Pizzeria sopravvive a sisma e Covid,
ma non al caro energia
«Bollette alle stelle, costretto a chiudere»

PIEVE TORINA - L'amara decisione presa da Mirko Talarico, che sta per diventare anche papà. Nel 2014 era partito da Porto Recanati per aprire un locale in quello che poi è diventato uno dei centri più colpiti dalle scosse del 2016. «Lavoriamo per vivere, non per indebitarci fino ad affogare; ora sono costretto a cercarmi un lavoro per far fronte ai pagamenti. Veniamo dal terremoto, pensavamo di avere un minimo di tutela»

- caricamento letture
mirko-talarico-pieve-torina-saloon

Mirko Talarico

 

di Francesca Marsili

Chiuso fino a data da destinarsi a causa delle maxi bollette dovute al caro energia. E’ una decisione amara quella che ha costretto Mirko Talarico, titolare della pizzeria-pub “Pievetorina Saloon”, a Pieve Torina, non solo a spegnere i forni e abbassare la saracinesca del suo locale, ma a cercarsi un lavoro per poter far fronte al pagamento delle utenze energetiche triplicate degli ultimi mesi, che si sono sommate alla mole di quelle arrivate a gennaio dopo la sospensione concessa a seguito del sisma.

mirko-talarico-pieve-torina-saloon1-300x400

Una tempesta perfetta che ha reso improcrastinabile la chiusura. «Abbiamo deciso di dare un taglio e fermare temporaneamente l’attività prima che sia troppo tardi, perché pagavamo più di quanto incassavamo nonostante il locale sempre pieno – spiega Talarico con il dispiacere nel cuore –. Lavoriamo per vivere, non per indebitarci fino ad affogare; ora sono costretto a cercarmi un lavoro per far fronte al pagamento di tutte le bollette, l’alternativa era andare in banca e prendere un finanziamento, e non me la sono sentita. Siamo sempre stati forti – aggiunge senza nascondere lo scoramento – ma ora è cosi, prima di affogare nei debiti».

Una decisione resa ancor più dolorosa perché Talarico, nell’entroterra, ci aveva creduto talmente tanto da partire da Porto Recanati, nel 2014, per iniziare la sua attività, in direzione ostinata e contraria, in quello che sarebbe diventato uno dei paesi epicentro del sisma del 2016. Era andato contro, assieme alla sua ragazza, a chi gli diceva che era un azzardo. E sebbene il suo sogno di aprire un saloon a Pieve Torina era stato premiato da una clientela sempre maggiore e affezionata alla sua pizza, di fronte ai rincari energetici si è dovuto fermare.

mirko-talarico-pieve-torina-saloon2-300x400«Veniamo dal terremoto, pensavamo di avere un minimo di tutela – commenta -. A gennaio è ripartito il pagamento, anche se rateizzato, delle utenze sospese a seguito del sisma. A queste si sono aggiunte quelle con i rincari degli ultimi mesi. E se per le prime ne eravamo coscienti e abbiamo messo via qualcosa per affrontarne il pagamento, quelle “impazzite” arrivate dalla scorsa primavera non erano state preventivate. Sarebbe stato giusto, proprio perché ci troviamo in zona reduce dal terremoto, pagare solo il costo dell’energia, almeno senza gli oneri accessori». Delocalizzata dopo il sisma del 2016 nella zona commerciale presso l’area delle Sae, la pizzeria-pub di Mirko Talarico era sopravvissuta, in una zona devastata dal sisma, anche alle chiusure imposte dalle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19. Ma contro il caro energia, nonostante l’attività andava benissimo, non c’è stato nulla da fare; troppo alte le uscite di cassa. E prima di prendere la difficile delle scelta Mirko Talarico le ha provate tutte.

«Abbiamo provato ad aprire solo nel fine settimana – spiega – poi abbiamo pensato di comprare un forno più piccolo per risparmiare energia, ma il risparmio era poco. Anche ad un forno a legna abbiamo pensato, ma anche questa è arrivata alle stelle». Per ora è cosi, «quando ritorneremo alla normalità ragioneremo» dice. Assieme alla sua compagna stanno per diventare genitori e «devo essere tranquillo che un’entrata certa ci sia – prosegue – fortunatamente ho un lavoro nelle mani, il pizzaiolo». Il dispiacere di Talarico, in questi ultimi giorni, è lenito dalla moltitudine di messaggi di sostegno dei suoi clienti che ringrazia perché lo hanno sempre supportato nei momenti difficili. «Ci ripagano – conclude – ci danno la forza per andare avanti». Sulla sua pagina Facebook l’annuncio: “Avvisiamo i nostri cari clienti e amici che la pizzeria Saloon, causa rincari energetici non più sostenibili, è costretta a sospendere temporaneamente l’attività. Auspichiamo interventi governativi che ci diano la possibilità di tornare operativi”.

 

Se ne va da Porto Recanati per aprire un saloon a Pieve Torina: i sogni di Mirko più forti del sisma

Articoli correlati






© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X