Fosso Narducci questa mattina
di Gianluca Ginella e Francesca Marsili
Fango nei garage, auto distrutte, migliaia di euro di danni a Sforzacosta dopo l’esondazione del fosso Narducci, che attraversa la frazione e che di fatto vive insieme alla frazione.
Michela Beni
Solo che, come dice Michela Beni, titolare del bar Dino e Dina «era stato fatto e andava bene quando Sforzacosta era una borgata e intorno aveva solo campi, oggi è tutto cemento e non basta più a raccogliere le acque e credo il problema sia questo». Il bar si trova al centro della frazione, su borgo Sforzacosta, e da qui si può partire, visto che sta a pochi metri da una delle articolazioni del fosso Narducci, per vedere come la frazione si è svegliata questa mattina. In giro alle 7 non c’è quasi nessuno.
Il palo spezzato in via Liviabella
C’è l’operatore del Cosmari che passa a pulire, lui i danni in giro li ha visti e segnala anche un palo della corrente elettrica che si è spezzato in via Liviabella. Al bar qualche cliente e si parla di quello accaduto ieri e di una famiglia, straniera, che vive in un appartamentino sotto il livello stradale di Borgo Sforzacosta, scesi alcuni gradini. Davanti casa è tutto fango, la famigliola non c’è più, «sono andati da loro amici a dormire, ieri sera si sono dovuti allontanare» raccontano al bar.
Nicoleta Hristov
E infatti il fosso ieri sera ha quasi raggiunto il livello della strada che passa sopra «ha quasi raggiunto l’arco» dicono i residenti. «C’erano quattro metri d’acqua ieri – continua Michela Beni -. Qualcosa di simile era successo venerdì scorso con una piccola bomba d’acqua. Ieri è stato peggio, con l’acqua che non mi è entrata in casa per pochi centimetri». Da Nicoleta Hristov, che vive in via Tano, a ridosso del torrente, l’acqua è entrata in casa e le ha danneggiato l’auto: «Un disastro, siamo senza energia elettrica dalle 19,30 di ieri. Il fango ha invaso la cantina dove ci sono i contatori. Dai garage l’acqua ha portato via tutto, anche ciò che ora serve per pulire, pale e stivali. Mia suocera è scioccata. Fino alle due di questa notte la Protezione Civile, arrivata anche da Civitanova, ci ha aiutato a tirare fuori l’acqua con le pompe».
Stefano Cappelloni
«Il fosso è diventato un fiume in piena, a me ha invaso tutto il giardino e la cantina che ieri sera hanno sgomberato i pompieri – dice Stefano Cappelloni che vive lungo Borgo Sforzacosta a due passi dal ponte del fosso Narducci – Sto aspettando che apra il negozio per comprare gli stivali e iniziare a pulire». Il suo vicino di casa è Giuseppe Colucci, il suo giardino ieri è finito sotto oltre un metro d’acqua e ha dovuto rifugiarsi al primo piano insieme alla moglie. «Sono rientrato alle 19,15 e 19,30 e iniziava a piovere e ho visto che piano piano il canale che passa dietro casa mia si ingrossava – racconta Colucci -, abbiamo vissuto una situazione simile anche il 2 giugno ma meno grave. Vedevamo che l’acqua saliva sempre di più, abbiamo avuto paura e ci siamo fatti prendere un po’ dal panico. Abbiamo staccato la corrente e siamo saliti al piano superiore e abbiamo chiamato i soccorsi.
Giuseppe Colucci
Siamo rimasti fino alle due di notte a monitorare la situazione. Penso solo di elettrodomestici avrò 4-5mila euro di danni, più mobili, una cucina penso sui diecimila euro ci arrivo tranquillo. Salviamo il salvabile per adesso, però temiamo che nel pomeriggio esonderà un’altra volta». Vitaliano Liberti, 85 anni, vive in via Tano al civico due e il suo garage è finito sott’acqua: «Non si vede nessuno per dare una mano, non si è vista un’ anima, un operaio del comune, qualcuno che venga ad aiutarci».
Le moto all’interno del garage allagato
Nei garage, spiega Luca Liberti «si sono danneggiate tre auto, due moto. Il fosso è comunale, qualcuno deve venire a occuparsi di questa situazione. Nei garage si è allagato tutto ieri sera». Sempre ieri è stata evacuata una famiglia nigeriana, composta da 5 persone, in Borgo Sforzacosta. Allagati anche i giardini della materna Liviabella, questa mattina ci sarà un sopralluogo del Comune. In via Natali sono attese squadre per pulire il fosso dai detriti che si sono accumulati con l’esondazione di ieri.
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Vitaliano Liberti
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tutti questi disastri si potevano9 evitare? si
come? basta valutare il territorio e i suoi rischi ecco quali?
-lA SCOLA MATERNA LIVIABELLA: COSTRUITA DENTRO IL CORSO DEL FIUME
E FACILMNETE ALLAGABILE A CAUSA DELL’AVVALLMENTO CHE BASTA UNA BOBMBA DI ACQUA NEL GIRO DI 5 ORE E ACCADE QUESTO
– LE CASE VERDI DI VIA NATALI VICINO AL FIUME: ESSENTO UN TERRITORIO AD ALTO RISCHIO DI ALLUVIONI IN CUI CI SONO DUE FIUMI CHE LA ATTRAVERSA OVVERO IL CHIENTI E ZARDUCCI CHE BASTA UN PO DI PIOGGIA PER 3 ORE INTENSE A SCATENARE DISASTRI
– MANCATA INCURIA DE FIUMI E VIADOTTI METTENDOLI IN SICUREZZA E CONTROLLI SETTIMANALI PER EVITARE DISASSTRI IMMENSI
COMNQUE VEDERE QUESTE IMMAGINI MI FA ACCAPONARE I CAPELLI E MI FA ARRICCIARE LE UNGHIE