L’assemblea di ieri sera
«Il governo Regionale non dimentichi gli impegni assunti per l’ospedale di Tolentino nel 2016». E’ l’appello che arriva da Civico 22 e Pd che ieri sera, all l’auditorium della Biblioteca Filelfica, hanno organizzato un incontro pubblico per discutere della ricostruzione dell’ospedale di comunità” locale. Erano presenti come relatori: Maurizio Ruffini, medico di base ed esponente del Pd; Alessandro Luciani, avvocato ed esponente del movimento “Civico 22”; Claudio Maffei, ex direttore sanitario e dirigente delle aziende pubbliche marchigiane, nonché coordinatore del gruppo di studio sulla sanità del Pd Marche; Romano Carancini, consigliere regionale e vice presidente della commissione sanità del consiglio regionale.
«Nel febbraio 2016 – spiegano Pd e Civico 22 – l’ospedale di Tolentino è stato riconosciuto dal governo regionale Ceriscioli come “ospedale di comunità” e con delibera di giunta n.139 sono state approvate e finanziate le sue attività: il centro dialisi, il punto prelievo, 50 posti letto di cure intermedie, il punto di primo intervento con mezzo di soccorso avanzato h24, la guardia medica, le attività di specialistica ambulatoriale (dermatologia, psichiatria, cardiologia, otorino, pediatria, nefrologia e dialisi, fisiatria, oncologia, oculistica, analgesia e terapia del dolore). Poi è arrivato il terremoto dell’ottobre 2016. Nel settembre 2017 il governo Ceriscioli, tramite l’ufficio della ricostruzione con ordinanza ha deliberato la ricostruzione dell’ospedale, Nel 2020 è stato approvato il progetto esecutivo e stanziati 16 milioni di euro. Poi è stato eletto Francesco Acquaroli e tutto si è fermato. Il neo governo Acquaroli nel novembre 2021 ha promesso che “i tempi di esecuzione dei lavori saranno di circa due anni”. Due anni sono passati e nulla è accaduto nel silenzio assordante del comune di Tolentino. Siamo nel 2023 ed oggi promette l’assessore Baldelli che realizzerà presto l’ospedale di Tolentino ma i servizi non saranno quelli contenuti nella delibera della giunta regionale Ceriscioli n. 139 ma saranno dimezzati».
«Non siamo soddisfatti – affermano il segretario del Pd Matteo Pascucci ed il coordinatore di Civico 22 Paolo Dignani – e chiediamo il rispetto degli impegni sui tempi e sui servizi. Tolentino nella delibera del 2016 era concepita come una struttura ibrida: ovvero ospedale di comunità e casa della salute di tipo c. Essa prevedeva un punto di primo intervento ed il Msa h24, la guardia medica, la specialista ambulatoriale, 50 posti letto di cure intermedie, il centro dialisi, il punto prelievo. La nuova proposta riduce i posti letto, dimezza i posti dialisi, non include la guardia medica, dimezza il punto di primo intervento e la specialistica ambulatoriale».
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Non è un ospedale per acuti, non è un Pronto Soccorso, è più piccolo e allora perché nel progetto del 2020 sono stati stanziati sedici milioni e in quello ” modello ridotto anno 2023″ ventinove testoni? Dov’è che non capisco? Non assomiglia nemmeno al famoso sistema ” Cerino ” dove il costo della scatola rimaneva uguale ma ne conteneva 20 in meno.