Arianna Porcelli Safonov
di Federico De Marco
«Vestirsi a metà strada tra il grande Lebowski e Johnny Rotten, il cantante dei Sex Pistol, vestirsi in modo disgustoso per gli altri ma confortevole per se stessi, un tempo era un diritto inviolabile. Adesso c’è questa penosa moda del “fatti bello per te stesso”, ma perchè? Mi basto felice, con le pezze al culo. Questa violenza coercitiva è più diffusa di quanto si pensi. Ho conosciuto donne che vanno a letto con il baby doll di pizzo da 45 anni, da sole».
E’ iniziato cosi lo spettacolo di Arianna Porcelli Safonov, nel teatro Annibal Caro di Civitanova Alta, che non ha lasciato un minuto di respiro. «Stasera siete venuti a sentire consigli di bellezza per le periferie. Questo spiacevole processo di farsi belli per se stessi lo portate anche ai quartieri, con la rivalutazione». E giù come un fiume in piena sulla rivalutazione. È partita con l’entusiasmo del pubblico la stagione primaverile del teatro, con il weekend che ha visto i primi appuntamenti in cartellone riscuotere molto apprezzamento. La stagione, promossa e coordinata dall’Azienda dei Teatri di Civitanova in collaborazione con il Comune, la Regione e il coinvolgimento di diversi soggetti, ha visto iera sera il clou del primo fine settimana di programmazione con il sold out di Arianna Porcelli Safonov.
L’artista, con “Consigli di bellezza per periferie”, ha incantato la platea con un reading ironico e satirico (che ci ha raccontato qui) nel quale ha toccato le corde dei presenti anche in spaccati di quella quotidianità che tutti viviamo nelle città e nelle province. Brava questa artista dai monologhi al vetriolo. Scenografia super basic. Un po’ di luce e un leggio è tutto quello che basta ad Arianna Porcelli Safonov per rapire il pubblico. Tante risate, in gran parte amare, e moltissimi spunti di riflessione sulla nostra società hanno coinvolto l’intero teatro per tutta la sera.
Lo spettacolo, in collaborazione con Eclissi Eventi, rientra negli incontri di marzo dedicati dal cartellone alla festa della donna e che sabato si sono concentrati su “In Arte…Donna”. Qui, dopo un’interessante lectio del direttore della pinacoteca civica Marco Moretti Enrica Bruni su “Donna, artista e musa”, all’Annibal Caro si è tenuto uno spettacolo musicale inedito, “Donne in scena”, dove sei giovani artiste del territorio hanno tradotto in arte i tanti significati che si celano dietro l’essere donna. Lo show ha visto le voci di Alessandra Doria, Doralia Tomassetti e Irene Laslo, la recitazione di Giulia Poeta, le coreografie di Giulia Malaspina e incursioni fotografiche di Sara Magnapane.
Soddisfatto dell’avvio della stagione primaverile il Cda dell’Azienda Teatri che invita tutti al prossimo appuntamento, sabato 18 marzo, sempre nell’Annibal Caro con il cabaret de Le Scemette in “Sketch in the city – Il bello tra virtù e nonsense” direttamente da Zelig.
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Reading? Ma che vo doing? Ridicolo e fuori luogo. Bastaaaaaaa
Per apprezzare lo spettacolo bastava farne sentire un pezzettino, qualche minuto.