«Corsi alla guida dell’Ast? E’ un bene:
ha ridato fiducia all’entroterra»

SANITA' - Alessandro Gentilucci, presidente dell’Ambito territoriale sociale XVIII, interviene sulla recente nomina dell'Azienda sanitaria territoriale maceratese che ha creato tensioni nella giunta regionale ed è stata fortemente criticata dal Pd

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Alessandro Gentilucci

«Voglio esprimere le mie più vive congratulazioni a Daniela Corsi per l’importante incarico che è stata chiamata a ricoprire. In realtà è la conferma del riconoscimento di un ruolo che, prima come direttore dell’Area vasta 3, poi come sub commissario dell’Azienda sanitaria territoriale di Macerata e ora, appunto, come neodirettore della stessa, si è guadagnato sul campo». A parlare è Alessandro Gentilucci, presidente dell’Ambito territoriale sociale XVIII, che interviene dunque sulla recente nomina della giunta regionale. Nomina che ha creato non poche tensioni nella stessa maggioranza che guida la Regione e che è stata duramente criticata dal Pd. I dem, con il segretario provinciale Angelo Sciapichetti, hanno contestato il fatto che Corsi è in attesa di un giudizio pendente a causa del quale non è stata inserita nell’elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di direttore generale delle aziende sanitarie. «Se il giudizio fosse negativo – aveva chiosato Sciapichetti – la provincia di Macerata si vedrebbe costretta a cambiare direttore per la quinta volta in meno di tre anni».

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Daniela Corsi

«Il nostro è un territorio che ha bisogno di attenzione, in particolare per quel che riguarda la popolazione anziana – aggiunge Gentilucci – All’indomani del sisma, con l’aggravarsi della situazione di disagio che l’area montana già scontava di suo, abbiamo vissuto un momento di ulteriore delusione perché anche sul piano dei servizi sanitari e ospedalieri temevamo di essere abbandonati. Debbo constatare che l’avvento di Daniela Corsi ci ha restituito fiducia. La sua riconferma, pertanto, è una buona notizia. Nelle difficoltà che conosce, in generale, il sistema sanitario, abbiamo riscontrato in lei un grande impegno nell’adoperarsi per restituire dignità al territorio attivando e rinforzando servizi fondamentali al nosocomio di Camerino quali medicina interna e il ripristino della dialisi che ha alleviato il disagio di tante famiglie costrette altrimenti a sommare al tempo della degenza anche quello della trasferta».

«Ricordo, infine – conclude Gentilucci – il lavoro fatto per ottenere la Casa della Comunità per l’assistenza di prossimità e per l’attivazione della telemedicina nell’ambito della strategia per le aree interne. Non è comune tale dedizione, e merita di essere evidenziata perché la Corsi, che è anzitutto un medico, ha dimostrato nella gestione di non voler seguire logiche meramente economiche bensì di voler mettere in primo piano i livelli essenziali delle prestazioni sanitarie intercettando le esigenze del territorio. Le auguro, pertanto, buon lavoro e la sollecito a continuare ad attenzionare l’area camerte e tutto l’alto maceratese per quelle criticità che, purtroppo, ancora viviamo».

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