospedalieri (22% del totale regionale) e 36.339 attività di screening (16% del totale regionale). I numeri derivano da una approfondita analisi dell’arretrato dal 2020 fino al primo semestre 2023. La quota del recupero è differenziata per ciascun ente e per tipologia di assistenza in base alle realtà territoriali e organizzative».
«L’obiettivo – spiega l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – è il recupero delle prestazioni del 2020, 2021, 2022 e 2023 entro il 31 dicembre 2023 e nasce dalla necessità di dare al più presto risposte ai cittadini in merito alle prestazioni non erogate a causa dell’emergenza pandemica e dall’obbligo di rispettare i criteri previsti dal Piano nazionale per il governo delle Lista d’Attesa. A questo scopo sono stati stanziati fondi dedicati, non aggiuntivi: lo 0,3% del finanziamento indistinto del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per l’anno 2023, che per la Regione Marche è pari a 9.063.215,31 euro».
Il Piano prevede anche attività di monitoraggio e coordinamento giornalieri basati su dati oggettivi. Intanto sono state intraprese azioni di costruzione e ottimizzazione delle agende per ampliare l’offerta per i cittadini. Contemporaneamente si sta svolgendo un lavoro di aggiornamento di un software di gestione delle prenotazioni al Cup.
«Fondamentale sarà l’informazione ai cittadini – prosegue la nota della Regione – al fine di conoscere sia diritti che doveri: ad esempio il diritto ad avere visite, esami, prestazioni diagnostiche o ricoveri ospedalieri nei tempi previsti, ma in base a diverse priorità che vanno da 10 a 120 giorni. Allo stesso modo se si intende rinunciare a un appuntamento già fissato è necessario comunicare la propria rinuncia al Cup almeno 2 giorni lavorativi prima della data dell’appuntamento in modo che possa essere riassegnato ad altri cittadini in attesa. Nello stesso tempo sarà monitorata e potenziata l’appropriatezza prescrittiva in accordo con i medici di medicina generale e con i medici specialisti tramite la ricostituzione e la convocazione dell’Organismo Regionale per l’Appropriatezza (Ora). Verranno inoltre realizzati percorsi di presa in carico del paziente all’interno di percorsi assistenziali per patologie specifiche (come neoplasie e patologie croniche), l’obiettivo è quello di assicurare al paziente le prestazioni necessarie evitando che egli debba prenotarle autonomamente».
L’azione di monitoraggio e coordinamento del Piano Operativo Regionale 2023 liste di attesa verrà svolta dall’ Agenzia Regionale Sanitaria (Ars).
(clicca per ascoltare la notizia in podcast)
Fosse vero
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Eh poi basta con la speciosa difesa dettata esclusivamente dalla simpatia ideologica per questa fallimentare sanità firmata Acquaroli e Saltamartini, dicendo che gli altri non stanno meglio, che il problema è per tutti e che c’è chi sta peggio. Sono loro che da un certo punto di vista si rendono complici di questi signori che ben altro dovrebbero fare che non interessarsi di cose molto più grandi come la direzione del Sistema Nazionale Sanitario affidato incautamente alle Regioni che non si sono certo rilevate all’altezza dei tanti compiti, forse troppi a loro affidati. Attualmente è così gravato, inefficiente, non dappertutto , dai tagli economici che fatti da tutti ,con Renzi da primato e che non sono più stati riadattati che viaggia anche se non dappertutto con gravi problemi di gestione. Oltre al Reddito di Cittadinanza per la sanità bisogna inventargli là dove appare sotto la soglia di povertà, una tessera apposita, un Reddito di sostentamento che gli permetta se non di essere la fu sanità migliore del mondo, titolo non perso ma massacrato , almeno il minimo indispensabile per poter andare incontro ai cittadini che pagano le tasse per mantenere anche tutti quei direttori inventati, inutili e facilmente sostituibili da semplici contabili che non devono neanche spartirsi ogni anno milioni di euro per operazioni inventate. Abbiamo avuto e continuiamo ad avere governi che senza farla tanto lunga non controllano quel che le Regioni combinano e là dove funzionano meglio ora stanno nascendo anche i Pronto Soccorsi a pagamento. Guardiamo chi sta meglio e chi sta peggio, chiediamoci perché e cerchiamone i motivi. Poi in Regione, per dirne una, c’è chi si occupa anche di cave e miniere, anche qui nelle Marche, quindi se ne interessi chi più indicato e così per ogni settore. Adesso se qualcuno riesce a spiegarmi non tanto i motivi che non c’erano ma perché ad un Acquaroli ed a un Saltamartini venga in mente di rivoluzionare la Sanita Mondiale con una riforma da applicare anche dove gli ospedali non ci sono……
…lo sapevate che era un ex poliziotto e sindacalista tra l’altro svolgendo benissimo il suo lavoro,ma di sanità purtroppo non è sua competenza, ora dovete chiedere lumi alla lega perché lo ha acquistato poi tra l’altro poco tempo prima aveva fatto campagna elettorale contro il candidato sindaco per cingoli della lega per far vincere come è successo poi quello di forza Italia…voi che ancora credete a codesti politici per modo di dire un pochino di informazioni fatela…io lo so benissimo perché dopo pochi giorni è passato alla LEGA …