Chiude la salumeria Montanari,
103 anni di storia a Camerino

ULTIMO GIORNO - Anna Maria Montanari e suo marito Fabrizio Bernardini, che dopo il sisma hanno la loro attività al Sottocorte Village, hanno deciso di abbassare per sempre la saracinesca della loro attività. Continueranno però a produrre salumi artigianali

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Anna Maria Montanari e suo marito Fabrizio Bernardini (foto di Manuel Bernardini)

 

di Monia Orazi

Ultimo giorno dietro al bancone della storica Salumeria Montanari di Camerino, per Anna Maria Montanari e suo marito Fabrizio Bernardini. Insieme a loro se ne va una delle botteghe più antiche di Camerino, attiva da ben 103 anni, nata nel 1920 nel centro storico della città ducale dal nonno dell’attuale proprietaria, gestita sempre dalla famiglia Montanari, ha avuto sede fino a prima del terremoto in via XX Settembre.

Per i titolari dopo quasi mezzo secolo tra ciauscoli, prosciutti, salami e le altre bontà gastronomiche della zona, è venuto il tempo del meritato riposo, per il raggiungimento dell’età della pensione. Oggi in tanti si sono recati a salutarli, augurando loro il meglio per questo inizio di un nuovo capitolo della loro vita. Abbassa la saracinesca un’attività a conduzione familiare, una di quelle storiche botteghe di paese, in cui si poteva fare solo la spesa, ma in cui respirare l’anima di un luogo, fatta di sapori genuini, ricette tradizionali e accuratezza nel servizio, che solo in chi da tanti anni svolge un mestiere diventa maestria.

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Foto di Manuel Bernardini

Anna Maria e Fabrizio non si erano lasciati fermare nemmeno dal terremoto. Accomunati nella sorte a tanti loro concittadini, con tenacia erano ripartiti, come tanti loro colleghi, dal tendone del Camerino city park, diventato nei primi terribili mesi dopo il sisma la nuova piazza di Camerino. Impeccabili, sorridenti e gentili hanno continuato a stare dietro il bancone, con il gelo dell’inverno e le temperature torride dell’estate, fino al trasloco al Sottocorte village, che per i commercianti del centro storico ha segnato un nuovo inizio.

Sempre cortesi e pronti a consigliare al meglio i clienti, si sono divisi tra il laboratorio di produzione di salumi artigianali di Morro, con il ciauscolo come loro cavallo di battaglia preparato secondo la ricetta tradizionale, e il bancone della salumeria.

Proprio da Morro continueranno a produrre i loro salumi artigianali, una consolazione che in qualche modo conforta la loro affezionata clientela. Nonostante la loro età, i due commercianti avevano raccolto la sfida di ricominciare tra le nuove mura provvisorie del Sottocorte village, ma questi anni segnati dalla pandemia e dal continuo spopolamento della zona, sono stati tutti in salita. Senza ricambio generazionale, raggiunta l’età pensionabile, è scattata la decisione di chiudere l’attività commerciale mantenendo solo il laboratorio di produzione artigianale. Il loro non è un semplice negozio, ma un pezzetto di quella Camerino storica che aveva resistito fino ad oggi, pur attraversando la doppia bufera del sisma e della pandemia.



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