Stefano Bonaccini
E’ nato il coordinamento per la federazione provinciale di Macerata a sostegno della candidatura di Stefano Bonaccini a segretario del Partito Democratico, «da un gruppo aperto e di libera partecipazione. Nei prossimi giorni, oltre a far crescere la sua partecipazione, contribuirà ad aiutare ed aprire i vari comitati locali». A comunicarlo in una nota i responsabili del nuovo gruppo. «Dopo la creazione di un gruppo regionale numerosi militanti e simpatizzanti nella provincia maceratese, i cui membri sono in continuo aumento, hanno costituito il coordinamento con l’intento di organizzare un largo sostegno alla mozione trasversale che presenta il candidato segretario Stefano Bonaccini – spiega il coordinamento provinciale -. Tra di loro numerosi i tesserati al Partito Democratico, in larga parte giovani, o nuove figure avvicinatesi negli anni alla militanza, ma anche semplici esterni o simpatizzanti che apprezzano la figura del presidente Bonaccini. Presenti però anche molti amministratori e altre cariche».
Subito c’è stata una suddivisione dei compiti. «Organizzazione, comunicazione, presentazione dei temi, agenda delle iniziative nei circoli e nei comuni della provincia e preparazione del congresso. Una grande e spontanea partecipazione è emersa e partita da molti volontari e nuove figure finora meno in vista nell’arena politica, nonché dalle giovani e dai giovani e dagli amministratori nuovi o con più esperienza. Tutti però con vita di militanza attiva dentro ma anche fuori dai partiti».
Numerose e in costante crescita le persone che ad oggi hanno aderito al coordinamento per la federazione provinciale di Macerata. «Un segnale, questo, di condivisione della mozione tra cittadini e elettori di un’area ideologica politica che deve ritrovare le giuste motivazioni, ma anche le giuste guide politiche – scrive Marco Belardinelli -. Questa totale trasversalità ed eterogeneità di partecipanti darà un contributo fondamentale durante il periodo congressuale ad un partito che rimane il primo di opposizione nazionale, ma che deve ritrovare vigore, partecipazione e le giuste idee per mettere al centro nuove battaglie sociali ed economiche centrali per l’Italia. Come già sottolineato dallo stesso Bonaccini, la sua mozione denominata “Energia popolare” vuole proprio intendere come questa forza politica deve ripartire dal basso, dalla gente che studia, soffre, lavora e lotta. Dove chi ha tre lauree e chi non ha potuto studiare ha eguale dignità. Fondamentali i diritti civili a quelli sociali che vanno coniugati, scuola, sanità pubblica e impresa. Ma l’obiettivo è un partito laburista, nel senso di avere al centro di tutto il lavoro, in tutte le sue forme».
Il coordinamento di federazione provinciale maceratese porterà discussioni all’interno del partito che riguardano tematiche locali. Coordinerà l’azione e coinvolgerà forze civiche e politiche esterne per arrivare alla tappa finale delle primarie del prossimo febbraio. I responsabili del coordinamento sono Marco Belardinelli, che sarà referente e responsabile della comunicazione, Jacopo Carelli attuale consigliere comunale a Montecassiano, Claudio Cavallaro consigliere comunale di Castelraimondo, che sarà referente per gli amministratori, Alessandro Marcolini consigliere comunale a Macerata, anch’egli referente per gli amministratori, Valentina Mordini, Matteo Pascucci, Chiara Ridolfi, che si occuperà dell’organizzazione e dell’agenda degli appuntamenti congressuali, e Alessia Scoccianti come responsabile social e tesserati.
Intanto i Giovani del Pd regionale chiedono al gruppo dirigente regionale di affiancarli al Congresso che definiscono fase cruciale per il partito. «Ci proponiamo pertanto di farci parte attiva di questo appuntamento presentando pubblicamente le nostre idee e le nostre intenzioni per far sì che il Partito Democratico regionale del futuro, dopo l’esperienza del commissariamento, sia pronto a cominciare un percorso nuovo, per dare risposte e rappresentare veramente i cittadini. Sono ormai trascorsi due anni dalla sconfitta elettorale in Regione, e occorre ritrovare la sintonia con i marchigiani per tornare a governare. La nostra prima volontà è cercare partecipazione e dialogo all’interno del Partito, ridando voce alle tante e ai tanti iscritti che ne rappresentano la linfa vitale. Siamo aperti a eletti e rappresentanti, associazionismo e terzo settore, amministratori locali e tutti coloro che vogliano contribuire in maniera propositiva. Scriveremo insieme un Manifesto capace di enunciare gli obiettivi e il metodo che immaginiamo, concentrandoci su tre punti fondamentali: l’idea di Partito, i valori e i temi». I Giovani del Pd dicono di identificarsi in un partito “Innovativo, Inclusivo e Sostenibile”. Tra i temi che più stanno loro a caro i servizi come la scuola pubblica e la sanità pubblica, il contrasto alla povertà e al precariato, il contrasto della disoccupazione giovanile e l’introduzione del salario minimo, la valorizzazione delle diversità senza discriminazione sono irrinunciabili e ciò che ci dovrebbe contraddistinguere dalle politiche di centrodestra. «Infine, ma non da ultimo, consideriamo uno sviluppo rispettoso dell’ambiente la chiave per preservare il futuro delle nuove generazioni dai rischi delle calamità naturali, del dissesto idrogeologico e per tutelare il patrimonio culturale e paesaggistico».
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Sentite quel gran bellomo de senigallia.
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State attenti a quanti vi si avvicineranno da associazioni e terzo settore. Spesso vi si annidano vere serpi in cerca di rappresentanti che possano facilitarli ad ottenere contributi economici sia comunali che regionali e anche statali. Vi diranno quanto sono buoni ad occuparsi delle fasce deboli, magari anche di quelle a cui fanno pagare pure l’aria per assicurar loro assistenza che da soli, purtroppo non riescono a darsi. A Civitanova poi non mancano anzi soprattutto in un caso eccellono più che altrove in questo mercimonio.
…per le “ultimarie”, invece, bisognerà attendere ancora molto!!? gv