Ultimo giorno di lavoro per Ornella
Dalla nazionale di calcio al 118
«Sempre in campo per il prossimo»

TOLENTINO - Una storia iniziata nel 1980 con il trasferimento dalla Lombardia assieme al fidanzato Giuseppe, impiegato delle Poste. Per i saluti una lettera firmata da tutti i dipendenti della struttura sanitaria: «E' stata una delle pioniere dell’Emergenza territoriale»

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di Luca Patrassi

Ultimo turno di lavoro la scorsa notte per Ornella Maria Rossi, infermiera dell’Emergenza territoriale 118 in servizio alla Potes 118 di Tolentino. Per il saluto anche una lettera del direttore dell’Emergenza Territoriale 118, dei coordinatori del 118 di Macerata e del Ppi di Tolentino, infermieri, medici, autisti e gli operatori del presidio ospedaliero.

Tutto inizia nel settembre del 1980 quando, da poco diplomata, Ornella si trasferisce dalla Lombardia a Tolentino con il fidanzato Giuseppe, un ragazzo di Cessapalombo, impiegato di Poste Italiane che ottiene un cambio di sede. Immediatamente viene fuori il suo carattere dinamico, da calciatrice: infatti nei primi anni 80 era stata convocata dalla Nazionale italiana di calcio femminile sotto la guida della celebre allenatrice Carolina Morace giocando con la squadra per diverso tempo. Arrivata a Tolentino e prende servizio nell’allora Medicina Generale, reparto molto impegnativo che vantava la bellezza di 80 posti letto. Cosa inimmaginabile per le risorse odierne.

Ornella racconta che le giovani infermiere sfrecciavano come pazze lungo le corsie per garantire l’assistenza a tutti i malati. Questo duro lavoro forgia ancora di più il suo carattere forte e dinamico e fanno emergere eccellenti capacità tecniche, umanità e un’energia inesauribile. Duro lavoro, ma anche tante risate nei momenti di pausa . Dopo qualche anno viene assegnata all’allora Pronto Soccorso dove oltre a prestare servizio nel reparto, inizia l’esperienza sul territorio con il 118.

«Ornella – ricordano i colleghi – è stata una delle pioniere dell’Emergenza territoriale, una professionista di grande livello, empatica, compassionevole, altruista sia con i malati che con i colleghi. Ricordiamo come durante il recente sisma del 2016 sia stata il cuore dell’organizzazione della tensostruttura, allestita insieme agli altri operatori, all’esterno dell’ospedale di Tolentino divenuto improvvisamente inagibile».

Alla domanda su cosa farà in pensione, risponde che si occuperà dei suoi nipotini e che viaggerà insieme a suo marito, “ il Comandante”, così lo chiama.

 



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